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Art.18

Stato
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miciajulie

Fiorin Florello
Lo so,Miciajulie,è vero,davanti a questi discorsi c'è gente che dice questo.E' più facile illudersi di vivere in una gabbia dorata,e dare la colpa al sole che nasce o alla pioggia che cade.per certa gente pure la famosa frase"governo ladro"è scomoda.Ma è un piano che "altri" hanno voluto e congegnato appositamente.E la gente non s'accorge nemmeno che la gabbia non è più dorata da un pezzo e sotto di essa c'è pronto un pentolone con l'acqua bollente,un po' di carota,una cipolla e una costa di sedano...
e finiremo come le rane che, buttate nell'acqua tiepida, e poi messo al massimo il fuoco, non si accorgono neppure di finire lessate!
 
D

Don Camillo

Guest
tutto quello che postate è la verità ma è anche vero che noi italiani abbiamo il vizio di delegare sempre agli altri il cosa fare.
inoltre questo inasprimento fiscale come può permettere di far ripartire i consumi,stipendi più bassi di tutta europa , tasse più alte e costo della vita sempre più caro.
voglio capire una cosa; se prendo 1200 € di stipendio o pensione e me ne chiedi 500 per riscaldamento, luce, ed acqua, qualcosa non funziona.
 

billgates13

Giardinauta Senior
Bill se te lo chiudono sarà per colpa dei nostalgici sallo

i nostalgici? ce ne sono molti in giro purtroppo per loro ahahahahhaha
OLMETTO......l'ombrello non si apre da me perché sono corazzato da quel lato ahahahhaha

Vedo che ancora è aperto ....interessante .
Garofano
Questi signori non è da oggi che ci hanno preso le misure
Il discorso è vecchio ed in tempi molto addietro l'ho anche affrontato .
Da quando la gente comune ha mandato i figli allo studio le cose hanno cominciato a non tornare per questi signori che gestiscono il mondo ed allora piano piano stanno correndo ai ripari.
La gente meno sa meglio loro gestiscono e mangiano sfruttando la massa .
Se riescono ad abolire questo articolo allora si ritornerà agli inizi degli anni 60.
I giovani ancora stanno bene perché foraggiati dai genitori ...speriamo che almeno gli tolgano la libertà (in generale) così forse si svegliano un po' e forse ne vedremo ( se campiamo ancora...) delle belle.
Parlo a pezzi almeno ancora si va avanti ...ahahahhah
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
Sull'articolo 18, fonti sindacali e dati istat, dicono che interessa meno di un terzo dei lavoratori.
[aggiunto dopo] ed oltretutto le cause di reintegro dell'art.18 sono molto poche, pochissime.

Io ho p.iva da tre anni, per scelta e non per necessità quindi non sono coperto dall'art.18.
Però a sentirvi parlare sembra che il mondo del lavoro così come è sia splendido e perfetto.
Vi racconto la mia esperienza. Anni fa decisi di cambiare lavoro, tempo di preavviso tre mesi, ho potuto farne solo uno sennò di la non mi prendevano, il resto ho dovuto pagarli io. E vi assicuro che due mesi lordi (lordi) di stipendio trattenuti sono tanti. Ma la legge è legge, ed io rispetto le regole.
Stessa azienda, dipendenti che passano il tempo alla macchinetta o su Facebook, non producono, caxxeggiano. Fanno il solito giochetto, ben protetti dalle regole, diventano totalmente improduttivi fino a che arriva la chiamata, e vengono pagati (bene) per andarsene. Ora io mi chiedo, dato che ce ne sono tanti di questi esempi, e basta arrivare in ufficio alle 9.00 per vedere quelli che "lavoro solo io al mondo" perdere tre quarti d'ora alla macchinetta prima di fare qualcosa, mi chiedo dicevo...per loro, e solo per loro, possiamo togliere l'articolo 18 ? Possiamo toglierlo ai controllori di volo di Linate che giocavano a calcetto in orario di lavoro ? Oppure a quelli che rubavano nelle valigie ? Possiamo toglierlo al postino che per anni non ha consegnato le lettere ? Oppure al dipendente pubblico che fa timbrare altri ? Infine, vero punto della questione, possiamo dare la scelta a chi apre un'azienda, di decidere del proprio personale ? E ve lo dice uno che non è di destra ne centro destra.

