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pythium

paolodip

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
sono nuovo ed ho una domanda per la quale chiedo preventivamente scusa se dovesse sembra stupida: ho un prato a zolle di 160 mq posato il 10 giugno composta da poa e festuca (non so in quale percentuale).
Da circa due settimane l'ho visto peggiorare progressivamente, ho chiamato un tecnico che in seguito a prelievo ed analisi mi ha diagnosticato pythium che verrà trattao domani sera.
Nel frattempo la mia domanda stupida è: se il trattamento risulterà essere congruo, il prato riprenderà da solo con il tempo oppure i danni di questo fungo sono irreversibili?
grazie,
paolo
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Solitamente la poa tende a chiudere i buchi certo è che il processo, a seconda dell'entità del danno, potrebbe essere lungo e sicuramente sarà lento fino alla ripresa vegetativa di settembre. Se l'area è parecchio danneggiata forse è il caso di intervenire sostituendo il pezzo di prato danneggiato con uno nuovo od in alternativa traseminarlo con lo stesso miscuglio del rotolo a settembre.

cigolo
 

paolodip

Aspirante Giardinauta
grazie mille per la risposta cigolo,
vorrei chiederti un'altra cosa poi ti lascio in pace perchè vedo che in questo sito hai un bel da fare, ci sono dubbi di ogni tipo.
In un punto del prato, ad una profondità di pochi centimetri si deve essere rotto un tubo vecchio dell'acqua della bonifica (me ne sono accorto stasera al rientro dal lavoro, si sente uno scroscio in maniera distinta); l'acqua non ristagna in superficie tuttavia quando ci cammino sopra sento che il terreno è morbido e con la pressione delle scarpe si deforma, il terreno è umido, quasi infangato.
Ovviamente farò riparare il tubo presto, credi che questo contribuisca a favorire la formazione di malattie fungine?
cigolo grazie e buona serata
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Potrebbe aver contribuito, un suolo costantemente umido oltretutto quasi certamente rovinerà il prato se non intervieni al più presto.

cigolo

PS: se la colpa è di terzi potresti anche pretendere il ripristino, giocati la carta.
 

paolodip

Aspirante Giardinauta
grazie per la tua disponibilità cigolo, sei molto gentile.
se capiti in abruzzo fatti sentire che ti porto a fare un giro per le vigne della cantina nella quale lavoro insieme ai nostri agronomi, credo che per un esperto come te possa essere interessante.
ciao
paolo
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Grazie per l'invito, sono leggermente fuori mano ma se avrò l'occasione di passare mi fermerò volentieri. Bello il lavoro in cantina, ho un paio di amici produttori ed invidio loro le giornate che passate all'aperto immersi nella natura (un po meno col caldo di questo periodo) e chissà che ben di dio di prodotti hai tra le mani :) (sebbene almeno dalle mie parti ho notato che sono molto tradizionalisti, solfato di rame e mancozeb vanno per la maggiore oltre al solito glifosate per le erbacce lungo i filari).

cigolo
 

paolodip

Aspirante Giardinauta
cigolo, in effetti il lavoro in cantina è molto bello anche se io mi occupo della parte commerciale e dunque di quella meno affascinante.
non sono un esperto riguardo alle tecniche ed ai prodotti che si utilizzano, infatti quelli che menzioni tu non li conosco.
come ti dicevo, essendo una cooperativa che raccoglie uve di soci che conferiscono da circa 3.500 ettari di vigneti (ti assicuro, sono una enormità) a volte accompagno gli agronomi e gli enologi sui vigneti per vedere i tipi di innesti che fanno sulla barbatelle, il tipo di allevamento (da noi rispetto al filare si utilizza molto il tendone), gli accorgimenti che vengono utilizzati per abbassare le rese delle vigne maggiormente vocate (si passa da 200 q.li per ettaro a 80/90) ed ottenere uve con un elevato gardo zuccherino ed altre caratteristiche virtuose.
non vedo l'ora che vada in pensione il cantiniere per propormi in quel ruolo, passare le giornate in bottaia tra ladre, barrique, masse di vino e quant'altro non può definirsi neanche lavoro, ma solo puro piacere.
 
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