ciao, scusate se mi permetto un altro intervento un po' lungo, ma vedo che si sono un po' mischiati aspetto salutistico, etico e ambientalista, carne e prodotti animali.
[cut]
:hands13: Bravo! :hands13:
ciao, scusate se mi permetto un altro intervento un po' lungo, ma vedo che si sono un po' mischiati aspetto salutistico, etico e ambientalista, carne e prodotti animali.
[cut]
che vuol dire non sono bio? No ti prego, dimmi che mò che ho trovato una ditta che non fa sperimenti su animali, che ha eliminato l'olio di palma dai saponi per evitare di contribuire alla distruzione delle foreste di palma con conseguente sparizione degli oranghi (perchè c'è pure da dire che l'impennata di prodotti completamente vegetariani o vegani, qualche piccolo problema di dove reperire i prodotti primi, li provocano), che usa solo roba naturale con tanti prodotti vegan non è bio!!!! Bio nel senso che non prende i prodotti da coltivazioni biologiche? E dove li prende?
Anche se la funzione CERCA del forum Lush non funziona tanto bene, se cerchi bene troverai almeno un paio di discussioni in merito, anche con l'indicazione di prodotti veramente eco-bio.
visto che rob ha tirato fuori il discorso del costo (così si è aggiunto anche l'aspetto economico, oltre quelli già citati), quanto costa una dieta vegana, al mese, per una famiglia di 2 adulti? E 2 adulti e 2 bambini?
E i prodotti necessari sono tutti coltivati in Italia o arrivano anche dall'estero? Se dall'estero, da dove?
ciao, scusate se mi permetto un altro intervento un po' lungo, ma vedo che si sono un po' mischiati aspetto salutistico, etico e ambientalista, carne e prodotti animali.
Dal punto di vista salutistico, il problema di oggi è che vi è un consumo eccessivo di prodotti animali (che siano carne, pesce, latte o uova) con conseguenze pesantissime per la salute.
I prodotti di origine animale dovrebbero essere consumati in misura molto limitata, anche perché “concentrano” tutti i residui di pesticidi e simili a partire dai vegetali con cui si nutrono gli animali stessi.
Non basta d'altronde certo essere vegetariani o vegan per essere in salute, perché conosco vegetariani (pochi in effetti) in evidente sovrappeso, con alti tassi di colesterolo, perché golossissimi di cibi fritti o dolci e ingordi di pasta.
Tanto è vero che gli studi che segnalano che i vegetariani spesso godono di migliore salute segnalano anche che comunque si tratta spesso di persone che stanno anche attente ad altri elementi quali il non fumare, bere con moderazione, fare movimento ecc.; rispetto alla dieta normale superpoteica la dieta vegetariana è certo migliore, ma la dieta mediterranea vera (con limitatissimo apporto di cibi animali, fra cui anche carnei) non ha certo nulla da invidiarle.
Dal punto di vista ambientale, è indiscutibile che se consumo prodotti di origine animale sono costretto a sprecare alimenti che vengono utilizzati dagli animali per fornire energia vitale al loro corpo finché non vengono accoppati. Quindi non si può dire – come ho letto sopra – che la tendenza vegan comporterebbe una “pressione” dovuta all'aumento della domanda di alimenti vegetali. Poniamo che ci siano 100 onnivori che diventano vegan e quindi che quindi chiedano 100 kg di soia e 1000 di cereali in più.
Contemporaneamente scenderà la domanda di carne, e quindi calerà anche la domanda di cereali e soia per il “bestiame”. Detto calo é da tre a dieci volte superiore all'incremento della domanda di consumo diretto per la scelta vegan.
Questo significa che a parità di produzione si possono alimentare più persone e che a parità di persone si può consumare di meno le risrose della terra.
Vero è che vi sono anche altre soluzioni per ridurre la pressione sulle risorse, in particolare appare in questo campo molto “promettente” l'utilizzo degli insetti come le locuste per usi alimentari.
Ma non so quanti onnivori di questo forum siano realmente così “onni” da preferire il consumo di insetti a carne, latte e uova per risparmiare risorse alimentari.
Dal punto di vista etico, si tratta oviamente di convinzioni personali che non possono essere imposte, ma solo proposte; c'è chi dice che gli animali vivono per essere mangiati da noi e quindi non si fa molte remore su come sono allevati e ammazzati, mentre per quanto mi riguarda questo tipo di discorso lo reputo molto pericoloso, perché genera un'insensibilità che viene facilmente estesa ai nostri simili. In altre parole, quando si pone il principio che gli uomini sono da rispettare e le bestie sono esseri inferiori a nostra disposizone si finisce ben presto per “bestializzare” gli uomini.
