Allora Massimo ti sfido ad andare per boschi e trovarne 3 consecutivi con piante dispari .
Il tuo commento é favoloso perché hai scoperto tutti gli errori che ho volutamente evitato di scrivere ( you win ! ) , ora ti spiego da dove vengono gli errori :
- le piante sulla sinistra sono due ( é una a due tronchi in realtà ) e dovevano essere sistemate diversamente in modo da far vedere tutti e due i tronchi ( tipo quelle sulla destra ) ;
- le piante sulla destra ( anche questa é una a due tronchi ) devono essere abbassate ancora un po' ( secondo il mio progetto ) e cambiate di inclinazione ;
- la linea inclinata é dovuta alle differenti altezze dei pani radicali , o meglio alla differente posizione in altezza di essi .
Questi sono , a mio vedere , i tre errori " mortali " che ho commesso nella realizzazione del boschetto , dovuti a una perdita di concentrazione ( ho lavorato sulla cattedra e a un certo punto é arrivata una marmaglia di colleghi a mettere lo sfagno , proprio mentre io posizionavo le piante ) e alla fretta ( purtroppo i Crespi non chiudono a mio piacimento ) , al rinvaso andrò a scomporlo e lo ricomporrò come lo avevo " visto " .
Vorrei tornare un momento sulla " questione " del numero delle piante :
si usano piante dispari per " eliminare " la simmetria ( che tu hai notato , non ti sfugge niente ) , poi il bello dell'arte é proprio quello di poter " giocare " con le regole talvolta anche violandole ( oltre che questa non é una regola ) e , infine , la natura certo non sta a contare le piante e la mia idea era di " montare " un boschetto che sembrasse naturale , " grezzo " e non fatto " apposta .