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Purezza delle varietà (distanze e protezioni)

moisan

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti,
mi piacerebbe avere le vostre opinioni riguardo ai metodi per salvaguardare la purezza delle varietà.

Visto che alcuni di voi su questo forum si adoperano per coltivare varietà antiche o rare, o comunque "alternative" a quelle acquistabili presso i consorzi, immagino che sarete arrivati, ad un certo punto, a porvi la mia stessa domanda : ho due varietà che voglio coltivare e soprattutto riprodurre per l'anno prossimo, come faccio per evitare che vengano impollinate l'una dall'altra?

Il discorso ovviamente può essere allargato alla prevenzione dalla "contaminazione" da colture confinanti....

Voi come vi regolate? adottate distanze di sicurezza, installate delle protezioni alle piante da seme, ecc.
Una soluzione un po' limitante potrebbe essere quella di coltivare una sola varietà l'anno, sempre che ci sia la distanza minima rispetto alla coltura più vicina...

Grazie a tutti
moisan
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
il problema è legato al tipo di coltura che devi proteggere, se effettivamente può essere contaminata da altre varietà. Sono effetti che si riscontrano su piante annuali.
 

moisan

Aspirante Giardinauta
Si infatti... di sicuro qualcuno si sarà posto questo problema.
Cosa si rischia nel caso in cui la coltura non venga protetta, di veder annullato il lavoro di ricerca della varietà?

grazie
moisan
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
una volta ho visto filari di "non so che", forse piante da orto, o più probabilmente da fiore, che erano disposte in filari e tra un filare e l'altro c'erano delle "pareti" continue, tipo plexiglass o cartone, alte più delle piante, e ho pensato che servissero proprio per evitare tali impollinazioni incrociate, perchè il vento o gli insetti devono fare molta più strada per passare da un filare all'altro rispetto a impollinare piante dello stesso filare....
Però ritengo che se per ottenere nuove varietà, o comunque per impollinare solo con il tipo di polline voluto, la soluzione migliore sia ricorrere all'impollinazione artificiale (cioè dove possibile, prelevare il polline e depositarlo direttamente sui fiori). Si fa con le rose, non so se è agevole anche per altre piante...
 
Ultima modifica:

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
il punto è sapere con quale "nemico" devi combattere, se l'impollinazione è di tipo entomofilo devi proteggere le colture con reti, per evitare la visita degli insetti "indesiderati". Se invece è anemofilo il problema si complica, devi optare per la coltura in serra o proteggere la pianta con protezioni maggiori. Ovvio che tutto è rapportato con la quantità di prodotto che vuoi ottenere, a volte anche piccole astuzie, tipo la sfalsazione colturale in modo da ottenere la fioritura della varietà differenziata da quelle che potrebbero inquinare la tua varietà.
E' anche vero che anche se il polline viaggia a grandi distanze esso diventa meno fertile e dunque meno pericoloso, la distanza fisica è di per se già un buon deterrente.
 

peppone69

Esperto in Macchine agroforestali e da giardino
la risposta è meno complicata della domanda:
impollinazione manuale in serra chiusa.
io faccio così per alcune varietà di fiori...
 

moisan

Aspirante Giardinauta
Grazie per le risposte.

In effetti la distanza mi sembra la soluzione più semplice per me, non disponendo per il momento di una serra.

Anche l'impollinazione manuale mi sembra una strategia da valutare, visto che comunque si tratterebbe, credo, di applicarla solamente alle piante da cui devo ricavare il seme; su questo punto ho un'ultima domanda: se le piante destinate al consumo vengono impollinate dal vento con altre varietà, qual'è il risultato del raccolto, la varietà "pura" che ho seminato o un "ibrido"?

grazie mille!
ciao
moisan
 

campesino

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti,
mi piacerebbe avere le vostre opinioni riguardo ai metodi per salvaguardare la purezza delle varietà.

Visto che alcuni di voi su questo forum si adoperano per coltivare varietà antiche o rare, o comunque "alternative" a quelle acquistabili presso i consorzi, immagino che sarete arrivati, ad un certo punto, a porvi la mia stessa domanda : ho due varietà che voglio coltivare e soprattutto riprodurre per l'anno prossimo, come faccio per evitare che vengano impollinate l'una dall'altra?

Il discorso ovviamente può essere allargato alla prevenzione dalla "contaminazione" da colture confinanti....

Voi come vi regolate? adottate distanze di sicurezza, installate delle protezioni alle piante da seme, ecc.
Una soluzione un po' limitante potrebbe essere quella di coltivare una sola varietà l'anno, sempre che ci sia la distanza minima rispetto alla coltura più vicina...

