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bulbi a fioritura estiva

mario87

Maestro Giardinauta
ma si possono forzare anche i bulbi a fioritura estiva? qualcuno di voi ha mai provato?
x Pat
che dici ci proviamo? ;) :D
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Boh
bonk.gif
potremmo anche provarci ma, dobbiamo fare le cose al contrario, nel senso che per quelli invernali, gli si deve far sentire il freddo, il buio, e poi il caldo, quelli estivi il caldino ( li mettiamo in cantina con una stufetta ?) e poi il caldo ( li mettiamo sopra il marmo del calorifero), ma resta il problema di tanta luce, rimediabile con una lampada per fiori ;) ci penso Mario, ma mi sembra un pò troppo macchinoso, certo che se ci fosse un metodo più semplice :rolleyes:
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Si però aspetta, perchè prima sono andata a rileggermi il mio librone, e pare che il meccanisno non sia così complicato, appena ho tempo, scannerizzo, riconosco, faccio copia/incolla e mando ;)
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Fatto ;) anche se mi resta il dubbio di dove recuperare la torba fibrosa, me ne serve poca e non 50 Kg., anche se per questo potrei "sfibrare" i vasetti di torba.

Per il resto credo sia fattibile, anche se, ho dei dubbi sul periodo, però potrebbe essere questo, e per il caldo in più, si puà usare un metodo spartano: il marmo dei caloriferi, tanto qui da me, gli stessi resteranno accesi fino ad aprile, resta il fatto che tali bulbi adesso non sò se sono in commercio :confused: comunque :

Coltivazione delle bulbose delicate

Fra le piante bulbose delicate o semirustiche che possono essere coltivate nell’appartamento o in serra, si possono citare le seguinti: Hippeastrum (di solito chiamato dai vivaisti Amarillys). Vallota, clivia. fresia, nerine e lachenalia . Queste specie devono essere coltivate in vasi ben drenati, riempiti con una buona composta. Non abbisognano di un periodo al buio, dopo l'invasatura.

Le piante a bulbi grandi, come l'Hippeastrum, si piantano singolarmente le altre, come la fresia e la Lachenalia, si coltivano a gruppi di 6 o piú, in vasi di 12-14 cm. I bulbi, si devono piantare vicini, come quelli in coltura forzata. Si lavano, si sciacquano accuratamente e si asciugano bene i contenitori che si vogliono utilizzale; se si usano vasi di terracotta, si mettono dei cocci (frammenti di vasi rotti) sul foro di drenaggio, con la faccia concava in basso, per evitare che il terriccio ostruisca il foro; è bene, inoltre, mettere uno strato di torba sopra i cocci; nel caso di vasi di plastica, che abbiano sul fondo numerosi piccoli fori per il drenaggio, i cocci non sono necessari, a condizione che vi si ponga uno strato di torba fibrosa. Successivamente, si pone uno strato
di composta da vasi John Innes n. 2 in ciascun vaso, la si comprime delicatamente, con la punta delle dita, e vi si appoggiano i bulbi: si sistemano quelli piú grandi in modo tale, che le loro punte siano al livello della superficie del substrato, mentre i bulbi piú piccoli devono avere le punte circa 2-3 cm sotto la superficie. Si aggiunge ancora una certa quantità di composta, finché il contenuto non giunge a 2-3 cm dall'orlo del vaso, quindi si danno alcuni colpi decisi sui lati dei vaso per sistemare bene la composta e rendere liscia la superficie. Si annaffiano i vasi, riempiendo di acqua, con attenzione, lo spazio fra la superficie della composta e il bordo dei vaso. Se la composta era molto asciutta, è necessaria una seconda annaffiatura, quando la prima è stata assorbita. La tecnica colturale aria secondo il tipo di pianta ed è descritta nelle singole voci. Generalmente si dà solo poca acqua subito dopo l'invasatura e si aumenta la quantità gradualmente, quando compaiono i fusti fioriferi e le foglie.

Tutte le bulbose delicate vivono meglio in serra, dove è possibile mantenere le condizioni ambientali ideali, ma possono crescere anche in appartamento, alla luce e alla temperatura adatte: non subiscono alcun danno se, durante la fioritura, sono tenute in una zona relativamente scura della casa. Quando, a fioritura finita, il fusto è completamente ingiallito, lo si recide, continuando ad annaffiare per permettere In nutrizione dei bulbi.

Alcune bulbose hanno foglie sempreverdi e continuano a produrre nuove foglie, a intervalli, quando quelle vecchie cadono: queste piante devono essere annaffite in continuazione. Altre piante, come le Lachenalia e le fresie, producono un certo numero di foglie prima o durante l'epoca di fioritura; le foglie raggiungono il massimo sviluppo alcune settimane piú tardi e quindi seccano, nella tarda estate , in autunno. In questo periodo si sospendono le annaffiature.

La maggior parte delle piante bulbose a foglie caduche possono fiorire in epoca stabilita, nell'arco di parecchi mesi, se le annaffiature e le temperature sono regolate come segue: per la fioritura precoce, e allo scopo di assicurare un buono sviluppo del bulbo per l'anno successivo, si inizia presto ad annaffiare e si provvede a riscaldaldare un po' piú del minimo necessario; se si desidera invece una fioritura tardiva, si iniziano le annaffiature piú tardi e si mantengono temperature pio basse. Comunque, un inizio tardivo può determinare un'insufficiente nutrizione dei bulbi, con riflessi negativi sulla fioritura deIl'annata successiva.

Tutte le piante bulbose di questo gruppo, eccetto le fresie e le Lachenalia, possono costare nello stesso vaso per 2 anni: le Vollota e le Nerine anche piú a lungo. Le fresie e le Lachenalia vanno rinvasate ogni anno, anche so possono crescere e fiorire per 2 anni senza essere rinvasate: queste bulbose producono un gran numero di bulbili, che, in 2-3 anni, riempiranno il vaso, per citi la fioritura si ridurrà progressivamente. Le bulbose come le Nerine e le Vallota, che crescono meglio quando non sono disturbate, si possono tenere nella medesima composta per 3-4 anni, se lo strato superficiale (2-3 cm) di tei riccio dei vaso viene sostituito con nuovo materiale: l'ideale è la composta da vasi John Innes n. 3.

Tutte le composte, dopo un certo numero di anni, si esauriscono e le piante necessitano di un substrato nuovo, fertile. E meglio rinvasarle durante il periodo di minor crescita, quando le foglie sono cadute o le bulbose sempreverdi non producono nuove foglie: si rovescia il vaso su una mano e lo si batte contro uno spigolo: i bulbi e la composta vengono fuori in un blocco unico; se ciò non accade, si preme con un dito o un bastoncino attraverso il foro di drenaggio. Si puliscono quindi i bulbi e si tolgono le radici vecchie, insieme con la composta; le radici perenni e vive, come quelle di Vallota o di altre piante, che sono bianche e carnose, non devono essere spezzate o staccate, ma liberate dal terriccio che le avvolge, sotto un getto d'acqua.

Si dividono i bulbi, quando è necessario, e si rinvasano usando vasi piú grandi, secondo la misura dei bulbi e le loro radici. Si tolgono i bulbili e si piantano separatamente nella composta da vasi John Innes n. 1, lasciandoli indisturbati fino a quando non sono cresciuti tanto, da produrre piante in grado di fiorire,


P.S. mi scuso per eventuali errori di ortografia, ma è un casino il riconoscimento, me lo leggo sempre tutto per bene e correggo, ma mi scappa sempre qualcosa :rolleyes:
 
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