Io ho avuto comtratti svizzeri e inglesi, dove quando vogliono ti mandano via, e non c'è nulla di male in tutto questo. Anzi, tutti lavorano con questa responsabilità sulla testa, e non è poco.
 
Ultima modifica:
D

Don Camillo

Guest
Possiamo toglierlo ai controllori di volo di Linate che giocavano a calcetto in orario di lavoro ? Oppure a quelli che rubavano nelle valigie ? Possiamo toglierlo al postino che per anni non ha consegnato le lettere ? Oppure al dipendente pubblico che fa timbrare altri ?

a questi dovresti togliere dell'altro non solo l'art, 18 .

sono stato una partita iva anche io ti comprendo , chiusa l'azienda mi son dovuto inventare qualcosa, ma sono stato anche un dipendente , conosco i problemi delle 2 categorie.






 
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Olmo60

Guru Master Florello
Sull'articolo 18, fonti sindacali e dati istat, dicono che interessa meno di un terzo dei lavoratori.
[aggiunto dopo] ed oltretutto le cause di reintegro dell'art.18 sono molto poche, pochissime.

Io ho p.iva da tre anni, per scelta e non per necessità quindi non sono coperto dall'art.18.
Però a sentirvi parlare sembra che il mondo del lavoro così come è sia splendido e perfetto.
Vi racconto la mia esperienza. Anni fa decisi di cambiare lavoro, tempo di preavviso tre mesi, ho potuto farne solo uno sennò di la non mi prendevano, il resto ho dovuto pagarli io. E vi assicuro che due mesi lordi (lordi) di stipendio trattenuti sono tanti. Ma la legge è legge, ed io rispetto le regole.
Stessa azienda, dipendenti che passano il tempo alla macchinetta o su Facebook, non producono, caxxeggiano. Fanno il solito giochetto, ben protetti dalle regole, diventano totalmente improduttivi fino a che arriva la chiamata, e vengono pagati (bene) per andarsene. Ora io mi chiedo, dato che ce ne sono tanti di questi esempi, e basta arrivare in ufficio alle 9.00 per vedere quelli che "lavoro solo io al mondo" perdere tre quarti d'ora alla macchinetta prima di fare qualcosa, mi chiedo dicevo...per loro, e solo per loro, possiamo togliere l'articolo 18 ? Possiamo toglierlo ai controllori di volo di Linate che giocavano a calcetto in orario di lavoro ? Oppure a quelli che rubavano nelle valigie ? Possiamo toglierlo al postino che per anni non ha consegnato le lettere ? Oppure al dipendente pubblico che fa timbrare altri ? Infine, vero punto della questione, possiamo dare la scelta a chi apre un'azienda, di decidere del proprio personale ? E ve lo dice uno che non è di destra ne centro destra.

Io ho avuto comtratti svizzeri e inglesi, dove quando vogliono ti mandano via, e non c'è nulla di male in tutto questo. Anzi, tutti lavorano con questa responsabilità sulla testa, e non è poco.

dici cose giustissime. In passato non sono mai stata d'accordo al limite dei 15 dipendenti per l'applicazione di questo articolo, una discriminazione "legalizzata" secondo me, e non sono mai stata d'accordo nemmeno sul fatto che fosse così difficile licenziare gente che si girava le dita per 8 ore..Io salvo il principio per il quale ogni persona ha il diritto di potersi programmare la vita in serenità e non sapendo come funzionano le banche europee, ti dico che qui in Italia senza un lavoro fisso non puoi accedere a un mutuo e se non hai un mutuo non puoi comprarti una casa e se non puoi comprarti una casa, la vedo dura fare dei figli ecc..ecc..so che in Germania e nel resto d'Europa esiste un sistema sociale mille anni avanti e capisco meglio perchè loro non abbiano bisogno di nessun articolo 18...noi siamo un paese "anomalo": dobbiamo assomigliare al resto del mondo per quanto riguarda le forme di lavoro, MA NON dobbiamo assomigliare al resto del mondo per quanto riguarda le garanzie/tutele....qualcosa non mi torna:confuso:
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ho la fortuna di vivere in un'isola felice dove ci sono tante aziende che potrebbero ingrandirsi, ma non vogliono assumere il quindicesimo (e il sedicesimo, ecc.) dipendente e si arrangiano come possono con gli altri 14.
Dove lavoravo prima c'erano centinaia (forse migliaia) di persone la cui occupazione principale era quella di arrivare all'orario di uscita.
Alcuni lo facevano per scelta, altri avevano reali difficoltà di salute, famigliari o caratteriali: per questi il licenziamento sarebbe stato ineccepibile dal punto di vista economico, ma cosa avrebbero fatto in mezzo a una strada?
Ultimamente si cerca sempre di più di premiare il merito, e questo può essere uno stimolo al miglioramento, ma il rischio è quello di emarginare chi ha delle oggettive difficoltà.
 

