• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

nomi multipli delle piante

xst84

Giardinauta Senior
Salve giardinauti
dichiaro uffucialmente il topic delle piante che hanno più di un nome, cosa che aiuta anche a memorizzarli
Quali piante con nomi multipli avete più a cuore ?
ad esempio: chorisia, alias falso kapok alias albero bottiglia
oppure passiflora alias fiore della passione alias spina di Cristo
sotto tocca a voi:D :hands13:
 

luckybamboo

Florello Senior
intendi nome latino-nome italiano (tipo Lathyrus grandiflorus - pisello odoroso) o soprannomi (tipo echinocactus grusonii-cuscino della suocera) ? :rolleyes: o entrambi?
 

xst84

Giardinauta Senior
luckybamboo ha scritto:
intendi nome latino-nome italiano (tipo Lathyrus grandiflorus - pisello odoroso) o soprannomi (tipo echinocactus grusonii-cuscino della suocera) ? :rolleyes: o entrambi?
Intendo tutti i modi di chiamare una pianta, nomi scientifici, nomi comuni, soprannomi e nomi semiseri.
Ad esempio ho sentito chiamare la chorisia "l'albero delle scimmie", un nome che trovo spassoso e che ha fatto ridere anche tutte le persone a cui l'ho detto.
La povera fortunella margarita, per fare un altro esempio, si vede affibbiato anche il nome di kumquat, che ci può anche stare perchè ne indica forse la provenienza, ma di "mandarino giapponese" che ne pensi ? e poi i mandarini non erano cinesi ?
altri non li capisco proprio: perchè poinsettia in alternativa a euphorbia pucherrima e stella di Natale ?:surp:
 

RosaeViola

Master Florello
Euphorbia pulcherrima è il nome botanico. Poinsettia è il nome che le è stato dato quando fu portata negli Stati Uniti da Robert Poinsett, un diplomatico americano che viveva in Messico, appassionato di botanica dove la vide per la prima volta sulle colline di Taxco.
Stella di Natale è il nome che le deriva secondo una leggenda messicana, in cui si narra di una bambina poverissima che la notte di Natale, inginocchiata in chiesa piangeva per non esser in grado di portare, come i meno poveri facevano, doni al Bambin Gesù. Alle sue cocenti lacrime, si dice che sentì una voce dirle di non piangere e di uscire di chiesa, raccogliere qualunque erba trovasse e di portarla davanti all'altare. La bimba lo fece e per miracolo quelle erbacce che lei vi aveva deposto, si trasformarono in quelle bellissime brattee rosse. Da questo fu denominata Stella di Natale. La tradizione come ben sai, si perpetua in virtù di questo, come simbolo di amore.
 

xst84

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Euphorbia pulcherrima è il nome botanico. Poinsettia è il nome che le è stato dato quando fu portata negli Stati Uniti da Robert Poinsett, un diplomatico americano che viveva in Messico, appassionato di botanica dove la vide per la prima volta sulle colline di Taxco.
Stella di Natale è il nome che le deriva secondo una leggenda messicana, in cui si narra di una bambina poverissima che la notte di Natale, inginocchiata in chiesa piangeva per non esser in grado di portare, come i meno poveri facevano, doni al Bambin Gesù. Alle sue cocenti lacrime, si dice che sentì una voce dirle di non piangere e di uscire di chiesa, raccogliere qualunque erba trovasse e di portarla davanti all'altare. La bimba lo fece e per miracolo quelle erbacce che lei vi aveva deposto, si trasformarono in quelle bellissime brattee rosse. Da questo fu denominata Stella di Natale. La tradizione come ben sai, si perpetua in virtù di questo, come simbolo di amore.
Interessante, quindi tutto il rosso di Babbo Natale viene da lì...credevo il contrario:eek:k07:
Questo Poinsett poi:martello2 , un cognome da..pianta.
 

xst84

Giardinauta Senior
E' anche difficile non tirar fuori nomi tratti dai cognomi degli scopritori: comunque ci provo:
Bignonia = tecomaria
Calliandra = inga
(Dopo averne letto, uno impara a diffidare di begonie e gloxinie ):slow:
 

RosaeViola

Master Florello
Camellia da Padre Kamel, un padre gesuita della Moravia che era un appassionato botanico. Linneo gliela dedicò utilizzando quella che era l'usanza dell'epoca (XIII sec.) di firmarsi in maniera "latineggiante" come Camellius.
 

RosaeViola

Master Florello
Begonia per onorare un grande collezionista di piante e animali nonchè Governatore di Santo Domingo: Michel Begon.

Il genere Magnolia, invece, deve l'origine del suo nome a Pierre Magnol, colui che scrisse il "Prodromus Historia Generalis Plantarum".
L'uomo che per primo si ispirò a nomi illustri per "battezzare" le piante, fu un missionario, botanico di Luigi XIV, un tale Charles Plumier. Fu lui a coniare i nomi delle due piante qui sopra dedicandole ai personaggi che ho citato.

Lagerstroemia da Magnus von Lagerstroem, il Direttore della Compagnia delle Indie, appassionato botanico e amico di Linneo, il quale gli dedicò questa pianta.

Altri nomi derivati da botanici sono: Kalmia, sempre dedicata da Linneo ad un suo studente finlandese che fu uno fra i primi a studiare le proprietà di questa pianta, Pehr Kalm. Ma anche un altro suo fedele discepolo ha dato il nome ad un comunissimo fiore come è la Zinnia ed è Johan Gottfried Zinn.

Per il genere Sequoia, invece, curioso è che il nome sia derivato da un capo pellerossa che si chiamava Sequoyah, che inventò l'alfabeto Cherokee.

La Forsythia, invece, deve il suo nome ad uno dei sette fondatori della Royal Horticultural Society.


to be continued...:D
 

tigro

Giardinauta
che cose interessanti!!! Io che non riesco a cacciarmi in testa i nomi delle piante, forse così me li ricordo meglio. Li connetto a persone e leggende. E' una strategia per i buchi di memoria della corteccia cerebrale a "emmental". Aspetto con ansia altre storie...
 

Celestial55

Giardinauta
ELLEBORO

Della famiglia delle ranuncolacee, l' Helleborus o Rosa di Natale o Fava di lupo o Rosa senza spine è originario dell'Oriente: se ne menziona l'utilizzo fin dal 1400 a.C.
Nel Medioevo è citato nei tomi scientifici e farmaceutici come pianta velenosa o da medicamento
Intorno al suo nome - Rosa di Natale -è nata una leggenda, sempre la stessa, che rimbalza dall'Armenia alla Persia, fino alla penisola Balcanica ( somiglia alla storia sulla stella di Natale :) ).
Mentre i Re Magi portavano doni alla grotta di Gesù Bambino, una pastorella non aveva nulla da donare al nuovo nato.:cry:
Un angelo le mostrò allora un delicato fiore che sbucava nella neve.:love:
L'Helleborus Orientalis che fiorisce tra febbraio e marzo è detto anche lenten rose, rosa di Quaresima.

:food: Davvero stimolante questa discussione!:Saluto:
 

xst84

Giardinauta Senior
Celestial55 ha scritto:
ELLEBORO

Della famiglia delle ranuncolacee, l' Helleborus o Rosa di Natale o Fava di lupo o Rosa senza spine è originario dell'Oriente: se ne menziona l'utilizzo fin dal 1400 a.C.
Nel Medioevo è citato nei tomi scientifici e farmaceutici come pianta velenosa o da medicamento
Intorno al suo nome - Rosa di Natale -è nata una leggenda, sempre la stessa, che rimbalza dall'Armenia alla Persia, fino alla penisola Balcanica ( somiglia alla storia sulla stella di Natale :) ).
Mentre i Re Magi portavano doni alla grotta di Gesù Bambino, una pastorella non aveva nulla da donare al nuovo nato.:cry:
Un angelo le mostrò allora un delicato fiore che sbucava nella neve.:love:
L'Helleborus Orientalis che fiorisce tra febbraio e marzo è detto anche lenten rose, rosa di Quaresima.

