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Consiglio rampicante in orcio

whybob71

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti/e
ho un grosso orcio (alto circa 90 cm e molto ma molto panciuto) che ho già fissato al muro con un collare di ferro (altrimenti cadrebbe a terra; la base è molto piccola). Dentro vorrei mettere un rampicante che abbia queste caratteristiche:
- fioritura estiva
- amante del caldo
- poca esigenza idrica
- Crescita abbastanza rapida

L'orcio è appoggiato ad un pilastro in muratura che fa da struttura portante ad una tettoia in legno rivestita in coppi.

In un altro orcio (in una zona diversa, lontana) ho messo una bignonia contessa sara; mi piace molto, fa tanti fiori, però anche se l'orcio è grosso, in estate devo innaffiare spesso.......

qualche suggerimento?????
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
mi spiace ma per mia esperienza in un orcio (sopratutto se "molto panciuto"e comunque qualsiasi ,e non definita, dimensione) niente e nessun rampicante........
come niente piante con radici profonde (come "rinco", glicini, viti americane /canadesi, bignonie, caprifogli, forsizie, hibyscus o alberelli vari ,ecc ecc cioé a "radici profonde e non superficiali") altrimenti a distanza di pochi anni per i rinvasi devi .....
--o rompere l'orcio/anfora o una volta "drasticamente potati " alla base e "diserbati" attendere il loro "marcimento e deperimento" completo per estrarli dal contenitore..........
--oppure potrei solo consigliarti delle clematis (radici poco invasive e relativamente profonde ,ma molto "fragili e delicate" ed estirpabili) oppure dei rampicanti "stagionali" e quindi "rigenerabili" di volta in volta (ad esempio le ipomee).........come tutte i rampicanti definiti (dalle "nostre parti" ,quindi in italia e non nel loro ambiente "esotico") medio piccole o medie o a crescita lenta .........:Saluto:
 

whybob71

Aspirante Giardinauta
mi spiace ma per mia esperienza in un orcio (sopratutto se "molto panciuto"e comunque qualsiasi ,e non definita, dimensione) niente e nessun rampicante........
come niente piante con radici profonde (come "rinco", glicini, viti americane /canadesi, bignonie, caprifogli, forsizie, hibyscus o alberelli vari ,ecc ecc cioé a "radici profonde e non superficiali") altrimenti a distanza di pochi anni per i rinvasi devi .....
--o rompere l'orcio/anfora o una volta "drasticamente potati " alla base e "diserbati" attendere il loro "marcimento e deperimento" completo per estrarli dal contenitore..........
--oppure potrei solo consigliarti delle clematis (radici poco invasive e relativamente profonde ,ma molto "fragili e delicate" ed estirpabili) oppure dei rampicanti "stagionali" e quindi "rigenerabili" di volta in volta (ad esempio le ipomee).........come tutte i rampicanti definiti (dalle "nostre parti" ,quindi in italia e non nel loro ambiente "esotico") medio piccole o medie o a crescita lenta .........:Saluto:

grazie per i consigli.
Ne approfitto per chiedere una cosa da inseperto: ma il rinvaso è sempre necessario? non è possibile che la pianta raggiunta una certa dimensione e contenuta con regolari potature possa mantenere la sua salute per molti anni? ho diversi rampicanti (bignonie, rinco, bouganville) in vasi (di dimensioni generose ma non gigantesche), ormai da alcuni anni (i rinco + vecchi hanno una 15ina di anni) e godono tutti di ottima salute. Li poto e li concimo con regolarità ma nessuno è stato mai rinvasato.
Mi spiegate un poco? grazie
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
tutte le rampicanti sopratutto le perenni e se possono raggiungere grandi dimensioni hanno un pane radicale altrettanto dimensionato e robusto, vale per i rinco e molto per le bignonie come vale anche per le viti canadesi (parthenocissus quinquefolia, mentre ad esempio per le americane tricuspidate, che hanno radici più fini e meno robuste, il problema si pone poco).

anch'io ho dei rinco da più di venti anni in vasi a mezzaluna medio grandi (in realtà profonde 60cm e forse è questa misura che mi ha mitigato il problema del loro rinvaso ) però ogni due anni asporto due tre cm di terriccio lungo il bordo del vaso e per tutta la sua profondità per sostituirlo con del nuovo e ti assicuro che è una gran faticaccia e pure pensa che le radici nonostante tutto sono riuscite a rompermi ed aprirmi alcuni vasi........mentre un paio mi sono velocemente deperiti e ho dovuto sostituirli .......invece senza l'operazione dell'apporto di nuovo terriccio mi diventano via via sempre più piccoli sia i fiori sia le foglie...poi deperiscono esponenzialmente e infine seccano....e questo vale anche per le bignonie.
nei vasi ad anfora o a orcio è praticamente impossibile farlo ,ora io non so le dimensioni degli orci in questione ma è sicuro che alla fine nonostante le "particolari cure" ti troverai a dover scegliere tra il lasciar morire la pianta o rompere gli orci così come è successo a me per un caprifolio posizionato in un vaso ad anfora (tra l'altro abbastanza grande eppure ......."puff" )
ecco perchè ti consiglierei piante a sviluppo veloce ma con comportamento stagionale (esempio le clematidi , non tutte ma quasi tutte, e le ipomee) però questa loro velocità molte volte coincide con altrettanta veloce sete e bisogno di acqua e poca propensione alla siccità........
prova ad aspettare consigli da altri utenti o a leggerti in questa sezione se vi è qualche altro 3D che parla di piante simili alla tua richiesta..........
 
Ultima modifica:

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ha ragione Marco.enne per quel che riguarda i grandi rampicanti (Gelsomino, Bignonia, ecc.) che soffrono in vaso.
Io proverei però a coltivare in un contenitore così grande sia Plumbago capensis che Solanum jasminoides. Sono essenze che possono essere allevate come ricadenti oltre che come rampicanti, non salgono avvolgendosi ai sostegni, producono rami che possono essere guidati anche orizzontalmente.
Abbi cura di mettere nell'orcio un buon substrato di coltura (non usare solo terricci da sacco), ben concimato, un buon drenaggio e...buona fortuna.
Sono piante abbastanza semplici, che non costano cifre impossibili, quindi varrebbe la pena di sperimentarle in una situazione del genere.
 
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