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amarezze dopo il tg

xst84

Giardinauta Senior
un programma rai, Dolci dopo il tg. Un giochino innocuo, di quelli che faceva anche Mara Venier a Domenica In. IL tabellone a forma di tavoletta di cioccolato con relative caselle da girare per vincere da 200 a 1000 euro girandone tre per chi chiama al telefono da casa. Partecipa una signora da La Spezia. Prima casella, girata da Antonella, esce il segno "+1", quindi la signora ha il diritto di girarne un'altra, che non è un guadagno rispetto alle solite che doveva girare, detratte di questa che non fa vincere nulla. Perchè chiamarla casella + ? il + è per loro che fanno il programma e per tutti quelli, senza far nomi, che devono rimanere in sella.
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Tutti imbrogli e già organizzati fra loro? . . . . :boh: e comunque sia ci sono pocchissimi programmi rimasti da vedere in tv. . .cambia canale mia cara :Saluto:
 

xst84

Giardinauta Senior
Programma fortemente educativo,adatto per una dieta equilibrata e signore in perfetta forma fisica...
perchè se il programma è così ben fatto, fa finta come tutti di stare dalla parte della gente ?
la cucina non sta dalla parte di qualcuno; cosa c'entra questa pantomima con i benefici che potrebbe darci attenendosi alla cucina senza sconfinare a livello di scelte e posizioni acquisite ?
 

e.leo

Maestro Giardinauta
Non c'è trucco e non c'è inganno.E' tutto spudoratamente taroccato ed ingannevole.
"Restate dove siete, non andate via, gente, sono il Vostro universo emotivo, esistente”, dice la televisione.
 
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xst84

Giardinauta Senior
Jovanotti nella sua hit danzereccia del sabato deve dire, che quando tutto sembra buio, poi ci rialziamo. Che è il messaggio ecumenico dei tg. Ci troviamo di fronte gli stessi personaggi di fine prima repubblica, tutti saliti sul carro giusto, che poi è sempre quello, con qualche scudo in più. Vent'anni passati invano. Potrà mai qualcuno di successo dare un parere autentico, anche colloquiando, cioè al di fuori di canzoni e tg ? ci accontenteremmo
 

G.altamurano

Florello Senior
la casella si chiama +1 perchè ci sono anche le caselle con il dolcetto nero che non ti fanno prendere o perdere niente ma sprechi un turno, la +1 l'avranno chiamata così per questo... :confuso:
 

