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Microdochium Nivale - quale fungicida usare?

Marco77.

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, il mio prato è sotto un forte attacco di Microdochium Nivale,

ha iniziato verso inizio novembre , e io pensavo fosse pythium, e allora ho trattato due volte con fugicida apposito ogni due settimane ,

ma poi a metà dicembre era ancora presente, e allora ho trattato con folicur wg, diciamo che ora si è ridotto, ma vedo ancora delle spore nel prato,

cosa devo fare? ormai ho il prato messo molto male, e vorrei dare un trattamento che lo elimini definitivamente questo fungo ..

cosa mi consigliate?

grazie mille

Maurizio
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Dunque è stato postato da poco un messaggio sullo stesso argomento.

Io non sono un tecnico dei tappeti erbosi ma conosco abbastanza la patologia vegetale per permettermi di proporre ragionamenti diagnostici, i quali, non potendo contare su esami in loco né avere campioni, si basano sui sintomi macroscopici osservabili su foto (se viene fornita) e su una serie di informazioni ausiliari: segnatamente zona di impianto del parato, andamento climatico, tipo di prato.
Premesso che la certezza si ha in laboratorio (a volte può essere sufficiente una osservazione microscopica se si trovano spore o anche esaminando la struttura delle ife), in campo ci si orienta tenendo conto della manifestazione di malattia (macchie, carta geografica, degrado etc.) e sulla stagionalità.

M. nivale nella sua espressione tipica forma chiazze tondeggianti sovente con contorno tendente al rosso (è dato dalla sporulazione del fungo), ma si possono osservare altri sintomi (allego foto tratta da sito specializzato).
A suo tempo avevo seguito un convegno presso l'Università di Torino dedicato specificatamente ai tappeti erbosi e ho ancora sottomano il pdf: leggo che di patogeni che possono comparire a novembre in realtà non ne viene citato manco uno, ma con clima mite ce ne potrebbe stare ancora due o tre; M. nivale è patogeno da clima freddo (nel predetto pdf l'indicazione è febbraio-marzo nel centro-nord di Italia).

Quanto a fungicidi registrati ormai ce ne sono pochi: contro il succitato patogeno è autorizzato il tebuconazole (appunto Folicur), diversamente si può provare con prodotti microbiologici a base di funghi antagonisti o con compost repressivi (in sperimentazione ne è stato indicato uno a base di lettiera di pollame con controllo dell' 84 %).

microdochium-nivale.jpg Se vai sul sito da dove è tratto la foto ci sono diversi suggerimenti >
 
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CasperA

Aspirante Giardinauta
In etichetta del Folicur WG (25% di sostanza attiva) sta scritto 1,5-2 kg/ha su 600-800 litri di acqua (la conversione in ettolitri è in pratica di 10:1, cioè 150-200 grammi su 100 litri), ripetendo ogni 10-20 giorni in funzione dell'andamento epidemico.
Per acquisto e impiego di quello indicato nel link è richiesto il patentino, inoltre è obbligatorio esporre cartelli di divieto di accesso all'area per 48 ore dopo il trattamento; quelli per uso PFnPO (cioè piante ornamentali, come il Folicur Giardino) nel Data Base del Ministero della Salute risultano revocati (generalmente su rinuncia del produttore).
In pratica per uso hobbistico su prato non sono disponibili fungicidi di sintesi (triazoli, procloraz, fludoxionil); per inciso anche i preparati microbici a base es. di Trichoderma spp. (Bioten) non vengono indicati specificatamente contro M. nivale inoltre richiedono anch'essi il patentino (sono invece in libera vendita quelli classificati come biostimolanti).
 
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Gaspe

Aspirante Giardinauta
In etichetta del Folicur WG (25% di sostanza attiva) sta scritto 1,5-2 kg/ha su 600-800 litri di acqua (la conversione in ettolitri è in pratica di 10:1, cioè 150-200 grammi su 100 litri), ripetendo ogni 10-20 giorni in funzione dell'andamento epidemico.
Per acquisto e impiego di quello indicato nel link è richiesto il patentino, inoltre è obbligatorio esporre cartelli di divieto di accesso all'area per 48 ore dopo il trattamento; quelli per uso PFnPO (cioè piante ornamentali, come il Folicur Giardino) nel Data Base del Ministero della Salute risultano revocati (generalmente su rinuncia del produttore).
In pratica per uso hobbistico su prato non sono disponibili fungicidi di sintesi (triazoli, procloraz, fludoxionil); per inciso anche i preparati microbici a base es. di Trichoderma spp. (Bioten) non vengono indicati specificatamente contro M. nivale inoltre richiedono anch'essi il patentino (sono invece in libera vendita quelli classificati come biostimolanti).
Confermo che non esiste più niente in vendita libera per il trattamento del microdochium.
Anche in via preventiva con fosfito di potassio ottieni un rallentamento della malattia ma niente di paragonabile a un fungicida.
Interessante il passaggio sul compost repressivo, hai qualche link o file da cui leggere qualcosa?
Complimenti @CasperA per la preparazione!
Sei del settore?
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Non sono un tecnico dei tappeti erbosi ma conosco a sufficienza la patologia vegetale per offrire considerazioni di metodologia diagnostica.

Giusto ieri altro utente ha dichiarato di avere un attacco di M. nivale, così oggi ho sentito anche un fitopatologo dei Servizi Fitosanitari della mia Regione (che in lontano passato frequentavo e ogni tanto ci passo) e mi conferma che la diagnosi in laboratorio è di per sé semplice in quanto è in sostanza una fusariosi, e questo genere di funghi cresce facilmente su substrati e anche in camera umida, inoltre i propaguli hanno forma caratteristica e facilmente identificabile (in allegato una mia foto di Fusarium sp. che trovai su ornamentale da fronda); il discrimine resta però la verifica se si tratta di un banale Fusarium che alligna come saprofita nel terreno oppure di quello patogeno (F. nivale = M. nivale).

Circa i prodotti disponibili ho fatto ulteriori ricerche (ho riportato i risultati sull'altro post di cui sopra) e in effetti neppure i preparati microbiologici etichettati come P.F. sono specificatamente registrati contro detto patogeno, per cui al limite si può ripiegare su quelli classificati come biostimolanti.

Circa la sperimentazione sui compost repressivi sono molto avanti all'Università di Torino - AgroInnova (quando impiantai il mio giardino feci uso di un compost commerciale usato appunto in detto Centro), presso la quale si è tenuto qualche anno fa anche un convegno dedicato ai tappeti erbosi: credo di avere gli atti e vado a vedere se trovo qualcosa di più specifico per i tappeti erbosi e al range termico di sviluppo del patogeno in argomento (per le fusariosi delle colture orticole sono disponibili ad esempio prodotti della spin-off AgriNewTech, che poi sono compost additivati con selezionati microrganismi benefici).

Fusarium_sp_asplum - macro e microconidi.JPG
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Ho trovato notizie su una rivista fitopatologica a cui sono abbonato (l'avevo giusto sulla scrivania), la quale riporta le relazioni degli Incontri Fitoiatrici che si sono tenuti a marzo di quest'anno presso il Centro AgroInnova.

In effetti non ci sono prodotti registrati contro M. nivale (nel 2019 c'è stata una autorizzazione temporanea di difenoconazolo+fludioxinil max 2 trattamenti/anno a seguito di specifica richiesta della Associazione Italiana Tecnici del Golf). Incoraggianti aspettative vengono dalla sperimentazione di fungicidi di origine naturale come l'acido poacico (è un sottoprodotto nella lavorazione dei biocarburanti: è attivo in vitro contro il patogeno del dollar spot e M. nivale) e gli estratti di Pinus densiflora (attivi in laboratorio contro vari patogeni).

Per la difesa dei manti erbosi in generale si punta su scelta varietale, miglioramento genetico, tecniche agronomiche (es. verticutting e rimozione del feltro); e almeno per i tappeti erbosi ad uso sportivo alla formazione di professionisti preparati.

