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PINI sos

tropico

Aspirante Giardinauta
salve a tutti...
ho 6 pini....(quelli a ombrello) penso pinus pinea...di circa 30 anni...
Hanno sicuramente bisogno di essere potati..... perche molti rami per il peso stanno cedendo e ad uno, penso per il vento..un ramo si e spezzato...portandosi giu i rami sottostanti..
Mi sono rivolto a 2 diverse ditte di giarinaggio.....e mi hanno proposto 2 approcci differenti...: una mi ha consigliato ti tagliare i rami piu bassi e comunque sfoltirli dall interno in modo da lasciare le fronde terminali...la seconda ditta mi ha consigliato invece di taglire le cime dei rami in modo da non farli piu allungare......per evitare che in futuro vadano a sbilanciare l albero.
Penso che la crescita naturale del pino preveda il primo approccio ....pero vedendo questi lunghi rami che escono dal tronco ho paura che si spezzino lasciandoli crescere...anche perche anche se molto raramente nevica anche qui (bari).
Non so cosa fare...:confuso:
grazie a tutti..
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
La seconda proposta è botanicamente errata, non ricordo il nome tecnico ma i pini sono piante a crescita apicale per cui non vanno cimati mai (purtroppo).
La prima proposta è corretta a patto che veramente non intenda lasciare un piumino in punta a tutti i rami sarebbe orrendo esteticamente e di dubbia abilità tecnica!
L'ideale (come penso ti abbia proposto la prima ditta) è il taglio dei rami più bassi e di quelli che cominciano a torcersi (cosa che sarà evidente una volta saliti in quota) e allentare la pianta all'interno in modo da fargli offrire meno resistenza al vento ma senza spogliare troppo.
Calcola cheuna buona potatura andrebbe ripetuta ogni 3/4 anni max 5.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Quoto Green. La crescita delle conifere è monopodiale, i rami non vanno mai accorciati, sia perchè la vegetazione fatica ad arretrare, sia perchè i grossi tagli cicatrizzano diffcilmente, perciò con il metodo 2 ti ritroveresti alberi pieni di monconi che non torneranno più in forma, inoltre l'intervento potrebbe indebolire eccessivamente le piante, aumentando il rischio di rotture accidentali.
Il pino tende con l'età ad assumere la sua forma naturale ad ombrello, con la parte bassa priva di rami e la parte alta più espansa, perciò credo che il metodo 1 sia quello più naturale, perchè asseconda la crescita della pianta (prima o poi i rami bassi sarebbero sacrificati automaticamente dalla pianta stessa).
Il problema dei pini, soprattutto quelli domestici (pinea), è che a volte osservo che alcuni rami lunghi, anche grossi, si spezzano sotto il loro peso, anche in assenza di neve o forte vento. Ciò credo sia naturale, e se costituisce un pericolo è meglio prevenire eliminandoli in anticipo (in genere si capisce quali sono quelli più "pericolanti").
 

kiwoncello

Master Florello
Quoto anch'io pienamente Green; i pinea vanno alleggeriti dei rami più bassi, lasciando prudenzialmente un corto spunzone di ramo per favorire successive arrampicate. E' così che le piante assumono alla fine la classica forma ad ombrello. Almeno così io ho fatto con i miei e vedo fare in giro.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Quoto anch'io pienamente Green; i pinea vanno alleggeriti dei rami più bassi, lasciando prudenzialmente un corto spunzone di ramo per favorire successive arrampicate. E' così che le piante assumono alla fine la classica forma ad ombrello. Almeno così io ho fatto con i miei e vedo fare in giro.

Kiwo, stando ad una leggina di questo Stato non è più possibile arrampicarsi su di un pino senza l'utilizzo di appositi sistemi di sicurezza (che ti portano su anche senza i monconcini di ramo) o di una piattaforma aerea, pertanto lasciarli è solo un fattore antiestetico!!! e poi è come lasciare aperto un varco per parassiti, anche se devo ammetterlo non è cosa frequente.
 

kiwoncello

Master Florello
Lo so Green, ma 'ste cose dipendono sempre dal fatto se ti rivolgi ad un climber professionista munito di ramponi, cintura ecc. che non necessita di spunzoni pro-arrampicata oppure se te le fai tu direttamente: io appartengo all'ultima categoria del fai da te....
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Posso capire il fai da te, e posso capire (anzi sono perfettamente d'accordo) sul far di necessità virtù o più semplicemente l'affermazione "mi piace" ma questo non mette da parte il discorso sulla sicurezza, dai pini di solito si può cadere una sola volta (ho perso un amico tre anni fa per essersi sporto troppo dalla piattaforma mentre stava potando) tra i regalini di natale potresti comprendere ad esempio un kit per arrampicata in solitario, dici che sbaglio?
 