:food: Davvero stimolante questa discussione!:Saluto:
Già, è spaventosamente simile alla leggenda sulla stella di Natale. Ma si sa che le varie civiltà non inventano nulla ma perfezionano l'esistente... Comunque nel mio libro la rosa di Natale corrisponde all'elleboro nano, mentre l'elleboro comune ha altri nomi.:confuso:
Ciao Celestial (complimenti per il nick):Saluto:
 

xst84

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Begonia per onorare un grande collezionista di piante e animali nonchè Governatore di Santo Domingo: Michel Begon.

Il genere Magnolia, invece, deve l'origine del suo nome a Pierre Magnol, colui che scrisse il "Prodromus Historia Generalis Plantarum".
L'uomo che per primo si ispirò a nomi illustri per "battezzare" le piante, fu un missionario, botanico di Luigi XIV, un tale Charles Plumier. Fu lui a coniare i nomi delle due piante qui sopra dedicandole ai personaggi che ho citato.

Lagerstroemia da Magnus von Lagerstroem, il Direttore della Compagnia delle Indie, appassionato botanico e amico di Linneo, il quale gli dedicò questa pianta.

Altri nomi derivati da botanici sono: Kalmia, sempre dedicata da Linneo ad un suo studente finlandese che fu uno fra i primi a studiare le proprietà di questa pianta, Pehr Kalm. Ma anche un altro suo fedele discepolo ha dato il nome ad un comunissimo fiore come è la Zinnia ed è Johan Gottfried Zinn.

Per il genere Sequoia, invece, curioso è che il nome sia derivato da un capo pellerossa che si chiamava Sequoyah, che inventò l'alfabeto Cherokee.

La Forsythia, invece, deve il suo nome ad uno dei sette fondatori della Royal Horticultural Society.


to be continued...:D
Ciao Rosa E
il buon carrubo le silique ce l’ha più grandi dell'albero di Giuda e se ci mettiamo pure le foglie cerate, ecco il meritatissimo ceratonia siliqua.
Alcune piante record in quanto a nomi:

Celtis australis o spaccasassi o arcidiavolo o fraggiraccolo o loto o bagolaro
Chamaerops humilis o palma nana o palma di S. Pietro martire o scopazzo ( come si dice dalle mie parti ), o giummara ( come si dice nel trapanese )
Corbezzolo o arbutus unedo o albatro o rossello
Euonimus europaeus o berretta o fusaggine o cappel di prete
Topinambur o elianthus tuberosus o patata (girasole) del Canada o tartufo di canna
Tarassaco officinale o dente di leone o soffione o ( come si dice in dialetto dalle mie parti ) cardella
Arum o pan di serpe o gigaro o ( come di dice dalle mie parti ) orecchie del diavolo
Lunaria annua o erba monetaria o moneta del papa o fiore di seta o erba argentina
Valerianella o dolcetta o gallinetta o lattughina
Calla o zantedeschia aethiopica o richardia africana
Arachide o nocciola americana o pistacchio di terra o cece di terra
Albizzia julibrissin o acacia di Costantinopoli o gaggìa arborea
Nolina recurvata o beaucarnea o mangiafumo

Poi ci sono quelli che traggono il nome dalla sostanza, come il mescal o peyote, altri nomi della scabra lophophora williamsii o mescal ( dalla sostanza ) o peyote ( dal rito ), o il piretro o tanacetum ( altra sostanza sciolta in nome ) o chrysanthemum cinerarifolium



Ci sono quelli che ispirano un odore di essenza di limone:
Melissa o cedronella o erba limona o citraggine o appiastro
Verbena odorosa o lippa triphylla o limoncina o cedrina o erba luigia


Poi c’è il toponimo cresta di gallo che è applicato un po’ a tutto, alla celosia o crestata o cresta di gallo, all’erithrina crista-galli, persino alla strelitzia, comunemente chiamata così, mentre qualcuno nel messinese la chiama addirittura “ vucca ri pipiu “ ( il pipiu è il tacchino) e tra l’altro si avvicina di più come forma del fiore; e ad altre piante che non ricordo.

La stessa specie può generare soprannomi diversi:
achillea tarmica o erba starnutina
achillea moscata o ( in base alla sostanza che se ne ricava ) genepì: anche le artemisie nane sono dette genepì.

