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picotè

enzuccia

Aspirante Giardinauta
ne avevo parlato in un post precedente caduto proprio in basso.

sono delle rose che stanno pian piano emergendo e che hanno la caratteristica di avere i petali frastagliati, quasi merlettati.
io le trovo interessanti, barni sta per commercializzare una picotè nel gruppo delle toscane.
se ne parla a tutti i concorsi, Monza, Ginevra, Roma.

ora però mi chiedo.
in questo sito c'è una evidente anglofilia, e va bene.
ma perchè non parlare mai delle novità, perchè non confrontarci su nuove specie?
possibile che nessuno di noi sappia dei concorsi? Possibile che nessuno legga le riviste specializzate?

mi sembra che alla fine ci si limiti ad alcune specie, tra le più gettonate, la pierre, la new dawn; ma quando si chiede di berenice, il topic affonda.

spero non affondi anche questo...
 

RosaeViola

Master Florello
Enzuccia, io purtroppo non amo le rose di Barni e nemmeno le picotee.
Mi spiace ed è per questo che non seguo molto i concorsi e le novità che arrivano da alcuni ibridatori.
 

enzuccia

Aspirante Giardinauta
no aspetta, non mi sono spiegata.

sicuramente le piante vengono scelte in base ai gusti personali, questo è certo.
Ad esempio io non amo le HT anche se non posso certo dire che siano brutte, e non ho detto che mi piacciano le picotè.

quello che mi spinge a parlarne è soltanto la curiosità, la voglia di saperne di più, ad esempio sapevi che se inserisci la parola picotè su google non trovi quasi niente?

io ho parlato di barni, ma potrei parlare, per quanto riguarda le picotè di delbard, di meilland e anche...udite udite...di David Austin .

insomma un pò tutti i grandi ibridatori stanno cercando cose nuove, che possono anche non piacere, ma parlarne lo trovo salutare almeno è un momento di crescita culturale, potremmo trovare qualcuno che ne è entusiasta.

per fare un ulteriore esempio...io non amavo le rose inglesi e comunque quelle a fiore quartato, ora vorrei avere soltanto quelle.
il che vuol dire, come giustamente qualcuno ha scritto in un post, che esiste una evoluzione del gusto che ci appartiene.

a volte, guardando le vostre meravigliose piante (e talvolta anche le mie) mi sembra di sfogliare un catalogo di austin o di branchi e sinceramente mi chiedo se poi l'eccessiva settorializzazione possa essere di ostacolo alla crescita.

certamente siete (e mi ci metto anche io, ma si...siamo) bravi con le piante, le seguiamo, le curiamo e godiamo del fatto che le nostre beniamine stiano bene e che ci ricambino con splendide fioriture.
però manca un pochino di brio, di vivacità, di...ho letto questo...ho sperimentato quest'altro...

ho letto poco tempo fa di un utente che ha tentato l'ibridazione.
io ho letto il post parola per parola perchè vorrei potermi misurare con un'esperienza del genere.
è una forma di evoluzione che ammiro e spero di imitare, un salto di qualità insomma.
mi fa piacere leggere che (scusate ma io non ricordo i nomi) c'è chi limita al massimo i trattamenti perchè studia le caratteristiche delle piante e tova per loro l'ambiente ideale ottenendo una straordinaria resistenza alle malattie.
questa è una forma di evoluzione, di bravura se vogliamo....

scusate l'intervento prolisso.
spero che i commenti siano numerosi.
 

gianfra

Guru Giardinauta
enzuccia,

condivido il tuo pensiero, personalmente quelle che compro le amo tutte, certo qualcuna di più, qualcuna meno. Personalmente non amo molto il color rosa e soprattutto nelle h.t. però una c' è ed anonima.

Cerrto, e qui lo ripeto fino alla nausea, nella storia della rosa , si contano su di una unica mano gli ibridatori che lo hanno fatto per sola passione. Tutti e dico tutti, per lo meno da 2 seoli a questa parte lo hanno fatto sia per passione che per il vile danaro, per cui la rosa si è evoluta nelle qualità, nella resistenza alla malattie e soprattutto, nella forma e colore. Condivido comunque che forse si è ecceduto, ma , a differenza del passato,si tende a salvare le ibridazioni, cosa che in passato non veniva fatto, per cui di molte varietà si sa il nome , talvolta l' ibridatore , ma non si sà più com' è fatto il Fiore. es. Villoresi chi lo conosce ???? è Quello della " Bella Di Monza anno 1825 " e le altre sue ibridazioni ?????? oppre la Globe Yellow ( 1846 ibr. italiana e la Jaune d' italie primade 1846 ) di chi ???? sparite ; ma erano di estrema moda in europa figuravano nei cataloghi a quella quella data .