kiwoncello

Master Florello
Hai tutte le ragioni del mondo; pini a parte sui quali non salgo più in quanto mi terrorizzano per l'altezza tutti gli anni c'è la potatura degli olivi che pur essendo ragionevolmente bassi mi impongono comunque l'uso di una scala. Non metto mai la cintura in quanto "mi imbarazza" nei movimenti: giuro che lo farò. Ciao e buona domenica.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
e come sempre io dico una cosa diversa, la crescita monopodiale è cosa ben diversa in un abete da quella che hai in un pinus pinea, dunque nn è affatto una scelta scorretta la potatura degli apici.
La cosa che ovviamente nn posso sapere quanto è possibile farle ancora salire, se effettivamente i rami bassi sono troppo lunghi (a parte quelli già rovinati), le potature sono fattibili entrambe e nn compromettono nulla della pianta, ovvio che la potatura apicale comporta risultati estetici diversi ma permette di limitare la crescita in altezza.
La potatura dei rami bassi invece è esteticamente più immediata, perchè mantiene la parte più alta della chioma già ordinata e omogenea.
Dunque una volta eliminati i rami rovinati bisogna valutare quale sia l'approccio migliore dei due, se conviene togliere i bassi oppure tagliare gli apici per limitare l'altezza; oppure fare entrambe le cose senza però sfoltire esageratamente le piante.

Ciao
 

tropico

Aspirante Giardinauta
grazie a tutti per l intervento e le risposte....non sapevo piu a chi rivolgermi visto che anche 2 "esperti" del settore mi avevano dato delle risposte contrastanti.......tanto per la cronaca in base alle vostre risposte penso di procedere tagliando i rami piu bassi......come suggeritomi.....ma in almeno 1 pino che mi sebra troppo sbilanciato vs dx tagliero un poco le cime...giusto per non farle troppo allungare....(naturalmente lo faro fare ad una ditta)

PER IL PERIODO DI INTERVENTO E INDIFFERENTE O E CONSIGLIABILE UNO PRECISO..???' IO INTENDEVO PROCEDEVE VERSO LA FINE DI FEBBRAIO...
 

barbarabe

Giardinauta Senior
:DLavorando in un vivaio ed operando nel settore verde di una cooperativa non posso che concordare con le affermazioni fatte da green thumb per diversi motivi.

La "capitozzatura" di tutti i rami renderebbe un'obbrobrio il pino, sbilanciato in caso di vento forte e poi la bellezza del pino ad ombrello è proprio nel portamento dei rami!
Sicuramente allla ditta dove ti hanno fatto la prima proposta sapranno anche che la potatura dei pini va "bilanciata" anche perché a naso mi sembrano esperti, la seconda proposta se devo dirti la verità mi sembra buttata lì a caso da improvvisati giardinieri (ormai c'è pieno!):martello2

Io non taglierei le cime neppure nell'albero più sbilanciato, lasciati consigliare dalla ditta perché quasi sempre ad un taglio di cima subentrano getti numerosi... davvero brutto e purtroppo spessissimo si ricorre a questo (anche per i cedricat:cat:), c'è modo di bilanciare la pianta senza cimare nel 97% dei casi.
Ovviamente la capitozzatura costa meno: sali, tagli e scendi mentre nella potatura bilanciata devi anche ragionare... perdita di tempo via:eek:k07: per gli inesperti
Comunque per quanto riguarda il periodo lo puoi fare a fine inverno se vuoi farlo quest'anno, altrimenti ti conviene rimandare all'autunno, ma alla ditta sapranno consigliarti.
Dimenticavo una cosa: non buttarti in questa avventura se non sei più che esperto perché purtroppo rischi anche di farti male veramente come dice green thumb!
 

tropico

Aspirante Giardinauta
ok..grazie..
in ogni caso provero a riportare dell foto dell albero in questione...perhce penso siano piu esplicative..e meglio giudicabili...
(QUNDI A FINE FEBBRAIO E BUONO O E TROPPO TARDI?)
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
No, non è troppo tardi di solito si sconsigliano le potature con il troppo caldo perchè la pianta non riesce a fermare in tempi brevi il flusso di linfa verso i rami tagliati con un antipatico sgocciolio di resina. fino a tutto Aprile e parte di maggio puoi andare tranquillo.
 

pigivi

Aspirante Giardinauta
Ciao tropico, anch'io sono di Bari. Il periodo per la potatura è indifferente secondo me. Io però cerco sempre di non farlo verso febbraio-marzo perchè in questo periodo si verifica la fuoriuscita della larve di processionaria (che sicuramente avrai) ed è meglio stare lontani dalla pianta. L'ideale sarebbe che anticipassi anche ai primi di febbraio in modo da eliminare anche i nidi ancora pieni delle larve. Quanto al tipo di potatura potresti prendere in considerazione l'idea di far cimare le branche più lunghe oltre a eliminare le più basse e a sfoltire un pò la chioma ma raccomandati con chi effettuerà il lavoro di non trasformarti i pini in salici piangenti come spesso accade a Bari, ma di far mantenere alle branche un andamento verso l'alto, ad ombrello. Se effettui la potatura con maggior frequenza è difficile che i rami si spezzino e la pianta in buona salute generalmente non cade se ti preoccupa l'eccessivo sviluppo perchè magari si trova nei pressi di un fabbricato.
 
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