Poi ci sono le specie diverse vere e proprie riunite sotto un nome generico, troppo irresistibile. Così saponaria rossa, saponaria bianca o gypsophylla o saponaria d’Oriente( d’Egitto , levantina ), saponaria di levante o lychnis di Costantinopoli, saponaria indiana ( o sapindo, quest’ultimo un albero ) non hanno niente in comune.

Poi ci sono tutti i falsi, nomi in genere non essenziali che non definiscono le caratteristiche essenziali delle piante, eppure usatissimi: i vari falso pepe, falso kapok, falso mirtillo o vaccinium iluginosum o bagolo, falso zafferano o zafferano ******** o colchico autunnale, troppo falso per assomigliare a un crocus.

Poi c’è l’ippocastano o castagno d’India che l’unica cosa che ha in comune con l’opuntia ficus-indica sono le spine del riccio.


Poi ci sono i nomi sgradevoli ( chi ne vorrebbe mai prendere una foglia anche se hanno un altro nome più invitante ?):
Porcacchia o porcellana, parente, non solo foneticamente, della portulaca
Loglio cattivo ( già di per sé il loglio è ciò che si deve separare dal frumento ) o zizzania
Papavero selvatico o rosolaccio ( che trae il suo nome sfortunato dal fatto che storicamente si trovava in mezzo ai seminativi )
Vilucchio o convolvolo o ( nel mio dialetto ) “carriola “
Raperonzolo o campanula raperuncula
Cedracca o erba ruggine o erba dorata
Terebinto o scornabecco ( una specie di pistacchio )
Nasturzio ( pare voglia dire “naso storto” ) o tropaeolum o cappuccina
Cyclamen europaeum o pan porcino


Poi ci sono i nomi insospettabili
Banano o musa
Arando o canna comune
Camelia sinensis o thea sinensis, cioè la pianta del tè, il cui fiore odora di gelsomino. Lo tolgono all’origine ?
Carpobrotus o fico degli ottentotti ( quello che cresce sulle spiagge, che ho sempre scambiato per il mesembriantemo )




Poi ci sono i nomi che si applicano a specie diverse come
Bucaneve che vale sia per il galanthus sia per l’elleboro nero

O la stessa idea che si applica a due nomi comuni, come:

Bella di giorno o convolvulus tricolor ( un rampicante )
Bella di notte o meraviglia o mirabilis japala
Ma almeno il nome facile si applica a due piante comunissime, infestanti.

Le piante con nomi acronimi, quasi interscambiabili
Elleboro o veratro o elabro


Infine i nomi poetici che valgono molto di più della loro alternativa-:-
Diacciola o mesembryanthemum crystallinum
Primula di Palinuro così chiamata perché limitata a pochi km di costa calabrese ( dobbiamo immaginarla senza foglie ? )
Guaiaco o legno della vita
Elleboro nano o rosa di Natale
Reseda o amorino
Agerato o celestino
Aquilegia comune o perfetto amore o amor nascosto


Ah quindi la zinnia benchè nome unico viene da un certo Zinn, quindi è da aggiungere alle guzmanie, gloxinie e begonie ( per queste ultime un certo Plumer la intitolò a un certo Begon, governatore delle Antille: forse perché lui s’era già intestato la plumeria ? )
 
Ultima modifica:

xst84

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Camellia da Padre Kamel, un padre gesuita della Moravia che era un appassionato botanico. Linneo gliela dedicò utilizzando quella che era l'usanza dell'epoca (XIII sec.) di firmarsi in maniera "latineggiante" come Camellius.
Cartesio era tutto preso da curve e spirali trigonometriche altrimenti oggi avremmo quanche pianta che si chiama Cartesia o Descarta.
Vegeto, ergo sum.:D
 

xst84

Giardinauta Senior
Celestial55 ha scritto:
Ti ringrazio, sei molto gentile. :)
Complimenti anche a te:
tra te e RosaeViola è una bella gara a chi ne sa di più!..:hands13: bravissimiii!:love_4:
Ciao Celestial hai proprio un nick da coricarcisi sopra le nubi, anche il numero ci sta bene.
Queste curiosità da settimana enigmistica le prendo dalla mia enciclopedia, ma se qualcosa non suscitasse la nostra curiosità almeno all'inizio, ce ne occuperemmo mai ?:eek:k07:
 
Ultima modifica:
Alto