Torakikiii
Giardinauta Senior
Buongiorno a tutti,
mi chiedevo se qualcun altro avesse fatto le mie stesse considerazioni. Non sono un nonnino ma nemmeno di primo pelo e pertanto ricordo gli inverni di quando ero bambino nei quali la neve, a Treviso, non era un fatto eccezionale, anzi. Nevicava pure bene e noi bambini uscivamo a giocare e persisteva per giorni e giorni, nevicando anche piu' volte durante l'inverno.
Ma era già una situazione diversa rispetto a quella che mi raccontavano i miei ed i miei parenti, i quali negli anni passati (40...50) la neve ed il freddo li vedevano davvero.
Oggi se nevica 2 cm 1 volta all'anno qui andiamo in panico e la circolazione stradale va in tilt.
Gli inverni "miti" si susseguono e le gelate sono sempre meno. L'anno scorso non veniva mai freddo, ai primi di novembre c'erano ancora un sacco di foglie attaccate agli alberi.
Stesso discorso per le estati, sempre piu' torride e poco piovose, pioggia che piu' che altro quando arriva (anche in primavera) e' caratterizzata da fenomeni intensi nei quali l'acqua corre via invece che bagnare in profondità, raddoppiando il problema. Adesso ad ogni temporale si è in ansia.
Non vuole essere un discorso sul global warming, che ci si creda o meno
La domanda è: quando oggi comprate una pianta che ha una sua scheda con l'esposizione e la fascia climatica, aggiungete un "correttivo" sapendo che in estate in pianura padana non è oramai cosi' strano avere settimane a 35-37 gradi? O in inverno, pur sapendo che il rischio che arrivi vento dall'artico c'e' sempre, ma vedendo sempre meno freddo estremo, magari vi azzardate a piantare qualcosa che sarebbe "ai limiti" delle possibilità?
mi chiedevo se qualcun altro avesse fatto le mie stesse considerazioni. Non sono un nonnino ma nemmeno di primo pelo e pertanto ricordo gli inverni di quando ero bambino nei quali la neve, a Treviso, non era un fatto eccezionale, anzi. Nevicava pure bene e noi bambini uscivamo a giocare e persisteva per giorni e giorni, nevicando anche piu' volte durante l'inverno.
Ma era già una situazione diversa rispetto a quella che mi raccontavano i miei ed i miei parenti, i quali negli anni passati (40...50) la neve ed il freddo li vedevano davvero.
Oggi se nevica 2 cm 1 volta all'anno qui andiamo in panico e la circolazione stradale va in tilt.
Gli inverni "miti" si susseguono e le gelate sono sempre meno. L'anno scorso non veniva mai freddo, ai primi di novembre c'erano ancora un sacco di foglie attaccate agli alberi.
Stesso discorso per le estati, sempre piu' torride e poco piovose, pioggia che piu' che altro quando arriva (anche in primavera) e' caratterizzata da fenomeni intensi nei quali l'acqua corre via invece che bagnare in profondità, raddoppiando il problema. Adesso ad ogni temporale si è in ansia.
Non vuole essere un discorso sul global warming, che ci si creda o meno
La domanda è: quando oggi comprate una pianta che ha una sua scheda con l'esposizione e la fascia climatica, aggiungete un "correttivo" sapendo che in estate in pianura padana non è oramai cosi' strano avere settimane a 35-37 gradi? O in inverno, pur sapendo che il rischio che arrivi vento dall'artico c'e' sempre, ma vedendo sempre meno freddo estremo, magari vi azzardate a piantare qualcosa che sarebbe "ai limiti" delle possibilità?