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E poi arriva la grandine che tutte le piante si porta via...

Sybian

Giardinauta
...venti minuti di ghiaccio grosso come ceci lanciati fitti fitti con la fionda, gli unni avrebbero avuto più tatto. :cry:

Tutte rovinate, alcune (ovviamente le più sospirate) sparite addirittura!

Sono passati tre giorni e non ho ancora fatto nulla, non so da dove incominciare e lo sconforto ha la meglio. :sick::sick::sick:
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
...venti minuti di ghiaccio grosso come ceci lanciati fitti fitti con la fionda, gli unni avrebbero avuto più tatto. :cry:

Tutte rovinate, alcune (ovviamente le più sospirate) sparite addirittura!

Sono passati tre giorni e non ho ancora fatto nulla, non so da dove incominciare e lo sconforto ha la meglio. :sick::sick::sick:
Un vero peccato. Soprattutto non aver avuto la possibilità di ritirarle.
Non fare nulla.
Molte ricresceranno dalle radici a loro tempo.
Ho vissuto una cosa analoga il 20 giugno 1996. Mezz'ora di sola grandine avevano pulito le strade con gli spazzaneve!
Tutte le latifoglie erano completamente defogliate.
 

danielep

Florello Senior
...venti minuti di ghiaccio grosso come ceci lanciati fitti fitti con la fionda, gli unni avrebbero avuto più tatto. :cry:

Tutte rovinate, alcune (ovviamente le più sospirate) sparite addirittura!

Sono passati tre giorni e non ho ancora fatto nulla, non so da dove incominciare e lo sconforto ha la meglio. :sick::sick::sick:
Vedrai che ti tirerai su; elimina, pulisci e , poco per volta, la voglia ti riprenderà;)

Molte ricresceranno dalle radici a loro tempo.
Anche questo è vero...:)
 

Sybian

Giardinauta
Grazie ragazzi per il supporto!

è un pò tutto l'insieme a demotivarmi, è stato un giardino difficile fin dalla partenza, (il pessimo substrato e troppe poche ore di luce e quelle poche le peggiori), dunque tutto è tre volte più lento del normale, quest'anno dopo 4 anni, incominciavo a vedere l'indipendenza delle varie talee e semine attecchite, che seppur timide incominciavano a farsi strada e creare il proprio spazio, le uniche a non darmi preoccupazioni erano le mie storiche grasse libere di inselvatichire in un punto anche piuttosto protetto del giardino, ma sembrerebbe aver picchiato maggiormente li.

Poi ovviamente sono tutte piante facili la maggior parte e sicuramente tranne alcune eccezioni le si recuperano, ma è proprio l'azzeramento dell'estetica del giardino che mi annichilisce, appunto perchè questo è stato il primo anno che anche chi non è "addetto ai lavori" o appassionato come noi, incominciava a intravedere qualcosa di bello e un progetto che finalmente piano piano prendeva forma.

. Ho le due Brugmansie che oltre ad avere gli apici di tutti i rami troncati, sono rimaste solo le nervature delle poche foglie ancora appese,
. un'Agave attenuata che sembra essere stata interamente masticata da un cane,
. l'unico Ricino nato da seme che stava crescendo sano e vigoroso, totalmente scomparso,
. il vaso stracolmo di Tradescantia pallida estremamente vigorosa, totalmente rasa e la parte vegetale caduta totalmente macinata, ho recuperato solo cinque o sei monconi massimo da 5cm!
. L'Alchechengi alto quasi quanto me, uno spettro fatto di rami troncati e penzoloni e solo le nervature delle foglie
. Le Aloe tutte con le foglie spaccate o venate in più punti
. la Kalanchoe thyrsiflora che stava diventando importante totalmente rovinata esteticamente non c'è una foglia sana, stessa sorte per le altre Kalanchoe
. Il vaso di Sedum coda d'asino, quasi totalmente glabro ho qualche migliaio di foglioline a terra, macinate anche quelle
. La Monstera deliciosa, che ero riuscito a riportare al pieno di salute e bellezza ha tutte le foglie sbriciolate, tranne la nuova che essendo perfettamente perpendicolare al terreno ha assecondato la caduta della grandine.

e potrei continuare ancora per un bel pò...

