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Phragmipedium besseae

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RINO

Guest
Phragmipedium besseae, scoperto nel 1980 sulle roccie delle Ande tra il Perù e l' Equador fece scalpore a suo tempo perchè fino ad allora il colore rosso era sconosciuto nella specie

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E così si sono aperte nuove strade per gli ibridatori........perchè l'uomo non può ammirare e contemplare la flora come la natura e l'evoluzione hanno fatto nel corso dei secoli , deve pasticciare di suo , deve sentirsi "creatore" e così giù ibridi a più non posso!

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Spettacolari ( bisogna ammetterlo!) sono P. Erik young registrato nel 1991 ottenuto con un'altro splendido Phragmipedium il logifolium ed il P. corbière il P. beauport ecc.ecc.

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Di coltura estremamente facile, necessita di fresco (serra intermedia) come i Paphiopedilum ,a differenza loro si usano composti di coltura differenti a base di fibbre artificiali , tipo lana di roccia ecc.ecc. , questo per evitare la formazione di muffe e funghi pericolosi in quanto i P. NON possono stare all'asciutto , il composto deve sempre essere umido!


Phragmipediumbesseae3.jpg



Segue..........


 
R

RINO

Guest
Continua

...

L'esposizione alla luce nella sua massima intensità (luce solare) è di circa 13500 lux , mentre la temperatura minima subita è stata di +4° (per una notte) mentre la temperatura minima notturna + 13.5° e la massima di +18.8°


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L'umidità ambiente è oscillata intorno al 39%-68% intervenendo con nebulizzazioni di acqua sulla pianta per reidratarla alla minima umidità ambientale

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Tolte queste premesse che non fanno parte di nessun dogma ma solo della mia esperienza , credo sinceramente sia una specie accessibile a tutti

Ciao con affetto
Rino
 

Iacopo

Giardinauta Senior
Splendido Rino :eek: !

Proprio ieri sera stavo leggendo una scheda in inglese su questa stupenda orchidea e mi chiedevo se fosse possibile metterla nella "lista" di quelle che potrebbero sopravvivere in casa mia.
Grazie le tue informazioni sono utilissime.

Un altro Phragmipedium che mi ha colpito molto è il longifolium che però ha dimensioni notevolmente maggiori. Certo il bessae ha un colore straordinario, pensare che è stato scoperto da così poco tempo!

vivi complimenti ;) ciao
 
Ultima modifica:

Traudi

Guru Giardinauta
da me che non do pallini un applauso!
Inutile dire che il colore mi piace molto..e anche le tue foto...e anche come hai spiegato. Tutto insomma:flower:
 
R

RINO

Guest
Si è vero iacopo il longifolium e veramente suggestivo! tex mi hai "impallinato"?
Carissima Traudi un tuo complimento è sempre per mè motivo di grande soddisfazione
Ciao
N.b. ho dimenticato di aggiungere che amano un acqua piuttosto leggera
 
G

Giulio

Guest
Che bello ... mi fa tornare in mente quando le ho viste lungo la strada per Paute.
La prima 'stazione' di besseae scoperta in Ecuador ed era ancora lì, con decine di piante in fiore :love:

Rinnovo i complimenti al tuo pollice ;)

ciao

Giulio
 
R

RINO

Guest
Carissimo Giulio , raccontaci un po in che habitat li hai trovati, io me li immagino :posto umido , magari vicino a cascate o stagni e corsi d'acqua , in quota medioelevata in ombra luminosa tra la foresta e i bordi di fiumi?
Raccontami e raccontami anche se hai potuto vedere il longifolium in habitat naturale, hai voglia di descriverlo?
Ciao
 

fraelucia

Giardinauta Senior
phragmi

... complimenti!!!
Ci hai mostrato passo passo la splendida fioritura del tuo phragmi fino al risultato finale assolutamente speciale.
E' emozionante! Grazie per averlo condiviso.
fraelucia
 
G

Giulio

Guest
Certamente Rino :)
Allora, il Phrag. besseae l'abbiamo visto sulle Ande orientali risalendo dall'Amazzonia, a sud dell'equatore, in una vallata mentre andavamo verso Paute/Gualaceo (dove abbiamo visitato Ecuagenera ed abbiamo incontrato Padre Andretta) aggrappato ad una parete verticale di roccia. Anzi, più che una parete era una conca, grondante acquauna parte dava sulla strada, un'altra direttamente sul torrente sottostante. Oltretutto eravamo durante la stagione secca, quindi nessun dubbio che rimanga con le radici completamente bagnate da acqua corrente per tutto l'anno.

