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Credenze e tradizioni

aseret

Florello Senior
Fortunatamente non mi è successo,:angue: ma quali altri impedimenti c'erano? vi hanno mai spiegato il perchè?:D :confused:
 
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hakuna__matata

Guest
aseret ha scritto:
Fortunatamente non mi è successo,:angue: ma quali altri impedimenti c'erano? vi hanno mai spiegato il perchè?:D :confused:

non so se ci fossero altri impedimenti, ma in pratica per 40 giorni dopo il parto non ci si dovrebbe lavare, non si dovrebbe fare il bucato ecc ecc....in pratica tutto ciò che riguarda l'acqua non dovrebbe nemmeno essere pensato. A detta della nonna avrei dovuto stare in poltrona tutto il santo giorno e farmi portare il piccolo per le poppate.....ma vi pare?!?!:lol:

non so esattamente il perchè, ma essendo una "usanza" di un tempo credo fosse dovuta al modo di vivere dei nonni di una volta...effettivamente, almeno per quanto riguarda la mia nonnina, non è che avesse avuto tutte le comodità di ora....
 

daria

Master Florello
hakuna__matata ha scritto:
non so se ci fossero altri impedimenti, ma in pratica per 40 giorni dopo il parto non ci si dovrebbe lavare, non si dovrebbe fare il bucato ecc ecc....in pratica tutto ciò che riguarda l'acqua non dovrebbe nemmeno essere pensato. A detta della nonna avrei dovuto stare in poltrona tutto il santo giorno e farmi portare il piccolo per le poppate.....ma vi pare?!?!:lol:

non so esattamente il perchè, ma essendo una "usanza" di un tempo credo fosse dovuta al modo di vivere dei nonni di una volta...effettivamente, almeno per quanto riguarda la mia nonnina, non è che avesse avuto tutte le comodità di ora....

Tutte le credenze e i detti popolari hanno un fondamento dibuonsenso, che poi vengano travisati o superati dal tempo, qesto è un altro discorso.
Intendo dire che non è poi passato molto tempo da quanto una puerpera su due ci lasciava le scarpe, la quasi totale mancanza di igiene ne era la causa.
Anche se appare come un paradosso non far avere contatti... eccessivi con l'acqua era ritenuto saggio per la salute della puerpera e in definitiva del bambino, erano attenzioni particolari dettate dall'affetto oltre che da esigenze pratiche (molta meno acqua a disposizione) rispetto ad ora, così la donna viveva, almeno per quel breve periodo una situazione privilegiata che magari un tempo risultava più gradita:cool2: :) :)
 

aseret

Florello Senior
Penso sia proprio così;le donne una volta erano costrette a svolgere lavori molto pesanti e tra questi c'era anche quello di andare a lavare i panni al fiume o con mezzi primitivi.Permettere alla puerpera di riposare per 40 giorni era un modo per farle riacquistare le forze ed impedire che si ammalasse.:cool2: :cool2:

Hakuna,bella la scenetta di te che arrivi a casa col tuo pargoletto e vieni accolta dalle ziette sul piede di guerra....:lol: :angue: :lol:

E i neonati? vi ricordate come erano fasciati ?:ciglione:
 
H

hakuna__matata

Guest
aseret ha scritto:
:ros: :ros: :ros: :lol: :lol:

Secondo la mia mamma era per evitare che le gambine crescessero storte:confused: :confused:


si, ok......allora il mio papino l'hanno stretto troppo poco!!!!!:lol: :lol:
ha lo stesso le gambe storte:D
 

aseret

Florello Senior
Qui da noi ci sono ancora sulle rive del fiume le pietre che servivano per

lavare i panni:qualcuno di voi sa come si faceva?
 

daria

Master Florello
cara mia, in ginocchio maniche rimboccate sulle braccia e una bella cantatina in coro per non sentire il mal di schiena:froggie_r :froggie_r
Ma ci pensate!!! Io senza la lavatrice non sopravviverei due giorni:cool2: :cool2:
 
H

hakuna__matata

Guest
pietre???
intendi dire proprio sassi o quei posti cementati dove si andava a lavare (lavatoi)???
 

aseret

Florello Senior
Sì, proprio quelle! Le donne portavano in giorni prestabiliti,così mi hanno riferito,grosse ceste piene di panni da lavare sulla riva dei fiumi e in ginocchio, come dice Daria insaponavano e risciacquavano la biancheria.
Se la zona era ampia e c'era spazio si stendeva la biancheria sul greto del torrente o sui cespugli :ho un lontano ricordo di ciò e delle donne che portavano i cesti sul capo.