P.S. Nella mia Regione e in Lombardia attualmente il problema emergente dei tappeti erbosi è dato dalle infestazioni di Popillia japonica. Ci sono poi patogeni ricorrenti o recrudescenti come Claritella spp. (nuovo nome del patogeno del dollar spot) presente anche nei mesi autunnali, e di altri agenti fungini (Colletrotrichum cereale = antracnosi; Pyricularia grysea = macchia grigia, Gaeumannomicis graminis, Ophiosphaerella korrae).
 

lorenzdv

Aspirante Giardinauta
Ragazzi anche il mio pesto è sotto attacco del Microdochium nivale, me ne sono accorto verso metà dicembre, a fine novembre non c’era nulla perché ho dato il concime potassico ed era tutto ok.
Io ho festuca arundinacea e da metà novembre ad oggi ha piovuto spesso e comunque il clima è sempre umido.
Ho trattato il 25 dicembre con quadris a 50ml su 10/11l in 150mq di prato.
Purtroppo il prato è sempre messo male che dite? Che faccio lo ripasso?
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Quadris è registrato solo su vite contro oidio, escoriosi, black-rot e peronospora (acquisto/impiego richiedono il patentino, che immagino tu abbia).
Vero è che prodotti analoghi (Heritage Flow) a base di azoxystrobin sono autorizzati su tappeti erbosi ad esempio - a quanto leggo - nella vicina Svizzera, tuttavia dal mio punto di vista non vedo ragioni per contravvenire alle norme amministrative riportate in etichetta ("ATTENZIONE Da impiegarsi esclusivamente per gli usi e alle condizioni riportate in questa etichetta").
Occorre peraltro tenere presente che le strobilurine sono fungicidi monosito QoI e si sa che hanno dato luogo al fenomeno della resistenza, e infatti viene consigliato di usarle in modo alternato.

P.S. Circa i patogeni del tappeto erboso nel periodo invernale per inciso non esiste solo M. nivale ma anche un paio di specie di Typhula che producono anch'esse ife cotonose benché usualmente siano associate a nevicate.
 
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CasperA

Aspirante Giardinauta
Ortiva lo usavo anch'io ma altro non è che azoxystrobin (peraltro registrato per ornamentali ma non per tappeti erbosi).
Se proprio vuoi dare qualcosa puoi provare col fosfito di potassio, diversamente devi andare su prodotti professionali (a base di difenoconazolo+ fludioxinil in barba alla norme e relativi costi ci sarebbe Instrata elite che costa online circa € 148 :cry:), o più ragionevolmente su prodotti a base di triazoli (es. Emerald 40 EW disponibile come PFnPE con prezzi intorno ai 10 euro).

P.S. I triazoli sono inibitori della biosintesi degli ergosteroli, ma anch'essi monosito. Il tetraconazole di cui al prodotto citato PFnPE è un eccellente sistemico e consente di ottenere un'ottima protezione in trattamenti preventivi, curativi e bloccanti (irrorare quando fa meno freddo).
 
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CasperA

Aspirante Giardinauta
Se si tratta di Emerald 40 EW in microemulsione contenente circa 4% di sostanza attiva tetraconazolo (= 40g/l = 0,04 g/ml di s.a.) starei sui dosaggi minimi di etichetta previsti per le ornamentali, con max 2 trattamenti a distanza di una dozzina di giorni.

Con beneficio di verifica (*) provo a fare qualche calcolo: Emerald 40 EW alla dose di etichetta 125 ml/hl corrisponde a 1,25 l/ha in miscela su1000 litri di acqua ((1,25 l/ha = 0,125 l/hl =125 ml/hl =1,25ml/l >1,25g/l) e significa una soluzione fitoiatrica con 0,05 g/l di s.a.. Ora, per confronto, Player GR, prodotto professionale a base del simile tebuconazolo ma 0,7% (cioè 0,007g/ml di s.a.), si usa alla dose di 60kg/ha (kg=litri), cioè in proporzione 60 a 1,25 ma con percentuale di 0,007 vs 0,04, che mi darebbe 0,042 g/l di s.a..

(*) Mi sono rotto un po' la testa ... (n) ... accetto volentieri correzioni.
 
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CasperA

Aspirante Giardinauta
Un aggiornamento in tema.
Ho avuto la possibilità di contattare un agronomo professionista specializzato nella consulenza dei tappeti erbosi. Mi scrive che attualmente la sperimentazione sta indirizzandosi verso estratti vegetali (es. quello di timo è segnalato come efficace contro M. nivale); in passato egli ha ottenuto buoni risultati impiegando solfato potassico con dosaggio fino a 6 g/mq complessivo nel periodo invernale, somministrando il prodotto un paio di volte sotto forma liquida.
 
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