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Bosco aceri palmati 'di recupero'

jiraya

Giardinauta
Da quando mi è stato detto che l'unico modo per capire bene come realizzare un boschetto è fare pratica... beh, quando ne ho l'occasione 'colleziono' piante con cui far pratica... finisce così che mi riempio di vasi e vasi... e ogni tanto occorre ridurne il numero per far spazio sui bancali... e così 'monto' un boschetto!

Il presente, nella fattispecie, è stato realizzato con degli aceri palmati.
Ecco il materiale disponibile:
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  • pianta di acero palmato scartata l'anno scorso (troppo simile al leader) nel boschetto che ho fatto col Maestro;
  • piante di acero palmato recuperate a basso o bassissimo o nullo costo durante l'anno;
  • piante derivanti da talea (la pianta 'madre' ha provenienza giapponese) radicate nel 2012 o 2013 (dipende dalle talee).

Prendendo in esame le piante, scarto (anche quest'anno...) l'acero palmato proveniente dal boschetto che ho smontato l'anno scorso :martello: L'ho scartata perchè ha un andamento a 'zig-zag' molto pronunciato mentre tutte le altre sono diritte o con pochissimo movimento: non si armonizzerebbe e dunque non potrebbe mai non solo essere il leader della composizione, ma persino far parte della composizione (risulterebbe proprio l'unica 'diversa').
Ad ogni modo necessito del suo vaso (è quel che passa il convento...) e perciò lo trapianto; guardate in un anno quante radici ha fatto:
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Poto le radici (con estrema tranquillità ci vado sempre giù pesante con gli aceri... con questo sono stato abbastanza generoso):
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devo aprire un altro post per le altre foto...
 

jiraya

Giardinauta
riprendo col sotto dell'albero scartato:
WP_002051web.jpg
E lo rinvaso in akadama assoluta, granulometria grossa come strato di drenaggio e media come strato di coltura.

Passo a preparare il vaso del boschetto:
WP_002053web.jpg
metto una rete di plastica sul fondo e la fisso bene (aiutandomi con i bastoncini di legno) al vaso in modo che non si muova; lei e i bastoncini (ci sono: li uso) serviranno per ancorare i fili di fissaggio con i quali legherò il boschetto al vaso.

Tratto le talee:
WP_002046web.jpg
Sono in parte talee del 2012 e in parte del 2013 (ottenute in due periodi: inizio primavera alla prima crescita o fine primavera, ossia inizio giugno, alla seconda crescita); anche le talee del 2012 erano state trapiantate l'anno scorso... in un anno hanno prodotto moltissime radici.
Le più grandi (in un anno dal diametro stuzzicadente sono passate al dito mignolo) sono state messe di nuovo in vaso di coltivazione (avranno altro destino) mentre le più piccole e le medie verranno usate per dare profondità al boschetto in costruzione.

A questo punto svaso le altre piante, lavo le radici e le tratto in modo da avere un unico livello radicale (radici che nascono più o meno 'pianeggianti'); scelgo l'albero leader (il 'capo' della composizione, ossia il più alto e maestoso, quello che sarà il principale) e l'antileader (ossia il 'secondo' albero grosso, che deve stare in un altro gruppo di piante) e creo i loro gruppetti di piante; uso una talea 'a tre tronchi' (mi pare sia a tre... ora vado a memoria) per creare un terzo gruppetto di piante alle quali saranno delegata la 'profondità'.
Da dire che l'andamento delle piante dev'essere 'a ventaglio': se prendiamo il leader come centrale le altre devono aprirsi a ventaglio --> ossia tutte partono da un punto di origine molto simile poichè 'nascono' tutte dal leader, ma fuggono da esso alla ricerca di luce (se stessero alla sua ombra morirebbero)... non so se sto rendendo l'idea :confuso: Questo ragionamento si applica alla composizione in generale, ma anche ad ogni singolo gruppetto.
Altro aspetto è il numero delle piante: sempre meglio siano dispari per evitare di creare situazioni speculari o troppo regolari; di norma si usano almeno 7 piante, poi oltre le 7 (qualcuno dice oltre le 10) si possono usare anche numeri pari di piante.

