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fioriture precoci: come fare?

Lucia

Aspirante Giardinauta
Cari amici, sempre più spesso mi capita di vedere nei vivai piantine molto piccole, ma già ricche di fiori. Per esempio, ieri ho comprato alcune piantine di rose alte circa 10 cm, ma con splendidi boccioli color crema ed altre volte mi è capitato di vedere gelsomini microscopici, ma pieni di fiori, e perfino delle bouganvillea alte 20cm e tutte fiorite. Ma come fanno i vivaisti a ottenere questi risultati? E' per merito dei fertilizzanti e dell'esposizione, oppure ci sono altre tecniche speciali? Qualcuno tra i più esperti può suggerirmi un buon libro che approfondisca il meccanismo della fioritura? Grazie
Lucia
 
U

Ugo Laneri

Guest
Lucia, che bella domanda! Ho visto diversi tuoi interventi e vedo che sei un'appassionata alquanto esperta.
Avevo notato anch'io il fenomeno e me lo spiego, oltre che con l'ottimizzazione delle tecniche colturali, con 2 fatti: 1)la propagazione vegetativa (per talea, margotta o soprattutto innesto su portainnesti maturi, tecniche non sempre facili in tali situazioni) di soggetti già maturi, che hanno già fiorito (ciò è essenziale ad es. per il glicine); 2) l'uso di ormoni che stimolano direttamente o indirettamente (es. CCC, brachizzante usato abitualmente per mantenere una taglia bassa nella stella di Natale)la pianta ad entrare in fase riproduttiva. Come ipotesi, ma non ho le prove, si potrebbe pensare anche al miglioramento genetico per l'entrata in fioritura in età precoce.
Ciao, Ugo

[This message has been edited by Ugo Laneri (edited 06-11-2000).]



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Lucia

Aspirante Giardinauta
Sono contenta, Ugo, che tu abbia risposto al quesito sulle fioriture precoci: mi sembrava strano che l'argomento non avesse ancora sollevato un pò di interesse. Le tecniche che descrivi non sembrano facilmente praticabili dai giardinieri non professionisti (come me, che lo faccio solo per hobby). Sarebbe comunque interessante provare a fare qualche piccolo esperimento.
In un primo momento avevo pensato che potesse anche essere una questione statistica, cioè: fra tante piantine giovani, sicuramente può accadere che qualcuna fiorisca presto. In tal caso però, i prezzi di vendita di queste piante "baby-bloom" dovrebbero essere alti, cosa che non è (le mie piantine di rose sono costate 3000 lire!). La casualità comunque secondo me deve entrarci in qualche modo, anche se marginalmente.
Ti ricordi i famosi semi di clematis helios? In giugno, seppure in ritardo, ho provato a piantarne alcuni. Hanno attecchito bene e ho ottenuto 15 piantine. Di queste 7 sono sopravvissute fino ad ora ed una proprio in questi giorni, nonostante il freddo, sta tentando di fiorire. Eppure queste piantine sono state trattate tutte in modo uguale.
Ciao, Lucia.
 
U

Ugo Laneri

Guest
Lucia, hai toccato un tasto che mi piace. Nella variabilità genetica che si osserva nelle piante ottenute da seme, è normale che qualche pianta fiorisca prima, o abbia dei caratteri (colori, forma..) più o meno diversi dalle altre. Nel caso delle tue roselline, ma non solo, il miglioramento genetico tende ad ottenere varietà che siano fiorite il più a lungo possibile, ed anche taglie ridotte. In effetti diverse cultivar di rose miniature hanno una rifiorenza eccezionalmente estesa.
Tornando al fenomeno della fioritura, va detto che è abbastanza complesso ed ha impegnato numerosi fisiologi vegetali; in questo momento non mi viene in mente nessun libro che tratti tale argomento in maniera abbordabile da parte di non specialisti.
Ciao, Ugo
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Riguardo agli aspetti genetici della propagazione, Ugo, ho una domanda stupida da farti.
Ho letto che quando si riproduce per seme un ibrido, il risultato può essere una pianta con caratteristiche diverse dalla pianta madre (è appunto uno dei modi semplici si ottenere nuove varietà, se non sbaglio). La domanda è: se ho più semi, le piante prodotte saranno uguali tra loro? Sembra scontato che sia cosi' (dovrebbero avere lo stesso DNA, no?), tuttavia nei libri che ho letto non è specificato bene.
Tornando alle rose in miniatura, credo che la varietà che mi sono portata a casa sia la "fairhope" (non ne sono sicura), che è data appunto come molto rifiorente. Un'altra cosa che mi colpisce è che la dimensione dei fiori è grande rispetto a quella delle foglie. I boccioli sono di circa 2-3 cm, mentre le foglie sono mediamente molto più piccole (=<1cm).
Abbiamo innescato una discussione un pò cerebrale, ma secondo me molto interessante. Ciao, Lucia.
 
