Versò fine Dicembre comprai un bonsai Carmona per il compleanno di mia madre, qui l'avevo appena portato a casa :
Dopo una settimana però la temperatura in casa scese a 13° a causa dei riscaldamenti che non funzionavano, in breve tempo tutte le foglie si seccarono e con sommo dispiacere credemmo che per il Bonsai la vita fosse già giunta al termine
I riscaldamenti finalmente tornarono a funzionare in grazia di dio troppo tardi
Ma poi inaspettatamente nei punti dove un tempo stavano le foglie crebbero germogli, giorno dopo giorno il Bonsai riprendeva vita, ecco come appare oggi :
No so, a me sembra più vigoroso di prima (dovetti però rimuovere dei fili di ferro arrugginiti/marci che si staccavano a pezzi dai tronchetti, in alcuni punti si vedono persino i segni) , ha anche prodotto dei piccoli bulbi, come mi consigliate di procedere ? io lo sto annaffiando/nebulizzando con acqua demineralizzata, finora non ho ancora usato del concime per Bonsai (qui non si trova) e non ho nemmeno provveduto alla potatura poichè non so bene dove intervenire
Ciao.
Sicuramente lo stare a 13 °C ha nuociuto meno del riscaldamento che oltre ad aumentare eccessivamente la temperatura (per la carmona), diminuisce eccessivamente l'umidità dell'aria.
Non pensare che nebulizzare sulle foglie corrisponda ad un aumento di umidità, produce invece un certo soffocamento, perché le piante respirano dalle foglie.
Per un corretto innaffiamento ti consiglio subito di leggerti:
http://forum.giardinaggio.it/bonsai/102520-innaffiare-i-bonsai.html
Poi devi ridimensionare la tua misurazione del tempo, che per la carmona e tutte le piante è scandito diciamo più lentamente che per noi umani: io mi raffiguro le nostre stagioni come se fossero i loro giorni. Non è possibile essere esatti e forse addirittura è un'affermazione priva di senso, eccetto quello di darti una idea del rapporto fra i nostri tempi di reazione e quelli delle piante
(*).
Ti dico questo perché il comportamento della tua pianta potrebbe essere interpreato diversamente da come hai fatto tu.
Per esempio:
1 tutte le foglie si seccarono
potrebbe essere dovuto al passaggio e all'ambientamento dal negozio o serra dove l'hai acquistata a casa tua.
2 riscaldamenti finalmente tornarono a funzionare ..... crebbero germogli ....
potrebbe essere dovuto al successo dell'acclimatazione ed al superamento del trauma del cambiamento di ambiente.
Quando dici piccoli bulbi, intendi quelle piccole sfere giallo-verdi sull'apice dei rametti?
Leggo che vivi nella giungla messicana e non credevo possibile che la temperatura scendesse così tanto; puoi descriverci in quale clima ti trovi?
Azzardando mi sembra che la tua pianta abbia sentito l'innalzamento della temperatura dopo un periodo di temperatura bassina e lo abbia scambiato con la primavera, comportandosi di conseguenza emettendo quelli che a me (principiante) sembrano dei frutti. Quello che non mi tornano sono i tempi troppo brevi. Aggiungo che la carmona è una pianta non adatta ai principianti e che comunque la conosco ancor meno delle altre piante.
Ti consiglio di darle più luce possibile, di evitarle intensi e duraturi cambiamenti di temperatura, forti correnti d'aria, di evitarle di stare in vicinanza di fonti di calore come caloriferi o ancor peggio un caminetto.
Il calorifero abbassa terribilmente l'umidità dell'aria al di sotto del valore necessario per una qualsiasi pianta.
Il caminetto irraggia calore con una intensità che solamente mettendo la pianta a molti metri di distanza le permettono di tollerare.
Ti metto in allerta per il terriccio che quasi la totalità delle persone che approdano a questo forum con una pianta appena comprata, sono ben presto costrette a sostituirlo, perché quello fornito con la pianta è generalmente così poco drenante da causare marciume che poi provoca svariati tipi di danni alle radici ed alla pianta stessa.
Accertati di dare l'acqua solo quando è necessario, forse meglio dire quando è indispensabile. Controlla che il terriccio sia ben asciutto prima di darne nuovamente e che siano trascorsi almeno dei giorni dalla volta precedente.
Quando dai acqua non temere di darne troppa perché se tutto è a posto (compresa la capacità del terriccio di drenare) l'acqua in eccesso fuoriesce dai fori del vaso e spandendosi nel sottovaso accresce l'umidità locale, cosa sempre apprezzata.
Ma tra vaso e sottovaso metti del materiale che impedisca che si formino muffe e che l'umidità ristagni a ridosso del vaso.
Puoi usare uno strato di 3-4 centimetri di argilla espansa, ma anche ghiaietta grossa può essere adatta per questo scopo.
L'attuale sottovaso (quello che vedo nelle foto) credo proprio che sia provvisorio, probabilmente non ne hai trovato un'altro.
Ti consiglio di trovarlo molto più ampio, praticamente un vassoio, in modo che l'aria riesca a circolare e far asciugare l'acqua che vi gocciola. Solo in questo modo l'acqua evaporando crea l'umidità necessaria.
Ignora il filo di ferro, probabilmente è servito a dare alla tua pianta la forma che ha.
Potature ed altri interventi rimandali almeno alla primavera, non perché sia il periodo migliore, ma per dare tempo alla tua pianta di manifestare il grado di benessere che incontra nella disposizione che le hai offerto eda anche per dare tempo a te di acquisire le basilarei informazioni e cognizioni per la sua sopravvivenza e crescita sana: per tutto il resto di tempo ne avrai moltissimo
(*)
Nella prima fotografia vedo del muschio che poi è sparito: evitalo finché potrai e spiegaci qualcosa sulla sua sparizione e su qualsiasi altro dettaglio della tua pianta.
Al momento sembra che stia bene, ma imparando a descrivere e quindi osservare i dettagli della tua caarmona, imparerai a conoscerla e ad anticipare le risposte che ti potremmo dare noi a seguito di dettagliate domande. L'osservazione è una pratica molto utile e l'accurata descrizione di quanto si è osservato è più "risoluto" di una pregiata fotografia ed inoltre è un esercizio molto utile (anche spiritualmente).
Al momento credo di averti detto abbastanza, ma non farti scrupolo di porre nuove domande: saremo tutti felici di risponderti.
Ciao