il.MaCs

Aspirante Giardinauta
Ultimamente si cerca sempre di più di premiare il merito, e questo può essere uno stimolo al miglioramento, ma il rischio è quello di emarginare chi ha delle oggettive difficoltà.

Questa è purtroppo la conseguenza di una scelta sociopolitica,decenni di assistenzialismo spinto ci hanno disabituati al concetto di competitività.

Le persone con difficoltà vanno senza alcun dubbio tutelate nel migliore dei modi possibili, ma questo non deve significare livellare verso il basso, per tutti, le legittime aspirazioni di chi, dipendente od imprenditore, vorrebbe osare di più. O almeno provarci senza dover sbattere contro i totem ed i dogmi. Come è successo fino ad oggi. E continuerà a succedere...



Inviato dal mio Nexus 4 con Tapatalk 2
 

billgates13

Giardinauta Senior
Sull'articolo 18, fonti sindacali e dati istat, dicono che interessa meno di un terzo dei lavoratori.
[aggiunto dopo] ed oltretutto le cause di reintegro dell'art.18 sono molto poche, pochissime.

Io ho p.iva da tre anni, per scelta e non per necessità quindi non sono coperto dall'art.18.
Però a sentirvi parlare sembra che il mondo del lavoro così come è sia splendido e perfetto.
Vi racconto la mia esperienza. Anni fa decisi di cambiare lavoro, tempo di preavviso tre mesi, ho potuto farne solo uno sennò di la non mi prendevano, il resto ho dovuto pagarli io. E vi assicuro che due mesi lordi (lordi) di stipendio trattenuti sono tanti. Ma la legge è legge, ed io rispetto le regole.
Stessa azienda, dipendenti che passano il tempo alla macchinetta o su Facebook, non producono, caxxeggiano. Fanno il solito giochetto, ben protetti dalle regole, diventano totalmente improduttivi fino a che arriva la chiamata, e vengono pagati (bene) per andarsene. Ora io mi chiedo, dato che ce ne sono tanti di questi esempi, e basta arrivare in ufficio alle 9.00 per vedere quelli che "lavoro solo io al mondo" perdere tre quarti d'ora alla macchinetta prima di fare qualcosa, mi chiedo dicevo...per loro, e solo per loro, possiamo togliere l'articolo 18 ? Possiamo toglierlo ai controllori di volo di Linate che giocavano a calcetto in orario di lavoro ? Oppure a quelli che rubavano nelle valigie ? Possiamo toglierlo al postino che per anni non ha consegnato le lettere ? Oppure al dipendente pubblico che fa timbrare altri ? Infine, vero punto della questione, possiamo dare la scelta a chi apre un'azienda, di decidere del proprio personale ? E ve lo dice uno che non è di destra ne centro destra.

