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connessione lenta? loro se la sono fatta superveloce letteralmente da sé!

elena_11293

Master Florello
due articoli che mi hanno mandato oggi, fantastico!, ho sempre pensato che le soluzioni ci sono, basta volerle cercare (e usare) invece di lucrare e sperperare..

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..In un Paese dove il 37% della popolazione non usa Internet, parlare solo di reti è come costruire autostrade mentre i cittadini non hanno la patente. L’Italia senza fibra naviga quattro volte più lenta della Corea, praticamente alla velocità di Internet negli anni ’90 e su 28 Paesi dell’Ue è al 25° posto dell’indice europeo di digitalizzazione (Desi). Se in Corea del Sud la velocità media di connessione è di 20,5 megabit e in Svezia è di 17,4 mega, noi siamo fermi a 5,4 mega. In Italia il servizio universale garantito per legge è fermo al doppino di rame collegato al modem..

Nel frattempo, però, da un lato Valerio, uno studente astigiano, ha avuto un’intuizione geniale e dall’altra 1.477 cittadini piemontesi si sono organizzati e…… (maggiori info negli articoli sottostanti sul sito de "La Stampa").


uno studente piemontese inventa la banda superlarga al laser!
=> http://www.lastampa.it/2016/04/24/e...ogia-laser-b2vtYpctOKteXpy8wfHCKN/pagina.html


un'associazione di cittadini fornisce la banda larga ai piccoli comuni dove non arrivava
=> http://www.lastampa.it/2015/07/20/c...anda-larga-f5GuBlMxdUADwg6SkATJ6N/pagina.html


...In attesa che questo ragazzo brevetti la sua invenzione, se dove si vive c'è un problema di connessione perchè non seguire allora l'esempio dell'associazione piemontese di cui sopra e contattare loro e il prof. Daniele Trinchero per avere tutte le informazioni necessarie? ;)
 

elena_11293

Master Florello
ehh, già, chi ha proprio di quei problemi in effetti fatica anche a passare ad altre pagine soprattutto se pesanti... allora posto direttamente i contenuti!!


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"Lo studente di Asti che porta la banda larga nei paesini grazie alla tecnologia laser" - L’invenzione di Valerio: «La rete era troppo lenta»
di Riccardo Coletti, nizza monferrato (asti) - 24/4/2016

Valerio Pagliarino vive a Castelnuovo Calcea (Asti) e frequenta il Liceo scientifico

Invece di aspettare che qualcuno risolvesse il problema, se l’è risolto da solo. Una soluzione per eliminare il «digital divide» che affligge quasi metà del territorio italiano. Valerio Pagliarino, studente di Liceo scientifico, vive in un piccolo paese dell’Astigiano, e già negli anni passati è stato premiato in concorsi scientifici. La sua nuova invenzione è portare in tutti i piccoli centri la banda larga. La banda larga in Italia, secondo una recente indagine, ci fa navigare a un quarto della velocità della Corea del Sud, capofila nel mondo. La risposta di Valerio Pagliarino è tanto semplice quanto geniale: una fibra ottica virtuale, grazie alla tecnologia laser, utilizzando i tralicci dell’alta tensione già esistenti.

L’ispirazione è arrivata da un vecchio telecomando e da un articolo de La Stampa sulla concorrenza tra Enel a Telecom per portare la fibra ottica sui tralicci della corrente elettrica. «Dove vivo, Castelnuovo Calcea, la rete è lenta. Il gestore non ci porta i 7 mega perché costa troppo, navighiamo a 0,6». Invece di chiamare il servizio clienti per lamentarsi, ha deciso di «smanettare» e trovare una soluzione. «Stavo facendo esperimenti sulla trasmissione – racconta Valerio – quando ho avuto l’illuminazione. In fondo la fibra ottica trasmette luce lungo un dispositivo fisico. Ma la tecnologia per trasmettere luce senza fili c’è, ed è il laser». Neanche il tempo di pensarla che era già in rete a cercare se altri avevano avuto la sua intuizione. «Ho cercato e ricercato, ma non c’è traccia di idee simili». Eppure Valerio, era il dicembre del 2015, non aveva ancora colto a pieno il potenziale della sua intuizione. L’occasione è arrivata dal suo liceo: il Galilei di Nizza Monferrato. «Una mia insegnante, Giuseppina Bogliolo, mi ha proposto di partecipare a un concorso – ricorda – ,“I Giovani e le Scienze 2016”. Il termine per presentare la relazione era metà febbraio, ma il bando l’ho letto solo dopo le vacanze natalizie. Quando la professoressa ha letto la mia tesina mi ha fissato per qualche istante e mi ha dato un consiglio prezioso: Valerio, corri a brevettarla».

