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quelli che..erano cuccioli negli anni '60

M

Mary74

Guest
Amba penso che i cuccioli degli anni 50 /60 hanno una marcia in più rispetto ai cuccioli degli anni successivi che ricordano le cose , gli oggetti... voi invece ricordate i fatti , gli odori , le sensazioni, i rapporti umani ,le speranze ....
 
A

ambapa

Guest
Mary74 ha scritto:
Amba penso che i cuccioli degli anni 50 /60 hanno una marcia in più rispetto ai cuccioli degli anni successivi che ricordano le cose , gli oggetti... voi invece ricordate i fatti , gli odori , le sensazioni, i rapporti umani ,le speranze ....

Ma no Mary, non credo sia così. Certamente la nostra infanzia è stata diversa, come è logico che sia, ma sono convinta che ognuno di noi, se si ferma un attimo a pensare, può rievocare sentimenti e sensazioni del proprio passato anche lontano. Forse la differenza con le generazioni successive è che noi avevamo MOLTO più tempo per vivere liberamente la nostra infanzia, le nostre fantasie, le lunghe giornate estive che a ripensarci adesso mi sembrano interminabili. Niente a che fare con la convulsione che è stata imposta alle generazioni successive nella smania ossessiva di "riempire" il tempo dei propri figli con mille attività "guidate, controllate, supervisionate".
 
H

Hobbit

Guest
ambapa ha scritto:
.............. Forse la differenza con le generazioni successive è che noi avevamo MOLTO più tempo per vivere liberamente la nostra infanzia, le nostre fantasie, le lunghe giornate estive che a ripensarci adesso mi sembrano interminabili.....
Lo credo anch'io!!!
Ricordo che il tempo non passava mai! Al contrario di adesso che passa TROPPO in fretta....è lunedì e in un lampo è di nuovo lunedì......ma è pazzesco! :confuso:
E poi ci son tante belle cose da ricordare..... ricordo le sere d'estate....c'erano le lucciole, ma tante così io non le ho mai piu' viste, le rincorrevamo per poi chiuderle nei barattoli (povere!!!).....e il profumo dei gelsomini, se ci penso mi sembra di tornare indietro, capelli cortissimi tagliati tipo fraticello (che odio per mia zia, giovanissima parrucchiera che faceva gli esperimenti su di me), pantaloncini corti rossi e maglietta a righe, infradito (si chiamavano giapponesi) e ginocchia perennemente sbucciate!
Tornando a mia zia, da una parte la odiavo, dall'altra la adoravo....il primo costume due pezzi me lo ha comprato lei! e poi amavo i suoi capelli lunghi biondi....lei mica se li tagliava!!!!

Le vacanze!!! al mare, ma io abito a poche centinaia di metri dalla spiaggia....bastava un asciugamano e via!
Per il resto non si poteva andare in vacanza! Solo un anno mi hanno mandata in montagna con mia nonna perchè avevo bisogno di aria "buona"..... ma ricordo quel periodo come una forzata reclusione....odiavo star lontano dalle mie scorribande per le campagne....e dai miei soliti giochi, piangevo continuamente e alla fne mi hanno riportata a casa!!!!
 