Io ho avuto comtratti svizzeri e inglesi, dove quando vogliono ti mandano via, e non c'è nulla di male in tutto questo. Anzi, tutti lavorano con questa responsabilità sulla testa, e non è poco.

dato che scrivi in questo modo pensi che la colpa sia del dipendente che approfitta oppure di chi gestisce questi ?
Io ho lavorato per molti anni in una azienda dove avveniva anche questo ma ciò si faceva perché anche chi comandava faceva questo ed anche di peggio.
Io dico sempre che il pesce puzza dalla testa e qui di puzza in alto ce né molta ed anche letale,.
pensi davvero che il problema sia l'art.18 e non la corruzione nei posti chiave che in italia(minuscolo) è alquanto diciamo "altina"?
Se tutto funziona a modo fra le teste i dipendenti onesti(la maggior parte) sistemano e trascinano quei pochi che approfittano della situazione.
Poi certo ognuno ha una sua coscienza e si comporta a secondo.
Il problema è "noi" italiani(minuscolo) che siamo quello che siamo ed allora chi ci comanda (che fa parte dello stesso ceppo) sa cosa fare e come prenderci.....ahahahha
rido solo per la musica che sto ascoltando
 

Olmo60

Guru Master Florello
Questa è purtroppo la conseguenza di una scelta sociopolitica,decenni di assistenzialismo spinto ci hanno disabituati al concetto di competitività.

Le persone con difficoltà vanno senza alcun dubbio tutelate nel migliore dei modi possibili, ma questo non deve significare livellare verso il basso, per tutti, le legittime aspirazioni di chi, dipendente od imprenditore, vorrebbe osare di più. O almeno provarci senza dover sbattere contro i totem ed i dogmi. Come è successo fino ad oggi. E continuerà a succedere...



Inviato dal mio Nexus 4 con Tapatalk 2

ieri sera ho visto un programma su come funziona in Germania (per esempio) il mercato del lavoro: a partire dagli stipendi medi degli operai che si aggirano intorno ai 2500 euro, per finire sul reddito di cittadinanza, che non viene dato a babbo ma dovendo seguire dei percorsi stabiliti. E oltre a questo, ai cittadini tedeschi (che ovviamente pagano le tasse più degli italiani) torna indietro tutto quello che versano in servizi, che vuol dire scuola, trasporto, edilizia, persino sconti sulle bollette per le famiglie indigenti..in tutti i negozi ci sono raccoglitori di bottiglie per il riciclo vantaggioso in termini di rimborso per i consumatori e tanto altro per chi ha figli..mi auguro che tolgano questo articolo, ma con la consapevolezza che se non cambia il sistema degli ammortizzatori sociali, sarà l'ennesimo colpo basso a quei pochi che fino ad ora si erano "salvati" da una politica che ha svenduto tutto, compresa la sua dignità.
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
dato che scrivi in questo modo pensi che la colpa sia del dipendente che approfitta oppure di chi gestisce questi ?

Semplice, di tutti e due, via il dipendente e via chi lo gestisce.
Una persona che, in questi tempi di disoccupazione alta, ha un'occupazione e gioca a calcetto invece di lavorare, merita di finire agli arresti al 41 bis, o in un gulag, perché non può avere un posto nella società, ma attenzione la colpa è anche e soprattutto del "gestore" che evidentemente non sa fare il suo lavoro, e magari gioca a calcetto pure lui.
Se il pesce puzza si butta via tutto, e nessuno può obbligarmi a mangiarlo.

Non so perché la sinistra sia passata dal modello sovietico, dove chi arrivava tardi al lavoro finiva in galera, a quello attuale che difende l'indifendibile ad ogni costo.