Vabè, cerco di posizionarle al meglio e mi aiuto a tenerle in sede con del filo di alluminio che avvolgo da pianta a pianta:
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devo fare un altro post...
 

jiraya

Giardinauta
Ora una vista dall'alto:
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La vista dall'alto serve per capire bene come sono disposte le piante poichè teoricamente guardando da davanti, da dietro e dai lati nessuna dovrebbe oscurarne un'altra... e guardando dall'alto si può utilizzare il vaso come riferimento e vedere se qualche tronco copre l'altro.
La foto fa pietà :astonished:

Ah! Importantissimo, naturalmente, tenere umide le radici durante tutta la preparazione!! (potete spruzzarle... io per comodità tengo un catino d'acqua vicino e le immergo lì lasciandole a bagno quando 'non servono' perchè sto sistemando le altre) :martello2

Vabè, creata la composizione penso all'invaso: akadama grossa e carbone di legna come strato di drenaggio, akadama media come strato di coltura; colloco la composizione, la fisso, metto altra terra e verifico che sia penetrata bene tra le radici, quindi bagno.
Il risultato:
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Sarebbero da sistemare le dimensioni dell'antileader: andrebbe ridotto in altezza; andrebbero sistemate alcune ramificazioni, ma attendo momento migliore: ho già stressato abbastanza queste piante quindi preferisco rimandare.

Ulteriore passo è applicare dello sfagno sminuzzato sopra al terreno: aiuterà a tenere umidità e così le radici cresceranno per benino :baffi:
Foto satellitare:
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ultime due foto, poi ho finito...
 

jiraya

Giardinauta
uh... mi sa che ci stava tutto nel post precedente... vabè :rolleyes:

Vediamo il fronte:
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Tra leader e antileader si nota che ho lasciato dello 'spazio sgombro': è una specie di 'sentiero' che, almeno in teoria, dovrebbe invitare lo sguardo dell'osservatore ad 'entrare' nella composizione; a vedere questo fronte, però, mi pare quasi che le piante di profondità posteriori per certi versi 'chiudano' la visuale... così ipotizzo, in un futuro rinvaso, di girare lievemente il fronte:
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Boh! Mi tengo l'interrogativo finchè lo sottoporrò dal vivo al Maestro... il che significa tra qualche mese (quando le piante si saranno assestate) :)

Nei prossimi anni (ai prossimi rinvasi... e sempre che non deciderò di smontarlo per rimontarlo diversamente) potrò prendere un vaso più largo (in modo da dare più spazio visivo --> una parte del vaso dovrà essere vuota, cioè senza piante) e magari aggiungere altre piante.

Frattanto la composizione al momento sta in serra fredda in attesa di godersi il sole primaverile (e fuggire le gelate tardive :burningma ) :Saluto:
 

jiraya

Giardinauta
possibile che verranno abbassati tutti più che altro per dare un po' di movimento e ridurre le linee diritte e molto 'tubolari'... ma si parla di autunno/inverno prossimi: c'è tempo per pensare che fare :boh:

a vederlo in vegetazione non manca molto: le gemme di tutte le piante si gonfiano sempre più ogni giorno :D
 

GORLA

Florello Senior
ma guarda hai fatto tesoro della lezione dell anno scorso ,non ricordo se avevo rubato una talea ,sei sempre bravo ,io ti aspetto ,se poi lo butti io sono qui:lol: non hai usato la rete ,ho mi sbaglio
 
Ultima modifica:

Albicoccus

Giardinauta Senior
Ottimo lavoro , io non vedo l'ora che da crespi mi spieghino i boschetti perché sinceramente mi sembrano " impossibili " , però ( a volte ) molto belli , questo é uno di questi . Bravo tienici aggiornati .
 

jiraya

Giardinauta
Ciao Anna, sì, sto cercando di imparare al meglio possibile (e dunque facendo più esperienza) lo stile a bosco... ora, dopo aver cercato 'pezzi', assemblo... prossima 'fase' il confronto (dal vivo) con tutti voi :)
Al momento ne ho creati due 'micro' in autunno uno di acero buergeriano e uno di acero shishigashira (hai in mente le mie talee di shishigashira... gli stecchini cui avevo trovato 'il leader' tra le risate generali? quelli lì :D ) poi avrei da farne di zelkova serrata (alcuni dei miei seminelli di ormai due anni), di kaki (i polloni rimossi l'anno scorso dal mio kaki... che frattanto ne ha fatti altri), talee varie di aceri (più palmati che tridenti)... e una 'sorpresa' (vedrò come rende tra qualche settimana)... ma temo di non riuscire a farli tutti... boh, vedremo!
Devo passare da te: ho promesso!!!

La rete l'ho usata: le piante sono tenute tutte insieme col filo avvolto, ma la composizione è ancorata in più punti con vari fili agganciati alla rete; suppongo che imparando meglio a unire tra loro le piante col filo (magari usando un diametro maggiore... oppure il rame...boh!) potrei poi usare solo i 'normalissimi' fili di ancoraggio senza più necessitare della retina... vedrò col tempo :)
 

jiraya

Giardinauta
Albicoccus, non sono difficili! Provaci! Collezioni piante (di uno stesso genere), poi provi; bene o male qui ho scritto varie indicazioni che possono essere usate come inizio... poi certo, con qualche Maestro che ti spiega è un po' più facile capire... ma provaci :)

Boh Andrea, io ci provo, ma c'è molto da imparare poi, come ho detto, non è così difficile: prova! :)

Vi consiglio di munirvi pian piano di piante adatte (cercatele 'più uniformi' possibili per movimento... ossia già armonizzate tra loro, ma di varie dimensioni) per poi provare: vedrete che pian piano arriverà un po' di destrezza (più che la costruzione il casino vero è capire come fermare le piante...); la manutenzione è più semplice di quanto si pensi: col boschetto fatto col Maestro l'anno scorso ho evitato la prima pinzatura per dar vigore alle piante, poi ho un po' potato a verde, quindi nulla fino alla smontata invernale (son saltati vari rami)... il resto lo farà il tempo :boh:

Ah! Dimenticavo di aggiungere all'elenco faggi e larici (eh... questi son drittissimi, ma tanto si dovrebbero piegare come nulla) ormai pronti.

Ulteriore consiglio (importantissimo) che potrei non aver scritto): le piante più grandi vanno verso l'osservatore (dunque verso il fronte), le più piccole verso fondo e lati (il tutto alla fine deve apparire un triangolo... ma prendete con le pinze questo punto e non come 'assoluto').
 

Seraph

Giardinauta
Io ho un bosco di prunus avium raccolti in autunno, speriamo che si risveglino!
Ma sbaglio o ai fatto un bosco di meli qualche tempo fa?
 

jiraya

Giardinauta
Ma sbaglio o ai fatto un bosco di meli qualche tempo fa?
eh sì! m'ero dimenticato di loro... e dire che l'ho fatto per dare un senso al mio primo 'bonsai' :squint:
erano in mio possesso il leader (a frutto giallo) e due o tre meli a frutto rosso, ho recuperato in autunno vari 'meli'... peccato che alcuni già germogliati siano in realtà delle cydonie (dalle foglie) :boh:
dopo esser stato 'montato' in autunno, ha svernato in garage (non ci stava in serra)... e tra l'altro devo bagnarlo!!!
 

jiraya

Giardinauta
Fai qualche foto, voglio vedere un bosco di rosacee!
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mamma mia... le foto sono uscite peggiori del previsto e persino del solito... un po' temo sia colpa della pioggerellina e dell'ombrello, ma tanto della mia 'arte' fotografica :fischio:

comunque, è il mio boschetto di meli (e qualche altra pianta); prima realizzazione di stile a gruppo 'in solitaria' (senza maestro), mi sono fatto prendere più dalle radici che non dalla disposizione; il risultato non è enormemente errato, ma nemmeno timidamente buono: pare di essere già 'dentro' un bosco 'ad arco' e non di guardarlo dall'esterno... la 'colpa' è del leader che è molto indietro e ci sono piante che descrivono un arco, appunto...
insomma, prendo per buono il tentativo e lo userò come punto di inizio per un futuro boschetto: ora le piante lavoreranno a creare un pane radicale corretto e tra due anni lo smonterò e ne costruirò un altro... usando quelli rivelatisi sicuramente meli :)
per intenderci, questo è un altro esempio dello step precedente alla creazione di un bosco:
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sono piccoli carpini raccolti: hanno tendenza a pollonare e ho pensato di usare questo 'a mio vantaggio' per creare altri tronchi e così piccoli gruppi già uniti e più o meno formati tra loro... da tre (o quattro) anni sono in vaso disposti con un qualche senso, terreno akadama pura (li ho estratti dai loro vasi senza pulire il terriccio di bosco e li ho piazzati inizialmente in pomice, dall'anno scorso in akadama), il compito che hanno è "fare radici radiali": al prossimo rinvaso (ossia l'anno prossimo) dovrei avere ottenuto un pane radicale adatto per provare a creare un bosco; intanto li tratto esattamente come un bosco: pinzo e poto... e il carpino infittisce a meraviglia.
 

jiraya

Giardinauta
a circa un mese di distanza, per chi voleva vederlo in vegetazione, eccolo come si presentava dopo la crescita libera:
993092_10203303368375800_1338336318_n.jpg

visto come ha reagito al rinvaso (vedendo le cacciate si ha un po' l'immagine della crescita radicale) ho applicato una potatura verde con selezione delle linee e un po' di sfoltimento delle foglie (via la più grande delle due):
bosco aceri post potatura.jpg

ho applicato entrambe le tecniche solo sulle piante più grosse e non su quelle più piccole provenienti da talea (hanno bisogno di irrobustirsi).
 
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