Scusatemi la veemenza ma ribollo al pensiero di quello che si è perso; ma sopratutto al fatto che abbiamo dato delle enormi padate nel sedere ai nostri ibridatori e che ibridatori visto che hanno fatto scuola e spesso anonimamente per secoli, per pooi apparezzare prodotti che per la stragrande maggioranza faticano ad acclimatarsi rantolando e sussultando di fioritura in fioritura e facendoci gridare di felicità se si è avuta una buona fioritura in una stagione.


Ed ora debbo chiudere, " la suocera vuole dormire -:- "

Buonanotte a tette e tutti VOI

Gianfranco.
 
R

riverviolet

Guest
Pur non amando picotè e nemeno le rose di Barni, seppur con riserva perchè non le ho mai coltivate, approvo la tua osservazione Enzuccia, non fosse altro che per essere noi motore di cambiamento eventuale, nel mondo delle rose e non lasciarci sempre trascinare dagli ibridatori.

Però, è ache difficile parlare e dare giudizi su piante che non si coltivano, almeno per me.
E anche quando le coltivi, le variabili sono talmente tante!

Io ora, dopo speranzoso ed imponente impianto dell'inverno scorso mi ritrovo con un alta percentuale di delusione, questo per due motivi.
Il primo per aver bevuto tutto quello che ho letto e sentito rispetto alle esposizioni delle piante e due perchè mi sono lanciata nelle rifiorenti, pur sapendo che l'estate non è stagione per le rose, soprattutto alcune e soprattutto nel nostro Paese.

Con Veleno si era cominciato un discorso sui portainnesti, questi hanno un importanza notevole, sia nell'accettazione del terreno in cui verranno messi, sia per il clima che per vigoria che resistenza agli attacchi parassiti.
Ma conta anche come, viene fatto l'innesto.

Ad esempio, le piante di Barni, all'inzio sono tutte molto vigorose (scusatemi, ma secondo me, pompate di anticrittogamici sistemici), ma poi dopo qualche mese dall'impianto almeno quì, mostrano grossi problemi.
Fra tutte le rose messe a terra, solo le sue, hanno seri problemi.

Insomma, sì parliamone, ma quanto possiamo eviscerare su un settore in cui noi acquirenti, per quanto appassionati e con fatica aggiornati, conosciamo in realtà il 10% del tutto.
C'è troppo, ma troppo giro di denaro intorno alle rose.
 

enzuccia

Aspirante Giardinauta
appunto.
la stragrande maggioranza non ha rose blasonate nel suo giardino.
non sa chi le ha create, nemmeno sa che le rose si creano.
noi abbiamo la fortuna di parlarne e straparlarne però mi sembra che alla fine ci si parli addosso.

e così alcune varietà si perdono nell'oblio, direte voi....vorrà dire che così doveva essere.

si, se fossi una persona che non si aggiorna, non legge e non si confronta in un forum monotematico.
ma ho la fortuna di frequentarne uno e questo dovrebbe permettermi di essere un pochino più avanti rispetto agli altri...

sono stata spiegata?
 

enzuccia

Aspirante Giardinauta
hai ragione violet.
in effetti su certe cose si parla per esperienza e a volte le esperienze non sono proprio felici.
ma almeno puoi dirlo.

puoi dire che il portainnesto di un determinato tipo non va bene in un clima troppo caldo e umido come il nostro.
per quanto riguarda i soldi...
io faccio il medico, mi piace il mio lavoro ma è e rimane una fonte di sostentamento per la mia famiglia, lo faccio con passione ma lavoro per vivere...non vivo per lavorare e immagino che i commercianti e gli ibridatori facciano lo stesso.

se tu mi dici che le piante che hai messo in piena terra ti stanno dando un sacco di problemi, io ti dico che a 4 mesi dall'impianto ho delle piante bellissime.

ma questo non c'entra niente con la pianta in se...

ho due piante dello stesso tipo, messe una accanto all'altra...e quindi stessa esposizione, stesse cure, stessa acqua, insomma un trattamento speculare...

ebbene una è alla seconda fioritura, piena di bocci, l'altra stenta e stenta e stenta...

è un pò come il cocomero, lo compri a scatola chiusa, se vogliamo...

io parlavo invece di una cosa diversa, della possibilità di aggiornarsi, di scambiarsi informazioni normalmente non disponibili.
ti cito un altro esempio, la storia di nozomi mi ha colpito moltissimo insieme alla bellezza del fiore...
probabilmente avrei potuto sfogliare tremila cataloghi senza trovarla....

qui ho arricchito le mie conoscenze.

ecco perchè vorrei che questo posto non si trasformasse nel catalogo di david austin, nè di barni, nè di meilland...lo trovo riduttivo.

quanto alle picotè la mia curiosità è ancora più accesa...
 
R

riverviolet

Guest
enzuccia ha scritto:
io parlavo invece di una cosa diversa, della possibilità di aggiornarsi, di scambiarsi informazioni normalmente non disponibili.
ti cito un altro esempio, la storia di nozomi mi ha colpito moltissimo insieme alla bellezza del fiore...
probabilmente avrei potuto sfogliare tremila cataloghi senza trovarla....

qui ho arricchito le mie conoscenze.

ecco perchè vorrei che questo posto non si trasformasse nel catalogo di david austin, nè di barni, nè di meilland...lo trovo riduttivo.

quanto alle picotè la mia curiosità è ancora più accesa...
Sì sì, su questo hai perfettamente ragione.
 
P

pollicina

Guest
Enzuccia,
da quasi dilettante qual sono, posso solo attestare questo: che mi piace l'impostazione del tuo ragionamento, di cui condivido la sana curiosità e la brama di confronto.
Per il resto, personalmente ho troppo poca competenza per contribuire su temi innovativi, ma ascoltare, beh: sono un'appassionata ascoltatrice e soprattutto gran lettrice dei vostri thread!!!!
un baciotto a tutti :love_4:
Sabrina
 

Phoenix

Giardinauta
Sono d'accordo: è stimolante e importante anche per la nostra bella passione:D Sperimentare, conoscere il mercato e le sue evoluzioni mi sembra importante anche se non fondamentale per apprezzare il giardinaggio.
Per quel che mi riguarda, delle picotee, io trovo molto bello il fiore....ma, essendo (mi sembra) la maggior parte ht o rigide floribunda non le comprerei...Insomma, se dovessi comprare una rosa da taglio prenderei una ht dal fiore romantico e di forma classica, non una picotee....
Ma penso che gli ibridatori presto troveranno anche altre via per l'ibridazione, in modo da ottenere rose con fiori a picotee con portamento più morbido:love:
Ciao:D :hands13: :hands13:
 

enzuccia

Aspirante Giardinauta
non lo so, appunto ho visto il fiore, ma dalle foto e dalle didascalie non capisco se si tratta di miniature, di floribunde, Ht o che altro.

ecco perchè ho postato, sembra che ci siano anche delle rose inglesi che mostrano questa variante "anatomica".

ma purtroppo a parte il nome dell'ibridatore e quello del premio, non sono chiare le caratteristiche delle singole piante.

chissà...
 
C

cerchina

Guest
io parlavo invece di una cosa diversa, della possibilità di aggiornarsi, di scambiarsi informazioni normalmente non disponibili.
ti cito un altro esempio, la storia di nozomi mi ha colpito moltissimo insieme alla bellezza del fiore...
probabilmente avrei potuto sfogliare tremila cataloghi senza trovarla....

qui ho arricchito le mie conoscenze.

quello che mi spinge a parlarne è soltanto la curiosità, la voglia di saperne di più,

Sono d'accordo Enzuccia, in effetti aumentare le proprie conoscenze non solo nel confronto delle esperienze personali, ma anche proprio nell'informazione su ciò che accade in giro per il mondo, potrebbe consentirci anche (e al limite) di influenzare l'offerta e non solo di essere soggetti in qualche modo passivi di ciò che ci viene proposto dal mercato.
In questo forum ad es. Ladybug mi ha fatto conoscere le rose di Paul Barden ed io da allora non riesco a togliermele dalla testa.:confuso:
Peraltro, se qualcuno di voi è abbastanza vecchio come me, ricorderà che 20-25 anni fa trovare le rose antiche in Italia era un'impresa da cercatori d'oro. Adesso non dico che ci sono in ogni garden, ma sicuramente la ricerca è senz'altro più facile, e a me piace pensare che ciò sia avvenuto anche grazie ad una domanda più documentata e più pressante da parte del pubblico degli appassionati.
 
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