Olmo60
Guru Master Florello
ho visto piu' volte -Salo' o le 120 giornate di Sodoma-.....da vomitare....per il resto le sue opere sono attuali.
certo che partire con salò è fuorviante: è tra le ultime opere....non parla affatto di Salò fascista, il rimando è un pretesto storico per arrivare al presente, e bè, era un provocatore e un poeta....hai visto Porcile? o il suo documentario sull'Africa (Appunti su un Orestiade Africana) o gli appunti scritti nel suo viaggio in India: sembrano distanti eppure ci sono fili conduttori che dall'Africa portano a Salò....non è per smentirti, ma penso che Pasolini è molto molto più complicato di come sembra e di come ci dicono nei brevi tratti commemorativi..passò al cinema per sperimentare un nuovo linguaggio, per dire in fondo quello che aveva già detto bene in tutta la sua opera poetica (Bestemmia sono due volumi che raccolgono tutte ma proprio tutte le sue poesie). Era e si riconosceva un fondo di irrazionalità: Bestemmia come titolo a una raccolta che contiene il senso del sacro come nessun altro ha saputo esprimere.. .se non si parte dalla poesia, credo impossibile capirne il cinema, i saggi critici, i romanzi e le centinaia di lettere pubblicate postume.
Tra tutti i suoi film Salò è il più attuale,ed è lui stesso a dirlo.
non credo che le scene mostrino cose reali, non racconta fatti accaduti a persone reali, perchè per lui il fascismo vero di salò era sempre meglio della democrazia che viveva negli anni '70: il vero fascismo per lui era altro.'ho visto piu' volte perchè l'ho in videocassetta.
dopo averlo visto piu' volte mi sono reso conto che non solo non mi è piaciuto dal punto di vista scenografico,ma è veramente una schifezza,nonostante rappresenti cose probabilmente avvenute e delle quali,va pur detto, molti preferiscono non sapere.
si, se lo hai guardato come un film, capisco che possa fare ribrezzo.
il palazzo è un luogo metaforico, i personaggi invece sono poteri reali in carne ed ossa...io l'ho visto come un gigantesco urlo disperato. Pasolini a quel punto della sua vita non aveva più alcuna speranza e non ne vedeva per gli italiani..ha voluto trasmettere il senso di morte di quella che per lui era una società -pulita- fino a pochi decenni prima. La guerra di Salò è la guerra e la distruzione del consumismo: il consumismo è il vero tema di Salò. (chissà se con questa sviolinata convincerò Marcello a rivederlo con sguardo diverso..) ocio che questa critica la condivido ma non è farina del mio sacco, ne parla così lui stesso.)come in tutte le guerre,l'essere umano da' il peggio di se e ci riesce bene.
Adesso,a 40 anni di distanza,gli uomini sparati e le gole tagliate in diretta come animali da macello,visibili da chiunque su youtube,forse fanno meno ribrezzo di quel film quando lo vidi la prima volta.
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Quando uscì Salò metà si scandalizzarono perchè non lo capirono e l'altra metà per la ragione opposta. Penso che averlo fatto indigesto rientrasse nei suoi piani.
io vorrei sapere se qualcuno ha visto per intero quel film
più volte e mi si chiude sempre lo stomaco perchè mi parla di noi.
un film godibile da tutti? La Ricotta, oppure l'episodio"Cosa sono le nuvole"
all'interno del film Capriccio all'Italiana" con uno strepitoso Totò, Ninetto, Franco Franchi e Ciccio, e la sempre presente Laura Betti.
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