Ciao a tutti :Saluto:,
colgo l'occasione di questo forum per porre una domanda, quanti di voi utilizzano quei legacci in plastica per le proprie attività?
Io personalmente nell'orticello in campagna abbastanza oltre che per legare la siepe per darle una forma. Dopo aver ragionato che questi simpatici gommosissimi articoli una volta finito il loro scopo mi restano in terra per circa 700 anni ( ameno che io li raccolga uno ad uno ) mi sono messo a cercare degli omologhi biodegradabili. E con immenso stupore mi sono accorto che non ne esistono sul mercato a causa del loro costo elevato, così ridendo e scherzando tra compagni di università abbiamo progettato e realizzato qualche piccolo campione di prova in biopolimero ( e facendo i conti in effetti viene a costare parecchio di più ). Ovviamente l'agricoltura "industriale" è un settore che snobba totalmente questo genere di cose, l'unico parametro è "cosa costa di meno". Quindi scrivo qui su questo forum per sondare un po ( capite che una ricerca marketing per 3 studenti unviersitari è un po fuori budget ) qual'è l'opinione di chi, coltivando piante a scopo ornamentale o di orticoltura privata, tiene abbastanza al terreno su cui lavora ed è più sensibile ad un discorso di biodegradabilità. A vostro giudizio sarebbe un articolo interessante ?
Grazie a chiunque voglia rispondermi
Andrea
colgo l'occasione di questo forum per porre una domanda, quanti di voi utilizzano quei legacci in plastica per le proprie attività?
Io personalmente nell'orticello in campagna abbastanza oltre che per legare la siepe per darle una forma. Dopo aver ragionato che questi simpatici gommosissimi articoli una volta finito il loro scopo mi restano in terra per circa 700 anni ( ameno che io li raccolga uno ad uno ) mi sono messo a cercare degli omologhi biodegradabili. E con immenso stupore mi sono accorto che non ne esistono sul mercato a causa del loro costo elevato, così ridendo e scherzando tra compagni di università abbiamo progettato e realizzato qualche piccolo campione di prova in biopolimero ( e facendo i conti in effetti viene a costare parecchio di più ). Ovviamente l'agricoltura "industriale" è un settore che snobba totalmente questo genere di cose, l'unico parametro è "cosa costa di meno". Quindi scrivo qui su questo forum per sondare un po ( capite che una ricerca marketing per 3 studenti unviersitari è un po fuori budget ) qual'è l'opinione di chi, coltivando piante a scopo ornamentale o di orticoltura privata, tiene abbastanza al terreno su cui lavora ed è più sensibile ad un discorso di biodegradabilità. A vostro giudizio sarebbe un articolo interessante ?
Grazie a chiunque voglia rispondermi
Andrea