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l'ultima lettera di Michele

garofano

Maestro Giardinauta
Ho trovato un articolo su Come don Chisciotte,che riporta l'ultima lettera di un govane uomo,scritta prima di fare il passo estremo,ai suoi genitori.
Di sicuro è un segno del profondo malessere sociale,che colpisce più o meno tutti noi,e specialmente le giovani generazioni.
Io sono rimasta così,senza parole, con tanta amaezza,e con tanti pensieri in testa .Ve la posto,e se vi va,ne parliamo insieme:http://comedonchisciotte.org/senza-futuro-mi-uccido-colpa-vostra-la-lettera-di-michele/
 

Delonix

Florello Senior
Ho letto la lettera...devo dire che è tristemente lucida e ragionata.
Non voglio pensare che queste idee possano venire a qualcuno che magari conosco e non trova lavoro...
Non aggiungo altro. :unsure: :(
 

Olmo60

Guru Master Florello
non c'era nessuna necessità di passare per questa lettera (e storie dettagliate come questa) per rendersi conto.
ennesimo spettacolo osceno del pudore negato.
passata anche da LA7. delusa e inca con la talpa.
 
Ultima modifica:

Delonix

Florello Senior
Possibile però che NESSUNO al governo riesca ad invertire la marcia e faccia politica per il benessere di un popolo? ... Il proprio popolo, tra l'altro.
Che tutti pensino solo al proprio tornaconto?
Ma i valori sociali sono del tutto spariti?
Ma i nostri genitori sono stati così incapaci da non inculcare un briciolo di amor patrio?
La nostra società italiana è allo sfascio...
 

Tino

Guru Giardinauta
Possibile però che NESSUNO al governo riesca ad invertire la marcia e faccia politica per il benessere di un popolo? ... Il proprio popolo, tra l'altro.
Che tutti pensino solo al proprio tornaconto?
Ma i valori sociali sono del tutto spariti?
Ma i nostri genitori sono stati così incapaci da non inculcare un briciolo di amor patrio?
La nostra società italiana è allo sfascio...
Probabilmente perché i politici sono incapaci di invertire alcunché...


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garofano

Maestro Giardinauta
E'vero,Delo,hai ragione.Quelli che prendono trentamila Euro al mese,non solo non si curano di quelli che non sono fortunati come loro,ma se possono,li depredano pure di quel poco che hanno.Basta vedere le tasse...Non credo che,per mandare avanti decentemente un Paese,ci sia bisogno di dragare tutti questi soldi alla gente,con tasse grandi e piccole,balzelli e tributi,che mi sembrano sempre più taglieggiamenti degni del peggior tagliagole.Con tutti i soldi che ci spremono dovremmo avere un Paese all'avanguardia di TUTTO,capace di assicurare il giusto benessere a TUTTI.Com'è che la realtà è diversa?Dove vanno a finire tutti questi soldi,allora?
 

celestino

Giardinauta Senior
Ho letto quella lettera appena pubblicata...cosa dire? Primo non bisognerebbe mai darla vinta...compiendo l'insano gesto è darla vinta a loro...e questo vale in tutte le tematiche che la vita comporta..e poi... la colpa non è solamente di quei politici...è colpa anche di chi li ha messi al potere...se andiamo alle elezioni domattina,fanno coalizione e salgono ancora al potere chi ha ridotto l'Italia un gradino dopo la Grecia...in definitiva,ogni popolo ha il governo che si merita...noi popolo abbiamo solo il voto per difenderci...(quando ce lo concedono...)cerchiamo di non sprecarlo...
 

Delonix

Florello Senior
Posso dire una cosa impopolare? Lo stipendio dei politici a mio parere glielo possono anche raddoppiare! Rispetto al deficit italiano non è nemmeno una goccia nel mare, dimezzarlo non cambia le sorti nemmeno del Benin, figuriamoci dell'Italia. Sarebbe solo un gesto di rispetto verso chi ha vere difficoltà, ma non cambierebbe nulla. Ma appena sgarri, appena c'è la puzza di corruzione, appena si vocifera che tuo figlio ha avuto un posto di lavoro immeritato: allora fuori. E restituisci tutto con gli interessi di uno strozzino (leggi: una banca).
 

njnye

Florello Senior
Ci sono padri di famiglia che si suicidano perché davvero hanno problemi di lavoro. Nel caso di Michele c'era dell'altro.

"Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile. A quest’ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo". Come lo è sempre stato, aggiungerei. Non si può pretendere, punto. Si deve lottare e accogliere quello che viene. Niente viene regalato. Pure il nostro livello di benessere non può essere dato per scontato, abbiamo avuto la crisi del '29 e due guerre mondiali dopo la Belle Epoque.

"Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione". Il massimo non è a disposizione di nessuno. Il massimo semplicemente non esiste, come l'orizzonte, si sposta mentre ti avvicini.