Ora la domanda di brevetto è stata inoltrata e il Laserwan, questo il nome del progetto, potrebbe diventare realtà. Intanto Valerio ha vinto il premio speciale Aica per il miglior progetto sulle tecnologie della comunicazione e dell’informazione e la sua idea, «Laserwan: connessione a banda ultralarga laser», parteciperà all’Eucys, concorso dell’Unione Europea per i giovani scienziati che si terrà a Bruxelles dal 15 al 20 settembre.

Se gli si chiede quanto possa costare un prototipo, la risposta lascia senza parole. «L’ho già costruito – rivela –, ho usato i pezzi di un vecchio aspirapolvere, due telecomandi rotti e un paio di schede elettroniche comprate on line». Il test ha avuto successo. «Ho trasmesso un film in streaming e ha funzionato perfettamente. Secondo i miei calcoli la velocità di navigazione con questa tecnologia arriva a 500 mega al secondo sia in download che in upload». Valerio non si è fermato e ha fatto anche i conti in tasca a chi volesse acquistare la sua tecnologia. «Secondo quanto ho trovato on line, posare la fibra ottica costa 1000 euro al metro. Il mio Laserwan abbatte i costi di 100 volte. Ogni chilometro, per servire 100 utenze, costerebbe 10 mila euro». Il nemico del suo progetto è la nebbia. «Ma ho già la soluzione – conclude –, una sorta di telemetria in stile Formula 1 che modula il segnale e può bucare anche i banchi più fitti».

Fonte: "La Stampa"

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"I cittadini si fabbricano la banda larga" - Altri otto comuni aderiscono all’associazione che porta Internet a basso costo nelle piccole realtà

di Andrea Rossi, Torino - 20/7/2015


L’idea di fondo è utilizzare materiali a basso costo su cui implementare la tecnologia necessaria a trasmettere il segnale Internet


Si era capito subito che sarebbe stato un esperimento dirompente: i cittadini che si mettono in proprio per garantirsi un servizio che il mercato fornirebbe solo a condizioni improponibili o comunque piuttosto svantaggiose. Si era capito anche che molti avrebbero seguito l’esempio di Verrua Savoia, 1.477 abitanti a 60 chilometri da Torino, diventato alla fine dello scorso anno il primo comune italiano a essere considerato un provider, ovvero un fornitore di servizi Internet sul modello delle compagnie telefoniche. Nel giro di pochi mesi il modello ha piantato radici e ora mostra i primi germogli. Verrua Savoia ha fatto da apripista, poi si è aggiunto Lamporo, piccola realtà del vercellese, e da qualche giorno altri sette comuni: Brozolo, Brusasco e Cavagnolo, in provincia di Torino; Gabiano Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Villamiroglio, in provincia di Alessandria.

'Contro il «digital divide»'

Entro fine anno 3.200 famiglie otterranno una connessione a Internet pagando una cifra quasi irrisoria, 50-80 euro l’anno a seconda dei casi. Gliela fornirà non il Comune (la legge lo vieta) ma un’associazione di cittadini creata ad hoc da un professore del Politecnico. Daniele Trinchero, fondatore del laboratorio i-Xem, qualche anno fa - dopo aver portato Internet a costo zero (o quasi) nei luoghi più remoti, e perciò ignorati dalle grandi aziende di telecomunicazioni, dal Monte Rosa alla foresta amazzonica, alle isole Comore - ha deciso di portarlo anche a casa sua, Verrua Savoia. Un piccolo comune in collina, tra i tanti a scontare il «digital divide» che affligge l’Italia, divisa tra le aree urbane raggiunte dalla banda larga e le piccole realtà, spesso sprovviste.

