Care Eltu ed Astrea,
una risposta cumulativa a proposito dell'Adenium (quello fotografato è uno dei miei, come si può arguire dalla confusione che regna nel terrazzo, sotto c'è la foto di un'altra varietà a colori più tenui, fatta dopo un rarissimo acquazzone d'agosto).
Si tratta di piante estremamente suscettibili a marciume radicale in presenza di umidità e basse temperature, ma se si rispettano le esigenze minime, sono piante di facile coltura (e di grande effetto).
In sintesi, esposizione in pieno sole o comunque massima luminosità possibile, terriccio grossolano e superdrenante, vasi piccoli o più larghi che alti (sconsiglio la plastica); innaffiature moderate nel periodo vegetativo (la prematura caduta delle foglie in estate è un chiaro indice che si è esagerato con l’acqua), rade o sospese in inverno se mantenuti a temperature inferiori ai 16-18°C, temperature già dell'ordine di 6-8°C, a seconda dell'umidità del substrato e dell'aria, rovinano gli apici vegetativi, temperature più basse per lunghi periodi, o inferiori allo zero, sono letali. Concimazioni bilanciate (senza esagerare) nel periodo vegetativo. Attenzione ad acari e cocciniglie, controllare periodicamente il/i foro/i di drenaggio, le radici sono capaci di otturarlo/i nel giro di poche settimane.
Se può servire io li tratto così: substrato costituito da pietre di pezzatura 1-4 cm circa con una spruzzata di terra da giardino ed, una tantum, un pizzico di stallatico ultrasecco; orientativamente da metà aprile a metà novembre all'aperto in pieno sole, nel rimanente periodo in una specie di serra con temperature notturne normalmente non inferiori ai 16 °C. Non concimo periodicamente durante il periodo vegetativo per pigrizia, ma consiglio di farlo, tanto più povero è il substrato.
Per la semina: nella tarda primavera seminare ‘a spaglio’ in un substrato costituito da una miscela di sabbia silicea e comune terra da giardino liberata da corpi estranei; se si vuole andare sul sicuro si può fare una sommaria sterilizzazione (prima della semina
) in forno a circa 120°C (areare il locale prima di soggiornarvi
); germinazione veloce se i semi sono freschi, come pure la crescita. Se tutto è andato bene entro due mesi dalla germinazione le piantine dovrebbero avere un discreto numero di foglie e possono essere trapiantate in vasi (piccoli) singoli con le accortezze sopra dette.
AStrea, per le altre specie, il baobab può seguire la stessa sorte sia per la semina che per la coltivazione, dell'Adenium. La Cordia sebestena germina e cresce senza molti problemi, ma anche se è un poco più tollerante nei confronti della temperatura, nel tuo caso in inverno va riparata in ambiente con temperature orientativamente superiori ai 10°C. Io la tengo sempre fuori, in un balcone a sud, ma in inverno perde totalmente le foglie e la ripresa vegetativa è lenta. Per la Hyophorbe infine c'è da dire che, come per molte altre palme, la durata del potere germinativo dei semi è piuttosto breve. I semi andrebbero messi a dimora (substrato poroso, mantenuto umido ma non intriso d'acqua ed a temperature sopra i 22-25°) appena raccolti, nel qual caso entro uno-due mesi spunta la prima fogliolina, se passano orientativamente 8-10 mesi dalla semina, si possono perdere le speranze.
Auguri
Pietro Puccio