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certe notti

Sevi

Fiorin Florello
Io me lo chiedo spesso, di notte e di giorno :fifone2:
Da ragazzina credevo (e speravo pure) che fossero domande tipiche dell'età dell'adolescenza...la vita, la morte, perché sono qui, che ci sto a fare, da dove vengo, dove sto andando, cosa sarà di me (pure dopo ahi) insomma un po' di robetta ecco :D

Nin zo...alla fine non ci ho capito un piffero...son qui per emozionarmi credo...a cosa e a chi serva non ne ho idea però :fifone2:
A me spesso fa stare più male che bene, e questo vale anche per chi mi sta accanto ovviamente...che mi deve sopportare :ros:
Ma di una cosa sono sicura: che continuare a farsi domande è l'unico modo per sentirsi vivi :)
 

lalle

Florello
Io me lo chiedo spesso, di notte e di giorno :fifone2:
Da ragazzina credevo (e speravo pure) che fossero domande tipiche dell'età dell'adolescenza...la vita, la morte, perché sono qui, che ci sto a fare, da dove vengo, dove sto andando, cosa sarà di me (pure dopo ahi) insomma un po' di robetta ecco :D

Nin zo...alla fine non ci ho capito un piffero...son qui per emozionarmi credo...a cosa e a chi serva non ne ho idea però :fifone2:
A me spesso fa stare più male che bene, e questo vale anche per chi mi sta accanto ovviamente...che mi deve sopportare :ros:
Ma di una cosa sono sicura: che continuare a farsi domande è l'unico modo per sentirsi vivi :)

... Sevi, ho l'impressione che i nostri familiari, come si dice a Genova, "potevano cadere da più alto e farsi meno male" ...:lol::lol:
 

anna08

Giardinauta Senior
A me capita, e quasi mai di notte, ma di giorno mentre osservo il cielo e le nuvole che sono la mia passione, di fermarmi e per qualche minuto guardare il nostro "esistere" non dal di dentro ma dal di fuori.

Ho d'improvviso la consapevolezza che ciò che ci circonda e facciamo non è tutto così normale e scontato come lo viviamo ogni giorno: il nostro corpo, i nostri pensieri,i sentimenti, il nostro pianeta,i palazzi e le strade, la vita, la morte, Dio .....

E mi vengono in mente le formiche che hanno la visione limitata del mondo relativa alle loro dimensioni: forse anche per noi è così, siamo circondati da un qualcosa che non siamo in grado di vedere ma c'è ...

D'un tratto poi faccio un pensiero infantile e umanamente limitato: dal nulla tutto questo, così "incastrato", così collegato, così perfetto ed allo stesso tempo imperfetto, no, non può essere nato .... e poi mi perdo e ricomincio a vivere con i piedi per terra e la quotidianità con i suoi problemi pratici, concreti si riappropria di me e, fortunatamente, smetto di farmi quelle che qualcuno di voi ha già definito "s...e mentali"!:lol:
'Notte a tutti

Anche a me vengono questi pensieri, quando guardo il cielo stellato (in città si vede sempre meno) penso all' universo infinito, a noi così piccoli e lontani da chissà quali altri mondi, e a tante altre cose. Dò ragione Sevi che dice che farsi domande è un modo di sentirsi vivi. Dopo ti senti meglio, ti alzi un po' da quel terra-terra da cui siamo circondati .
 

Sevi

Fiorin Florello
... Sevi, ho l'impressione che i nostri familiari, come si dice a Genova, "potevano cadere da più alto e farsi meno male" ...:lol::lol:

Ehehehehh :embarrass :lol:

Però io credo pure che farsi domande del genere sia molto più reale di quanto non sembri a prima vista. Un conto è sognare, un altro porsi quesiti sull'esistenza, no? :rolleyes:
Ma cosa può essere una vita se non ti chiedi nulla?
Solo correre, correre...attaccati a non so cosa, secondo me è più un estraniarsi quello che non il contrario. Vivere è capire, oltre che cercare di far quadrare i conti a fine mese (anche cercare di capire come farli quadrare è un bel problemone esistenziale eh :fifone2: )

Io dico che si può correre e lasciare un po' di spazio alla nostra interiorità di esprimersi, qualche volta di esplodere pure accidenti :squint:
Ci facciamo male...ma poi passa (spero) :lol:
 

lalle

Florello
Quando mi capita di guardare, diciamo, con quell'altro occhio, provo una specie di commozione che, in quel momento, può essere solo mia: è come se percorressi un itinerario nella mia mente, difficile da seguire e che, esternando, perderei.
Mi rendo conto che sono sensazioni difficili da descrivere e che comprende, nel senso di "sente", solo chi ci è un po' portato per sua natura: io ho un marito che è l'equilibrio fatto persona col quale si può parlare di qualsiasi cosa ricevendo parole pacate e sagge ma questi argomenti .... vade retro:lol: assolutamente non li recepisce e neppure vuole approfondire ...
E meno male, due cervellotici in casa sarebbero troppi ... (tra l'altro pare che mio figlio "madreggi" ...)!:D
 

rootfellas

Florello
certe notti appenderei ligabue a testa in giu da un cavalcavia facendogli promettere di smettere di fare canzoni sempre uguali.