Ovviamente, non sono cretino, ci sono casi e casi, e ci devono essere tutele e garanzie. Non sbatti semplicemente la gente in mezzo alla strada.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Sono d'accordo su quanto avete postato prima.I diritti ci devono essere,ma anche lo stipendio deve essere guadagnato onestamente,cioe' lavorando in modo serio e onesto.Purtroppo a monte di tutto questo d'è un grosso deficit educativo.Personalmente sono stata educata ad una cultura del lavoro,nel senso che lavorare è un diritto e un dovere sociale,visto che ciascuno di noi è in qualche modo connesso con il resto della collettività.Purtroppo questo aspetto non è insegnato,eppure lo diceva anche un certo John Donne,poeta inglese del 1600,in una famosa poesia che dice "nessun uomo è un'isola":lui lo diceva in senso esistenziale,per invitare alla compassione e alla partecipazione dei dolori altrui,ma io lo estendo anche in altri aspetti della vita,incluso il senso civico e l'onestà sul lavoro.qui in Italia questa cultura non c'è.basta vedere le strade,che sono discariche a cielo aperto o i bagni pubblici,che spesso sono delle autentiche concimaie...anzi,certe volte penso che le mucche siano molto più pulite.Per moltissima gente il mondo,l'interesse per il mondo finisce sulla soglia di casa,già il pianerottolo è "roba d'altri".Figuriamo il resto.E questo a tutti i livelli,in modo trasversale.Vi racconto un aneddoto personale:nella clinica dove lavoro,per un certo tempo non avevamo una stanza destinata ai medici,.C'eravamo arrangiati in una stanza non utilizzata di un reparto al momento chiuso.Il personale lì non veniva a pulire,perchè non la consideravano faccenda loro,ma vi posso assicurare che parecchi altri colleghi con cui ho la disgrazia di condividere la stanza collaboravano a...sporcare.Praticamente io mi portavo dietro (e lo faccio ancora) guanti monouso,detersivi, spugne e sacchetti per l'immondizia per pulire la stanza e il bagno,in quanto non sono abituata a vivere in un porcile.Io faccio il turno di martedi' notte,quello che occupa la stanza il lunedi è un autentico maialetto,che mi lasciava piatti sporchi,cartacce,sigarette spente per ogni dove,comodino sporco,bagno non vi dico come,pavimento macchiato e ovviamente letto disfatto.Altri,pur di non pulire,razzolavano nel porcile,chi puliva eravamo in tre,su nove colleghi in servizio,fra cui delle DONNE.Al mattino,prima di uscire,ripulivo tutto e facevo il letto anche per il collega che entrava in turno il mercoledì notte,che fra l'altro era uno dei tre che puliva,e lui mi ringraziava sempre.Sapeste quanti cartelli mettevo sulla porta invitando almeno a non sporcare..ma senza risultato.Questo che vi ho raccontato è un esempio di come ragiona qui da noi,purtroppo,per la maggior parte dei casi.E' per questo ragionamento che non si lavora onestamente,non si pagano le tasse,si tenta di fare i furbi in tutti i modi,in nome del principio del"non è affare mio".E questo principio fa comodo a tutti,a chi governa e a chi ubbidisce.Anche a chi governa fa comodo,perchè,lasciando fare,puo' tenere in pugno la gente con la molla del ricatto.Molte cose sono divenute così in qui da noi per "colpa"dei rapporti clientelari a vari livelli.Lo stesso pubblico impiego è stato colpevolmente mandato avanti così perchè faceva (e fa)comunque comodo un bacino di consensi alle varie politiche in atto,col regime della frusta e della carota:ti do la carota(ossia ti faccio fare pure il nullafacente sul lavoro)ma ti do retribuzioni basse,ti tartasso con le tasse ecc.Ti faccio sopravvivere,e allora,che vuoi?E,nello stesso tempo,il dipendente pensa,"mi paghi poco,mi fai appena sopravvivere,non mi premi se lavoro,fai fare carriera sempre solo dietro scambi clientelari e non per merito effettivo,e allora che vuoi ? allora che pretendi?"Siamo sempre lì.E poi,l'evasione fiscale,...ma se i primi a evadere e a fare i furbi sono quelli "in alto",se a mangiare i soldi della collettività sono quelli "in alto",ma come si puo' pretendere che la gente sia onesta?E quelli che sono onesti,e sono più di quanto si pensa (e si meritino)soffrono due volte per questa situazione.Ancvhe i dipendenti privati,comunque,hanno la tendenza all'infirgardaggine come gli altri.A volte vado a trovare un 'amica che lavora in un'azienda privata.Vedo i suoi colleghi,fare intervallo alle otto per il caffè',poi alle dieci ,per il secondo caffe,al pranzo,al dopo pranzo,a metà pomeriggio,e le pause non durano pochi minuti ma buone mezz'ore,per non parlare delle varie pause sigaretta.Il pesce puzza dalla testa,è vero,ma quando marcisce dalla testa,è brutto segno,tocca buttarlo tutto.
 
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e.leo

Maestro Giardinauta
Non so perché la sinistra sia passata dal modello sovietico, dove chi arrivava tardi al lavoro finiva in galera, a quello attuale che difende l'indifendibile ad ogni costo.