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daria

Master Florello
Con l’arrivo dell’adolescenza, direttamente catapultati fuori da oratori, parchetti e simili, ecco presentarsi a questa giovanissima generazione fine anni sessanta, primissimi anni settanta, le mitiche strazianti feste in casa. Tutte rigorosamente in orari pomeridiani, dove l’assenza dei genitori è una favola più che realtà, sono li a due passi nella stanza accanto, o nelle migliori delle ipotesi, a bere un caffè dalla vicina, luci soffuse balli lenti, vinile già allora dai suoni leggermente stridenti. Il giro di ispezione è garantito, gli amori e i primi stropicciamenti consumati nel giro di un paio di balli lenti, e la mamma che arriva all’improvviso le luci si rialzano, la festa è finita.
Lo spirito di libertà di innovazione che si respira in quegli anni fa si che inizi una sorta di occupazione silenziosa di cantine tavernette e spazi angusti e umidi di ogni genere.
Vengono sfrattate biciclette e attrezzature varie, siamo alla fase due, qui i genitori non sono previsti, le cantinette diventano dei ritrovi dove fantasticare per ore ascoltare musica progettare di scappare di casa aggregandosi magari a qualche figlio dei fiori che ci piace tanto ammirare, da lontano, in piazza Castello a Milano.
Le feste continuano, si cresce un tantino, e si passa alla fascia serale, e qui permettetemi di ricordare non senza una punta di nostalgia quella favolosa sede maoista tutta rossa, divanetti, moquette lanterne in carta di riso e anche i tavoli dipinti con una vernicetta rossa della quale mi sembra ancora di sentire l’odore e un’aria talmente pregna dove bastava respirare per politiccizarsi all’istante, mai approfondito veramente la storia di Mao, ancora adesso non saprei dire chi fosse a quelle riunioni veramente interessato al diffondersi della sua “dottrina”, n.d.r..
Inutile scriverlo forse, è storia risaputa ma girava davvero di tutto a quelle feste quali che fossero gli orari, pomeridiani o serali, non era facile districarsi, non lo è stato per molti giovani che non avevano punti di riferimento, tenersi fuori dai guai, e qui mi fermo la morale alla fine della storia, come principio cercherei di evitarla,se non l’ho fatto chiedo venia.:)
 
Ultima modifica:
A

ambapa

Guest
daria ha scritto:
Con l’arrivo dell’adolescenza...le cantinette diventano dei ritrovi dove fantasticare per ore ascoltare musica progettare di scappare di casa aggregandosi magari a qualche figlio dei fiori che ci piace tanto ammirare...

Siiiiiì... le mitiche taverne...qualsiasi spazio di risulta andava bene. Le cantine erano richiestissime...non se ne trovava più una libera in giro. A volte ci si autotassava in gruppo pur di poterne avere una a disposizione...i primi spazi autogestiti, dove andarsi a rifugiare. Chiacchiere di ore ed ore sull'importanza di lavarsi la faccia la mattina...era troppo "borghese" o era giusto mantenere ancora quest'abitudine? La scoperta che TUTTO è politica. La CERTEZZA, e la presunzione, di poter cambiare il mondo, sia pure con tanto impegno e tanta fatica. E poi su quei divanetti, a volte vecchi sedili di macchine dismesse, ci si adoperava pure per fare altro..ecchè diamine...la carne è carne...gli ormoni in subbuglio ce l'avevamo pure noi barbosi "impegnati", che vi credete?
 

daria

Master Florello
ambapa ha scritto:
Siiiiiì... le mitiche taverne...qualsiasi spazio di risulta andava bene. Le cantine erano richiestissime...non se ne trovava più una libera in giro. A volte ci si autotassava in gruppo pur di poterne avere una a disposizione...i primi spazi autogestiti, dove andarsi a rifugiare. Chiacchiere di ore ed ore sull'importanza di lavarsi la faccia la mattina...era troppo "borghese" o era giusto mantenere ancora quest'abitudine? La scoperta che TUTTO è politica. La CERTEZZA, e la presunzione, di poter cambiare il mondo, sia pure con tanto impegno e tanta fatica. E poi su quei divanetti, a volte vecchi sedili di macchine dismesse, ci si adoperava pure per fare altro..ecchè diamine...la carne è carne...gli ormoni in subbuglio ce l'avevamo pure noi barbosi "impegnati", che vi credete?
Eccheno???!!! Altro che subbuglio.. :ciglione: :D (azz! se dovesse leggermi quella bacchettona della mia figliola, è la volta buona che mi requisisce il pc):martello: :martello: :lol:
 

luethyi

Giardinauta
vediamo...io sono del 1961. Anche io ricordo il televisore..il fatto che al sabato c'erano le comiche con charlot e stanlio e ollio, e la domenica walt disney. Ricordo poi che con l'avvento del secondo canale, io guardavo sempre il teatro (mi pare il venerdi), dove c'erano i veri mostri!..e poi musica, tanta musica beatles, caterina caselli, battisti, mina...Direi che ho ricordi fatti di suoni e di parole...
 