Grazie a tutti
moisan

Ciao Moisan, dipende dalle varietà,per il pomodoro,distanza minima 200 mt.
così pure per il mais,per i fagioli invece almeno 700mt,
Io per mantenere il seme puro proteggo i fagioli con il tessuto non tessuto,ovviamente adeguatamente ancorato al suolo.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
se vi è contaminazione di altro polline è chiaro che non avrai più la ceretzza sulla progenia. L'inquinamento varietale può però non essere così forte da invalidare la conservazione di certe caratteristiche produttive, almeno se lo fai a livello personale.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
alt, un attimo:
L'impollinazione "inquinata" si ripercuote sui semi prodotti, e quindi sulle piante che da quei semi eventualmente nasceranno.
Invece, dal punto di vista dei prodotti diretti (quindi fiori, frutti, e altre parti della pianta che si "utilizzano" direttamente), il fatto che la pianta venga impollinata da un polline piuttosto che da un altro non cambia, perchè il frutto ha sempre le caratteristiche tipiche dategli della pianta che lo produce, indipendentemente che contenga o meno semi impollinati in modo alterato:
La pianta di pomodoro impollinata con polline di un'altra varietà, produrrà normali pomodori: al limite sono i semi di questi pomodori che una volta germogliai daranno luogo a una varietà ibrida....
La qualità del frutto (e di tutte la altre parti utili della pianta) sono geneticamente determinate dal DNA della pianta madre e nn risentono dell'impollinazione, la quale coinvolge solo i gameti, e di conseguenza i semi che contengono lo zigote....
quindi la protezione da impollinazioni estranee va salvaguardata solo per le piante destinate a produrre semi, ma non serve a nulla per quelle destinate direttamente al consumo.... (tranne in quei casi in cui, per ottenere frutti con particolari caratteristiche, si deve evitare l'impollinazione, per esempio i mandarini senza semi, i quali maturano frutti anche se non avviene l'impollinazione, ma in quel caso occorre evitare qualunque impollinazione...)
 
Ultima modifica:

acetosella

Aspirante Giardinauta
alt, un attimo:
L'impollinazione "inquinata" si ripercuote sui semi prodotti, e quindi sulle piante che da quei semi eventualmente nasceranno.
Invece, dal punto di vista dei prodotti diretti (quindi fiori, frutti, e altre parti della pianta che si "utilizzano" direttamente), il fatto che la pianta venga impollinata da un polline piuttosto che da un altro non cambia, perchè il frutto ha sempre le caratteristiche tipiche dategli della pianta che lo produce, indipendentemente che contenga o meno semi impollinati in modo alterato:
La pianta di pomodoro impollinata con polline di un'altra varietà, produrrà normali pomodori: al limite sono i semi di questi pomodori che una volta germogliai daranno luogo a una varietà ibrida....
La qualità del frutto (e di tutte la altre parti utili della pianta) sono geneticamente determinate dal DNA della pianta madre e nn risentono dell'impollinazione, la quale coinvolge solo i gameti, e di conseguenza i semi che contengono lo zigote....
quindi la protezione da impollinazioni estranee va salvaguardata solo per le piante destinate a produrre semi, ma non serve a nulla per quelle destinate direttamente al consumo.... (tranne in quei casi in cui, per ottenere frutti con particolari caratteristiche, si deve evitare l'impollinazione, per esempio i mandarini senza semi, i quali maturano frutti anche se non avviene l'impollinazione, ma in quel caso occorre evitare qualunque impollinazione...)

Si è vero,però....
A me è successo sia per i pomodori che per i peperoni che i frutti differissero dalla "madre".
Si vedevano anche i caratteri del "padre",il birbante che cresceva a fianco :ciglione:
E i frutti,oltre all'aspetto,differivano anche un po' gustativamente,dalla madre.
Qualcuno lo può spiegare?:confuso:
Dimenticavo! I semi non erano ibridi!
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
dipende sempre dalla variabilità intraspecifica, cioè c'è sempre nelle progenie un certo grado di variabilità. Non posso di certo dirti se le piante che hai seminato erano "ibridi" o no, ma comunque se è una variazione limitata potrebbe essere una cosa normalissima.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
infatti, magari non dipende tanto da come sono stati impollinati i fiori che hanno prodotto direttamente i pomodori, ma ad esempio dal fatto che le piante madri avessero già queste caratteristiche, nella loro naturale variabilità genetica contenuta nei diversi semi.

