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Tebuconazolo per attacco fungineo ( microdochium nivale )

andreabuidj

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti!

A seguito di un attacco fungineo ( microdochium nivale ) mi è stato consigliato un prodotto contenente tebuconazolo facendo riferimento , nello specifico, al Tenax.

Per essere precisi, il prodotto che sono riuscito a procurarmi si chiama Tenax EW della SCAM che ha una quantità di tebuconazolo puro pari a 19,6g ( = 200g/l ).

Nell'etichetta, però, non vedo il quantitativo necessario per l'applicazione ai tappeti erbosi. Vengono segnalate le applicazioni verso pomacee,drupacee,vite,orticole e cereali.

La prima domanda che vi faccio è se ho preso il prodotto giusto anche se il principio attivo, in effetti, è proprio quello che serve a me per combattere questo tipo di fungo.

La seconda è il quantitativo e la cadenza da applicare ai tappeti erbosi.

Vi ringrazio
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CasperA

Aspirante Giardinauta
Ciao.
Su questa sezione recentemente si sono ripetute segnalazioni come la tua e se vai a cercare troverai diversi miei interventi, compresa una disamina dei prodotti attualmente registrati per tappeti erbosi.
Ho anche inviato foto come la tua a un agronomo professionista dei tappeti erbosi il quale - come mi immaginavo - mi ha detto in sostanza che la presenza di una semplice muffetta bianca indica la presenza di un fungo ma di per se stessa non certifica che sia patogeno e a quale specie sia ascrivibile, se invece tale fosse si può solo supporre, per stagionalità, M. nivale (la sintomatologia tipica infatti sono chiazze tondeggianti con bordi che tendono a diventare rossastri quando il fungo sporifica).
Circa i fungicidi sono autorizzarti su M. nivale un paio di formulati a uso professionale (=patentino): Player GR a base di tebuconazolo 0,7% in formulato granulare, e Instrata Elite a base di difenoconazolo+fludioxonil. Quello che hai indicato, anche se la sostanza attiva sarebbe idonea, non è registrato per tappeti erbosi (quindi non c'è dosaggio per questo impiego), contiene tebuconazolo al 19,6 % ed è un formulato emulsione acqua/olio.
Posso aggiungere che attualmente ci sono ricerche per mezzi e metodi alternativi per il controllo delle malattie fungine, e ad es. in Canada è stato messo in commercio un nuovo prodotto registrato come fungicida del turfgrass a base di un mix di isoparaffine le quali stimolano il processo di ISR (=resistenza sistemica indotta).
 
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andreabuidj

Aspirante Giardinauta
Ciao Casper! Ti ringrazio per le info.

Riguardo al fatto che si tratti di microdochium nivale mi è stato confermato da un giardiniere e da un agronomo professionista.
Ed è proprio quest'ultimo che mi ha parlato del tebuconazolo facendomi l'esempio del Tenax.
Io,fidandomi, l'ho comprato.
Diciamo che ho scoperto che non è prettamente formulato per tappeti erbosi solamente una volta letta l'etichetta del prodotto.
La domanda che ti pongo è la seguente :
E se io facessi una proporzione considerando il quantitativo del "principio attivo" contenuto in un fungicida dedicato ai tappeti erbosi rapportato al Tenax?
O non funzionerebbe comunque a causa di una conformazione (acqua-olio) non idonea per tappeti erbosi?

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andreabuidj

Aspirante Giardinauta
Riguardo ai metodi alternativi/naturali:

- per la prevenzione ho fatto alcune applicazioni di fosfito di potassio e trichoderma nei mesi precedenti con un'applicazione di concime pre-stress verso fine ottobre.
Chiaramente ho seguito le classiche accortezze per quanto riguarda il taglio e l'irrigazione.

- quando si è presentato il fungo ho aumentato le applicazioni di trichoderma/micorrize ma non c'è stato verso di fermarlo, anzi...nel giro di un mese si è espanso.

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CasperA

Aspirante Giardinauta
Dato che il prodotto è già in tuo possesso l'unica è aggiustarsi con un calcolo proporzionale. La formulazione non credo incida.

A base di triazoli ci sarebbe anche un prodotto acquistabile senza patentino impiegabile su ornamentali (Radar HP).

Il professionista di cui ti ho parlato (è specializzato in tappeti erbosi, ha al suo attivo diverse pubblicazioni e sperimentazioni, segue come consulente campi da golf e impianti similari) mi ha detto che aveva ottenuto buoni risultati contro M. nivale con concimazioni di solfato di potassio in forma liquida con dosi fino a 6 g/mq complessive nel periodo invernale, suddivise in un paio di distribuzione.
Per inciso a fronte di una foto presa da questo forum esattamente uguale alla tua non si è sbilanciato in quanto la modalità di crescita e sintomatologia in campo di M. nivale sono un po' diverse; peraltro sarebbe possibile una diagnosi di laboratorio dato che il patogeno in argomento cresce facilmente su normali terreni di coltura e quindi si può poi fare una diagnosi microscopica.

Fosfito di K e Trichoderma spp. sono certamente in linea con le attuali impostazioni per il contenimento delle malattie dei tappeti erbosi.

Dove si trova il tuo manto erboso e quando sono apparse quelle muffe? E' nevicato, piovuto, fatto freddo?

M. nivale.png M. nivale colonia PDA.jpg M. nivale su PDA
 
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andreabuidj

Aspirante Giardinauta
Sono di Bologna.
Dev'essere partito tutto intorno a Novembre quando le temperature continuavano a rimanere sopra i 10°C ( talvolta anche ben oltre i 15°C ) con tanta umidità e qualche pioggia ogni tanto.
Un clima anomalo e non del tutto favorevole per la salute del prato.
Mi raccontava l'agronomo che, quest'anno, ha raccolto diverse testimonianze di persone con problemi di natura funginea verso il prato.

Ti ringrazio per la segnalazione del Radar HP e per il solfato di potassio.

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CasperA

Aspirante Giardinauta
...
Dev'essere partito tutto intorno a Novembre quando le temperature continuavano a rimanere sopra i 10°C (talvolta anche ben oltre i 15°C ) con tanta umidità e ...

Altri hanno detto la stessa cosa, ma se la foto è dell'epoca questo non tornerebbe rispetto al range ottimale di crescita del marciume rosa invernale (di tale circostanza mi aveva fatto cenno il professionista di cui ti ho detto).

Personalmente se non c'è evidenza di danno e ragionevole certezza della diagnosi non consiglierei trattamenti con prodotti fitosanitari, in quanto non si può escludere che le ife appartengano a qualche specie fungina non virulenta. Giusto per chiosare, al genere Fusarium (che è poi la forma imperfetta di M. nivale) sono ascritte molte specie e al loro interno forme patogene specializzate rispetto all'ospite ma anche ceppi non patogeni che addirittura sono soppressivi di quelli virulenti.
 
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