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La vangatura.

Elyass86

Guru Giardinauta
" Rivoltare il terreno profondamente scompiglia la vita dei microrganismi che lo popolano perchè vengono seppelliti i microrganismi aerobi che vivono con l'aria e vengoni portati in superficie quelli anaerobi che all'aria aperta muoiono.
Il terreno migliore è un terreno sciolto.Esso resta vitale solo se lavorato dall'alto verso il basso con il tridente,cioè senza rivoltare la terra.
Il tridente foraterra si conficca nel terreno fino all'attaccatura del manico.
Si opera poi una pressione in avanti e una trazione all'indietro infilzandolo striscia dopo striscia in solchi distanti 5 cm.
La vangatura dev'essere accompagnata da una adeguata irrigazione ed una corretta fertilizzazione.



Ho trovato su un lunario questo consiglio....
Ora, sebbene molte info siano semplicistiche e superficiali, il messaggo di base, mi pare possa avere del vero.
Mi rivolgo quindi agli esperti per una serie di domande.


Il primo dubbio riguarda la profondità:
cosa si intende per profondo?a che profondità i microrganismi da aerobi diventano anaerobi?

E in casi si terreni particolarmente compatti,o di suoli che tendono ad ammassarsi, nonostante i vari ammendanti,dove una lavorazione profonda del terreno è necessaria per permettere lo sviluppo delle radici, una lavorazione anticipata della terra,che possa prima dell'impianto garantire un pò di riposo, associata ad una buona dose di concimi e ammendanti organici, ad esempio il buon vecchio letame, può risolvere il problema?

Grazie a chi vorrà rispondere!
 

giubilo

Giardinauta
Il primo dubbio riguarda la profondità:
cosa si intende per profondo?a che profondità i microrganismi da aerobi diventano anaerobi?

dipende dalla terra. Un terreno prevelentemente argilloso con ristagni freguenti sarà scarso di aerobici e ricco di anaerobici. In un terreno sabbioso l'aria si spinge in profondità ( diciamo intorno ai 20 cm ma è discutibile). In questo caso però ci deve essere anche sostanza organica altrimenti i microorganismi saranno pressochè assenti.

E in casi si terreni particolarmente compatti,o di suoli che tendono ad ammassarsi, nonostante i vari ammendanti,dove una lavorazione profonda del terreno è necessaria per permettere lo sviluppo delle radici, una lavorazione anticipata della terra,che possa prima dell'impianto garantire un pò di riposo, associata ad una buona dose di concimi e ammendanti organici, ad esempio il buon vecchio letame, può risolvere il problema?

Grazie a chi vorrà rispondere!
No perchè il letame con il tempo tende a diventare parte integrante del terreno. L'ammendamento non è dato dal defecato ma dalla paglia. Inoltre in assenza d'aria può diventare inutile mettere concimi organici come il letame perchè carbonizzano, si compattano.
La forconatura è un'ottima pratica per aiutare l'aria a raggiungere le profondità. Bisogna ricordare che anche le radici "respirano". In più l'aria aiuta i microrganismi che trasformano non solo i concimi apportati ma anche quelle parti di radice che vengono "sacrificate" e che, in presenza d'aria, riescono a humificarsi.

Una cosa importante da ricordare è che dove c'è l'acqua non ce aria e viceversa
 
C

cerchina

Guest
Premesso che io non ne so nulla di vangatura: non ho mai avuto un orto, e ho sempre avuto giardini con terreni sciolti e acidi... so che dalle mie parti c'è un coltivatore (non so più se di piante da fiore o di frutta o d'altro) che ha perfezionato il sistema di non vangare nel suo vivaio: addirittura so che non strappa nemmeno le infestanti:surp:
C'era un articolo mesi fa, forse sul sole 24ore, realtivo al suo metodo, credo comunque di potermi informare, poi vi faccio sapere.
 