garofano

Maestro Giardinauta
Questo gioco io non lo conosco,ma è da una vita si parla delle clamorose bufale preorganizzate dei giochi televisivi.C'è da rimpiangere Mike Buongiorno,il Rischiatutto,lì se sapevi sapevi,se no ...e trucchi penso che non fossero possibili,o erano ben mascherati.I giochi d'adesso...è lampante il fatto che sono uno specchio ahimè fedele e deprimente del livello culturale ed educativo della gente,e non solo,anche del modo di vivere e sentire collettivo,consistente in una narcisista e becera esibizione dei sentimenti, della vita privata della gente.forse questo secondo aspetto è decisamente ancora più fastidioso dell'incultura dilagante che si vede sullo schermo.
Personalmente,della televisione di routine non vedo quasi più nulla,a parte i telegiornali,Alberto Angela,qualche film,rarissime fiction,qualche programma di politica e società,qualche puntata di "Chi l'ha visto"e LOL,quel programma molto carino di produzione canadese.Vedo prevalentemente FOCUS,RAI STORIA,RAI MOVIE,RAI CINQUE,La Effe ,IRIS,per i film,e qualche rarissimo programma di Real Time,più che altro per indagine sociologica,perchè pure lì...lasciamo perdere:dà un 'idea dell'America
che fa cadere ....non dico cosa.Ho visto una volta,per curiosità,una puntata di "Amici di Maria":Un programma dannoso,in cui giovani presuntuosi,ammalati di narcisismo e di febbre del successo tutto e subito,si permettono di contestare gli insegnanti che cercano di ficcare nella loro inutile testa qualcosa e di correggere gli errori,il tutto contornato da pubblico beota e incompetente che si permette di dare giudizi,con esibizione plateale di affetti dichiarazioni d'amore e lacrime a comando.Si vede poi che queste "star",nel panorama dello spettacolo sono spesso delle meteore,che stanno su finchè sono "raccomandate",poi spariscono.
Ho visto anche una puntata di "Uomini e Donne": programma perniciosissimo,in cui si vedono giovani sgallettate fare schermaglie molto terra terra con elementi di sesso maschile,femminei quanto loro, che paiono tacchini in amore.Tragiche le litigate,volgari e incomprensibili,in cui ci si esprime in una sorta di linguaggio approssimativo,poco lontano dai grugniti,che molto di striscio ricorda la lingua italiana.Peggio che mai è il vedere due pellegrini che decidono di vedersi "fuori trasmissione",amoreggiare al limite dell'erotico soft (per grazia di Dio)che manco si conoscono,il tutto immortalato dalle telecamere per la gioia dei voyerurs del piccolo schermo.E' una trasmissione perniciosa,che propaganda un modello comportamentale e sentimentale veramente ai limiti bassi.
Per farmi male ho visto anche una puntata del Grande Fratello,dell'Isola dei Famosi e di "C'è posta per te":meglio che non dico nulla,ma tanto ormai avete capito come la penso.
Rimpiango la televisione degli inizi,quella di quando ero piccola,quella di quando era ragazza,con i grandi sceneggiati,il teatro in prima serata,i bei programmi culturali e d'attualità(TV Sette,A-Z,ecc) i varietà divertenti,eleganti e puliti,gli spettacoli con i nuovi comici.Allora valeva la pena pagare il canone,ma adesso,perchè devo essere costretta a buttare soldi per delle schifezze,c' ho già la TARI che pago,due tasse sul pattume mi sembrano troppe.
 
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garofano

Maestro Giardinauta
A proposito...ho visto due sere fa(?)se ricordo bene una puntata di "affari tuoi":accidenti,l'accordo dietro le quinte era così smaccato da far venire i brividi.Si poteva prevedere in anticipo quello che la cosiddetta concorrente avrebbe trovato nelle scatole.Il tutto accompagnato da disgustosa commedia con smielosaggini sentimentali di bassa lega.Alla TV credono proprio che siamo tutti un branco di stupidi
 

Olmo60

Guru Master Florello
la tv è un mezzo esattamente come tutti gli altri, come i giornali, come i libri, come internet, come la radio. C'è del vero e del falso, del bello e del brutto a seconda delle scelte che si fanno.
 

belpa

Master Florello
A proposito...ho visto due sere fa(?)se ricordo bene una puntata di "affari tuoi":accidenti,l'accordo dietro le quinte era così smaccato da far venire i brividi.Si poteva prevedere in anticipo quello che la cosiddetta concorrente avrebbe trovato nelle scatole.
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xst84

Giardinauta Senior
Calarsi le braghe prima ancora che ti chiedano di farlo. Funziona così. Più spontaneo è l'atto, più compiace quelli a cui è destinato, meno è percepito da tutti. E' l'anschluss. Avviene in Italia, tutti i momenti.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Calarsi le braghe prima ancora che ti chiedano di farlo. Funziona così. Più spontaneo è l'atto, più compiace quelli a cui è destinato, meno è percepito da tutti. E' l'anschluss. Avviene in Italia, tutti i momenti.

uhm.......tipo....rinunciare a fare il presepe?
 