V

veleno65

Guest
bè, il grembiule bianco col fioccone blu che era sempre storto l'ho dovuto portare anche io eh!! e i maschi la blusa blu(che ingiustizia però!! niente fiocco da uovo di pasqua) e quando veniva l'estate con un caldo boia quei grembiuli con una percentuale di sintetico erano atroci, e le richieste di potersi spogliare sempre + frequenti. la mia maestra..bè, la mia maestra è un ricordo mitico: donna già anziana - per me ovviamente a quell'età sono anziane le trentenni...- era sola con una classe di 30 ragazzini e riusciva a gestire il tutto con un piglio dolce e autoritario nello stesso tempo,tanto che ancor oggi per me è un mito da seguire. la mattina si andava col bus fino a scuola,che era "in centro" mentre noi si abitava in periferia: dopo il mio palazzo la strada diventava bianca e si perdeva nei campi,le lucciole imperavano nelle notti calde d'estate quando mia nonna mi faceva fare una passeggiata "rinfrescante".il bus strapieno la mattina era il campo di battaglia dove farsi strada a spintoni e dove ci si prendevano sempre i pidocchi,cosa pallosissima perchè già mia mamma mi obbligava a tenere i capelli corti e non appena crescevano c'era sempre qualche pidocchio di troppo...
e poi le 50 lire di pizza nel forno strategicamente messo davanti alla scuola,a volte si prenedva quella al pomodoro..che buona!! con l'origano,la pasta alta...mica le ciabatte di adesso!!
poi la maestra pagava la colazione a chi non la aveva,così io una volta l'ho mangiata di corsa sotto il banco e me la son fatta ricomprare! che str.....!!!
 
A

ambapa

Guest
veleno65 ha scritto:
...poi la maestra pagava la colazione a chi non la aveva,così io una volta l'ho mangiata di corsa sotto il banco e me la son fatta ricomprare! che str.....!!!

:lol::lol:..veleno non ti smentisci mai...PESTIFERA fin d'allora :D
 
A

ambapa

Guest
daria ha scritto:
Eccheno???!!! Altro che subbuglio.. :ciglione: :D (azz! se dovesse leggermi quella bacchettona della mia figliola, è la volta buona che mi requisisce il pc):martello: :martello: :lol:


NAAAAA...Daria non ci credo che hai una figlia bacchettona...nun pò esse.
 

daria

Master Florello
ambapa ha scritto:
NAAAAA...Daria non ci credo che hai una figlia bacchettona...nun pò esse.
Beh, non ci credevo neanche io all'inizio:lol: per essere più precisa il suo "bacchettismo" si esprime nei miei confronti e in quelli di suo padre, non nei suoi, per i quali ha un'ampia apertura mentale...
Trova invece che noi ci si comporti da "ragazzini", in sostanza e leggermente infastidita dal nostro non essere ancora in stato catatonico:sleep2: :D
 
A

ambapa

Guest
daria ha scritto:
Beh, non ci credevo neanche io all'inizio:lol: per essere più precisa il suo "bacchettismo" si esprime nei miei confronti e in quelli di suo padre, non nei suoi, per i quali ha un'ampia apertura mentale...
Trova invece che noi ci si comporti da "ragazzini", in sostanza e leggermente infastidita dal nostro non essere ancora in stato catatonico:sleep2: :D

Questo mi sembra nell'ordine naturale delle cose...se foste catatonici sbraiterebbe e vi criticherebbe per quello...che ci vuoi fare...ce tocca a tutti prima o poi. Da adolescente criticavo mia madre perchè essendo rimasta sempre in casa completamente dedita a noi figli non si era abbastanza emancipata e ci risultava oppressiva con le sue continue ansie ed attenzioni. La mia amica del cuore, la cui madre "emancipata" aveva sempre lavorato, si lamentava per non averla a sua completa disposizione, giudicandola egoista e troppo dedita a se stessa...il rapporto con i figli è così...come fai fai sbagli sempre.
 

lobelia

Florello Senior
coccinella40 ha scritto:
Siiii che bei ricordi .....lontani....:eek:k07: Carosello!!!!!!!!!!!!!!! miticooooooooo:froggie_r

