" Rivoltare il terreno profondamente scompiglia la vita dei microrganismi che lo popolano perchè vengono seppelliti i microrganismi aerobi che vivono con l'aria e vengoni portati in superficie quelli anaerobi che all'aria aperta muoiono.
Il terreno migliore è un terreno sciolto.Esso resta vitale solo se lavorato dall'alto verso il basso con il tridente,cioè senza rivoltare la terra.
Il tridente foraterra si conficca nel terreno fino all'attaccatura del manico.
Si opera poi una pressione in avanti e una trazione all'indietro infilzandolo striscia dopo striscia in solchi distanti 5 cm.
La vangatura dev'essere accompagnata da una adeguata irrigazione ed una corretta fertilizzazione.
Ho trovato su un lunario questo consiglio....
Ora, sebbene molte info siano semplicistiche e superficiali, il messaggo di base, mi pare possa avere del vero.
Mi rivolgo quindi agli esperti per una serie di domande.
Il primo dubbio riguarda la profondità:
cosa si intende per profondo?a che profondità i microrganismi da aerobi diventano anaerobi?
E in casi si terreni particolarmente compatti,o di suoli che tendono ad ammassarsi, nonostante i vari ammendanti,dove una lavorazione profonda del terreno è necessaria per permettere lo sviluppo delle radici, una lavorazione anticipata della terra,che possa prima dell'impianto garantire un pò di riposo, associata ad una buona dose di concimi e ammendanti organici, ad esempio il buon vecchio letame, può risolvere il problema?
Grazie a chi vorrà rispondere!
Il terreno migliore è un terreno sciolto.Esso resta vitale solo se lavorato dall'alto verso il basso con il tridente,cioè senza rivoltare la terra.
Il tridente foraterra si conficca nel terreno fino all'attaccatura del manico.
Si opera poi una pressione in avanti e una trazione all'indietro infilzandolo striscia dopo striscia in solchi distanti 5 cm.
La vangatura dev'essere accompagnata da una adeguata irrigazione ed una corretta fertilizzazione.
Ho trovato su un lunario questo consiglio....
Ora, sebbene molte info siano semplicistiche e superficiali, il messaggo di base, mi pare possa avere del vero.
Mi rivolgo quindi agli esperti per una serie di domande.
Il primo dubbio riguarda la profondità:
cosa si intende per profondo?a che profondità i microrganismi da aerobi diventano anaerobi?
E in casi si terreni particolarmente compatti,o di suoli che tendono ad ammassarsi, nonostante i vari ammendanti,dove una lavorazione profonda del terreno è necessaria per permettere lo sviluppo delle radici, una lavorazione anticipata della terra,che possa prima dell'impianto garantire un pò di riposo, associata ad una buona dose di concimi e ammendanti organici, ad esempio il buon vecchio letame, può risolvere il problema?
Grazie a chi vorrà rispondere!