xst84

Giardinauta Senior
la tv è un mezzo esattamente come tutti gli altri, come i giornali, come i libri, come internet, come la radio. C'è del vero e del falso, del bello e del brutto a seconda delle scelte che si fanno.
sei ironica ?
due esempi per capire che tipo di repubblica televisiva siamo in realtà
Donatella Bianchi è da anni che conduce Linea Blu e l'hanno nominata nel giugno 2014 ( sono nomine governative, quindi si può risalire a chi l'ha fatto ) presidente del WWF.
Carlo Conti è da anni che dice linea al TG1 e l'hanno nominato cavaliere del lavoro nel 1998 e cavaliere al merito della Repubblica Italiana nel 2003 ( nel caso di Conti l'hanno fatto quelli e il contrario di quelli, e fin qui va bene: ma che l'abbia fatto proprio Berlusconi ...)
non sto dicendo che gli ascolti in tv sono strani oppure accetti a uno o a tutti, anzi.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
sarà che a me sinceramente non interessa chi fanno o non fanno cav., quanto guadgnano, i rapporti di potere, le influenze e molto altro...in TV ho visto capolavori assoluti (de gustibus), inchieste che ho potuto approfondire, delle dritte su argomenti che mi stanno a cuore, adoro il critico con il papillon..sono le cose non le persone che passano, a volte.
 

xst84

Giardinauta Senior
sarà che a me sinceramente non interessa chi fanno o non fanno cav., quanto guadgnano, i rapporti di potere, le influenze e molto altro...in TV ho visto capolavori assoluti (de gustibus), inchieste che ho potuto approfondire, delle dritte su argomenti che mi stanno a cuore, adoro il critico con il papillon..sono le cose non le persone che passano, a volte.
quando facevo la cresima ( l'ho fatta tardi ), il mio insegnante diceva che vedeva poca tv ma consigliava qualche oasi come Elisir
qui il problema non è cosa fa di buono qualcuno ma dove vanno tutti compreso Daverio: Daverio fa ascolti, e guadagna con altri prodotti ( tipo libri, iniziative promozionali e depliant con regioni o enti ) in base alla sua visibilità e al suo raggiunto status ? e per i ricavi e gli ascolti del suo programma e della rete, sappiamo se si è decisa per lui una fascia oraria di prestigio anche in base a un disegno complessivo extra Rai, vedi controprogrammazione ? siamo sicuri di vederlo per ciò che fa ( divulgazione di arte e cultura ) oppure le vendite delle sue videocassette calerebbero assestandosi a zero in pochi mesi come un qualunque Vissani se smettesse di andare in onda ? siamo sicuri che la programmazione domenicale del programma di Daverio non stia in qualche modo soffocando delle altre proposte di programmi ( penso di tipo educativo, penso alla stand up comedy relegata la domenica a dopo la mezzanotte ), ma che in quella fascia vedrebbe più gente, più innovativi e più legati alle trasformazioni della società ( e magari meno legati alla logica dei biglietti da vendere o delle eccellenze e benevolenze storiche delle famiglie dei proprietari di questi beni culturali da promuovere ?) siamo sicuri che la conduzione e la scelta dei testi che innalzano le svolte storiche cruciali a inevitabili e irripetibili con un fastidioso tono di celebrazione dei fasti di allora o di preoccupazione per il degrado di adesso sia l'unico possibile ? siamo contenti dei pareri degli storici e dei critici che interpella, ed è giusto che lui solidarizzi o questi si adeguino a un modello angioino-fatalista-postrisorgimentale siciliano snobistico alla De Roberto-Pirandello-Tomasi di Lampedusa ibridandolo con un qualche millenarismo-esoterismo finto-rivendicazionista alla Dan Brown? e perchè lui doveva essere il primo straniero a piombare a raitre dopo Pascal Vicedomini ? perchè non è ateo come Piero Angela ?
quindi la faccenda è anche relativa a come i programmisti e i direttori di rete condizionano il singolo argomento di Daverio lasciandolo "libero" di organizzarlo
se gli proponessero una qualche pubblicità, lui rifiutando, come facciamo a credere che sarebbe più low profile e più elsecentered, tipo una lampada da notte o una merendina per bambini ( che lui odi i bambini e gliela lasciano fare per questo ?), rispetto a quello di un volgarissimo iphone, che va fatta vogliono tutti, cioè "serve" a tutti ? le sue chiese e i suoi musei, sono quelli che vanno fatti o tutto è legato alla scoperta del gioiellino che non è il duomo o gli Uffizi ?

