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Piante tropicali/cactacee da esterno, nord Italia/Como

Andrea433

Aspirante Giardinauta
Ciao ragazzi,

sto ricostruendo una zona del giardino.

Il mio obiettivo è trasformarlo in giardino tropicale/roccioso.
È un terrazzamento di 3 livelli.
Ogni livello sarà circa mt 7,0 X 1,20

Non voglio riempirlo tutto da trasformarlo in una jungla, ma dare spazio anche a rocce particolari che con il tempo saprò cercare.

Quindi niente piante invasive che si estendono in modo selvaggio.

Di sicuro la prima pianta che è in cima alla lista sarà la Cycas revoluta.

il substrato sarà predisposto per un buon drenaggio, quindi mi orienterò quasi esclusivamente per piante grasse/tropicali.

Avete suggerimenti di piante?

IRRIGAZIONE:
ho predisposto impianto centralizzato.
Per voi è buona idea orientarmi a nebulizzare l'acqua al posto dei gocciolatoi?



Allego una foto di un'idea/ipotesi di giardino che desidero.

La base cmq sarà ghiaietto rosa come in una foto allegata.

Grazie a tutti per i vostri suggerimenti.


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RobertoB

Guest
Oh che bello, un altro futuro sperimentatore di cactaceae del nord.

Non conosco bene il clima di Como, ma con l'influenza del lago scommetto che è meglio del mio.

Vedrai che le cactaceae ti daranno soddisfazioni.
Qui c'è la discussione che parla del mio esperimento https://forum.giardinaggio.it/threads/angoletto-roccioso.275124/
È bella lunga perché ci piace divagare, quindi ti sintetizzo le specie che da me hanno superato l'ultimo inverno (con nevicate e temperature di -9)
Opuntia compressa
Echinocereus reichenbachii
Echinocereus coccineus
Echinocereus pectinatus
Echinocereus viridiflorus
Gymnocalycium gibbosum
Gymnocalycium bruchii
Trichocereus pasacana
Trichocereus huascha
Echinocactus texensis
Chamaecereus silvestrii
Rebutia heliosa condorensis
Rebutia pygmaea
Sulcorebutia pulchra
Escobaria dasyacantha
Ferocactus cylindraceus eastwoodie
Maihuenia poeppigii
Cylindropuntia imbricata
Oroya peruviana
Soherensia bruchii.

Ce ne sono comunque molte altre, e spero avrai modo di sperimentarne qualcuna che poi consiglierai a me.

Per il drenaggio e irrigazione credo che tropicali e cactaceae siano difficilmente compatibili, se ti limiti alle seconde puoi anche lasciar perdere l'impianto, io le innaffio mediamente 4/5 volte all'anno. Però devi fare un gran lavoro di preparazione del letto di coltivazione.

Cycas revoluta: forse da te il clima è più mite, ma io non è una pianta che consiglierei a cuore leggero, sono tre inverni che la lascio fuori, e sopravvivere sopravvive, ma non ha certo il bell'aspetto di quelle che si vedono al mare o in centro/sud Italia. Quest'anno a -9 le si sono seccate molte foglie.

Se hai qualsiasi domanda sono più che felice di aiutarti, se potrò.
 

Andrea433

Aspirante Giardinauta
Grazie mille per il tuo messaggio.

Super esaustivo!!

Ok grazie per i consigli e di certo leggerò il tuo post.

Per il terreno, ovvio non tutti i 7 metri X 3 livelli, mi concentrerò alle zone di coltivazione, cmq ho pensato:

- terra di campo setacciata + fibra di cocco
- Lapillo vulcanico nero
- pietra pomice oppure perlite (questa ultima è più economica, però tende a risalire perché è più leggera)

- sabbia silicea

IRRIGAZIONE: Vorrei ugualmente predisporre dei gocciolatori.
Ora mai l'impianto è lì, pronto.

Suggerisci di creare un sistema in sub irrigazione oppure è sufficiente gocciolatoio superficiale e lasciarlo andare raramente ma abbondante.

Grazie tanto per i tuoi suggerimenti.

Non mancherà aggiornati.
 
R

RobertoB

Guest
Io dopo aver sbagliato la prima volta e aver rifatto il lavoro da capo ho trovato questa soluzione che mi soddisfa: faccio un bello scavo con il fondo in pendenza verso un punto preciso. In quel punto scavo un bel pozzetto di drenaggio, e riporto a livello originario o anche un po' superiore riempiendo di sabbione siliceo da edilizia. Su questa base vado a creare il letto di coltivazione vero e proprio in puro lapillo grossolano di almeno una dozzina di cm.

Però io sono in piano, se tu hai già una pendenza puoi sfruttare quella, rimodellandola in maniera non troppo invasiva ma in maniera tale da fare defluire subito l'acqua piovana a valle. Poi su questa nuova linea posi il lapillo. Credo avresti un drenaggio anche superiore al mio.

