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ALIANTO: sbarazzarsene

Cillina

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti,
non so se sia la sezione corretta, ma non sapevo dove inserire questa domanda..
A lavoro, abbiamo seri problemi di invasioni Alianto (no surprise)... laddove possibile cerchiamo di estirparlo con tutte le radici, ma laddove cresce tra il marciapiede e il muro di una palazzina o altri spazi rognosi come si può intervenire dopo averli tagliati?
Ho fatto una ricerca sul forum e qualcuno suggeriva " tordon 22k, altrimenti proverei col triclpyr o triclopyr+glifosate, l'ideale sarebbe utilizzare un adesivante per non far sgocciolare il prodotto..."
Sono prodotti acquistabili e applicabili liberamente o servono patentini? Siamo davvero invasi!
 
D

djinn95

Guest
Ciao! '... e Dio disse: dell'ailanto mai più ti libererai, e così fu'
L'unico modo che si è trovato efficace è di incidere la corteccia e avvolgerci un telo imbevuto di benzina, così la pianta viene avvelenata e ciao ciao. Poi bisogna procedere a un'opera di falciatura per tirare via semi/piante giovani /stoloni e polloni, fino a che le radici indebolite dal mancato apporto di nutrienti moriranno. Io non ti suggeriró di annaffiare con la benzina, ma i meno ecologisti lo hanno fatto. Altrimenti esiste la Saturnia piri, divoratrice di ailanto
 

Crimson king

Florello
Per l'Ailanto la vedo dura é proprio un super colonizzatore, un vero incubo, come ha detto djinn prova a incidere tutta la circonferenza del tronco parallelo al suolo e poi spera, vedi cercinatura.
 
D

djinn95

Guest
In teoria, in pratica è una pianta estremamente pollonifera
 
Ultima modifica di un moderatore:

Icchy92

Guru Giardinauta
Come con il bambù, se si tagliano continuamente i polloni le radici perdono man mano vigore fino a morire.
 

Cillina

Aspirante Giardinauta
Grazie per i consigli, sono tutti metodi che comunque richiedono "applicazioni" ripetute nel tempo, anche su più stagioni, vedremo cohe tecnica ci è più congeniale.. vista l'estensione della zona, il numero di esemplari e i luoghi dove nascono... Ma in Italia non è stato preso in considerazione dalle Autorità preposte come specie invasiva? In rete non ho trovato nessuna fonte "governativa"..
 
D

djinn95

Guest
Beh, rappresenta una specie aliena altamente invasiva, ma ti faccio presente che non esistono (più) organi deputati al controllo di specie vegetali sul territorio
 
Ultima modifica di un moderatore:

Cillina

Aspirante Giardinauta
In teoria Minambiente tramite Ispra, Regioni e Province dovrebbe vigilare sulle specie aliene invasive..
 
D

djinn95

Guest
In teoria Minambiente tramite Ispra, Regioni e Province dovrebbe vigilare sulle specie aliene invasive..
Si vigilare statisticamente, e poi?
Investire un patrimonio per avere una manica di stronzi che ti rompe l'anima perché disboschi? Naah, fossi in loro non lo farei, senza contare che i biotopi evolvono e quindi ormai quella pianta, come la Robinia, sono specie naturalizzate
Diverso è il discorso per specie aliene, invasive e altamente velenose come la panace di mantegazzi, che richiedono un trattamento particolare ma soprattutto perché nuociono gravemente alla salute al solo contatto.
L'invasione di ailanto è positiva per ad esempio le falene che se ne nutrono (Saturnia piri), precedentemente estinte in italia.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
In teoria, in pratica è una pianta estremamente pollonifera
Vero. Però la cercinatura ben fatta fa sì che le radici muoiano e quindi evita il riscoppio di polloni.
Succede questo perchè si interrompe il flusso della linfa elaborata: quella grezza continua a salire, quella elaborata non va più alle radici che muoiono di fame. La cercinatura l'ho usata con successo per eliminare una pianta tremendamente pollonifera che avevo in giardino: la Broussonetia papyrifera.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Comunque non bisogna nemmeno demonizzare questa pianta, che grazie alla sua rusticità e velocità di crescita spesso è l'unica che riesce a fornire un po' di verde in mezzo al cemento. Discorso diverso invece nelle zone naturali come parchi e boschi, lì se la vedete rimuovetela.
 

Cillina

Aspirante Giardinauta
Io personalmente la demonizzo perché cresce nelle fessure tra marciapiede e mura dei palazzi e rompe tutto.. abbiamo due piante che negli anni sono state lasciate crescere e ora sono alberi veri e propri e stanno rompendo un muretto che delimita un parcheggio... basta che giri l'occhio ed è nato un nuovo ailanto nel posto meno opportuno...
 

Stefano De C.