Tuttavia mi viene un dubbio....
Occorrerebbe indagare però sulla genesi del frutto: infatti i frutti sono composti da diverse "parti", in generale il materiale genetico dello zigote fecondato è solo quello costituente il seme, (tutto il resto del frutto è costituito da cellule della pianta madre), ma in alcune tipologie di frutto alcune parti possono essere formate dallo zigote, o addirittura da cellule aploidi (cioè quelle con DNA dimezzato che formavano le cellule uovo del fiore), quindi può essere che alcune caratteristiche siano diverse anche da frutto a frutto, e non solo i semi. Per il pomodoro non saprei, mi devo informare...
 

ironbee

Guru Giardinauta
una volta ho visto filari di "non so che", forse piante da orto, o più probabilmente da fiore, che erano disposte in filari e tra un filare e l'altro c'erano delle "pareti" continue, tipo plexiglass o cartone, alte più delle piante, e ho pensato che servissero proprio per evitare tali impollinazioni incrociate, perchè il vento o gli insetti devono fare molta più strada per passare da un filare all'altro rispetto a impollinare piante dello stesso filare....

Le api hanno un raggio di azione di circa 3 Km e certamente non si preoccupano di fare qualche metro in più per visitare un fiore.
Se l'impollinazione è entomofila e la coltura viene protetta con reti o serre, occorre poi introdurre degli insetti impollinatori (tipo i bombi) per permettere l'impollinazione.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Mi sono informato, il frutto del pomodoro è una "bacca", perciò deriva dall'ovario del fiore, che quindi è composto unicamente da cellule con lo stesso DNA della pianta.
Perciò è impossibile chel'impollinazione del fiore possa influire sul frutto, perchè le cellule che si formano dall'unione del polline(maschile) con l'ovario(femminile) vanno a formare tessuti che sono interamente contenuti nel seme: tutto ciò che sta fuori è materiale "di mammà"....:lol:
 

acetosella

Aspirante Giardinauta
Insisto!:fischio:
I semi erano puri e i frutti avevano caratteri intermedi fra la mamma e il papà a fianco.
Se fosse come dici ,boba, come avrebbero fatto i contadini,nel corso dei secoli,a creare così tante varietà?:hehe:
Se tutto il materiale fosse di mammà,come sono venuti fuori gli ibridi? :lol:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Insisto!:fischio:
I semi erano puri e i frutti avevano caratteri intermedi fra la mamma e il papà a fianco.
Se fosse come dici ,boba, come avrebbero fatto i contadini,nel corso dei secoli,a creare così tante varietà?:hehe:
Se tutto il materiale fosse di mammà,come sono venuti fuori gli ibridi? :lol:

Perchè la selezione dei contadini viene fatta nelle generazioni precedenti a quella del frutto.:
Cioè, o sei interessata ai pomodori (nel senso che te li mangi), oppure sei interessata ad ottenere semi per la generazione successiva, e allora lì ti devi preoccupare di far impollinare le piante nel modo giusto (e in tal caso poi tieni da parte i semi perchè sono loro che faranno la generazione successiva).
Una pianta che produce pomodori di determinate caratteristiche, viene fatta impollinare da piante simili (se si vuole mantenere una certa purezza), oppure da piante diverse (se si vuole creare una varietà diversa). Nel primo caso i semi presenteranno con buone probabilità dei caratteri costanti (perchè nati dalla fecondazione di piante molto simili), mentre nel secondo caso i semi avranno caratteri intermedi o del tutto nuovi e quindi le piante nate da questi faranno pomodori diversi.
Da questi semi nasceranno piante che produrranno pomodori più o meno "ibridi"...
Per fare un contresempio: Se hai 2 fiori sulla stessa pianta, uno lo autoimpollini con il suo stesso polline, l'altro con il polline di una varietà diversa di pomodori, i 2 fiori si trasformerann in 2 pomodori esattamente identici: solo che se pianti i semi del primo pomodoro ottieni una pianta che farà pomodori tali e quali (circa), mentre dai semi del secondo nasceranno piantine che produrranno pomodori diversi, magari con caratteristiche intermedie tra quelli delle 2 piante genitori....

Cioè, se tu hai già da subito pomodori alterati, la causa è da ricercare nella generazione precedente...
 
Ultima modifica:

peppone69

Esperto in Macchine agroforestali e da giardino
mi duole dirtelo acetosella...sai che mi sei simpatica...ma Boba ha assolutamente ed innegabilmente ragione.

saluti
peppone
 

acetosella

Aspirante Giardinauta
Sicuramente Boba ha ragione ma ,per i miei pomodori e per i miei peperoni provenienti da semi sicuramente puri,è successo quello che ho detto..:cool2:
 
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