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[foto di Munekazu Ejiri, su www.phragweb.info stesso posto che abbiamo visto noi, però non era così allagato ... infatti abbiamo potuto camminare sul greto e fare il giro della parete rocciosa della foto. Niente besseae dall'altra parte che è più soleggiata]
Posizione ombrosa ... la conca era sovrastata dagli alberi della foresta ... difficilmente quelle piante vedranno mai un raggio di sole.
Il mio altimetro segnava quota 1800 metri .... +- 100 metri direi, quindi da clima intermedio fresco.
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i puntini rossi sono i fiori di besseae.

Vorrei puntualizzare che il Phrag. dalessandroi o besseae var. dalessandroi ... quella che tempo fa veniva definita la "forma di Zamora", l'abbiamo trovato in un posto completamente diverso: più caldo (1200mt ... "serra" intermedia), più luminoso, più asciutto. Un'informazione che può essere utile a chi coltiva questa seconda specie.
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Il longifolium invece l'abbiamo visto dalla parte opposta delle Ande, nel versante occidentale - costiero ... a nord dell'equatore (abbiamo attraversato quella linea credo sei volte nel nostro girovagare).
Anche questo su una parete rocciosa verticale grondante acqua, a circa 350mt di altezza ("serra" calda"). Esposto ad est, quindi sole al mattino ed ombra nel resto del giorno (beh, la giornata era piovosa e di sole ne abbiamo visto poco noi) data anche dagli alberi sovrastanti il costone. Su quel versante era stagione delle piogge ... non so' se nella stagione più secca rimanesse un po' all'asciutto. Ad occhio direi di no.

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Altri Phragmipedium li abbiamo visti in posti diversi: l'hirtzii su un roccione posto nel bel mezzo di un torrente con dei ragni pelosi grandi un palmo a fargli la guardia, il lindenii in una prateria di graminacee e pleurothallis a 2400mt sul vulcano Thunghuraua (in eruzione), il pearcei nell'aiuola di un benzinaio di Puyo, insieme alle rose :bigeyes:

Ciao

Giulio
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Rino.... bravo!!!!Le tue foto sono sempre più belle.
Giulio grazie per le foto vedere le orchidee nel loro ambiente naturale è sempre emozionante.
Anzi se ne hai delle altre faccele vedere :)
Ciao
 
P

piera57

Guest
COMPLIMENTI RINO!!!

il tuo reportage, come quello di Giulio mi ha dato molta emozione e curiosità.....

le foto sono sempre ben accette.....ti fanno vagabondare con la fantasia.....meravigliosoooooooooo...

grazie a tutte e due!!!!

ciaociao
piera
 
G

Grace

Guest
complimenti, le foto ma anche i commenti e le descrizioni, davvero piacevolissimo quast'ultimo quarto d'ora a leggere ed osservare
grazie a tutti e due
 
R

RINO

Guest
Stupendo Giulio!!! senti non ti sei portato dei contenitori sterili per dei campioni di substrato da analizzare a casa?
 
G

Giulio

Guest
Rino ... quale substrato? quelle bestiacce crescono direttamente sulla roccia!
Mi ci sarebbe voluto lo scalpello :)
Scherzi a parte, no, non ho pensato a nessuna analisi da fare. Comunque tieni presente che le rocce sono di origine magmatica/vulcanica e che l'acqua è molto pura. Mi pare di ricordare analisi altrui sull'acqua che gocciola sul besseae con poche decine di microsiemens di conduttività. Vabbè, comunque certamente un composto non basico.
ciao
Giulio
 
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