Florello Senior
Grazie per i consigli, sono tutti metodi che comunque richiedono "applicazioni" ripetute nel tempo, anche su più stagioni, vedremo cohe tecnica ci è più congeniale.. vista l'estensione della zona, il numero di esemplari e i luoghi dove nascono... Ma in Italia non è stato preso in considerazione dalle Autorità preposte come specie invasiva? In rete non ho trovato nessuna fonte "governativa"..
E' una specie invasiva, ma ormai da decenni ineradicabile, ha formato anche boschetti selvatici
 

Stefano De C.

Florello Senior
Si vigilare statisticamente, e poi?
Investire un patrimonio per avere una manica di stronzi che ti rompe l'anima perché disboschi? Naah, fossi in loro non lo farei, senza contare che i biotopi evolvono e quindi ormai quella pianta, come la Robinia, sono specie naturalizzate
Diverso è il discorso per specie aliene, invasive e altamente velenose come la panace di mantegazzi, che richiedono un trattamento particolare ma soprattutto perché nuociono gravemente alla salute al solo contatto.
L'invasione di ailanto è positiva per ad esempio le falene che se ne nutrono (Saturnia piri), precedentemente estinte in italia.
Si appunto, quello che intendevo
 
D

djinn95

Guest
Io personalmente la demonizzo perché cresce nelle fessure tra marciapiede e mura dei palazzi e rompe tutto.. abbiamo due piante che negli anni sono state lasciate crescere e ora sono alberi veri e propri e stanno rompendo un muretto che delimita un parcheggio... basta che giri l'occhio ed è nato un nuovo ailanto nel posto meno opportuno...
Peró cara concedimi che nella scala del moto delle galassie, della desertificazione, delle correnti marine, dei cicli planetari di riscaldamento e glaciazione, nell'evoluzione della flora e della fauna mondiali, nella eterna lotta della sopravvivenza per mangiare e venire mangiati, nel susseguirsi di catastrofe e rinascita, la fame nel mondo, le eruzioni vulcaniche, il procedimento dei ghiacciai... il muretto del posto in cui lavori sia molto in basso!
Purtroppo l'ailanto ormai non si toglie più, peró puoi usare la benzina o metterti di santa pazienza tutti gli autunni a fare procedimenti di cercinatura o capitozzatura. Attenzione a vedere il cambiamento come male a prescindere: i ratti (Rattus norvegicus) soppiantarono nell'epoca moderna il ratto nero, portandolo all'estinzione. Senza il suo serbatoio naturale, il batterio della peste (Yersinia pestis) smise di fatto di essere epidemico in europa, dove si ripresentava con cadenza decennale. Non tutti i mali vengono per nuocere, e queste bellissime farfalle ringraziano ;)
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Per tutto il resto c'è l'olio di gomito, e come ci insegna il piccolo principe: bisogna tirare via le specie nocive prima che facciano radici troppo profonde e si finisca come sul pianeta del pigro. Un grande classico che ci insegna sempre qualcosa ;)
 

Cillina

Aspirante Giardinauta
Peró cara concedimi che nella scala del moto delle galassie, della desertificazione, delle correnti marine, dei cicli planetari di riscaldamento e glaciazione, nell'evoluzione della flora e della fauna mondiali, nella eterna lotta della sopravvivenza per mangiare e venire mangiati, nel susseguirsi di catastrofe e rinascita, la fame nel mondo, le eruzioni vulcaniche, il procedimento dei ghiacciai... il muretto del posto in cui lavori sia molto in basso!
Purtroppo l'ailanto ormai non si toglie più, peró puoi usare la benzina o metterti di santa pazienza tutti gli autunni a fare procedimenti di cercinatura o capitozzatura. Attenzione a vedere il cambiamento come male a prescindere: i ratti (Rattus norvegicus) soppiantarono nell'epoca moderna il ratto nero, portandolo all'estinzione. Senza il suo serbatoio naturale, il batterio della peste (Yersinia pestis) smise di fatto di essere epidemico in europa, dove si ripresentava con cadenza decennale. Non tutti i mali vengono per nuocere, e queste bellissime farfalle ringraziano ;)
Vedi l'allegato 458179
Per tutto il resto c'è l'olio di gomito, e come ci insegna il piccolo principe: bisogna tirare via le specie nocive prima che facciano radici troppo profonde e si finisca come sul pianeta del pigro. Un grande classico che ci insegna sempre qualcosa ;)

Tutti i nostri interessi o passioni sono piccoli e insignificanti rispetto ai grandi cicli in cui siamo inseriti, volente o nolente. Questo non vuol dire che non si possa cercare di porre rimedio a un evento considerato dannoso, che poi magari su larga scala invece avrà effetti benefici... lungi da me contrastare il cambiamento, è la molla che spinge avanti la vita, dico solo che gli effetti del cambiamento possono essere percepiti in modo diverso in funzione del livello di osservazione.. Comunque alla fine, dalla letteratura ho scoperto che molecole estratte dall'ailanto hanno proprietà antitumorali... per lo meno qualcosa di buono lo fa, oltre ad essere casa per le farfalle..
 
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