Io abito in condominio in centro al 3° piano, la mia cantina d'inverno è più calda del mio appartamento, mi va in malora anche il vino quindi ho dovuto smettere di tenercelo,
quindi coltivare funghi nella mia cantina non è possibile, d'altronde abitando qui in centro della zona più risicola d'Italia, circondato da risaie a da pioppeti coltivati e non,
figurati se ho bisogno di coltivare i pioppini, da noi vengono già nel parco attorno al cimitero principale cittadino, in quantità industriali, ma nessuno li raccoglie, chissà perchè....
Ad ogni modo vi lascio qui una ricettina facile facile, a me piace molto, ai miei amici pure, poi vedete voi....
Pioppini sottolio
Ingrdienti per una alborella da 2 lt.
1. Prendete i grappoli di funghi pioppini e con un coltello a lama con punta, tagliate tutti i funghi dalla radice .
Lavate sotto acqua fredda i funghi e tamponateli con uno strofinaccio. In una pentola capiente andate ad unire l’acqua fredda
e l'aceto di vino bianco insieme al sale. Portare il composto a bollore.
2. Non appena i liquidi bolliranno, versate in pentola i funghi circa 12 minuti di cottura dalla ripresa del bollore. Trascorso il tempo accertatevi
che siano cotti e con una schiumarola andate a scolarli e ad adagiarli in un colapasta.
Una volta pronti e scolati, lasciateli riposare una notte stesi su di uno strofinaccio pulito e coperti con un altro panno.
3. Trascorsa la notta passate all’invaso. Dentro dei vasetti di vetro già sterilizzati, create un fondo con del timo fresco, pepe nero in grani e dell’alloro
ben essiccato quindi versate i funghi arrivando fino a metà vaso, dove andrete di nuovo a mettere l’alloro, il pepe ed il timo quindi continuate fino ad
arrivare al collo e qui mettete nuovamente gli aromi, ma posizionate la foglia di alloro come a formare un arco sopra i funghi, questo farà in modo che
rimangano ben schiacciati nel vaso sotto l’olio che li conserverà. A questo punto riempite i vasi di olio di semi di girasole, eliminate eventuale bolle d’aria
e rabboccate nuovamente l’olio, adesso chiudete i vasi e conservateli in un luogo buio e fresco.
Trucchi e consigli
– Lasciate riposare i funghi un paio di settimane prima di consumarli, così che tutti i sapori possano amalgamarsi ed esaltarsi tra loro.
– Per asciugare i funghi utilizzate strofinacci di stoffa o di lino che li asciugheranno senza il rischio di lasciare pelucchi.
– Per la cottura dei funghi utilizzate sempre lo stesso liquido di ebollizione.
– La quantità di sale è di circa un cucchiaio ben colmo, in ogni caso, assaggiando il liquido, lo stesso dovrà risultare al palato parecchio salato.
Con questa stessa ricetta si possono conservare eventualmente anche i funghi prataioli (Agaricus bisporus) e i funghi chiodini (Armillaria mellea) ma per
questi ultimi raddoppiando il quantitativo di aceto e sostituendo il Timo con della Maggiorana fresca o essicata.