Carosello me lo ricordo pure io, anche se i miei erano i giorni felici della Cinquecento, con la quale andavamo al mare in cinque-sei, capelli al vento. Poi arrivarono i giorni della Simca mille, ma era tutta un'altra storia, avevamo già il frigorifero e la lavatrice......a scuola parlavamo della guerra in Vietnam, erano tempi molto movimentati politicamente. Ricordo che a casa tenevamo un rotolo di sabbia dietro la porta perché temevamo attentati (mio padre era nella politica) e ricordo una notte che mio padre e mia madre vennero a svegliarci e ci portarono in braccio a vedere il primo uomo sulla Luna, uno spettacolo che mi è rimasto nel cuore anche se ero piccolina e che mi emozionò tantissimo.
 
P

Piera1

Guest
Io sono nata nel 58, ricordo il primo televisore in casa mia, lo stereo e tante altre cose materiali ma ricordo che c'era una cosa che mi tormentava e non mi faceva dormire, liberi di non crederci, mi tormentavo per la guerra in Vietnam, stavo male quando il telegiornale mandava in onda le immagini di distruzione e pregavo, pregavo tanto perchè la guerra finisse al più presto.
 
A

ambapa

Guest
Piera1 ha scritto:
Io sono nata nel 58, ricordo il primo televisore in casa mia, lo stereo e tante altre cose materiali ma ricordo che c'era una cosa che mi tormentava e non mi faceva dormire, liberi di non crederci, mi tormentavo per la guerra in Vietnam, stavo male quando il telegiornale mandava in onda le immagini di distruzione e pregavo, pregavo tanto perchè la guerra finisse al più presto.

Ti credo Piera, come no, anche se io non l'ho vissuta allo stesso modo. Un mio amico di qualche anno più anziano, classe 1954, mi raccontava come da bambino fosse continuamente angosciato per la situazione dei blocchi contrapposti USA-URSS. Era molto piccolo ma si ricorda ancora che chiedeva continuamente al padre se ci fosse un serio pericolo per un nuovo conflitto mondiale. Io ricordo invece molto bene tutto il periodo del terrorismo, naturalmente...ero già quasi adulta. La tensione girando per le strade era palpabile, la confusione nei discorsi tra coetanei pure.
 

daria

Master Florello
Uhhh, dimenticavo la luna quand'era? nel 69 mi pare, che silenzio nel quartiere, tutti davanti alla televisione, mi sembra ancora di ricordare la solennità di quel silenzio, l'attesa per qualcosa di grande, se penso a come è stato banalizzato in seguito...io ero con i miei genitori,ricordo che mio papà stava in piedi nel momento dell'allunaggio, stava sempre in piedi quando si commuoveva per qualcosa, quando ascoltava l'aria finale della Boheme...:love:
 
P

Piera1

Guest
Anch'io ricordo lo sbarco sulla luna, ricordo anche mia mamma che tornava in casa di corsa per vedere alla tele l'omicidio di Bob Kennedi(non so come si scrive) e il funerale di Papa Giovanni XXXIII°, ce l'ho ancora davanti gli occhi che lo portano in processione.
 
P

Piera1

Guest
O mamma quanti ricordi che stanno venendo a galla, l'omicidio di Mater Luther King, i guerriglieri Tupamaros, Polpot in Corea pure i temi ci facevo con questi personaggi.
 
A

ambapa

Guest
Piera1 ha scritto:
O mamma quanti ricordi che stanno venendo a galla, l'omicidio di Mater Luther King, i guerriglieri Tupamaros, Polpot in Corea pure i temi ci facevo con questi personaggi.

Gli anni della nostra giovinezza furono anni di dittature feroci, alcune molto vicine a noi, nella nostra civilissima Europa : Grecia 1967-73 colonnelli, Spagna 1939-75 franchisti, Portogallo 1932-74 salazaristi. E poi come dimenticare il Cile di Pinochet 1973-89 e l'Argentina di Videla 1976-82? E tutto il blocco oltre la Cortina di Ferro, Asia compresa?
 
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