 

farent

Aspirante Giardinauta
comprendo lo sconforto , Da noi il 22 luglio erano arance che hanno bombardato la nostra zona , e non descrivo i danni a macchine e case , rimaniamo nel giardino che il giorno dopo sembrava che fosse zappato , ho al centro una quercia stupenda che gli sono stati tranciati quasi tutti i rami nuovi e di 1 anno , tigli defogliati ibischi come averli trinciati ,la mia prima ortensia quasi sparita , rose che sembravano potate a primavera , anche io demoralizzato ma fiducioso della sopravvivenza della natura , ho solo tolto i rami a penzoloni ( pochi) e ho aspettato 2 settimane ma sempre controllando , e miracolo della natura hanno ricominciato tutte a rivivere , quasi tutte le piante hanno gemme di "sopravvivenza", ora sto ridando una forma con i nuovi getti che hanno emesso in questi mesi , forse ora visto che siamo in autunno non rigemoglieranno , ma a primavera ripartiranno da zero ma con radici piu robuste e in poco tempo saranno ancora stupende
 

Sybian

Giardinauta
Per una volta nella vita voglio fare la vittimina, dunque proseguo con il piangermi addosso:

La Brugmansia (da talea, 1 anno) al suo primo fiore, il fiore era nella parte mancate del ramo!
IMG_20231105_134351_resize_8.jpg

Questo era un cespuglietto di Incenso
IMG_20231105_134252_resize_53.jpg


Kalanchoe thyrsiflora, l'unica sopravvissuta
IMG_20231105_134630_resize_16.jpg


Agave più che attenuata, direi masticata (da talea, 3 anni)
IMG_20231105_134625_resize_15.jpg

Quel che rimane di un cespuglietto di Bulbine frutescens,
IMG_20231105_135953_resize_96.jpg

2⁰ Brugmansia (talea, 1 anno)
IMG_20231105_134958_resize_74.jpg


Metto fuori i Filodendri così si rinvigoriscono (talee, da 7 a 2 anni):
IMG_20231105_134840_resize_44.jpg IMG_20231105_134531_resize_78.jpg IMG_20231105_134756_resize_78.jpg IMG_20231105_134536_resize_71.jpg
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Per una volta nella vita voglio fare la vittimina, dunque proseguo con il piangermi addosso:

La Brugmansia (da talea, 1 anno) al suo primo fiore, il fiore era nella parte mancate del ramo!
Vedi l'allegato 798288

Questo era un cespuglietto di Incenso
Vedi l'allegato 798291


Kalanchoe thyrsiflora, l'unica sopravvissuta
Vedi l'allegato 798294


Agave più che attenuata, direi masticata (da talea, 3 anni)
Vedi l'allegato 798297

Quel che rimane di un cespuglietto di Bulbine frutescens,
Vedi l'allegato 798300

2⁰ Brugmansia (talea, 1 anno)
Vedi l'allegato 798303


Metto fuori i Filodendri così si rinvigoriscono (talee, da 7 a 2 anni):
Vedi l'allegato 798306 Vedi l'allegato 798309 Vedi l'allegato 798312 Vedi l'allegato 798315
Tutte perfettamente recuperabili. Adesso non fare nulla. A primavera pulisci dal secco e dal rotto. La Monstera e le brugmansie segale al piede: torneranno bellissime.
 

Sybian

Giardinauta
Tutte perfettamente recuperabili. Adesso non fare nulla. A primavera pulisci dal secco e dal rotto. La Monstera e le brugmansie segale al piede: torneranno bellissime.
Belin, ma tu metti a dura prova il mio coraggio che ti assicuro non ho, quando si tratta di potature drastiche! ti ricordo il post del Coleus di @Stellina90 e stavamo parlando del Coleus!!! :)

Ieri mi sono già dato da fare e non avevo ancora letto il tuo messaggio, ho fatto diversamente nelle Brugmansie ho tagliato via le foglie danneggiate e dimezzato i rami. Nei filodendri ho mantenuto le foglie che presentavano i contorni delle rotture già asciutte e "marginate", le altre con rotture ancora fresche le ho tagliate via per intero.
 
Ultima modifica:

Sybian

Giardinauta
Aggiornamento:
Dopo essermi pianto addosso più del dovuto, ieri finalmente mi sono fatto coraggio e rimboccato le maniche e devo dare ragione a @danielep man mano che procedevo la voglia di rimettere tutto a posto mi ha dato la forza di ricominciare e proseguire.
Ad essere onesto, forse questa mia "tragedia" è servita per mettere mano alle succulente che probabilmente non avrei più toccato, ma di cui tutte avevano necessità di manutenzione (alcune addirittura con più di un metro di radice fuori dal vaso), e pulizia del fogliame vecchio che rischiava di creare marcescenze.
Ne ho approfittato e tutti i vasetti più piccoli anzichè incastrarli tra le piante grandi e massi accatastati, le ho alzate su un tavolo improvvisato con due cavalletti e il piano di una tavola, poi come mio solito li ho ammassati tutti insieme, risultato sempre piuttosto "naturale", ma più ordinato.

Le Brugmansie le ho potate del fogliame rotto e dimezzato i rami spaccati, nei Philodendron ho mantenute le foglie rotte, ma già marginate e tagliato via le altre e più o meno ho fatto le medesime cose anche sulle altre piante danneggiate.

