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albizia: colla ovunque!

G

gioama

Guest
Ciao a tutti, sono un nuovo utente...
ho un problema che sta diventando veramente stressante e a breve la mia albizia potrebbe essere abbattuta!
E' molto tempo ormai che produce una sorta di resina che vola ovunque rendendomi la vita impossibile dato che è piantata fuori alla cucina, dove spesso pranziamo, e ormai cade proprio tipo neve ininterrottamente...
Leggendo nel forum ho visto che qualcuno parlava di psilla ma non so sinceramente se sia quello...mi hanno detto che è un problema che deriva dal tronco e il giardiniere ha provato con del veleno, ma con risultati nulli!
se qualcuno può aiutarmi ve ne sarei grata, altrimenti sarò costretta a toglierla purtroppo...grazie mille
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Buonasera Gioama.
Ti riferisco brevemente quel che ho letto in proposito.
Purtroppo non passa anno senza segnalazioni di arrivi di nuovi parassiti come questo insetto, la c.d. 'psilla dell'albizia' (Acizzia jamatonica) che viene dall'estremo oriente (osservata per la prima volta in Piemonte -Val d'Aosta nel 2001). Ovviamente non trovando antagonisti indigeni questi fitofagi si espandono rapidamente e pericolosamente; in aggiunta questa psilla provoca, di suo, danni effettivamente pesanti, sia per le punture e il conseguente deperimento della pianta sia per la produzione di abbandante melata e secrezioni cerose (la 'resina' che vola ovunque). Se vuoi conoscere meglio la sua biologia e vedere foto puoi linkare per es.:
www.tecnicoagrariotrentin.it/curiosità.htm-7k
La lotta appare difficile per tutta una serie di ragioni (l'accavallarsi di parecchie generazioni all'anno con permanenza del fitofago fino a ottobre, le secrezioni cerose protettive, la presenza di api attirate dalla melata), tanto che purtroppo si giunge anche all'abbattimento della pianta. Viene sconsigliata la lotta chimica e suggerito di lavare le piante con prodotti a base di sali di potassio degli acidi grassi ossia il c.d. sapone molle es. il Flipper della Guaber (le forme giovanili non sopravviverebbero una volta a terra e gli adulti non sarebbero in grado di risalire sulla pianta) e poi dare, per così dire, una ripassata con insetticidi vegetali a base di rotenone (es. il Rotena 20 della Serbios).
Un saluto
 
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G

gioama

Guest
Ti ringrazio molto....adesso farò leggere la tua spiegazione a mia madre e speriamo di riuscire a fare qualcosa per salvare la povera albizia!
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Benvenuta gioama! :)
Inserisci la tua Località nel Profilo, così avrai aiuti più precisi.

Il tuo problema è SICURAMENTE la psilla (Acizia jamatonica); l'ho avuta anche io sulla mia Albizia e posso dirti che quest'anno non si è presentata grazie al trattamento preventivo che ho fatto! :eek:k07:

In primavera, appena iniziano ad intravedersi le nuove gemme (qui da me circa a fine aprile) devi SPENNELLARE BENE (proprio con il pennello!) tutto il tronco e quanti più rami possibile con una soluzione di acqua + Confidor (insetticida sistemico della Bayer che trovi al consorzio agrario), nella proporzione di 1 litro di acqua e 4 ml di Confidor (lo prelevi con la siringa o usando il misurino in dotazione).
Spennella bene più volte fino a finire tutta la soluzione. L'insetticida viene assorbito dal tronco e resta in circolo nella linfa per mesi, evitando che la malefica psilla colonizzi l'albero.

Ti garantisco che funziona! :ciglione:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Buono a sapersi.
Nel frattempo avevo girato la richiesta al Servizio Fitopatologico della mia Regione perchè mi sembra che questa psilla dagli occhi a mandorla sia effettivamente un problema importante. Se mi dicono qualcosa vi farò sapere, così abbiamo un ulteriore supporto.
Però se il sistemico, somministrato a dosi leonine modello imbianchino, ha funzionato, una via d'uscita comunque esiste.
P.S. x Gioama: potresti dirci la località? potrebbe essere utile per capire fin dove è arrivata A. jamatonica in questi 5 anni (sappiamo già per certo Piemonte e la Toscana di Elena).
Ciao a tutti.
 