"Questa generazione si vendica di un furto, il furto della felicità". La felicità non esiste. Questa generazione rivendica un unico furto: quello della speranza. Ma è colpa soprattutto del nostro disfattismo: perché ogni volta che viene un'idea c'è sempre la coda per distruggerla e il risultato è un modello mentale votato al fallimento perché manco ci si prova più. Questa lettera è frutto di quel pensiero: non ci provo neppure perché tanto non posso ottenere l'impossibile. Questo ragazzo non moriva di fame, con questo approccio anche avesse avuto milioni di euro sul conto in banca sarebbe stato ugualmente infelice. Si era appena lasciato con la ragazza. Visto che era quasi mio coetaneo, non posso accettare che lo abbiano fatto passare come emblema di una generazione "fallita". Io non mi riconosco in Michele, così come non si riconoscono milioni di altri 30-35enni. Il suo è un caso specifico e merita rispetto per quella che era la sua storia e la sua scelta estrema. Qualcuno a lui vicino ha voluto farne una crociata collettiva, non posso dire di essere d'accordo. Perché il risultato è che di nuovo passiamo per bamboccioni, non abituati ai sacrifici, completamente scollegati dalla realtà, che pretendiamo senza renderci conto del contesto. Facile, anziché riconoscere che facciamo il quadruplo della fatica che si faceva in passato grazie ai magna magna delle generazioni precedenti. Anziché ammettere che ci siamo e lottiamo per quel rimasuglio di Paese che ci è stato consegnato o per quel futuro che vogliamo costruirci, per noi e per chi ci sarà.

Il caso di Michele è "comodo", secondo me, e facilmente strumentalizzabile. Dai sindacati del FVG, che lo hanno subito usato per fare propaganda. Dalla politica, che ha tantissime colpe e morti sulla coscienza e può facilmente lavarsi la coscienza dicendo che era un ragazzo egocentrico e stanco di vivere. Un po' come tutta la generazione cresciuta a spottoni e promesse mirabolandi del marketing.
Facile ribattere su questo caso. Ribattessero su questo: http://www1.adnkronos.com/IGN/Regio...suicida-La-tragedia-a-Pordenone_75825862.html
Stessa regione, pochi chilometri di distanza, ma passata completamente sotto silenzio...
 

garofano

Maestro Giardinauta
L'amarezza che ho sentito per questa notizia l'ho dentro, ma l'intervento di Ninje mi piace,lo trovo giusto e lo condivido in molti punti.Per esempio:
Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile. A quest’ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo". Come lo è sempre stato, aggiungerei. Non si può pretendere, punto. Si deve lottare e accogliere quello che viene. Niente viene regalato. Pure il nostro livello di benessere non può essere dato per scontato, abbiamo avuto la crisi del '29 e due guerre mondiali dopo la Belle Epoque.
Sono d'accordo.Per mia esperienza vengo da una famiglia normale,di persone che campano di stipendio statale,e con quello hanno mantenuto tre figlie a studiare,sacrificando molto di loro stessi, dei loro desideri e delle loro aspirazioni,e anche di questo li ringrazio.Non ho avuto una vita affatto facile,e per arrivare a fare il medico ho lavorato,studiato e lavorando,facendo lavori che non c'entravano affatto con la mia formazione culturale e mentale,cercando di far entrare nel tempo a mia disposizione tutto,obblighi e doveri di lavoro,necessità di studio,comprese lezioni ed esercitazioni pratiche,internato in reparto,ecc.esigenze di vita spicciola,soldi che non bastavano mai (anche adesso, a dire il vero).Ho tante notti passate sui libri,vacanze passate sui libri,festiità passate sui libri,mentre altri andavano a spasso e a divertirsi.Comunque questo ragionamento che ha espresso Michele non l'ho sentito fare solo dai trentenni ma anche da certi cinquantenni di mia stetta conoscenza...ahimè,percui...
Altro punto interessante:
"Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione". Il massimo non è a disposizione di nessuno. Il massimo semplicemente non esiste, come l'orizzonte, si sposta mentre ti avvicini.
E' vero,il cosiddetto massimo è un metro soggettivo,dipende dai bisogni e dalle aspettative di ciascuno.
E,si in realtà,forse non esiste,perchè vita,mode,concezioni culturali tendono a spostarlo,come si sposta l'orizzonte in avanti.
"Lo spazio che sarebbe dovuto o quello che spetta di diritto",è vero abbiamo tutti "diritto",come dice Michele,ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, come si dice,l'interesse dei pochi sulle spalle dei molti,per esempio,di cui atnissimi,purtroppo,tra cui lo stesso Michele ,sono vittime.Pero'..pero' le cose stanno diversamente,e non solo lo sono state per lui,ma per tutte quelle persone,padri e madri di famiglia,persone normali che fanno una vita onesta e dignitosa faticando giorno per giorno per far quadrare tutto,e che vanno comunque avanti,e ci vuole autentico coraggio andare avanti nonostante tutto,perseverando giorno per giorno.
Come,secondo me ,è una grande prova d'intelligenza adattarsi dignitosamente alle circostanze e,appunto,cercare di cavare il meglio dal peggio.Personalmente penso:hai poco terreno,costruisci in altezza.
Facile, anziché riconoscere che facciamo il quadruplo della fatica che si faceva in passato grazie ai magna magna delle generazioni precedenti. Anziché ammettere che ci siamo e lottiamo per quel rimasuglio di Paese che ci è stato consegnato o per quel futuro che vogliamo costruirci, per noi e per chi ci sarà.
Vero,molto vero,ed è una bella fatica.

