Ecco come si faceva il foglio di papiro!!
Il fusto della pianta viene tagliato in varie strisce sottili che sono poi immerse in acqua, anche se alcuni studiosi ritengono che il taglio avvenisse sul perimetro del fusto, fino a ricavare un unico foglio di grandi dimensioni. Dopo un certo numero di giorni che fa acquistare alle striscie un colorito bruno più o meno accentuato che dipende dalla maggiore o minore permanenza nell'acqua, le strisce sono intrecciate in strati ortogonali e le stesse sostanze naturali presenti nel fusto consentono un lento ma tenace incollaggio man mano che esse si asciugano mentre sono sottoposte a opportuna compressione. Il risultato dopo un periodo di tempo di alcuni giorni è quello di un foglio assai resistente su cui è possibile usare i vari tipi d'inchiostro.
Si scriveva in file orizzontali, generalmente su un solo lato del foglio, con un pennino. La pagina veniva quindi suddivisa in colonne: su un lato del foglio veniva poi fissato un bastoncino chiamato "ombelico", dove veniva avvolto il rotolo conservato poi in uno scaffale.