naturalmente scherzo Olmo, anche perchè lo conosco poco
di sicuro di certi programmi, e penso a Daverio come a Marzullo, un po' per i contenuti popolari o di nicchia e un po' per la collocazione di palinsesto, non si sa quasi nulla ( e se lo vedessi a differenza tua, penso, sarebbe per scoprire questi retroscena economico-strategici e non per la diegesi e il fatto che possano "formare")
 
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Olmo60

Guru Master Florello
guarda, xs, hai fatto delle osservazioni più che giuste: intelligenti. prendendo a caso uno dei tuoi tanti dubbi, credo che sicuramente la popolarità e gli introiti di Daverio calerebbero se non facesse più televisione, come è probabile che le decisioni su chi mettere in certe fasce orarie e chi spostare altrove, seguono tutte la logica del guadagno..si fa televisione commerciale, dopotutto e prendere o lasciare, questa è l'unica alternativa che viene data a noi fruitori o utenti, come preferisci...e sai una cosa? mi rallegra senza che abbia in fondo un vero motivo per rallegrarmi il solo fatto che finalmente leggo qualcuno che si fa e ci fa delle domande..io personalmente non sono sicura di nulla, non mi stupisce pressoché niente, ma, appunto, lo digerisco come digerisco certe logiche, come quelle televisive, che ritengo, forse a torto, che non siano poi così devastanti per la società nel suo insieme, o per la libertà personale, e che, comunque, danno modo di essere contrastate senza ritorsioni, senza che ci sia neppure da impegnarsi troppo: basta staccare la spina. E' sull'avere la "forza" che mi vengono dei dubbi, tanto è potente l'abitudine alla tecnologia, soprattutto se superflua...che altro si può dire di un vetro che parla ma al quale non si possono fare domande? mi lascio affascinare perchè la tv è un surrogato/ricordo delle veglie intorno al camino, quando i grandi raccontavano e i bambini non volevano andare a dormire.
 

xst84

Giardinauta Senior
guarda, xs, hai fatto delle osservazioni più che giuste: intelligenti. prendendo a caso uno dei tuoi tanti dubbi, credo che sicuramente la popolarità e gli introiti di Daverio calerebbero se non facesse più televisione, come è probabile che le decisioni su chi mettere in certe fasce orarie e chi spostare altrove, seguono tutte la logica del guadagno..si fa televisione commerciale, dopotutto e prendere o lasciare, questa è l'unica alternativa che viene data a noi fruitori o utenti, come preferisci...e sai una cosa? mi rallegra senza che abbia in fondo un vero motivo per rallegrarmi il solo fatto che finalmente leggo qualcuno che si fa e ci fa delle domande..io personalmente non sono sicura di nulla, non mi stupisce pressoché niente, ma, appunto, lo digerisco come digerisco certe logiche, come quelle televisive, che ritengo, forse a torto, che non siano poi così devastanti per la società nel suo insieme, o per la libertà personale, e che, comunque, danno modo di essere contrastate senza ritorsioni, senza che ci sia neppure da impegnarsi troppo: basta staccare la spina. E' sull'avere la "forza" che mi vengono dei dubbi, tanto è potente l'abitudine alla tecnologia, soprattutto se superflua...che altro si può dire di un vetro che parla ma al quale non si possono fare domande? mi lascio affascinare perchè la tv è un surrogato/ricordo delle veglie intorno al camino, quando i grandi raccontavano e i bambini non volevano andare a dormire.
sì è bello questo surrogato delle veglie, è ancora situata da qualche parte nella cassa. Il fascino del fisso.
Per capire la perversione della tv , possiamo dire che il concorrente o la persona comune che ci entra ( ma sarebbe più giusto parlare di cooptazione ) e si trovi a rimanerci perde la sua vita privata. Quest'uomo che "serve" la tv avrà la sua vita privata di sempre oppure una nuova, ma la tv automaticamente gliene costruisce una su misura, uguale alla sua, ma in salse ipocrite e rassicuranti, insomma al servizio di qualcuno. Ma lui non capirà mai che si può esistere e contemporaneamente essere una palla lanciata verso la moltitudine. La tv è una replica che fa a meno del consenso di raccontare.
Mettiamo che questi si chiami Adriano Meis.
A questo punto a noi spettatori di Adriano Meis ci rimangono due atteggiamenti: o credere a quello vero della tv, più vero del vero, o "fare" come lui.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
continuo a vedere perversioni peggiori, la tv a confronto del peggiore, mi sembra l'archibugio a confronto con un bomber command.
e la vita privata, non so se l'abbiamo ancora, ma di certo, basta l'automatismo di certi lavori per ricostruirci al servizio di qualcuno, o di qualcosa, per un pugno di noci,. C'è da sperare che il fantoccio televisivo, almeno non si faccia i calli...
anche il racconto è finito. Penso quando si sono cominciati a scrivere i romanzi, quando ha preso piede l'editoria come la intendiamo oggi. Tu credi nei racconti?
la metafora della palla lanciata verso la moltitudine non mi piace, non tanto per la palla quanto per la moltitudine.
 

