ne hanno parlato anche ai TG, meno male che questa cosa non lascia indifferenti solo chi ama i cani. Però ecco un'altra notizia dove la burocrazia vince sul buon senso, e come al solito ci rimette un cane
Cane cade dal traghetto, il personale lo lascia annegare mentre annaspa tra i flutti del mare
Hanno supplicato di fermare le macchine e lanciare una scialuppa per salvare la piccola Tita, la loro cagnolina che sfuggita per un attimo al controllo della padrona è caduta in mare. Ma “per i cani in mare non è previsto alcun intervento di salvataggio”
Il fatto, denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno e alla sede staccata del tribunale di Piombino, risale allo scorso 30 giugno, quando rientrando dall’isola d’Elba a bordo di una delle navi appartenenti alla compagnia Moby che fanno la spola tra Piombino e l’Elba, una famiglia ha vissuto questa vergognosa e straziante vicenda.
Protagonista una cagnetta che sfuggita alle mani della sua padrona è caduta in mare durante la traversata; da qui il disperato tentativo dei suoi padroni di convincere il personale della nave a lanciare una scialuppa per recuperare la cagnolina che annaspava disperata tra i flutti del mare.
Inconcepibile la risposta a tali suppliche: per i cani in mare non è previsto alcun intervento di salvataggio.
E così, quasi sicuramente Tita è morta affogata nelle acque del Tirreno che separano l’Isola d’Elba da Piombino.
“Quasi”, poiché anche se appena arrivati a terra i padroni si sono precipitati a compiere immediate ricerche private che, purtroppo, non hanno avuto esito, ci aiuta poter illuderci che per un vero miracolo la povera cagnolina possa essere riuscita in qualche modo a salvarsi.
La famiglia umana di Tita, stravolta dall’episodio di inaudita crudeltà, si è rivolta alla Capitaneria di Porto di Piombino per denunciare tutto quanto accaduto, sottolineando che alla fine la nave ha fatto la virata, ma oramai era (inconcepibilmente) passato così tanto tempo, che non c’era più traccia del loro povero cagnolino, abbandonato mentre annaspava disperatamente tra le onde.
D’altra parte il personale, come steso nero su bianco nella denuncia, era stato chiarissimo: per i cani in mare non è previsto alcun intervento di salvataggio.
“Quando ho letto la mail arrivata al servizio
iolosegnalo@libero.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. di AIDAA, mi sono vergognato di essere italiano, - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Associazione Italiana in Difesa di Animali e Ambiente. - Dopo aver verificato il contenuto della segnalazione abbiamo deciso di inoltrare noi stessi denuncia per individuare i singoli comportamenti che hanno portato quasi sicuramente alla morte del cane caduto in acqua.
“Si tratta di una vicenda molto triste - continua Croce - e il problema del trasporto degli animali sulle navi e sui traghetti è una questione che si ripropone ogni estate.
“Nel caso specifico, - sottolinea Croce, - sarebbe bastato fermare le macchine e far scendere una scialuppa: il cane si sarebbe salvato e la nave avrebbe subìto un leggero ritardo sull’ora di marcia.
“Ciò che chiediamo ora - conclude Croce, - è che si verifichi quali siano le responsabilità oggettive e soggettive di quanto accaduto, e che si faccia chiarezza sulle normative a tutela degli animali che fortuitamente possono finire in mare. Mi pare ridicolo lasciarli morire per annegamento perché il regolamento non prevede che possano essere tratti in salvo”
http://www.cronacamilano.it/cronaca...re-mentre-annaspa-tra-i-flutti-del-mare-.html