Io da piccola vedevo che mio nonno, alla fine della spremitura degli acini d'uva, prendeva quel che restava (intendo la parte solida, ovvero bucce, acini, parti verdi) e la distribuiva sul terreno sotto le viti.
Se poi al momento di mettere il vino nuovo nelle botti ne avanzava di vecchio che occupava posto inutilmente e che magari ormai era mezzo alterato, con questo annaffiava le ortensie (col senno di poi ho pensato che in effetti il ph acido del vino in qualche modo giovasse alle acidofile).
Di più nin zo!