G
Giam
Guest
Da quando coltivo il mio ubertoso orto, ho sempre vangato in autunno-inverno e fresato poco prima delle semine-trapianti. In tuttti i sacri testi la vangatura viene considerata operazione praticamente indispensabile, sopratutto quando si ha a che fare con terreni argillosi. Nei sacri testi di ispirazione biologica e/o biodinamica si avanzano quanto meno dubbi sulla validità della vangatura, preferendole altre tecniche che consentono di arieggiare il terreno senza rivoltare le zolle. Spesso addirittura consigliano frequenti zappature, senza alcuna lavorazione profonda. Che ne pensate? Quali sono le vostre esperienze in merito?
Grazie e ciao.
Grazie e ciao.