L’esperimento è cominciato così: Trinchero, con un gruppo di ricercatori, ha recuperato vecchi pc, schede radio, antenne, e realizzato due ponti radio da quaranta chilometri ciascuno portando la banda larga sul 97% del territorio di Verrua. Quattro anni dopo quel progetto si è trasformato: esaurito il finanziamento del ministero dell’Università e il contributo del Politecnico, è diventato un’associazione composta dai cittadini di Verrua, chiamata «Senza Fili, Senza confini», che oggi fornisce la banda larga a 360 famiglie (su 650) al costo di 50 euro l’anno. Una rivoluzione: nei mesi scorsi ne hanno parlato il New York Times, la Bbc, Al Jazeera. Un apripista per il resto d’Italia: in sei mesi mille comuni hanno scritto o telefonato per chiedere informazioni. E l’associazione dei Digital Champions italiani ha chiesto a Trinchero, che di «Senza Fili Senza Confini» è presidente, di analizzare la replicabilità del modello adottato a Verrua.

'Il modello si estende'

Ed ecco il terzo programma: «Senza Esclusi». Trinchero ha analizzato la situazione: la forbice tra zone urbane e rurali negli ultimi anni si è progressivamente ampliata. All’interno della stessa campagna esiste un divario digitale: anche quando il capoluogo ha accesso alla banda larga quasi mai la connessione raggiunge tutto il territorio, anzi, spesso i piccoli insediamenti ne restano privi. «Senza Esclusi» è un modo per mettere a disposizione le competenze tecniche e l’esperienza accumulata a Verrua. Il primo a testarlo è stato Lamporo, in provincia di Vercelli. Poi si sono aggiunti gli altri sette, per ora inglobati dall’associazione ma solo finché non riusciranno a cavarsela da sé. Altri arriveranno, del resto il bacino potenziale è sterminato: basti pensare che 3.521 degli 8.092 comuni italiani hanno meno di 2 mila abitanti.

Fonte: "La Stampa"
 

Delonix

Florello Senior
Che bomba! Alla faccia di chi dice che i nostri ragazzi non hanno cervello. Spero solo che non salti fuori un non so che e gli fregan l'idea

Io spero che invece non si faccia comprare a ottimo prezzo la sua idea da una multinazionale delle comunicazioni che prontamente insabbierà l'idea per 15 anni per lucrare sulle "vecchie" tecnologie pian pianino....
Avete mai sentito parlare di auto ad idrogeno? è pronta dagli anni 70 ma ancora "non s'ha da fare"
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
In ogni caso complimenti al ragazzo, ma non capisco cosa abbia scoperto di rivoluzionario. La fibra ottica trasmette luce, e questa viene creata con un laser.
Ci sono già esperimenti e brevetti ad altissimo livello per trasmissione via laser in assenza di ostacoli. Parliamo della NASA.