Credo di aver avuto la stessa spiacevole sensazione di quando una volta ho bevuto un caffè con due cucchiaini di sale.
 

billgates13

Giardinauta Senior
a me una volta per uno scherzo stupido (avevo 17 anni....) hanno dato della coca(non da tirare ...) con olio dentro e per fortuna me ne sono accorto subito al palato e non ho mandato giù.
penso non sia piacevole tornare e bere di nuovo olio...
La parola indifendibile ha un significato quindi.....non diciamo minchiate.
 
D

Don Camillo

Guest
Bill , spero proprio di no anche se attualmente l'olio te lo spennellano da altre parti, pensa quando sarà terminato!
 

garofano

Maestro Giardinauta
Purtroppo c'è in atto una preoccupante tendenza al revisionismo e all'arretramento di posizioni.La legge Brunetta,per esempio,ha portato ad una certa riduzione del potere contrattuale dei sindacati.Manca poco che potranno discutere in contrattazione solo sul dove mettere la macchinetta distributrice di caffè:E' vero,specie in passato hanno esagerato,non di meno,pero' chi in tutto questo viene effettivamente colpito è la stragrande maggioranza di gente onesta che per fortuna,a dispetto di tutto e di tutti,vive dignitosamente e onestamente,senza tanti vittimismi inutili,facendo il proprio dovere ogni giorno .Sono queste persone che hanno diritto ad essere difese tutelate e rispettate,anche perchè sono una risorsa preziosa.Sembra pero' che la classe politica di questo Paese non se ne renda conto e,anzi,li tartassi sempre di più.E cio' è stupido e ingiusto.Comunque la situazione attuale mi sembra tanto simile a quella che c'era in Germania nel primo dopoguerra,al tempo della repubblica di Weimar,quando venne fuori un certo tizio con il ciuffo e i baffetti , la preferenza per le camicie di colore bruno e per la camminata strana.
 
Ultima modifica:
D

Don Camillo

Guest
spareranno nel mucchio come al solito? speriamo di no, far pulizia di fannulloni , lavativi e assenteisti va bene ma temo che in molti casi non guarderanno in faccia a nessuno.


la tendenza attuale e quella di eliminare personale, in tutti i settori.

la banca dove trattengo il rapporto ha eliminato la metà dei direttori di filiale, ogni 2 filiali limitrofe un solo direttore , ed uno solo all'ufficio titoli.
il direttore mi ha riferito che per ogni filiale si risparmiano 150000 € annuali.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Purtroppo c'è in atto una preoccupante tendenza al revisionismo e all'arretramento di posizioni.La legge Brunetta,per esempio,ha portato ad una certa riduzione del potere contrattuale dei sindacati.Manca poco che potranno discutere in contrattazione solo sul dove mettere la macchinetta distributrice di caffè:E' vero,specie in passato hanno esagerato,non di meno,pero' chi in tutto questo viene effettivamente colpito è la stragrande maggioranza di gente onesta che per fortuna,a dispetto di tutto e di tutti,vive dignitosamente e onestamente,senza tanti vittimismi inutili,facendo il proprio dovere ogni giorno .Sono queste persone che hanno diritto ad essere difese tutelate e rispettate,anche perchè sono una risorsa preziosa.Sembra pero' che la classe politica di questo Paese non se ne renda conto e,anzi,li tartassi sempre di più.E cio' è stupido e ingiusto.Comunque la situazione attuale mi sembra tanto simile a quella che c'era in Germania nel primo dopoguerra,al tempo della repubblica di Weimar,quando venne fuori un certo tizio con il ciuffo e i baffetti , la preferenza per le camicie di colore bruno e per la camminata strana.
certa riduzione? ma se è dall'83 che i sindacati si sono staccati piano piano da chi dava loro da mangiare..(ricordo l'assenso alla confindustria sulla cancellazione della scala mobile, con una serie di toppe, (messe tanto per) ridicole...infatti non a caso nacquero i COBAS. e dei contratti aziendali ne vogliamo parlare? dal punto di vista del potere contrattuale, una débàcle.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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