tigro ha scritto:
Ben due volte la mia lavanda è rimasta "stecchita" , cioè due piante diverse si sono stecchite, di una si erano tranciate le radici e non ho mai capito se erano state le talpe o qualche altro insetto che aveva banchettato, Ho cambiato posto alla lavanda ed ora sembra che tenga... sembra speriamo. ciao
Ciao, dalla descrizione che hai fatto sembra che una delle piante fosse stata colpita dal MAL DEL COLLETTO. Ti posto la descrizione:
MAL DEL COLLETTO
(Phytophthora spp., Pythium spp.)
E’ un gruppo di parassiti che risulta dannoso sia a coltivazioni in pieno campo che in vaso. Molte specie vegetali sono sensibili a questo tipo di patologia ma alcune in particolare modo:
Chamacyparis,
Taxus ed
Ericacee in genere. Nell’ambito di queste specie esiste a sua volta una sensibilità varietale.
La malattia si manifesta con un appassimento, seguito da disseccamento, dell’intera pianta o di una porzione di essa. Le radici di piccole dimensioni risultano marcescenti, mentre aree imbrunite sono rilevabili a livello delle radici principali ed in particolare nella zona del colletto. Questi patogeni trovano le condizioni ottimali di sviluppo in presenza di eccessi di umidità e di temperature comprese fra i 24° e i 28° C°: ne deriva che le phytophthore sono particolarmente temibili in estate e, più in generale, dopo periodi molto piovosi.
DIFESA
La prima e più importante forma di lotta contro questi funghi si basa sulla prevenzione degli eccessi idrici che sono da considerarsi, nella maggior parte dei casi, la causa scatenante per l’istaurarsi della patologia.
A tal fine è opportuno:
• coltivare le piante sensibili in terreni o substrati ben drenati;
• nelle coltivazioni in vaso distribuire l’acqua con molta parsimonia e possibilmente con sistemi localizzati;
• in pieno campo effettuare sistemazioni idrauliche in grado di garantire lo scolo delle acque in eccesso in tempi rapidi;
• utilizzare piante sane e varietà poco sensibili a questi funghi.
Per le specie vegetali maggiormente sensibili, oltre a realizzare quanto sopra detto, si può effettuare anche una difesa chimica. Questa ha una validità solo se viene attuata in modo continuo e sistematico; è sconsigliabile intervenire saltuariamente o al manifestarsi dei sintomi. Efficaci contro questi parassiti risultano trattamenti, sotto forma di innaffiature, a base di phosethyl Al, propamocarb, benalaxyl, furalaxyl e metalaxyl. Gli interventi, distanziati di 20-30 giorni, devono essere effettuati da fine inverno (Marzo-Aprile) fino a tutto Agosto. :Saluto: