Ciao Ans, nella tua registrazione non dici dove vivi.
Da qualche anno tengo tutti gli articoli che parlano di questa pianta, che mi piace moltissimo ma che, ahimè, nei vivai della mia zona nessuno ha. Mi sono quindi riproposta, quest’anno, di cercarla un po’ più approfonditamente.
Datura e brugmansia non sono, in realtà, la stessa pianta. Sono molto simili, appartengono entrambe alla famiglia delle Solanacee e il nome scientifico è “Brugmansia”.I fiori della datura si aprono solo di notte e sono in genere rivolti verso l’alto, le sue foglie sono più piccole e con i margini lisci o seghettati, secondo la specie. Sono piante perenni che vengono spesso coltivate come annuali per la loro facilità a riprodursi per seme. Se lasciate crescere, possono raggiungere l’altezza di 3-4 metri. Quando la pianta produce semi (ricoperti da una specie di riccio) è bene tenerne qualcuno per la riproduzione e togliere gli altri per non togliere energia alla pianta. I semi si interrano in autunno se il clima invernale lo permette.
Le dature vogliono il pieno sole, al massimo la mezz’ombra e possono crescere in qualsiasi terreno, ma meglio se un po’ argilloso.
In vaso vengono di solito coltivate ad alberello, ma possono anche essere coltivate a cespuglio. Hanno una crescita veloce e vigorosa, quasi tutte hanno fiori molto profumati.
Sono piante tendenzialmente sempreverdi, ma in realtà si comportano in modo diverso a seconda del clima: al nord, perdono le foglie in inverno, le rimettono in primavera e fioriscono fino all’autunno inoltrato. Al sud fioriscono in primavera, perdono le foglie quando fa molto caldo e la crescita quasi si arresta, per riprendere poi fino ai freddi.
Se le coltivi in vaso, 40-50 cm di diametro vanno bene. Foglie e semi sono molto velenosi (dalla datura si ricava una potente droga di tipo allucinogeno).
Al momento dell’impianto si può arricchire il terreno con stallatico di cavallo, concime ideale per queste piante; in seguito, va bene concime per gerani, ad esempio, contenente soprattutto fosforo e potassio.
In estate vanno innaffiate molto abbondantemente e la terra non deve mai seccare; in febbraio si potano molto energicamente per mantenerne la forma.
In inverno andrebbero poste al riparo perché sono sensibili al freddo. A zero gradi la parte aerea della pianta gela, ma le radici possono resistere anche a qualche grado sotto zero (N.B. Su questo ho letto cose diverse).
Possono essere moltiplicate anche per talea semilegnosa lunga circa 20 cm. Alla quale sono state tolte tutte le foglie ed è stato lasciato un solo germoglio.
Se la pianta viene moltiplicata per seme, non c’è certezza che la nuova pianta avrà le esatte caratteristiche della pianta madre, per la facilità con cui queste piante vengono impollinate dagli uccelli.
Ma tu le coltiverai in vaso?
Ciao Gloria
[ 17-03-2001: Message edited by: Gloria2 ]