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L'importanza dell'osservazione

zirighetta

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
per chi come me si sta avvicinando all'arte e alla cura del bonsai si apre un nuovo mondo ricco di emozioni,forse però la cosa che nessuno può insegnare è l'osservazione.
Per questo chiedo a voi che lo praticate come osservate i vostri bonsai,a cosa dobbiamo dedicarci con maggiore attenzione durante la crescita della pianta?ok la forma le foglie e tutte cose visibili a occhio nudo che si danno (a volte )per scontate,ma precisamente l'osservazione accurata di un esperto vedrà particolari che io (principiante fra i principianti) probabilmente non noterei..anche in termine di salute della pianta..
ciao a tutti e naturalmente Buona Pasqua!!!
:D:D:D:D
 

GORLA

Florello Senior
ciao e buona pasqua anche a te,ritornando a cio che chiedi,come si fa a dare una risposta,sono cose ovvie che io da non esperta se guardavo il mio primo regalo di bonsai era bellissimo,non lo era agli occhi di oggi,sono passati molti anni da allora,e mi ricordo che avevo un ragazzo come cliente che lavora in un famosa garden,e lo supplicai di darmi una mano nella potatura,e lui mi disse dai portamelo,io contenta lo portai lui lo prese..... prese una forbice e lo taglio cosi senza cura come si taglia una siepe ,e mi fece capire......senza parlare ( che cose sta roba).io non dissi nulla ma rimasi male,oggi so il perche ,era un bonsai chiamato tale solo perche era stato messo in un vaso che chiunque riconosce come vaso bonsai,l arte bonsai e nella nostra sensibilità di guardare una pianta e senti delle emozioni ,che non sono uguali in tutti,e poi la capaci di guardare una pianta e capire cosa di dice se ha sete se soffre perche le radici stanno soffocando lo si apprende credo conl tempo e la dedizione,magari ce chi ce la innata ,ma io so che faccio un sacco di fatica ....ciao magari ti ho annoiato ho trovi sconclusionate le mie parole ,ciao anna
 
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zirighetta

Aspirante Giardinauta
No no Anna che non annoi!io sono te col tuo primo bonsai,lo guardo e sembra bello,lo sto osservando molto ma a volte si guarda qualcosa e non ci si accorge magari di un problema perchè non se ne conosce l'esistenza,oppure lo guardo e penso che non ha fatto un buon affare a mettersi nelle mie mani!!!
Il modo di guardare una pianta secondo me per chi è pratico e conosce bene ciò che ha davanti è più "facile" e "immediato" rispetto a me che di esperienza ne devo fare,e che non distinguo un olmo da un ficus!!!Chiedevo poi quanto sia importante per voi l'osservazione,immagino che chi ha varii bonsai cambi modo di guardare a seconda della pianta o mi sbaglio?secondo me si...alla fine ci si adatta a seconda di ciò che abbiamo davanti,no?mi interessa moltissimo questo aspetto e secondo me non si parla abbastanza di come osservare una pianta...si parla di come crescerla,piantarla concimarla ma non come "ascoltarla"giorno per giorno :)
grazie Anna...bello conoscere le vostre esperienze
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Bella questa tua indagine.
Io credo che sarà anche utile se essa riuscirà a scrollarci di dosso quella certa fretta da cui tutti siamo contagiati e che con le piante non dà i risultati che ci si aspetterebbe.
Tanti di noi di fronte ad un problema scattano una foto e via, sul forum. Tante volte non ci si accorge nemmeno che dalla foto la pianta si vede davvero male o quasi per niente e non si distinguono le foglie da quelle delle piante dietro o dalla tappezzeria.
Perché facciamo così? Secondo me pensiamo di liberarci la coscienza investendo qualche centinaio d'euro in una fotocamera, ma non mettendo a disposizione della nostra pianta e di chi la vorrebbe aiutare, i nostri sforzi, il nostro impegno, la nostra ricerca e lettura, il nostro tempo e vorrei dire un po' d'amore.
Riassumendo è come dedicare poco tempo e poca attenzione a un figlio e tentare di compensare la cosa con un ricco regalo al suo compleanno.
Ti ho scattato una foto con una fotocamera da 600 euro e l'ho messa sul forum, cos'altro posso fare?

