Non ho capito... una proposta così allettante

e nessuno si fionda?? Boh...
Cara Gabri, il tuo giardino è molto "English", una armoniosa ed equilibrata composizione di natura libera e topiaria. Lavinia Taverna... avevi per caso in mente i Giardini della Landriana?
Dunque, per l'aiuola lunga vicino al roccioso ci devo ancora pensare, perché mi mancano le seguenti coordinate:
- qual è (o quali sono) il punto di vista privilegiato;
- qual è l'esposizione rispetto al sole;
- le rocce della scarpata sono locali ? (molto belle, assomigliano alla Pietra Forte dei colli cagliaritani)
comunque sono orientato verso una soluzione che preveda una fusione tra elementi del Roccioso e la zona più bassa, così da ricreare un Angolo di Macchia Mediterranea.
Per l'aiuola quadrata invece la lampadina si è già accesa.
Creo subito un piccolo scombussolamento dicendoti che pongo delle obiezioni proprio rispetto all'unica cosa che avevate già deciso, cioè l'Ulivo al centro dell'aiuola. Le ragioni di questa mia obiezione sono molteplici. Innanzitutto c'è un motivo puramente dimensionale, in quanto un'aiuola di 4 m di lato con un Ulivo al centro, viste anche le dimensioni dello spazio circostante, non mi sembra ben proporzionata. Inoltre l'ombra della chioma adulta impedirebbe il corretto sviluppo delle piante che desideravi utilizzare, decisamente eliofile.
Poi c'è un motivo puramente percettivo, che è quello che poi mi sta più a cuore: abbiamo un viale a dominante lineare in posizione centrale rispetto all'osservatore, con la prospettiva, incorniciata dai due topiarii che definiscono un impianto simmetrico a dominante formale, stemperato dal contrasto con l'esuberante informalità di Rose e Arbusti oltre il cancelletto. L'aiuola quadrata in asse si collega a questo schema classico, riproponendolo e collegando lo stesso al resto del giardino. Perché tale schema riesca in tutta la sua forza scenica, è necessario che possa godere di un'ampio spazio libero davanti che enfatizzi la fuga prospettica e permetta di cogliere l'insieme con un solo sguardo. Mettere un Ulivo lì davanti significherebbe rompere questo schema mettendoci un bel "tappo"

davanti ed impedendone la visione. Troppo alto, meglio qualcosa di più basso, e di molto.
Quindi c'era il problema dello stile da adottare: ho pensato ad una commistione tra formale ed informale, inserendo delle siepi topiarie ma disegnate in elementi disassati che rompano, pur richiamandola, la rigida simmetria centrale (ricomposta comunque, nell'insieme).
All'interno del quadrato ho inserito altri 3 quadrati più piccoli, di dimensioni differenti (lato, spessore, altezza), dimensionati secondo le regole dea Sezione Aurea (così richiamiamo la classicità di quei luoghi). Questi tre quadrati più piccoli sono posizionati tramite rotazioni successive intorno al centro del quadrato di base e sono parzialmente sovrapposti. Li ho pensati realizzati in 3 tipi diversi di essenze, accuratamente potate: Rosmarinus officinalis, Teucrium fruticans "compactum", Buxus sempervirens "Sufruticosa", tenute rispettivamente a circa 65, 40 e 25 cm di altezza... ora sto pensando alle piante da inserire all'interno e al di fuori di queste "cornici", un tripudio di fogliami grigi e argentati, fioriture leggere in azzurro pallido e lavanda, e tocchi più consistenti in bianco e rosa/albicocca.
Comunque appena ho definito bene la questione, ne faccio un disegno e con l'aiuto di Lucia lo inserisco, così ne hai una visione sicuramente più chiara di mille descrizioni!
Ciao!!