RosaeViola

Master Florello
Buono a sapersi.
Nel frattempo avevo girato la richiesta al Servizio Fitopatologico della mia Regione perchè mi sembra che questa psilla dagli occhi a mandorla sia effettivamente un problema importante. Se mi dicono qualcosa vi farò sapere, così abbiamo un ulteriore supporto.
Però se il sistemico, somministrato a dosi leonine modello imbianchino, ha funzionato, una via d'uscita comunque esiste.
P.S. x Gioama: potresti dirci la località? potrebbe essere utile per capire fin dove è arrivata A. jamatonica in questi 5 anni (sappiamo già per certo Piemonte e la Toscana di Elena).
Ciao a tutti.

Per certo: è arrivata, spazzando via centinaia di esemplari di Albizia, in Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Praticamente da ovest ad est, tutto il nord Italia è stato coinvolto.

Ho visto, invece, che nel sud Italia queste piante non hanno subito i suoi attacchi.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ho ricevuto una prima risposta dal Servizio Fitopatologico del Piemonte tramite e-mail (gentilissimi).
Confermano sia la virulenza di Acizzia jamatonica sia diversi abbattimenti di albizia infestati da questa psilla. Mi dicono che l'unico sistema realmente efficace sarebbe l'endoterapia (hanno aggiunto che però è illegale in Italia, tuttavia ho trovato un sito www.endoterapia.it dove vedono anche on-line (mah...) kit monouso a base di imidaclorid, cioè il p.a. del Confidor, oppure a base di abamectina (un p.a. ricavato da un microrganismo del terreno che ho rintracciato sul repertorio dei fitofarmaci in formulato per irrorazione e non per endoterapia, classificato come nocivo e tempo di carenza 28 gg.). Mi pare comunque che Elena abbia escogitato un metodo tutto sommato non dissimile e non vietato.
Auguri a Gioama.
 
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elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Buono a sapersi.
Nel frattempo avevo girato la richiesta al Servizio Fitopatologico della mia Regione perchè mi sembra che questa psilla dagli occhi a mandorla sia effettivamente un problema importante. Se mi dicono qualcosa vi farò sapere, così abbiamo un ulteriore supporto.
Però se il sistemico, somministrato a dosi leonine modello imbianchino, ha funzionato, una via d'uscita comunque esiste.
...
Ciao a tutti.
Per completezza di informazione, appena scoperta l'infestazione della malefica, anche io ho cercato notizie e rimedi; questa "terapia modello imbianchino", e relative dosi, mi è stata suggerita dal fitopatologo del sito Internet di una azienda che pratica l'endoterapia contro la Psilla dell'Albizia, impraticabile sul mio albero perchè troppo giovane (si effettua su alberi il cui tronco ha diametro notevole).

L'endoterapia, in parole povere :D, consiste nel praticamento di un foro nel tronco con un trapano e seguente inserimento di "flebo" (!) con la soluzione insetticida (!), ovviamente sistemica.

Altre indicazioni QUI.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Credo, Elena, che ci siamo incrociati quasi simultaneamente nelle risposte mentre facevo modifiche al messaggio.
P.f. rileggi e dimmi se a te risulta legale o illegale l'endoterapia.
Grazie
Ciao
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Credo, Elena, che ci siamo incrociati quasi simultaneamente nelle risposte mentre facevo modifiche al messaggio.
P.f. rileggi e dimmi se a te risulta legale o illegale l'endoterapia.
Grazie
Ciao
Francamente mi giunge nuova, ma non ho approfondito più di tanto, dato che era impraticabile sul mio albero... :rolleyes:
E non ne vedo il motivo, se sempre l'Imidacloprid si usa... :fifone2:
All'epoca trovai sufficientemente esauriente il sito già linkato (e l'aiuto in "privato" che ne ho ricevuto), che effettuando i trattamenti "alla luce del sole" non dice o fa sembrare certo che la pratica è illegale... :squint:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ho risentito l'Ente di cui in precedenza e mi hanno 'precisato', o almeno così ho inteso, che in sè l'endoterapia non è illegale ma regolamentata in modo dettagliato (non sarebbe al momento autorizzata sull'Albizia contro Acizzia jamatonica?). Siccome mi piace andare alla radice delle cose ho fatto una prima ricerca, non completa perchè alcuni siti sono a pagamento (in particolare a me servirebbe sapere per quali colture sono registrati i principi attivi, ossia i limiti per l'appunto legali all'impiego), tuttavia ho trovato che:
- il prodotto della Bayer a base di imidaclorid per endoterapia si chiama Merit Green, è stato prorogato fino al 2008 con D.M. SANITA' 14/03/05 del 29/03/05, peraltro non risulterebbe in commercio e non lo trovo nel sito della Bayer; quello a base di abamectina si chiama Vertimec della Syngenta ed è in commercio con frase di rischio 'nocivo';
- esiste una polemica accesa, in particolare sui siti degli apicoltori, circa i presunti effetti collaterali di questo e similari insetticidi appunto sulle api e pronubi;
-viene comunque indicato di eseguire l'endoterapia tassativamente dopo la fioritura.
Ad ogni modo mi sembra preferibile il metodo che hai seguito (l'obbiezione sarebbe sul periodo e quello buono per spennellare è prima della fioritura): personalmente - anche se qualche conoscenza tecnico-scientifica ce l'ho - salvo che non fossi preso da impulso di sperimentare 'in corpore vili' non mi azzarderei, senza adeguata esperienza, a trapanare una pianta non so ben dove e a qual profondità e poi applicarle la 'flebo' (il cui assorbimento senza pressione addizionale può essere anche molto lungo in dipendenza delle condizioni metereologiche).
Spero di non aver annoiato.
Ciao
 