Già nel porre il problema i più fra noi sono in ansia per trovare la rapida cura e soluzione per i mali della nostra pianta, ma poi vorremmo solo "eseguire", non capire.
La mia critica è rivolta anche a me stesso, perché piano piano, ma troppo piano, scopro come certi aspetti delle nostre piante sia possibile descriverli con le parole ancor meglio che con delle statiche fotografie. Si, anche il nostro linguaggio possiede una infinità di termini per definire le piante in ogni sua parte, scendendo nei dettagli visibili e invisibili, non possiamo proprio lamentarci.

Tempo addietro mi imbattei sulla pagina delle foglie di wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Foglia) e mi accorsi come ero (e sono rimasto) cieco di fronte a dei dettagli evidenti in una foglia, capaci da soli alle volte di farci riconoscere una pianta. I termini con cui sono definiti sono tanti perché io li ricordi, ma comodamente accessibili quando ne ho bisogno.
Avrei dovuto premettere per giustificarmi almeno un po' che fino ad un anno fa non distinguevo un olmo da un pioppo e chiamavo entrambi alberi. Ero un po' più bravo con le conifere perché le distinguevo già dalle caducifoglie, ma le chiamavo tutte "pini". Non conoscevo l'esistenza e non avevo mai nemmeno sentito nominare l'80% delle piante che oggi, pur malamente conosco. Quindi figuriamoci i dettagli delle foglie, delle corrtecce, del portamento, dei fiori e dei frutti, dei semi, gli odori, i colori eccetera.
Tutte cose però che permettono di "conoscere" meglio questo mondo e di conseguenza "amarlo", e per quanto mi riguarda più amo e più voglio conosere.
Questo rincorrersi di conoscenza e amore, credo che permetta di superare le iniziali difficoltà ed oltre a guidarci verso un arricchimento del linguaggio un po' più vicino alle piante ed un pochino specialistico, ci permette di osservare cose che non si erano notate in precedenza, che erano li, sotto i nostri occhi, come gli "alberi" del mio giardino di cui soltanto oggi conosco ogni nome.

Vi faccio un esempio che sembrerebbe fuori tema. Da ragazzo mi costruivo le casse acustiche per il mio impianto musicale e spesso mi costruivo anche quello.
A cose finite, sentivo suoni che prima non sentivo e allora riascoltavo tutti i miei LP, trovandoli più belli per ogni miglioramento del mio impianto.
Oggi mi succede una cosa analoga leggendo, scambiando opinioni sul forum, frequentando come volontario il Boscoincittà (http://forum.giardinaggio.it/incontri-ed-eventi-libri-mercatino/99329-italia-nostra-milano.html).
E' quasi come avere acquisito un senso in più e "vedere" qualcosa che prima nemmeno percepivo e che oggi mi costringe a ripercorrere determinate vie dei boschi che conosco e di rimanere affascinato dai boschi che non conoscevo prima.

Tornando dal bosco al mio balconcino, con le mie povere sterpaglie malandate, non le vedo come in realtà sono, ma come vorrei che fossero.
Non vedo nei loro difetti una carenza, ma solo dei passi non ancora completati.
Non cerco da loro la perfezione, la pianta che altri possano invidiarmi, ma vedo la loro voglia di vivere, nonostante me e la mia ignoranza sulle loro doti e sulle loro necessità.
Ma ho capito che esse hanno iimparato cosa serviva a me e fin da subito me l'hanno dato, senza pretendere un grazie.

Ciao
 
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Ducan

Maestro Giardinauta
Osservare lo so fare. Infatti sto spesso a guardarli.
Li osservo e mi dico che sono belli ma non come vorrei.
Ma osservare per immaginare la loro linea futura e per decidere quale ramo tagliare o tenere in funzione di ciò che dovrà essere allora questo non riesco a farlo:martello:
Sarà colpa della mancanza di fantasia ma purtroppo è così.
 