Certe notti sul water mi vengono idee che voi umani non potete nemmeno immaginare..
 

Sevi

Fiorin Florello
Quando mi capita di guardare, diciamo, con quell'altro occhio, provo una specie di commozione che, in quel momento, può essere solo mia: è come se percorressi un itinerario nella mia mente, difficile da seguire e che, esternando, perderei.
Mi rendo conto che sono sensazioni difficili da descrivere e che comprende, nel senso di "sente", solo chi ci è un po' portato per sua natura: io ho un marito che è l'equilibrio fatto persona col quale si può parlare di qualsiasi cosa ricevendo parole pacate e sagge ma questi argomenti .... vade retro:lol: assolutamente non li recepisce e neppure vuole approfondire ...
E meno male, due cervellotici in casa sarebbero troppi ... (tra l'altro pare che mio figlio "madreggi" ...)!:D

Sai che è la stessa cosa in casa mia? :rolleyes:
Mio figlio "madreggia" pure lui...a periodi però :D
Ogni tanto "padreggia" eheehh...non si capisce tanto bene eh...però scrive e già questo la dice lunga :lol:

Invece mi piacerebbe poter approfondire col martirio, questa cosa mi manca e lui lo sa. Ma capisco pure che non si può parlare di ciò che non si sente...quindi mi sa che la mancanza me la devo tenere :ros:
 

lalle

Florello
certe notti appenderei ligabue a testa in giu da un cavalcavia facendogli promettere di smettere di fare canzoni sempre uguali.

Certe notti sul water mi vengono idee che voi umani non potete nemmeno immaginare..

... dai rendici partecipi (delle tue idee, chiaramente, e di nient'altro che abbia attinenza con la tua permanenza sul water ...:D)
 

scarlet

Giardinauta Senior
certe notti appenderei ligabue a testa in giu da un cavalcavia facendogli promettere di smettere di fare canzoni sempre uguali.

Certe notti sul water mi vengono idee che voi umani non potete nemmeno immaginare..

:lol::lol::lol:
sicuramente la prossima notte che sarò sveglia e mi verranno certe domande penserò a te...... sorriderò.... anzi riderò e mi addormenterò:hands13::hands13:Grazie di esistere
 

Masolino

Bannato
Capita anche a me, a volte, di svegliarmi nella notte e di venire ''avvolto'' da pensieri simili ai tuoi e mi ricordo allora di una poesia di Pascoli studiata tanto tempo fa [i due fanciulli] in particolare di questi versi:

Uomini, nella truce ora dei lupi,
pensate all'ombra del destino ignoto
che ne circonda, e a' silenzi cupi
che regnano oltre il breve suon del moto
vostro e il fragore della vostra guerra,
ronzio d'un'ape dentro il bugno vuoto.


Ed allora preferisco rivolgere il pensiero alle persone care scomparse e sentirle vicine, dialogare con loro mentalmente come se potessero rispondermi; e così la ''preoccupazione'' di che cosa resterà di me scompare, perchè finchè si ricorderanno di me, come io dei miei defunti, rimarrò ''vivo'' nel cuore di qualcuno.
 
Ultima modifica:

Fioredeldeserto

Giardinauta Senior
personalmente non penso troppo al futuro e a quello che resterà di me.....

ho imparato a non pensarci troppo e questo è un mio difetto
ogni giorno cerco di fare il meglio di far starebene le persone che amo e a cui tengo e questo mi basta.....

sterile???????? sarà????
ma la vita è breve pr arrovellarsi il cervello su quello che resterà di noi si rischia di non vivere bene
 

Masolino

Bannato
personalmente non penso troppo al futuro e a quello che resterà di me.....

ho imparato a non pensarci troppo e questo è un mio difetto
ogni giorno cerco di fare il meglio di far starebene le persone che amo e a cui tengo e questo mi basta.....

sterile???????? sarà????
ma la vita è breve pr arrovellarsi il cervello su quello che resterà di noi si rischia di non vivere bene


Il carpe diem realizzato costruttivamente non è mai sterile; vivere intensamente e positivamente il presente penso sia anche un segno di maturità e saggezza.
Certo, si deve prevedere, prevenire e -entro certi limiti- programmare per poter continuare a godere del ''carpe diem''.
 

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