Per l'irrigazione non saprei aiutarti, non avendola io non posso darti informazioni di prima mano. Io credo che un gocciolatoio superficiale basta e avanza usato proprio come dici tu, raramente ma abbondantemente.
 

Andrea433

Aspirante Giardinauta
Sto leggendo il post.....a te sono passati anni nello scambio di messaggi, grazie per i suggerimenti.

Mi piace il post e anche lo scambio di messaggi inseriti da:


Ma alla fine sei riuscito a mettere Austrocylindropuntia subulata ?
 

Andrea433

Aspirante Giardinauta
La pendenza c'è eccome....vedi foto.

A lavoro finito posterò foto.

Cmq verranno fuori 3 terrazzamenti.

Interessante il suggerimento del sabbione siliceo da edilizia.

contro le lastre di corten metterò dei lunghi salsicciotti di TNT con dentro argilla espansa per evitare la pressione della terra contro le lastre, anche se sono ben ancorate in terra con dei tondini da 16mm fin giù di 1 metro.

Però contro le lastre non metterò nessuna pianta.

Ottimi suggerimenti.
Grazie
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R

RobertoB

Guest
Beh, le potenzialità ci sono tutte!!!

No, non ci ho poi provato, ho ripiegato su cylindropuntia imbricata, che è molto più sicura.
In realtà da provare ce ne sarebbero moltissime, ho una lista lunga un chilometro. Non posso provarle tutte, ne aggiungo un po' ogni anno, mettendomi alla ricerca di quelle che mi ispirano di più o alcune che magari trovo per caso su qualche scaffale per pochi euro.
solo che le opuntioidee occupano molto spazio e soprattutto hanno una tipologia di spine minuscole (glochidi) che si staccano per nulla e restano piantati nella pelle. Hanno anche dei pregi, crescono molto velocemente e sono molto scenografiche, ma se ne vuoi mettere qualcuna assicurati che siano in un cantuccio che frequenti solo raramente.
 

Andrea433

Aspirante Giardinauta
Piccolo imput leggendo e apprendendo,
sotto la zona di coltivazione, si può mettere un buon tubo di drenaggio.
Non male come idea.

Dato che ho già predisposto a valle un tubo drenante da 120, direi che potrei dare una giusta inclinazione + sotto il substrato mettere in aiuto un tubo drenante.
 
R

RobertoB

Guest
Si, è ottima come idea. Volevo fare una cosa simile anche io, in maniera da spostare il pozzo di drenaggio al di fuori dell'aiuola. In un futuro allargamento che ho in mente farò così anche io.
 
R

RobertoB

Guest
Si si, mi bastano 3/4 annaffiatoi da 20 litri, 4/5 volte all'anno. Direi che non è un grande sforzo.
Sono piante che vivono in luoghi che hanno molte meno precipitazioni che il nord Italia e in natura nessuno le bagna.
Io bagno più che altro per mantenere la crescita primaverile un po' più a lungo, ma se non le bagnassi non soffrirebbero, semplicemente andrebbero in stasi prima. Poi dipende dalla specie, ma per la maggior parte di quelle che interessano a noi è così.
 

cmr

Maestro Giardinauta
Se l'obbiettivo da raggiungere, in termini visivi, è quello delle quattro immagini, possiamo affermare che le piante consigliate non sono affatto idonee in quanto sono piccole, minuscole anche da adulte, se non in 3 o 4 casi e dopo moltissimi anni. Per notare una Escobaria o un Gymnocalycium, per non dire le Rebutia, fossero anche da 20 anni in quel contesto bisogna metterci le luci da avvicinamento come nelle piste d'atterraggio negli aeroporti!
Comincerei nel fare una passeggiata in zona, segnandomi quali sono le piante succulente che crescono in zona (se ce ne sono); poi comincerei a valutare agavi, yucca o altre piante che possano creare l'effetto tropicale senza essere tropicali (va molto il rosmarino prostrato, ad es.); da ultimo farei un giro tra i vivai della zona (Colombo, Lampugnani, ecc.) per ascoltare e far tesoro dei loro consigli. :)
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Se l'obbiettivo da raggiungere, in termini visivi, è quello delle quattro immagini, possiamo affermare che le piante consigliate non sono affatto idonee in quanto sono piccole, minuscole anche da adulte, se non in 3 o 4 casi e dopo moltissimi anni. Per notare una Escobaria o un Gymnocalycium, per non dire le Rebutia, fossero anche da 20 anni in quel contesto bisogna metterci le luci da avvicinamento come nelle piste d'atterraggio negli aeroporti!
Comincerei nel fare una passeggiata in zona, segnandomi quali sono le piante succulente che crescono in zona (se ce ne sono); poi comincerei a valutare agavi, yucca o altre piante che possano creare l'effetto tropicale senza essere tropicali (va molto il rosmarino prostrato, ad es.); da ultimo farei un giro tra i vivai della zona (Colombo, Lampugnani, ecc.) per ascoltare e far tesoro dei loro consigli. :)
Ottimo suggerimento.
Perchè ridi @RobertoB??
Tutti sono validi consigli: sarà poi @Andrea433 a far tesoro e a decidere.
 