GORLA

Florello Senior
un anna senza immmmmmmmmmaginazione non posso crederci.e la poca esperienza .forse.ciao anna
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Anche io ho una limitata immaginazione ed una scarsa capacità di "progettare" il futuro aspetto delle mie piante, affannato come sono a garantir loro un futuro.
Io osservo, leggo, discuto, ma non crediate che di fronte alle mie piantine sia in grado di pensare ad interventi per dar loro l'aspetto che potrebbero avere.
Riesco al massimo a pensare a quando saranno un po' cresciute, a quando certi grandi difetti saranno meno evidenti, quando una bella capigliatura di foglie le abellirà.
Mi limito a pensare a lungo quando e come eseguire una margotta, al solo scopo di dare delle chances ai miei "manici di scopa" per diventare delle piantine almeno gradevoli.
Ma poi non so gettare via la parte "capitozzata" e anche li mi perdo, mentre un bonsaista con la "B" dovrebbe imparare a buttare via, ma non fa per me e così disperdo le mie poche capacità in attività che hanno più con la pietà che con il bonsai, ma mi sta bene così.
Ho visto più volte in passato che nelle foto dei miei vari "rametti", gli amici sul forum, hanno visto un promettente futuro, ma io stento a vedere più di un ...futuro.
Penso che l'esperienza conti moltissimo in questo, ma anche quel senso artistico che sopporto benissimo di non avere.

Ciao
 
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michired

Aspirante Giardinauta
Osservare,non dovrebbe essere altro che guardare con più attenzione.Sembra così facile ma a volte non lo è.Un esempio:l'altro giorno stavo guardando la mia zelkova e mi chiedevo quando avrebbe incominciato a garmogliare,poi mi sono avvicinato e osservando attentamente ho visto che in realtà i primi germogli erano già li,appana accennati ma c'erano.E' tutto qui,guardare con più attenzione per non farsi sfuggire niente. ciao
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Io giorni fa ho scattato diverse foto al mio berberis (una l'ho pubblicata sul mio album in Flickr.com).
Mentre le passavo per valutarle, osservavo la bontà della mia camera ed ingrandivo sempre di più continuando a vedere dettagli semprepiù piccoli, finchè una cosa bianca che all'inizio era solo un puntino l'ho fatta diventare grande come il mio mouse, ma sembrava un afide.

Allora mi sono allontanato dal PC, e mi sono avvicinato alla pianta alla ricerca di quel particolare.
Beh come già immaginerete il mio berberis era infestato dagli afidi, ben visibili ad occhio nudo. Li ho rimossi subito con una spazzola morbidissima e il giorno dopo ho ispezionato e sfrattato quelli più insistenti.

Il punto però è che non me ne ero nemmeno accorto. Tante volte non vediamo ciò che abbiamo sotto il naso.
Invece quando siamo aiutati dalla nostra esperienza, notiamo subito dei dettagli importanti che agli altri possono sfuggire.

Quindi, almeno noi meno esperti possiamo sicuramente migliorare di molto la nostra capacità di osservare e questo credo che ci costringerà a migliorare anche i dettagli esposti nelle discussioni.

Ciao
 

zirighetta

Aspirante Giardinauta
Quindi l'osservazione della pianta cambia a seconda delle nostre conoscenze,per questo ritengo che sia importante imparare dai più esperti non solo la cura del bonsai ma anche come osservarlo,magari è banale ma per chi come me è alla prima esperienza non è semplice valutare l'insieme della pianta.Beh comunque al mio bonsai olmo a foglia pinnata ho fatto il rinvaso dato che nel suo vaso la terra era poca e lui non era fissato (ballava sembrava non avesse radici)sembra sia andato tutto bene,lo tengo all'esterno e per ora non mi sembra ci sia un pericolo di rigetto ehehehehhe!!oggi piove pure :-( ma son certa che gli farà solo bene...buona giornata a tutti
 
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