xst84

Giardinauta Senior
continuo a vedere perversioni peggiori, la tv a confronto del peggiore, mi sembra l'archibugio a confronto con un bomber command.
e la vita privata, non so se l'abbiamo ancora, ma di certo, basta l'automatismo di certi lavori per ricostruirci al servizio di qualcuno, o di qualcosa, per un pugno di noci,. C'è da sperare che il fantoccio televisivo, almeno non si faccia i calli...
anche il racconto è finito. Penso quando si sono cominciati a scrivere i romanzi, quando ha preso piede l'editoria come la intendiamo oggi. Tu credi nei racconti?
la metafora della palla lanciata verso la moltitudine non mi piace, non tanto per la palla quanto per la moltitudine.

la tv è il nuovo concetto di corte, con splendori leggende e ricompense, condanne a morte e carriere fulminee, con la sua verità inverata dall'alto, anche quando parla di previsioni del tempo, del bullismo dei ragazzini o del prezzo della benzina
possiede tante Ragioni oltre quella centrale, di stato: le Ragioni della Cupidigia, della Prevaricazione, del Disordine, e dell'Ambizione
non trasmetterà mai un vero disagio che non sia invece attentamente costruito
è il luogo ideale di scambio tra chi può disporre di risorse e chi spera di attingerne: è un limbo impossibile e crudo, ma pur sempre separato, chiuso. Capace di ricreare la realtà con successo, uguale, ma pur sempre una replica. Come un Mattia Pascal però di successo, che non sia visto come estraneo dagli altri.
io il dramma perverso lo vedo soprattutto dal punto di vista umano, biografico, di chi ci partecipa, che non può raccontare personalmente cosa vive perchè gli hanno incollato una vita uguale ma di segno opposto, e nessuno ( i molti purtroppo, sempre troppi: roba da far apparire la categoria dei votanti, che si assottiglia ogni volta uun po' di più, come un'elite) vede il segno opposto.
La tv ogni giorno fa visita alla tomba di altri, che saranno i prossimi a lavorarci, casualmente o volendoci restare. Mi sembra un luogo di morte perchè ricerca ogni giorno dei nuovi Mattia Pascal
però la tua immagine di stare tutti di fronte al camino mi piace, continuo a pensarci. Forse vuoi dire che la tv è un mostro su cui possiamo chiudere gli occhi, e se ci interessa solo per ciò che fa per noi, ( operazione astratta: come concentrare il giudizio su Stalin solo sugli strascichi dei suoi misfatti in Italia: no, è troppo poco ) ci sembra che fa per noi
 
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