U

Ugo Laneri

Guest
Lucia, in tutti gli organismi in cui è presente, la riproduzione sessuale e quindi quella da seme ha proprio il "fine" di produrre individui geneticamente diversi(più o meno) . Ma siamo tutti più o meno ibridi (ottenuti da mescolanze di DNA), tranne i cloni (nell'uomo: gemelli MZ); nelle piante quando si parla di ibridi si sottolinea il fatto che i loro genitori erano notevolmente diversi tra loro. Le piante sviluppate da semi ibridi F1 (spesso molto vigorose e valide per certe caratteristiche) sono invece tra loro notevolmente simili, quasi uguali; questa apparente incongruenza è un artificio ottenuto usando due genitori ("linee") "puri", in termini genetici :con alto grado di omozigosi. Ma i semi di questi ibridi produrranno una progenie estremamente diversificata. Non so se ti ho confuso le idee; ho scritto un po' di Genetica in un corso in rete.. Quest'anno ricorre il centenario della riscoperta delle Leggi di Mendel, che spiegano quanto detto sopra.
Ciao, Ugo



[This message has been edited by Ugo Laneri (edited 09-11-2000).]
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Quindi, se ho capito bene Ugo, le mie piantine nate dai semi di un ibrido potrebbero essere anche molto diverse tra loro? Esattamente il contrario rispetto a quello che immaginavo. Nel mio gruppo di piantine quindi potrò avere risultati sia migliori che peggiori rispetto alla pianta madre e non prevedibili, è corretto? D'ora in avanti le osserverò con ancora più attenzione.
Metti il link al tuo corso web di genetica, mi interessa. Grazie e ciao, Lucia
 
U

Ugo Laneri

Guest
Cara Lucia, hai capito perfettamente; anzi sono curioso anch'io di sapere che variabilità c'è nella progenie del tuo ibrido; ma ora non ho presente: hai detto di che specie si tratta?
Ho preparato un corso, quasi 2 anni fa, nell'ambito di un pacchetto di altri anche molto diversi, nel settore della formazione professionale a distanza. Devo dire che oggi probabilmente lo farei in modo diverso. Il corso è piatto; in fase di inserimento in rete io, che non sono pratico, non ho avuto abbastanza collaborazione. Quindi ci sono alcune lacune..(proprio in un capitolo sulla genetica non sono stati messi dei simboli in alcune tabelle..)
Comunque: vedi la URL che è nel mio profilo (http://odl...), segui Corso di base sul floro-vivaismo...; bisogna registrarsi. All'indice vai a Elementi di genetica: i primi due capitoli sono introduttivi e illustrano le leggi di Mendel
Fammi sapere, ciao, Ugo
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Caro Ugo, riprendo la nostra conversazione in ritardo, trovandomi anch'io piuttosto oberata di impegni di lavoro. Volevo dirti che ho seguito la procedura di registrazione per accedere al tuo corso ENEA, ma ancora non sono riuscita a vedere alcunchè. Risulto registrata, ma non riesco ad accedere, poichè quando ci provo compare sempre la pagina di registrazione. Forse è perchè devo spedire qualcosa per via postale? Se questo è vero (e non ne capisco la ragione), è secondo me un peccato, poichè viene cosi' sminuita la potenzialità di internet come veicolo culturale (uno tende a ritirarsi, quando c'è anche la minima complicazione).
Volevo poi dirti altre due cose. La prima è che mi dispiace che tu abbia rinunciato all'incarico di moderatore. Comunque, resti sempre un punto di riferimento per tutti e di questo ti ringrazio. La seconda cosa è che la mia piantina di clematis helios a fioritura precoce ha prodotto in questi giorni il suo primo fiore, che assomiglia molto al fiore della "Bill MacKenzie" . Purtroppo, (e succede sempre cosi' con la tecnologia) mi si è rotta la macchina digitale proprio al momento giusto e non posso spedirti una foto. La prossima primavera, spero però di rifarmi. Ciao, Lucia
 

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