Dico anch'io la mia
allora, premetto che per esperienza con talee e margotte, il radicante in polvere non serve a nulla, anzi il più delle volte peggiora le cose perchè brucia i tessuti, va meglio quello liquido (per le talee ovviamente), ma se non si usa nulla fa lo stesso.... (se deve radicare lo fa anche senza ormone, se non deve radicare non radica neanche con l'ormone...)
Per la margotta l'importante è scortecciare fino ad arrivare al legno, e utilizzare una "caramella" contenente sfagno, o al max torba bionda (non torba scura nè terriccio). La si fa in maggio-giugno e se attecchisce è in genere possibile staccarla a settembre-ottobre.
Tuttavia con il fico, che radica solo a guardarlo, è facile anche la porpagazione per talea, fatta o in estate, oppure in inverno da rami lignificati, perciò a meno che non si voglia margottare un grosso ramo, è più semplice fare talee di 1-2cm di diametro (oppure ancora meglio prelevare polloni con un po' di radici attaccate).
Forse Boba ha indirettamente dato la spiegazione ad un mio dilemma.
Come principiante anch'io in questa tarda primavera, mi sono affannato a fare talee e margotte su di un fico usando ormoni radicanti, ma niente.
Poi quando era già estate, quindi fuori dal periodo consigliato, avendo dovuto potare (per passare in un sentiero) ancora lo stesso fico, ho conficcato in malomodo due talee in un vaso con una terraccia scura come la morte (senza ormoni nè altro) e le ho abbandonate per una settimana in una cantina troppo fredda e buia (unica alternativa che avevo al sole cocente), affogando quasi con l'acqua.
Beh, sono state le uniche due che hanno attecchito (vedi mio album
http://forum.giardinaggio.it/members/greenray-albums-prova.html)
Per aggiungere qualcosa a quanto scritto sopra, penso che gli ormoni radicanti dovrebbero (in teoria) aiutare, tanto la talea quanto la margotta, ma non sono indispensabili (la natura non li prevede) inoltre un giardiniere che conosco mi ha raccontato di aver visto radicare la cima di alcuni alberi, solo perché gli uccelli ci avevano costruito un nido con stecchi, fango, escrementi, ecc.
Per quel che riguarda il fatto che gli specialisti delle tue parti non sappiano nemmeno cosa siano gli ormoni radicanti, pensa che io poco tempo fa sono stato nell'officina di un fabbro e quando gli ho chiesto dove potevo trovare un " BULINO " mi ha chiesto <<che cos'é>>! Pazzesco!
Anche se ci sono tante alternative alla margotta, credo che per un principiante sia una esperienza molto formativa ed interessante, che permette di sviluppare punti di estremo interesse, "alla radice" della mia curiosità.
Sono riuscito ad ottenere un risultato positivo con la margotta, ma i problemi che devo risolvere, oltre a quelli teorici sui quali posso prepararmi in inverno, ci sono quelli pratici nel realizzare la margotta.
Ho visto tanti esempi, bei disegni, ottime illustrazioni e mi era tutti chiaro, ma realizzarla non è stato così facile, nonostante io riesca benino in questo genere di cose. Il oltre il prossimo anno vorrei riprodurre un melo cotogno con questa tecnica.
Questa è una discussione che ritengo interessante e più ancora i probabili sviluppi, quindi la seguirò.
Ciao a tutti