Nel caso di utenze 'terrestri' gli scienziati di tutto il mondo hanno ritenuto opportuno veicolare la luce su un 'filo' di vetro e coprirlo per evitare che un banco di nebbia, un piccione, una nuvola...interrompessero un bonifico dal portale di home banking, un acquisto con carta di credito, la trasmissione di dati sanitari ecc...
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
In Italia siamo messi maluccio.
Giusto la settimana scorsa mi contatta telecom ed un gentile operatore mi annuncia che finalmente anche io posso disporre della f.a.v.o.l.o.s.a. connessione a fibre ottiche...superveloce...bla bla bla....un altro pò e con quella ci posso andare sulla luna.
Lo lascio parlare e dopo gli spiego che dove abito io fa fatica ad arrivare anche la normale connessione adsl, lui tutto imperterrito mi dice che è impossibile perchè telecom arriva ovunque e bla bla bla....le solite storie.
Alla fine non contento ha controllato e cosa mi dice? "Oddio signora, ma lei ha ragione....abita in mezzo al nulla". (abito a 2,5 km dal centro, il mio paese ha 20.000 abitanti e si trova nella prima periferia di una grossa città veneta....proprio in mezzo al nulla non direi).
Alla fine della fiera vien fuori che devo pure ringraziare telecom per la connessione a 2gb che mi ritrovo.
Dire che siamo nel terzo mondo è un pò troppo ottimistico.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Io spero che invece non si faccia comprare a ottimo prezzo la sua idea da una multinazionale delle comunicazioni che prontamente insabbierà l'idea per 15 anni per lucrare sulle "vecchie" tecnologie pian pianino....
Avete mai sentito parlare di auto ad idrogeno? è pronta dagli anni 70 ma ancora "non s'ha da fare"
Il discorso non è così semplice come appare Delo, per avere l'idrogeno serve un'elevata quantità di energia, è la resa è ancora bassa
 

Icchy92

Guru Giardinauta
L'idea del ragazzo non ha niente di geniale e infatti non può funzionare :confused: comunque ultimamente stanno ampliando molto la copertura in fibra ottica, il problema semmai è il prezzo non sempre equo
 

Crimson king

Florello
In Italia siamo messi maluccio.
Giusto la settimana scorsa mi contatta telecom ed un gentile operatore mi annuncia che finalmente anche io posso disporre della f.a.v.o.l.o.s.a. connessione a fibre ottiche...superveloce...bla bla bla....un altro pò e con quella ci posso andare sulla luna.
Lo lascio parlare e dopo gli spiego che dove abito io fa fatica ad arrivare anche la normale connessione adsl, lui tutto imperterrito mi dice che è impossibile perchè telecom arriva ovunque e bla bla bla....le solite storie.
Alla fine non contento ha controllato e cosa mi dice? "Oddio signora, ma lei ha ragione....abita in mezzo al nulla". (abito a 2,5 km dal centro, il mio paese ha 20.000 abitanti e si trova nella prima periferia di una grossa città veneta....proprio in mezzo al nulla non direi).
Alla fine della fiera vien fuori che devo pure ringraziare telecom per la connessione a 2gb che mi ritrovo.
Dire che siamo nel terzo mondo è un pò troppo ottimistico.
Ciao si é vero anche nella mia zona é così, basta essere un pò distamti dalla centrale e addio se famo un sonno su internet. Parlano promettendo senza sapere quello che c'é a disposizione, cioé niente, solo pali in legno marci e cavi a volte interrotti e ricollegati alla meno peggio altro che terzo mondo. mad.gif.png
 

Delonix

Florello Senior
Il discorso non è così semplice come appare Delo, per avere l'idrogeno serve un'elevata quantità di energia, è la resa è ancora bassa
Ovvio che il mio discorso è volutamente semplicistico, era il primo esempio buttato lì... però se ci fossero stati dei tornaconti economici ti assicuro che ci avrebbero studiato su un bel po' ed un metodo per aumentare "l'efficienza dell'idrogeno" lo trovavano.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ovvio che il mio discorso è volutamente semplicistico, era il primo esempio buttato lì... però se ci fossero stati dei tornaconti economici ti assicuro che ci avrebbero studiato su un bel po' ed un metodo per aumentare "l'efficienza dell'idrogeno" lo trovavano.
Se ci saranno dei tornaconti vedrai che la ricerca aumenterà
 

Skydrake

Aspirante Giardinauta
Già 10 anni fa mi occupati nella trasmissione ad alta velocità punto-a-punto. Utilizzai due antenne ad alto guadagno, 18db, ma per contro, erano altamente, troppo direzionali. avevano un Angolo di ampiezza strettissimo.
Le due antenne si disallineavano spesso.
Nelle giornate di vento era un disastro.
Figuriamoci col laser, molto più direzionale.
 
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