Andrea433

Aspirante Giardinauta
@cmr grazie per i suggerimenti.
Sono qui per confrontarmi e apprendere nel migliore dei modi.

Quando menzioni "piante consigliate", cosa ti riferisci?

A queste:

Opuntia compressa
Echinocereus reichenbachii
Echinocereus coccineus
Echinocereus pectinatus
Echinocereus viridiflorus
Gymnocalycium gibbosum
Gymnocalycium bruchii
Trichocereus pasacana
Trichocereus huascha
Echinocactus texensis
Chamaecereus silvestrii
Rebutia heliosa condorensis
Rebutia pygmaea
Sulcorebutia pulchra
Escobaria dasyacantha
Ferocactus cylindraceus eastwoodie
Maihuenia poeppigii
Cylindropuntia imbricata
Oroya peruviana
Soherensia bruchii.
 
R

RobertoB

Guest
Rido perché mi immagino le luci di segnalazione per le rebutie, non certo per il consiglio di @cmr .
Quello che dice è verissimo non lo discuto, uno spazio del genere ha bisogno di piante grandi a rapida crescita. Ma la fa facile lui dai castelli romani coi suoi pachanoi da 4 e fischia metri :LOL:

Comunque tra le piante consigliate c'è il cactus più grande di tutto il Sudamerica (pasacana), si è vero che è lento e prima che faccia la sua figura campa cavallo.
Anche cylindropuntia imbricata, ferocactus cylindraceus, trichocereus huascha e soherensia una volta cresciute fanno la loro figura.
Poi io arrivo dalla botanica vedo il bello dove la gente sana vede pallini spinosi semisepolti :LOL:

@cmr se non conoscessi il tuo odio per agavi americane e opuntie penserei quasi che le stessi consigliando:ROFLMAO:
 
Ultima modifica di un moderatore:
R

RobertoB

Guest
Mi sono dimenticato di chiederti un dato fondamentale: esposizione?

Se comunque non ti limiti alle sole cactaceae, oltre alle agavi, penserei a qualche yucca. La classica gloriosa o anche la rostrata che vedi nella tua terza foto resistono bene al freddo, nelle foto mi sembra di vedere anche un'hesperoaloe pure lei bella tosta.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Progetto interessante, ma quindi le lastre saranno a vista? Di certo con una pendenza simile è molto più remoto il pericolo di ristagni, non ho capito però dove sarebbe l'eventuale percorso per camminare, perché in qualche modo dovrai salire a fare manutenzione no?
 

cmr

Maestro Giardinauta
se non conoscessi il tuo odio per agavi americane e opuntie penserei quasi che le stessi consigliando
:LOL::LOL::LOL::LOL::LOL:
Ricapitolando: le opuntie le metterei tranquillamente in compostiera; sono piante molto belle, particolari, alcune rapide nella crescita e con una fioritura molto appariscente ma...le spine!!! In anni di coltivazione penso di averle provate tutte, intendo le spine, ma quelle delle opuntie non c'è verso: te le trovi ovunque; anche quando sei convinto di averle tolte tutte, il giorno dopo te ne trovi minimo un paio da qualche parte; e, come se non bastasse, avendo la punta uncinata sono anche di difficile asportazione. Dice: "Perche non usi i guanti?" Anche quelli da lattoniere in crosta ho dovuto buttare poco dopo i primi usi perche erano riuscite ad attraversarli. E' solo questo, se vi pare poco, il motivo per cui le sconsiglio vivamente in qualsiasi situazione ove possa esserci passaggio di persone o animali: terrazzo, giardino, ecc.
Discorso diverso per le agavi che, invece, mi piacciono e ho anche collezionato. Qui il problema è che un utente medio conosce solamente l'Agave americana, possibilmente coltivata in ambientazioni che definirei risicate e inadeguate: un elefante nel ripostiglio delle scope. Ne vidi una in un giardino di Velletri, libera di crescere in posizione defilata in un prato, singola, gigantesca: uno spettacolo. E la geometria ipnotica e quasi perfetta delle più piccole parry, guadalajarana, truncata, nigra, victoria-regina o la curiosissima gypsophyla (questa teme il freddo come alcune altre); e che dire delle foglie della zebra o della colorata: se provate a carezzare le foglie pelosette della colorata vi innamorerete delle agavi!
Per restare in argomento, anche di yucca ce ne sono di incredibili ma anche qui, come per le agavi, il problema è reperirle (e a costi 'umani'!). :)
 
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