M

margherita51

Guest
Per non portare terreno profondo in superficie basta procedere con il doppio scavo, cioè si zappa facendo uno scavo ordinato profondo quanto il badile e si accumula la terra da qiualche parte, quindi si rivolta la terra dello strato sottostante dove è stato tolto quello superficiale, poi si zappa a fianco rovesciando la terra di superficie su quella rivoltata inprofondità e si procede anche qui allo scavo più profondo, alla fine si copre l'ultimo scavo profondo con la terra messa da parte all'inizio. Non so se mi sono spiegata, concettualmente si rivoltano due strati di terra profondi quanto la vanga ma senza mischiarli, quello sotto resta sotto e quello sopra resta sopra, con buona pace di tutti gli organismi che ci sono e continuano a lavorare indisturbati. L'ho fatto all'inizio quando ho fatto il giardino, l'unica a restare "sconvolta" è stata la mia schiena.
 

gianfra

Guru Giardinauta
La vangatura serve a rivoltare lo strato superficiale, aerare il terreno: il tutto , se va bene, per una profondità max di 30 cm. Rivoltando il terreno si butta sotto tutto quello che c'è in superficie ( ricordiamoci quello che facevano i nostri contadini ovvero spandevano il " Concio" e poi trattoravano poi una pausa di 20/25 gg per reinnescare tutti i processi naturali, indi fresavano il terreno e poi la semina). Personalmente per ampliare una grande aiuola, ultimamente, ho vangato per la profondità delle vanga ho rimescolato tutto ed ho pareggiato col rastrello .
 

Elixyr

Aspirante Giardinauta
se da qualche parte esiste un sistema per coltivare ortaggi senza darci sotto di vanga vorrei che mi si faccia partecipe.
quest'anno ho piantato, causa mancanza di tempo, broccoli in un terreno appena scalfito.
sinceramente non sono riuscito ad identificare quello che ho raccolto.
vanga: il grande nemico
Ciao
Sandro
 

Elixyr

Aspirante Giardinauta
scusate,
ma che centra il sol levante con i nostri orti e con la vanga?
Sinceramente con la terra e con la natura sono in contatto praticamente dal giorno che sono nato, e una piccola idea me la son fatta:- in barba a tutto quello che diciamo e che facciamo, la natura fa come vuole, quando vuole e dove vuole.
Per ottenere qualcosa, sia nell'orto, in giardino, nei vasi, o in qualsiasi posto,
sempre ci vuole una buona dose di lavoro, e spesso non è sufficente.
non so se vi è capitato mai di seminare qualcosa, e ogni volta che vai a vedere se è nato, trovi che nasce di tutto meno quello che hai piantato?
Se permettete vi racconto cosa mi è capitato di vedere verso metà novembre.
Un signore ha acquistato un pezzo di terra vicino alla mia proprietà che era abbandonato da una decina di anni.
verso metà novembre l'ho accompagnato ad un'ispezione di quell'ammasso informe che aveva acquistato con la casa.
in mezzo a quella , ormai, selva c'era un ulivo, praticamente ricoperto di rovi ed edera. l'ho aiutato a liberarlo e con nostra sorpreva abbiamo tirato giu quasi mezzo quintale di olive.
Alla faccia delle potature, delle concimazioni, ecc.ecc. con cui ho curato i miei e che da un paio di anni si rifiutano di fare il loro dovere.
Oh! natura,oh! natura.......
ciao
Sandro
 

gianfra

Guru Giardinauta
si caro Elia coi piedi in terra, ma piantati bene. Ha ragione elix puoi fare quello che vuoi ma poi la natura fa la sua strada , lui ha sfrascato e calato 50 Kg da un solo ulivo, io con 40 a malapena 1/2 Kg di olive:confuso: chi se l'è fottute ????
eppure c'erano non tante ma c'erano ....:confuso: risposta merli e tordi .

Come vedi madre natura ha provveduto:burningma :burningma :burningma
 
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