Evviva la lavatrice e lode a chi l'ha inventata!

Ho sentito parlare di un altro sistema di lavaggio, ma non lo ricordo bene.
 

aseret

Florello Senior
A proposito di sapone:per lavare la lana si utilizzava la saponina,che si estraeva frantumando e bollendo in acqua le parti verdi della 'saponaria officinalis',pianta dai fiori rosa profumati.:flower:
 

Mariangela1

Aspirante Giardinauta
aseret ha scritto:
:ros: :ros: :ros: :lol: :lol:

Secondo la mia mamma era per evitare che le gambine crescessero storte:confused: :confused:

Mia mamma mi ha fasciata stretta stretta, a tre mesi mi hanno messo il divaricatore per un problema all'anca, naturalmente con le gambe ben allargate; quando è nata mia sorella 7 anni dopo, mia mamma cosa fà? La rifascia stretta stretta! Ma io dico, non aveva imparto niente con la prima figlia?
E cosa dire di mia cognata, quando è nata a lei hanno fasciato anche le mani, tanto bene e tanto stretta che gli avevano persino stortato una manina mah!:ciglione: :ciglione:
 

aseret

Florello Senior
Che energia! Cmq era una tradizione antichissima , può darsi che sia nata dalla paura che il bambino cadesse dalla culla o venisse morso da qualche animale.Da qualche parte ho letto che venivano appesi alle pareti come un abito, ma sinceramente non so se sia vero.
 
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hakuna__matata

Guest
aseret ha scritto:
Sì, proprio quelle! Le donne portavano in giorni prestabiliti,così mi hanno riferito,grosse ceste piene di panni da lavare sulla riva dei fiumi e in ginocchio, come dice Daria insaponavano e risciacquavano la biancheria.
Se la zona era ampia e c'era spazio si stendeva la biancheria sul greto del torrente o sui cespugli :ho un lontano ricordo di ciò e delle donne che portavano i cesti sul capo.

Evviva la lavatrice e lode a chi l'ha inventata!

Ho sentito parlare di un altro sistema di lavaggio, ma non lo ricordo bene.

dalle mie parti lungo un fiume c'è ancora il vecchio lavatoio coperto, mi sa che domani vado in passeggiata e faccio foto, così ve lo posto....ce n'erano molti, ma poi sono stati distrutti....

non so se per l'altro modo di lavare intendi questo, ma la mia mamma mi dice sempre che da piccola per lavare la biancheria e le lenzuola usavano un grande contenitore, buttavano dentro acqua bolente e cenere, mescolavano il tutto e alla fine risciacquavano. Lei dice che veniva fuori tutto bianchissimo....
 
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hakuna__matata

Guest
aseret ha scritto:
Sì ,era proprio quello. Dai, aspettiamo le foto, grazie....

qui, in dialetto la chiamavano lisia...per le foto, se non è domani è sicuramente domenica, mi avete fatto fenir voglia di fare un bel giretto!!!!!!
 

aseret

Florello Senior
Qui in trentino si chiamava lissia o liscia bugada il bucato che veniva fatto a mano in ogni casa nella'brenta' col bugarol(cenere) e il saon(sapone)
 
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hakuna__matata

Guest
aseret ha scritto:
Qui in trentino si chiamava lissia o liscia bugada il bucato che veniva fatto a mano in ogni casa nella'brenta' col bugarol(cenere) e il saon(sapone)

il bugarol non lo sapevo, ma le altre si dicono pure qui!!!!!!!
 

aseret

Florello Senior
Mi hanno anche raccontato che quando era inverno e le mani si riempivano di geloni per il freddo e per l'acqua gelida,le donne, quando andavano a lavare al fiume, per potersi riscaldare un po' accendevano dei fuochi sulle 'roste' o si
portavano dei bracieri con carboni ardenti.:( :mad:
 
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