Faccio un copia e incolla da un sito (GMAG), io non ci ho mai provato, ho sempre sentito dire che é difficile, tanto che é illegale raccogliere i semi dai 21 milioni di esemplari rimasti visto che raccogliendo i semi é piú difficile che ne nascano altri, vabé tu prova, se ti va bene tanto meglio per te:
"Si tratta di una specie che può risultare difficoltosa da riprodurre a causa del tegumento coriaceo che ricopre i semi. E’ sempre necessario immergerli in acqua tiepida per un periodo da 2 a 4 giorni prima di seminarli. Sono stati riportati successi nella germinazione anche tenendo i semi in un asciugamano umido a temperatura ambiente, a circa 20-25°C.
Piantare i semi pre-germinati in piccoli contenitori, in un substrato leggero e annaffiare con moderazione, limitandosi a mantenere umido il terreno. I semi potrebbero richiedere da diverse settimane ad alcuni mesi per germogliare. Per favorire la germinazione, alcuni studiosi consigliano di utilizzare l’acido gibberellico, un ormone naturale scoperto nel 1935, in associazione a temperature di 4°C per un periodo di 3 mesi. A queste condizioni, la germinazione ha pieno successo nel 95% dei casi.
- Prima fase: i semi vengono trattati con l’ormone, in genere venduto in polvere o in pastiglie, sciolto in acqua distillata. Alcuni consigliano di usare prima poche gocce sui semi per sciogliere il tegumento coriaceo e successivamente di diluirlo alle dosi indicate sulla confezione. I semi dovranno essere immersi assieme all’ormone per 24 – 72 ore, a seconda della durezza della cuticola esterna. L’acido non è considerato pericoloso, tuttavia il consiglio è di utilizzare le necessarie precauzioni.
- Seconda fase: i semi devono subire il processo di stratificazione a freddo che consiste nella semina nel tardo autunno in un vaso, ad una profondità doppia della loro lunghezza, in un substrato sabbioso e lasciati all’esterno per tutto l’inverno. In questo modo, essi germineranno naturalmente in primavera. Successivamente è necessario fare attenzione a non eccedere con le irrigazioni né con le concimazioni azotate. L’albero, nel suo habitat natuale, presenta una crescita scarsa per la maggior parte dell’anno tranne che nel periodo delle piogge, ma le irrigazioni possono rapidamente aumentare il suo volume e la chioma, così come i fiori. Sono tuttavia necessari non meno di due anni perché compaiano i primi frutti."