Non so ancora come intervenire sullo spettrale Alchechengi, ho reciso solo le spaccature dei rami per lasciare tagli puliti ed eliminato le foglie dimezzate, potrebbe reggere una potatura drastica contando che andiamo ancora verso piogge intense e abbassamento delle temperature?

Invece vi confermo che il Ricino è proprio sparito non ve ne è più traccia è rimasto solo il tutore :cry:
 

danielep

Florello Senior
Chiaro che i caratteri sono diversi, ma, spesso, le esperienze negative fortificano e insegnano a rimboccarsi le maniche e a reagire.
Vedi che stai già cominciando ad essere positivo e a capire che le piante hanno capacità di sopravvivenza insospettabili ? Già l'avevi notato sul Coleus...
 

Stellina90

Aspirante Giardinauta
Belin, ma tu metti a dura prova il mio coraggio che ti assicuro non ho, quando si tratta di potature drastiche! ti ricordo il post del Coleus di @Stellina90 e stavamo parlando del Coleus!!! :)

Ieri mi sono già dato da fare e non avevo ancora letto il tuo messaggio, ho fatto diversamente nelle Brugmansie ho tagliato via le foglie danneggiate e dimezzato i rami. Nei filodendri ho mantenuto le foglie che presentavano i contorni delle rotture già asciutte e "marginate", le altre con rotture ancora fresche le ho tagliate via per intero.
Caspita, tentennerei anche io!!!
 
D

Davide N.

Guest
Caspita, tentennerei anche io!!!
Un love per il verbo tentennare.

Tornando in tema, mi dispiace moltissimo @Sybian. Se non altro impari che in estate bisogna fare molta attenzione alle previsioni meteorologiche e proteggere quanto più possibile almeno le piante in vaso. ;) Un bravo giardiniere controlla le previsioni ogni mattina, conosce un minimo le dinamiche dell'atmosfera e si organizza di conseguenza.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Sybian

Giardinauta
Un love per il verbo tentennare.

Tornando in tema, mi dispiace moltissimo @Sybian. Se non altro impari che in estate bisogna fare molta attenzione alle previsioni meteorologiche e proteggere quanto più possibile almeno le piante in vaso. ;) Un bravo giardiniere controlla le previsioni ogni mattina, conosce un minimo le dinamiche dell'atmosfera e si organizza di conseguenza.
In realtà fin da subito le ho sistemate nel punto più protetto ed idoneo del giardino, e dato che parliamo quasi di un centinaio di vasi la gestione non è così immediata in base al meteo, in oltre le avevo posizionate in modo che crescessero liberamente come fossero a dimora, (esclusi i Philodendron che erano temporaneamente fuori per la bella stagione, ma comunque "protetti" sotto gli alberi).
In questi cinque anni hanno già preso delle grandinate, ma essendo appunto nel punto più riparato e le precipitazioni di minor diametro, intensità e durata i danni precedenti sono stati esigui. Questa volta oltre al diametro dei chicchi, c'è stata la complicità del vento che ha focalizzato la perturbazione in quel punto.
 

danielep

Florello Senior
Un love per il verbo tentennare.

Tornando in tema, mi dispiace moltissimo @Sybian. Se non altro impari che in estate bisogna fare molta attenzione alle previsioni meteorologiche e proteggere quanto più possibile almeno le piante in vaso. ;) Un bravo giardiniere controlla le previsioni ogni mattina, conosce un minimo le dinamiche dell'atmosfera e si organizza di conseguenza.

In realtà fin da subito le ho sistemate nel punto più protetto ed idoneo del giardino, e dato che parliamo quasi di un centinaio di vasi la gestione non è così immediata in base al meteo, in oltre le avevo posizionate in modo che crescessero liberamente come fossero a dimora, (esclusi i Philodendron che erano temporaneamente fuori per la bella stagione, ma comunque "protetti" sotto gli alberi).
In questi cinque anni hanno già preso delle grandinate, ma essendo appunto nel punto più riparato e le precipitazioni di minor diametro, intensità e durata i danni precedenti sono stati esigui. Questa volta oltre al diametro dei chicchi, c'è stata la complicità del vento che ha focalizzato la perturbazione in quel punto.
Teoricamente tutto giusto. Ma dipende anche dal numero di piante, dalla volontà o dal fatalismo del coltivatore, dalla schiena, dall'età...
Personalmente, visti gli allarmi "allarmistici" del meteo (quasi quotidiani) ed alle numerose volte che mi sono sobbarcato l'onere di riparare i troppi vasi per allarme vento o grandine, penso (e non attuo) semmai , per gli uomini di buona volontà ( e anche quella di spendere), di provvedere a dei ripari fissi per la grandine e/o ridossi per il vento. Poi, citando un modo di dire di mia madre, : " palla fai tu!":rolleyes::rolleyes::rolleyes: . E, penso, fosse riferito all'imprevedibilità dei rimbalzi di una palla sferica, non già a quelli di una palla ovale, ancor più imprevedibili...
 
