Ciao Marco, mi piace un sacco che hai usato "precipuo" e "pindarico" nella stessa frase :LOL:Daniele... ma è precipua funzione degli arzigogoli spostarsi pindaricamente da un argomento all'altro senza un nesso ragionato e logico....
Altrimenti che arzigogolare sarebbe ??
Le parole un po' più ricercate sono -per quel che mi è possibile, non ho studi classici alle spalle- la mia passione. Uso termini un po' desueti da sempre e chi ha un lessico un po' scarno ogni tanto si burla di me. L'eloquio forbito anni fa riuscì a farmi innamorare, non c'era solo quello, ovviamente, ma la voce del verbo "Caracollare" mi fece abbattere ogni remora......Ciao Marco, mi piace un sacco che hai usato "precipuo" e "pindarico" nella stessa frase :LOL:
Adoro quando si usano parole più ricercate... magari so già cosa vogliono dire più o meno, ma poi mi piace ancora di più cercarle sul vocabolario e chiarire più precisamente il loro significato, scoprirne tutte le sfumature e l'etimologia
Lo sapete che viene dallo spagnolo " Caracol" = chiocciola?Caracollare :LOL::LOL::LOL: Magnifico
Penso che saresti un bravo poeta delonix...
Mah, Davide... sinceramente la vena poetica non è spiccatissima in me. O meglio, non è l'espressione che meglio mi rappresenta. Probabilmente ciò che mi riesce meglio è il racconto brevissimo con una forte dose di ironia. Ho anche postato qualcosa qui sul forum tempo fa. Vediamo se lo ritrovo così mi dai un parere...Caracollare :LOL::LOL::LOL: Magnifico
Penso che saresti un bravo poeta delonix...
@Davide N.TARRAGONA
Ho deciso. Faccio una gita a Tarragona! Ci metterò solo un'ora col treno da Barcellona, che ho già visto e visitato in lungo e in largo. Cambiamo! Almeno per oggi.
Bene,mi dirigo verso la stazione, faccio il biglietto, chiedo informazioni sui dove, sui come, sui quando.Raggiungo il binario indicatomi dalla gentile informatrice bionda. È stato più facile di quel che credevo: treno con destinazione Reus.
Leggo minuziosamente dai cartelloni elettronici, pardon screen, l'orario di partenza, di arrivo, le fermate intermedie (le conto anche, scenderò alla quinta) persino il numero del treno, anche se ormai è già dichiarato in arrivo.
Eccolo,nella sua possente velocità,domata da esperti freni. È in imbarazzante orario! Salgo. Tanti posti liberi, comodi, morbidi, puliti. C'è anche, sul poggiatesta,il tessuto-non-tessuto intercambiabile, per assicurarmi una maggior igiene.
Mi sento già coccolato dal dolce dondolio che che mi cullerà durante il viaggio quando un signore anziano attira la mia attenzione chiedendomi,ovviamente nell'idioma iberico:- È questo il treno per Reus?- io rispondo con un sorriso ed un movimento affermativo della testa:-Sì-
Una voce femminile si alza dal centro dello scompartimento con allarmante volume, tutti si voltano verso la voce esclamante:- No, no... è il prossimo treno che va a Reus!!!
Mi terrorizzo all'affermazione e cado in preda ad una visione apocalittica: le porte si serreranno, rimarrò bloccato sul treno sbagliato, viaggerò per ore verso mete sconosciute in direzioni opposte alla mia amata e volutaTarragona, arriverà un controllore inflessibile che guardando il biglietto e confermandone l'inadeguatezza mi allungherà la ricevuta della multa peggiore della sua carriera ultratrentennale... Torno in me, cerco di afferrare le mie cose per tentare di scendere in un balzo circense. Un cicalio inclemente annuncia la chiusura delle porte.
Sono prigioniero!
Mi attende una lunga, sconsolata giornata all'insegna dell'ignoto geografico e la granitica certezza di un salasso monetario. Alcune voci dal fondo borbottano, il compagno della parlatrice anche lui borbotta, dicono:- sì, sì è questo. Questo VA a Reus!-
Il mio pensiero muta, cambia, evolve in altro, sento un formicolio salire dalle mani fin sul collo, il viso avvampa, le arteriole aumentano il diametro. Una furia iraconda mi vela gli occhi, guardo con disprezzo assoluto la parlatrice a vanvera, il turpiloquio sale dalle viscere e chiede vendetta. Mi contengo bacchettandomi virtualmente le dita:- non fare il solito italiano volgare!- un pensiero solitario sfugge al filtro culturale, pur mitigandosi e varca la soglia delle labbra:- ma se non sai nemmeno dove vai... ALMENO TACI!
Qui da me sale!Perché "un tale" è famoso per aver scritto "la nebbia agli irti colli piovigginando SALE..." ....se la nebbia da sempre, se "piovigginante", solo CALA ?
Nostalgia della nebbia? mi viene quasi di più complicata comprensione del piacere del freddo...quasiChe salga o che scenda, purché venga.
Mi dispiace, guido anch'io l'auto, ma la nostalgia delle nebbie padane ce l'ho
Come non comprenderti ....L'eloquio forbito anni fa riuscì a farmi innamorare, non c'era solo quello, ovviamente,
ah sì sì, specialmente di notte, quando la mezzeria non c'era, ed era così fitta da passare oltre all'ingresso di casa... ricordo quando uscivo dal lavoro alle 21.30, distante 35 km da casa, ne ho una grande nostalgia...Che salga o che scenda, purché venga.
Mi dispiace, guido anch'io l'auto, ma la nostalgia delle nebbie padane ce l'ho
Hahaha bellissimo! Tanti scrittori hanno mosso i primi passi con delle novelle :LOL:@Davide N.
Ecco, l'ho ritrovato
Grazie mille, troppo buono.Hahaha bellissimo!
Fai ciò che ti senti, se posso darti un consiglio: segui il più possibile la passione, oppure coltivala intensamente fuori dal lavoro, ma in questo caso trovati un lavoro dove fare taaaanti soldi (nel limite del possibile).forse potrei fare il maestro/professore... e il più grande arzigogolo della mia vita, tutt'ora non chiarito, è sempre stato "ma che faccio della mia vita??".
conoscete unaparolaalgiorno.it
MA ...MA spioviggina?.....no vero?Qui da me sale!
E forma quel che nel lessico della mia famiglia sono "le streghette", quegli sbuffi di nebbia che dai valloncelli salgono quando la terra è calda e l'aria fresca....
Un giorno vi racconterò perché "streghette" ......
in catalano è caragol... qui ci sono diverse caragol: una trattoria, una zona della città...Lo sapete che viene dallo spagnolo " Caracol" = chiocciola?
A Venezia si usa(va) mangiare una conchiglia gasteropode marina chiamata in dialetto " Carago'o".
In italiano " Cornetto comune", lat. " Phorcus turbinatus"
@Sevi avevo un periodo in cui mi divertivo a contare le lettere delle parole, ma poi mi è passata... non è che sei una maniaca del controllo?? :LOL::LOL: