Salve a tutti voi! Come posso riprodurre un olivo? Non ne ho già uno, e vorrei "farlo" io perché quelli che vendono che ho visto in giro finora hanno il fusto molto corto e subito si diramano.. E vorrei evitare i tagli dei rami laterali che risultano orribili esteticamente parlando...
(intendo l'olivo quello che fa le olive, non so se ce ne sono di altri tipi)
Ciao, credo che tu abbia visto in giro solo olivi già impostati bassi, venduti soprattutto come piante ornamentali. Nei vivai specializzati in alberi da impianto dovresti trovare olivi ad astone, cioè piante alte 1,5 – 2 metri, dritte e con pochi rami solo in alto che puoi impostare a tuo piacimento. E dovresti trovarli già innestati della varietà che preferisci.
Se vuoi produrlo da sola ti riporto alcune mie esperienze di qualche anno fa, quando ho cercato di propagare olivi e oleastri per ottenere bonsai. La strada del seme la sconsiglierei, io l’ho abbandonata dopo diversi tentativi infruttuosi e dopo aver letto su un testo di arboricoltura industriale che nei vivai da produzione, per ottenere qualche risultato accettabile, si semina in ragione di 9 kg di noccioli per mq di semenzaio.
Non ho avuto invece grosse difficoltà con le talee di olivo, ho utilizzato il metodo del doppio smusso con rami di diverso diametro, tagliando pochi cm sopra terra la parte emergente e lasciando pochissime o nessuna foglia. Non ho usato ormoni radicanti. Al posto della terra ho utilizzato sabbia di fiume molto grossolana, comprata in rivendite di materiali per l’edilizia, in buste calibro da 0 a 6 mm. L’ho vagliata con un setaccio di rete metallica da zanzariera, scartando tutto quello che usciva dal setaccio e lavando il resto in acqua corrente per togliere la polvere. Come vasi usavo cassette di polistirolo, per capirci quelle da mozzarelle che si trovano nei supermercati, dimensioni circa 40 x 15 x 10h cm, cui praticavo parecchi fori sul fondo, e le riempivo di sabbia fino all’orlo. Piantavo le talee in profondità e ravvicinate, un paio di cm una dall’altra, fino a riempire la vaschetta che poi tenevo in ombra luminosa e annaffiavo spesso, in estate anche tutti i giorni. Le prime talee le ho fatte in primavera, ricordo che utilizzai i rami della domenica delle Palme, ma anche in estate e autunno non ho avuto grossi problemi.
Ho trovato comoda anche la strada della margotta, facilitato però dall’avere un olivo in giardino. Così invece della classica caramella ho potuto utilizzare vasi di plastica tagliati, legati ai rami su cui avevo praticato la normale scortecciatura ad anello, e riempiti della stessa sabbia delle talee.
Molti oleastri piccoli li ho recuperati sotto gli alberi che servono da dormitorio agli storni. Li raccoglievo a fine primavera, riducendo molto la vegetazione e il fittone, se c’era qualche radice laterale. Piantati in sabbia mantenuta sempre umida e all’ombra attecchivano quasi tutti.