Questo ragazzo non moriva di fame, con questo approccio anche avesse avuto milioni di euro sul conto in banca sarebbe stato ugualmente infelice.

Sono d'accordo.da come scrive si capisc che questo ragazzo era in una situazione di profondo disagio,e che non è riuscito a fare un sano esame di realtà.Quando si sta male,si è troppo incentrati su se' stessi,per percepire corretamente cosa accade intorno,e forse,a chi sta male ,non gliene importa nulla, in verita', di cosa succede intorno a lui
Infine:
Giusto.Che doveva di quel poverello,che aveva pure una famiglia sulle spalle e tre figli?E' vero,ahimè,l'hanno passata sotto silenzio,forse perchè era una notizia troppo scomoda da accettare .
 
Ultima modifica:

artemide

Florello Senior
Posso dire una cosa impopolare? Lo stipendio dei politici a mio parere glielo possono anche raddoppiare! Rispetto al deficit italiano non è nemmeno una goccia nel mare, dimezzarlo non cambia le sorti nemmeno del Benin, figuriamoci dell'Italia. Sarebbe solo un gesto di rispetto verso chi ha vere difficoltà, ma non cambierebbe nulla. Ma appena sgarri, appena c'è la puzza di corruzione, appena si vocifera che tuo figlio ha avuto un posto di lavoro immeritato: allora fuori. E restituisci tutto con gli interessi di uno strozzino (leggi: una banca).

allora dovrebbero essere fuori tutti e rifare il "parco politici"
 

miciajulie

Fiorin Florello
un suicidio perchè si perde il lavoro, o perchè ti fanno morire di lavoro (quanti suicidi della telecom francese sono passati sotto silenzio?), o perchè si è sommersi da debiti o perchè si è disperati ormai non fa notizia. raro che passi sulle cronache dei giornali. perchè un suicidio faccia 'il botto', e poi comunque lo fa solo tra chi un giornale/un tg lo vede, ci vuole che sia accompagnato da una bella lettera (per carità, massimo rispetto per questo michele!). deve essere sensazionalistico, in qualche modo. e sì, assolutamente strumentalizzabile. onore anche a quei suicidi che lo fanno in silenzio, di cui non sapremo mai niente e per i quali forse, col nostro comportamento, con le ns scelte, non stiamo facendo proprio niente
 

billgates13

Giardinauta Senior
il suicidio è un atto di codardia e di coraggio.
la vita va sempre affrontata in tutti i sui risvolti.
domani tutto dimenticato ed allora a chi è servita questa morte?
genitori distrutti...vita tolta... ed il resto continua.
questa è la società che abbiamo creato correndo dietro al benessere ad ogni costo all'apparire dimenticando e facendo passare in secondordine dei valori antichi.
che ca... ci lamentiamo
i politici? siamo tutti dal momento che noi li mandiamo su questi signori ognuno per un tornaconto
dai è solo cronaca che domani non ci sarà più
avanti un altro ed un altro ancora tanto non cambierà niente dal momento che noi siamo questo e questo meritiamo.
molti qui si sono già dimenticati del 20ennio passato e se domandi a qualcuno ...nessuno ha aiutato ...
ahahahahha
di cosa vogliamo parlare?
giardinaggio e fiori e qualche volta risatelle tanto per .....
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
I politici sono i rappresentati degli elettori. In tutti i sensi. Credere che l'Italia sia così per colpa dei politici è come mangiare mezza scatola di lassativi perchè poi si avrà la diarrea.
Sulla lettera, tre cose:
  1. Pubblicarla è stato solo orrido cannibalismo giornalistico (che a quanto pare funziona, visto che questo tema è sulla bocca di tutti). Gaber l'avrebbe definito "deamicisiano".
  2. La strumentalizzazione che ne è stata fatta da tutte le parti coinvolte è patetica (oltre che disgustosa).
  3. Ognuno ha la libertà di fare quello che vuole della propria vita, ma incolpare il resto del mondo per la propria insoddisfazione mi pare un po' infantile.
Poi boh, sarà che vedo spesso parti del mondo in cui la gente sta male per davvero, ma secondo me il ragazzo aveva problemi diversi.
La politica italiana è quello che è, per tanti motivi, ma fare di tutta l'erba un fascio è un po' scorretto.
 

miciajulie

Fiorin Florello
... ma incolpare il resto del mondo per la propria insoddisfazione mi pare un po' infantile.
estrapolo. chegue concordo assai. al di là dell'infantilismo mi è sembrata la vecchia storia del tossico che dice che si droga per colpa della società che mi ha sempre fatto sbellicare dalle risa (amare). e ovviamente non ho mai condiviso. che poi ogni individuo abbia le proprie fragilità anche insormontabili ci sta, ma in come si è, in cosa si fa e in quello che si sceglie c'è molto di 'proprio', o si potrebbe organizzare il suicidio di massa della popolazione terrestre!
 
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