Più che un ibrido dell'
insigne a me pare avere parecchio sangue del
villosum e forse, per via delle macchie sul sepalo dorsale, del
gratrixianum... magari, anzi quasi certamente, i parentali da cui deriva potranno essere molti di più, ma in ogni caso mi pare proprio che sia un ibrido tra specie del sottogenere (o sezione) Paphiopedium, quindi specie che in inverno si adattano a temperature relativamente basse (anche sui 10°C di minima, massime tra i 15 ed i 20), con una riduzione delle irrigazioni (ma senza lasciare asciugare del tutto il substrato), quindi a trattarlo come le specie di questo sottogenere andrà bene.
In generale questo tipo di ibridi è piuttosto robusto e facile a rifiorire, quindi credo che ne potrai trarre delle belle soddisfazioni.
da quello che so io i paphio si classificano i 2 famiglie in base alle foglie
In realtà questo valeva per il passato, quando le specie note erano molte meno di oggi.
Ora come ora tante sono le eccezioni che parlare di temperature di coltivazione sulla base della colorazione delle foglie è un bel po' più complicato: esistono infatti specie a foglia macchiata che in natura (ed in coltivazione, anche se un po' si adattano) gradiscono temperature piuttosto fresche, così come specie a foglia uniformemente verde che amano temperature elevate...