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D

Davide N.

Guest
Certamente ognuno fa quel che può e quel che vuole... Dal mio punto di vista il giardino è un luogo in cui le piante stanno in terra, non uno spazio da riempire con centinaia di vasi a destra e a sinistra che non si riescono a gestire, quindi non capisco bene certi ragionamenti. Per me i vasi stanno in casa o in una serra, o al limite sul terrazzo ma pochi.
 

Sybian

Giardinauta
Certamente ognuno fa quel che può e quel che vuole... Dal mio punto di vista il giardino è un luogo in cui le piante stanno in terra, non uno spazio da riempire con centinaia di vasi a destra e a sinistra che non si riescono a gestire, quindi non capisco bene certi ragionamenti. Per me i vasi stanno in casa o in una serra, o al limite sul terrazzo ma pochi.

Ti confermo che ci sono altri vasi, anzi altre piante, che stanno anche in casa e sul terrazzo.
Gli altri a cui ti riferivi messi fuori in giardino arrivano dall'appartamento in cui abitavo prima, in cui non esisteva ne giardino ne terrazzo. Trasferiti nella casa nuova li ho collocati nella soletta di cemento adiacente al muro dell'edificio, quindi anche protette dal tetto dello stesso, dunque i vasi non sono né a destra né a sinistra e nemmeno sparsi per il giardino.

Gli unici presenti sul terreno del giardino sono per garantire alla pianta stessa miglior vita, poiché il terreno è un miscuglio di ghiaia e argilla ipercompatta e vecchio di cent'anni, che andrebbe scavato bonificato e sostituito, ma le priorità sono sempre altre essendo comunque in affitto.

Leggo che sei molto drastico nella gestione del tuo giardino e buon per te se ti porta serenità, io invece sono un po' più elastico sia per il poco tempo che posso dedicargli, sia per la difficoltà del giardino stesso, (terra, luce, posizione), con molta pazienza ed esperimenti sono arrivato ad avere comunque altrettante soddisfazioni. Per l'appunto il mio rammarico della grandinata, è aver visto sparire alcune piante messe a dimora cresciute da seme o talea, e rovinate le mie succulente che mi seguono da anni.

Non c'è da capire nessun ragionamento, mi piace circondarmi di piante dentro e fuori casa, propagarle e quelle di cui ahimè mi devo sbarazzare le sradico, ma le metto in vaso per dare loro prima o poi un'altra possibilità altrove.
 

danielep

Florello Senior
Certamente ognuno fa quel che può e quel che vuole... Dal mio punto di vista il giardino è un luogo in cui le piante stanno in terra, non uno spazio da riempire con centinaia di vasi a destra e a sinistra che non si riescono a gestire, quindi non capisco bene certi ragionamenti. Per me i vasi stanno in casa o in una serra, o al limite sul terrazzo ma pochi.
Punti di vista diversi! Quello di un giardiniere professionista e quello di un bonsaista ( nel mio caso). E Sybian avrà un giardino, una realtà ed un punto di vista diversi, essendo in affitto, lamentando un terreno ed una esposizione non ottimali ( usando un eufemismo...:rolleyes:) Amiamo tutti le piante ( anche se c'è chi sostiene che i bonsaisti le "snaturino"), ma ne abbiamo visioni diverse. I provvedimenti a difesa sono diversi. Le piante in terra hanno capacità di ripresa maggiori appunto per essere più abituate ad accadimenti meteo estremi (salvo il caso in cui un albero in terra venga sradicato).
Ho un giardino anch'io, ma le ridotte estensioni delle proprietà attuali non permettono l'inserimento di piante importanti (quanto a dimensioni) e, in effetti, quelli che potrebbero diventare alberi li tengo, pur in terra, "bonsaizzati";)
 

tartina

Master Florello
i fattori che fanno scegliere di coltivare le piante in vaso piuttosto che in giardino sono tanti, se io avessi un giardino meno difficile, era il mio sogno avere tantissime piante a terra, soprattutto da quando ne ho uno così grande...
e non si tratta di trovare quelle più adatte al clima e alla zona in cui si trova il giardino, perchè c'è proprio chi, come me, non riesce a farci crescere quasi niente, nemmeno quelle che hanno tutti i vicini, una ragione ci sarà...
quindi scelgo di avere quello che dà un pò di colore e che più mi piace in vaso...
e non ultimo anche togliersi la soddisfazione di avere piante che in inverno in terra morirebbero ma in vaso si possono spostare e proteggere...
 
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