E la dimostrazione la vediamo tutti i giorni. Quando al supermercato c'è la scelta fra banane del commercio equo e banane delle multinazionali, dato che tutti conosciamo lo sfruttamento su cui si basano quelle banane, le persone che sostengono il principio “rispettiamo gli uomini” (cioè tutte, se glielo chiedete) non dovrebbero esitare: banane multinazionali lasciate a marcire. Realtà di fatto: le banane multinazionali sono molto più vendute perché costano 30-40 centesimi in meno al chilo: un risparmio fatto letteralmente sulla pelle di altri umani, che sono considerati “bestie”, cioè esseri sfruttabili, perché diversi e lontani da noi. Ma chi le compra ha sempre la scusa di non credere che i soldi vengano dati realmente ai raccoglitori, che la vita costa cara e non ci si può permettere il maggior costo (ah! ah!) e quant'altro ipocritamente ci si inventa per non ammettere che è un atto di semplice egoismo.
Sappiamo tutti che i prodotti cinesi-vietnamiti-indiani a basso costo derivano dallo sfruttamento mostruoso della manodopera, eppure mi capita di sentire sui mezzi pubblici persone che dicono che si sono potute comprare tre o quattro paia di pantaloni (sic!) al posto di uno perché costano poco. E guai a fargli notare che il motivo di quel basso costo è dovuto al fatto che chi li fa è trattato da schiavo, dicono che se non li comprano loro li comprerebbe qualcun altro (come per le pellicce).
Infine pochi ricordano come il miliziano serbo Borislav Kerak ammise che si era “allenato” sgozzando maiali prima di passare a sgozzare i croati, che per lui non erano molto differenti: aveva "animalizzato" i suoi simili, come succede in ogni conflitto.
Se invece si estende una cultura per cui l'altro, ogni altro vivente, ha dei diritti fondamentali, che sono quelli di poter vivere secondo le proprie esigenze etologiche, e che questi diritti hanno maggior valore rispetto alle nostre esigenze economico-edonistiche, questi orrori non avrebbero più spazio.
Certo, sappiamo bene che questo è un traguardo lontanissimo, ma se Mary Wollstonecraft si fosse scoraggiata nel '700 quando iniziò a rivendicare i diritti delle donne o gli antischiavisti si fossero fermati quando venivano ridicolizzati – se andava bene – saremmo ancora a livelli arretratissimi.
Sono progressi che pretendono decine e centinaia di anni per svilupparsi (e il fatto che oggi non siamo più coperti di ridicolo come venti/trent'anni fa è già un notevole progresso).
Negare che la dieta vegan sia dal punto di vista etico-ambientale nettamente migliore rispetto a quella onnivora è come negare che le banane del commercio equo-solidale siano socialmente migliori per chi le raccoglie rispetto a quelle belle, perfette e più economiche delle multinazionali.
La scelta vegan, dal punto di vista etico, dovrebbe quindi servire a rendersi più consapevoli verso la sofferenza altrui; vi saranno alcuni che la usano per farsi vedere più bravi degli altri, ma ne tradiscono lo spirito e non è certo questo il suo vero fine.
Buona serata.
grazie roberto per le tue risposte.
Ma tu mangi anche le alghe, come si chiamano?
E come si fa se ad una persona i legumi e le verdure fanno venire il mal di pancia?
personalmente credo che se una persona vuole essere vegetariana ha tutto il diritto e la libertà di farlo.....
ma per piacere non iniziate a elencarmi i maltrattamenti sugli animali .....
è vero l'allevamento del bestiame è fatto in condizioni veramente pietose ma basta ribellarsi a queste forme di allevamento od andare in luoghi dove gli animali vivono meglio....
è vero alla fine è crudele ucciderli per cibarsene ma alla fine noi esseri umani siamo stati creati così
e poi ogni volta che penso al maltrattamento degli animali mi viengono in mente tutte le ingustizie che vengono fatte nei confronti degli uomini...
bambini che non hanno acqua pulita da bere o che muoiono di aids solo perchè le industrie farmaceutiche non volgliono spendere soldi gratuitamente....
nell'ultimo hanno infatti il numero di bambini malati di dcancro è raddoppiato
e che male hanno fatto per morire così?????
e poi mangiando verdure non pensate a tutti i pesticidi con cui vengono coltivate....
i semi del grano vengono ricoperti di una sostanza chimica rossa per proteggerle dai parassiti ma questa sostanza è molto nociva per le api...
nell''ultimo anno infatti la produzione di miele è diminiuta fortemente perchè molte api sono state uccise da questo veleno....
allora penso che non è solo l'allevamneto che deve essere condannato ma l'uomo stesso che non si cura più di se stesso e di ciò che gli sta intorno....
dovremmo cambiare tutti stile di vita in tutti i sensi non solo eliminando la carne...
forse sono uscita fuori tema e mi scuso per questo....
concludo dicendo che ognuno è libero di fare ciò che vule e che se vuole essere vegetariano è libero di farlo perchè ha dato vita ad un ragionamento e ha scelto che prendendo quella strada si senta meglio con se stesso
in bocca al lupo:Saluto:
Il discorso del "creati" poi meriterebbe una discussione a parte, ma andremmo OT