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La Piritera

rootfellas

Florello
La piritera è un beccuccio in oro e smalto a forma di uccello che veniva introdotta per l'ano allo scopo di trasformare il peto in canto d'uccello. E' stata utilizzata, per la prima volta, dai Borboni di Napoli, nel 1600.
Nell' Ottocento nasce la "piritera di palazzo": un tubo di stagno lungo fino a 10 metri che andava ad immettersi in una finestra per espellere le flatulenze. Scomparirà agli inizi del '900.


sapevatelo!
 

Masolino

Bannato
Il Prallo è il più antico.
Non è altro che un uovo di ceramica o di legno dotato di due fori comunicanti. Tale uovo durante i lunghi banchetti dei Faraoni, degli Imperatori Romani, insomma dei Potenti del mondo, veniva infilato nel pertugio anale al fine di attenuare l’effetto dei miasmi delle flatulenze. Al suo interno vi si infilavano delle erbe odorose, inoltre il gas, nel suo attraversamento, provocava una curiosa nota musicale tipo trombetta o fischietto.

:eek:k07:
 

rootfellas

Florello
si ma il canto di un uccello... vuoi mettere.. e poi come dimenticare la nobile interpretazione di renzo montagnani alla piritera ne "la soldatessa alle grandi manovre"
 

Sasti

Florello
La piritera è un beccuccio in oro e smalto a forma di uccello che veniva introdotta per l'ano allo scopo di trasformare il peto in canto d'uccello. E' stata utilizzata, per la prima volta, dai Borboni di Napoli, nel 1600.
Nell' Ottocento nasce la "piritera di palazzo": un tubo di stagno lungo fino a 10 metri che andava ad immettersi in una finestra per espellere le flatulenze. Scomparirà agli inizi del '900.


sapevatelo!

:lol::lol::lol::lol::lol:
 

pa0la

Florello
LA VANVERA è lo strumento inventato dai Veneziani. Nel Seicento venne usata fino a tutto il Settecento. Molto più ‘democratico’, alla portata di tutti ed è di due tipi

La VANVERA DA PASSEGGIO L’oggetto costruito in pelle di vari colori si può dividere in quattro parti. La prima parte, per aderire completamente alle chiappe era fatta a Coppa e quindi doveva essere per lo più costruita su misura. Questa comunicava attraverso un Collo ad una Vescica atta a contenere i gas intestinali, per terminare con un pertugio munito di chiusura con spaghetto, per consentirne lo sfiato (4). L’ utente nelle occasioni di sofferenza per Meteorismi, ma nella necessità di uscire di casa per doveri di Società, la indossava sotto il mantello, se uomo, e sotto la gonna, se donna. Poteva così tranquillamente recarsi al Caffè Florian o al Teatro La Fenice senza preoccupazione alcuna. Ogni rumore veniva attenuato ed ogni odore veniva evitato nel modo più assoluto. Una volta distante dai luoghi frequentati poteva aprire lo spago!
Se ne è perduta l’abitudine all’uso via via con la diffusione dei cappotti nell’Ottocento


chi trova l'altra?
prrrrrrrrrrrrrrr
 

Oleander

Guru Giardinauta
La VANVERA DA ALCOVA simile solo nella prima parte alla Vanvera da passeggio al posto della Vescica v’è stato saldato un lungo tubo, sempre in pelle, che doveva arrivare fino ad una finestra aperta durante l’Estate.
D’ Inverno lo si lasciava nella stanza o si preferiva farlo arrivare ad una a stanza vicina, pensando potesse mitigarne la temperatura.
Veniva usata specialmente dal marito durante le prime notti di nozzeo quando si era mangiato molto, e non essendoci ancora quella confidenza fra gli sposi atta a sopportare le continue ventosità, assai probabili dopo tanto banchettare, ecco la necessità di questo stramento.
 
Ultima modifica:

Masolino

Bannato
A proposito, visto l'argomento, vorrei chiedere agli utenti napoletani conferma di una notizia che un mio conoscente partenopeo mi dette anni fa.
Pirito nel dialetto locale dovrebbe significare flatulenza: è vero ?
Così si comprenderebbe il nome della sorta di ''ocarina'' qui descritta.
Grazie.

:Saluto::Saluto:
 
M

mammagabry

Guest
Il pirito e' il peto si dice cosi in tutto il sud al nord non lo so.
La flatulenza e' il disturbo che porta a fare il pirito o peto in italiano..
 
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