primo maggio
Maestro Giardinauta
Cara lobelia,
eccomi qua.
E’ proprio un bel keiki, verrà senz’altro benissimo. Rassomiglia molto al mio, quando lo invasai nel marzo scorso. Tranne qualche piccola differenza. Il tuo, in proporzione, ha radici più lunghe e foglie più corte. Il mio aveva tre radici, la più lunga di 5 cm, la seconda 2-3 cm e la terza appena accennata. In compenso aveva una foglia molto più lunga della radici, di una decina di cm. Rispetto alle foglie del mio keiki, le tue hanno un aspetto molto più normale. Il mio aveva una sola foglia dall’aspetto perfettamente normale, adulto. La penultima era molto ricurva. La terzultima aveva una forma a metà tra un cucchiaio e un guscio di noce. La quartultima, cioè la prima, lunga meno di 1 cm, una specie di piccola unghia, gliela avevo strappata per favorire l’emissione delle radici. Nel complesso il tuo ha un aspetto più morbido e disteso, forse dipende dall’essere stato coltivato in ambiente più umido, non saprei.
Io lo invasai in puro muschio, e questo non so ancora se sia stato un bene o un male. Anch’io cercai di tenere il colletto sollevato, di fatto coprii solo le radici, lasciando il colletto a livello del muschio. In pratica posizionai il keiki un po’ inclinato e in modo che una foglia poggiasse sul bordo del vaso, per dargli stabilità. Avevo anche immaginato di legarlo, ma non ce ne fu bisogno.
Ho già raccontato che, dopo il distacco dalla pianta madre, la foglia più grande, cioè l’ultima, che, prima del distacco, cresceva visibilmente, smise di crescere; non solo, dopo una decina di giorni cominciò a disidratarsi, cioè le comparve come una rugosità, una specie di cellulite sulla punta e sui margini verso la punta. Invece le radici, dopo essere state invasate nel muschio, presero a crescere, come se si trovassero nettamente meglio di prima. Insomma, lo stress del distacco si manifestò solo sull’ultima foglia in crescita. Io allora lo coprii con un sacchetto di quelli che si usano per il congelatore messo capovolto sopra la pianta. Bagnare lo bagnavo poco, ma più o meno come bagno le piante adulte, versando un po’ d’acqua lungo i bordi del vaso. L’unica differenza è che lo tenni sotto quel sacchetto per circa un mese. Forse sarebbe cresciuto bene anche senza, ma fatto sta che, appena lo coprii, la foglia riprese subito a crescere con rapidità.
Altro non saprei dirti. L’unica cosa è che io eviterei per un po’ di bagnare la superficie di taglio. Ma solo per eccesso di prudenza. Fertilizzato, mi sembra di aver fertilizzato quasi subito. Di norma io fertilizzo poco ma sempre.
eccomi qua.
E’ proprio un bel keiki, verrà senz’altro benissimo. Rassomiglia molto al mio, quando lo invasai nel marzo scorso. Tranne qualche piccola differenza. Il tuo, in proporzione, ha radici più lunghe e foglie più corte. Il mio aveva tre radici, la più lunga di 5 cm, la seconda 2-3 cm e la terza appena accennata. In compenso aveva una foglia molto più lunga della radici, di una decina di cm. Rispetto alle foglie del mio keiki, le tue hanno un aspetto molto più normale. Il mio aveva una sola foglia dall’aspetto perfettamente normale, adulto. La penultima era molto ricurva. La terzultima aveva una forma a metà tra un cucchiaio e un guscio di noce. La quartultima, cioè la prima, lunga meno di 1 cm, una specie di piccola unghia, gliela avevo strappata per favorire l’emissione delle radici. Nel complesso il tuo ha un aspetto più morbido e disteso, forse dipende dall’essere stato coltivato in ambiente più umido, non saprei.
Io lo invasai in puro muschio, e questo non so ancora se sia stato un bene o un male. Anch’io cercai di tenere il colletto sollevato, di fatto coprii solo le radici, lasciando il colletto a livello del muschio. In pratica posizionai il keiki un po’ inclinato e in modo che una foglia poggiasse sul bordo del vaso, per dargli stabilità. Avevo anche immaginato di legarlo, ma non ce ne fu bisogno.
Ho già raccontato che, dopo il distacco dalla pianta madre, la foglia più grande, cioè l’ultima, che, prima del distacco, cresceva visibilmente, smise di crescere; non solo, dopo una decina di giorni cominciò a disidratarsi, cioè le comparve come una rugosità, una specie di cellulite sulla punta e sui margini verso la punta. Invece le radici, dopo essere state invasate nel muschio, presero a crescere, come se si trovassero nettamente meglio di prima. Insomma, lo stress del distacco si manifestò solo sull’ultima foglia in crescita. Io allora lo coprii con un sacchetto di quelli che si usano per il congelatore messo capovolto sopra la pianta. Bagnare lo bagnavo poco, ma più o meno come bagno le piante adulte, versando un po’ d’acqua lungo i bordi del vaso. L’unica differenza è che lo tenni sotto quel sacchetto per circa un mese. Forse sarebbe cresciuto bene anche senza, ma fatto sta che, appena lo coprii, la foglia riprese subito a crescere con rapidità.
Altro non saprei dirti. L’unica cosa è che io eviterei per un po’ di bagnare la superficie di taglio. Ma solo per eccesso di prudenza. Fertilizzato, mi sembra di aver fertilizzato quasi subito. Di norma io fertilizzo poco ma sempre.