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Obiettivi realistici.

zelokova

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti.
Da quando ho comprato il mio primo alberello in vaso (qualche mese fa), ho imparato come si fa a farlo sopravvivere, procurandomi il materiale e le nozioni necessarie. E fin qui ci siamo. Ma, ora che mi sto appassionando, non frequentando nessun club nè avendo nessun maestro o conoscente esperto dell'arte, sono entrata un pò in confusione, perchè vorrei cominciare ad impostare qualche essenza, ma proprio non so dove mettere le mani! Ora, è chiaro che non si può prendere con la consueta fretta occidentale (tutto e subito! risultati risultati risultati!) una passione del genere: di suo il metabolismo vegetale è lentissimo, se poi ci aggiungiamo la calma zen...Dunque mi chiedo, quale potrebbe essere un obiettivo realistico, sia intermini di tempo che in termini di prodotto finito, che una principiante come me si dovrebbe porre? Avrei una mezza ideuzza di procurarmi un pò di essenze dal tronco diritto da capitozzare e impostare a scopa rovesciata, visto che richede "solo" una potatura costante di alcuni anni, senza troppi avvolgimenti di fili, jin, shari, tensionatori, martinetti, paste cicatrizzanti ecc. E poi mi sembra di aver capito che lo stile a scopa rovesciata è il più semplice. Insomma, la mia preoccupazione è quella di procedere gradualmente, per avere un minimo di organizzazione (vi giuro, tratutti gli stili, non so dove mettere le mani) e non sprecare tempo e denaro (è un'arte costosa!!!) in progetti impossibili.
Voi cosa suggerite?
 

zelokova

Aspirante Giardinauta
Qui mi è parso di capire che, in generale l'alternativa è tra una coltivazione di 4-5 in piena terra o in ciotola molto larga con forti trattamenti e frequenti potature e legature, e una coltivazione più lenta con interventi più blandi, da seme o da plantula giovane, per circa 8-10-15 anni. Io opterei a questo punto per la seconda, nel frattempo si possono curare più piante e imparare più cose senza gli assilli di un'approccio più aggressivo (ho letto di bonsaisti a cui è bastato sbagliare una potatura, con il tipo di coltivazione accelerato, per rovinare il progetto iniziale). E poi il mondo dei bonsai credo che dovrebbe insegnarci un pò di lentezza.
 

Robin1976

Giardinauta
Complimenti zelocova ... Io sono una neofita come te, ma da quello che ho capito, l'optimum per cominciare solo le essenza autoctone facilmente repribili, proprio perchè adatte al clima in cui verrà tenuta.
Io vorrei partire da alcune talee ..... ma accdienti ... la pazienza la sto imparando .... ma che fatica!!!! Quest'estate volevo provare a taleare un glicine ... vedremo!!

:Saluto:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
in effetti ci sono diversi approcci per intraprendere la strada del bonsai.
1-Partire da zero in peronal, con ciò che si trova in giro, piante da giardino, o coltivare piante da seme o da talea, per farle crescere piano piano.
2-Frequentare un corso e iscriversi a un'associazione o un club, dove fin da subito sarà possibile lavorare su materiali soddisfacenti.
Il primo punto ha il pregio che si impara a coltivare le piante, si scoprono le differenze tra una specie e l'altra imparando dai propri errori. Il difetto è che ci vogliono anni e comunque si arriva a un punto che bisogna necessariamente confrontarsi con gente più esperta.
Il secondo punto ha il pregio che si entra subito nel mondo del bonsai, ma il difetto è che non sempre è possibile disporre di una struttura adeguata nei paraggi, o avere la possibilità di frequentare spesso.
Certamente è possibile intraprendere entrambe le strade, e nel frattempo procurarsi letture (riviste o libri) per imparare un po' di teoria e tenersi aggiornati.
 

zelokova

Aspirante Giardinauta
Complimenti zelocova ... Io sono una neofita come te, ma da quello che ho capito, l'optimum per cominciare solo le essenza autoctone facilmente repribili, proprio perchè adatte al clima in cui verrà tenuta.
Io vorrei partire da alcune talee ..... ma accdienti ... la pazienza la sto imparando .... ma che fatica!!!! Quest'estate volevo provare a taleare un glicine ... vedremo!!

:Saluto:
proprio per le talee pare con si sappia a quale santo votarsi per non perderle!
 

zelokova

Aspirante Giardinauta
in effetti ci sono diversi approcci per intraprendere la strada del bonsai.
1-Partire da zero in peronal, con ciò che si trova in giro, piante da giardino, o coltivare piante da seme o da talea, per farle crescere piano piano.
2-Frequentare un corso e iscriversi a un'associazione o un club, dove fin da subito sarà possibile lavorare su materiali soddisfacenti.
Il primo punto ha il pregio che si impara a coltivare le piante, si scoprono le differenze tra una specie e l'altra imparando dai propri errori. Il difetto è che ci vogliono anni e comunque si arriva a un punto che bisogna necessariamente confrontarsi con gente più esperta.
Il secondo punto ha il pregio che si entra subito nel mondo del bonsai, ma il difetto è che non sempre è possibile disporre di una struttura adeguata nei paraggi, o avere la possibilità di frequentare spesso.
Certamente è possibile intraprendere entrambe le strade, e nel frattempo procurarsi letture (riviste o libri) per imparare un po' di teoria e tenersi aggiornati.
grazie mille per il chiarimento! allora con calma cercherò pure qualche club bonsaistico, tempo e denaro permettendo.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
aggiungo che non è per nulla vero che lo stile a scopa rovesciata è il più semplice.
e così particolare e curato, che se non fatto bene...la pianta è davvero brutta.
poi per arrivarci ci vogliono anni di coltivazione, potature, legature...
 

zelokova

Aspirante Giardinauta
davvero bello e "geometrico". Quanti anni ci vogliono per raggiungere quel risultato?

Ma allora uno stile per principianti qual'è? L'eretto libero?
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Secondo me non esiste uno "stile per principianti", lo stile lo suggerisce la pianta. E si smette di essere principianti quando osservando una pianta non impostata si intuisce la forma o le forme che questa nasconde...
Io ci riesco poche volte.....
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
quoto boba.
questo olmo è in coltivazione da svariati anni, e ne ha passati 3 in piena terra.
concordo il discorso di boba.
sei tu che devi "tirare fuori dalla pianta la forma che lei ti suggerisce", e non è sempre facile
 

zelokova

Aspirante Giardinauta
credo i capire: è un continuo compromesso tra la crescita spontanea della pianta e la forma che vorremmo darle.

Oppure dalla crescita spontanea della pianta si può intuire quale potrebbe essere la forma più adatta e "naturale".

O forse entrambe le cose e aaltre ancora che per inesperienza non riesco ancora ad immaginare.

Grazie ad entrambi. Cercherò di mantanere la costanza negli anni.

Ciao.
 
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