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RosaeViola

Master Florello
Volevo aggiungere che anche l'endoterapia è sotto osservazione, in quanto se non praticata da agronomi o da arboricoltori, può creare dei danni notevoli agli alberi.

Sempre più si diffonde una sorta di fai da te anche in quest'ambito e i risultati sono ancora più tremendi delle fitopatologie primarie o degli attacchi parassitari.

Va anche detto che nemmeno tutti gli agronomi conoscono a fondo gli alberi, cosa per la quale, è sempre meglio evitare manovre che possono creare dei nuovi canali entro i quali veicolare altre malattie e nuovi parassiti.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Si di prendere troppo spazio ma mi sembra giusto proporre il punto della situazione per un parassita che va diffondendosi (ho riletto la discussione dello scorso anno) ed è effettivamente molto dannoso.
Ho mandato una e-mail all'azienda che produce i kit per l'endoterapia e mi hanno risposto esaurientemente inviandomi anche l'etichetta ministeriale del prodotto, così sono venuto a capo anche della questione giuridica. Trattasi di materia da "dottor sottile", ossia come "leggere" la dicitura per alberature stradali e parchi oppure dire che si interviene contro un imprecisato "afide" giacché Acizzia jamatonica non è elencata in etichetta: di fatto viene applicata contro il citato parassita.
Le possibilità di lotta dunque sono:
1) metodo soft (Servizio Fitopatologico Cantonale di Bellinzona): lavaggi con sapone molle seguiti da trattamento con rotenone (praticamente non tossico per le api);
2) metodo in vegetazione (Atti Giornate Fitopatologiche 2004): trattamenti ripetuti (anche tre volte) con thiametoxan (Actara 25 WG della Syngenta, in libera vendita), da solo o con Lamba-cialotrina (Karate Zeon della Syngenta, class. nocivo);
3) metodo endoterapico: da effetturasi al germogliamento (Atti Giornate Fitopatologiche) con abamectina (Vertimec della Syngenta, class. nocivo, frase di rischio 'irritante per gli occhi e la pelle' e rischi di nocività 'altamente tossico per api e pesci'), e con molta attenzione per la suddetta tossicità per api ed entomofauna utile.
C'è poi il sistema di Elena (personalmente penso possa sussistere un problema di fattibilità in rapporto alle dimensioni dell'albero e comunque l'imidacloprid permane molto a lungo e dunque valuterei i rischi/benefici in rapporto a possibili danni all'entomofauna).
Un saluto a tutti.
 
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RosaeViola

Master Florello
Alessandro, sono d'accordo con te che valga la pena di valutare il rapporto costi/benefici, ma quel che io volevo dire nel mio precedente post è che usare l'endoterapia o farla usare, da persone che non conoscono alla perfezione un albero nella sua fisiologia, può essere davvero un grosso rischio.
I danni al sistema vascolare di un albero, specie a quelli del tessuto floematico, non sono danni da poco, da cui possono scaturire problematiche che potrebbero condurre l'albero anche a patologie così serie da doverlo abbattere.
Io non dico di non usare l'endoterapia, dico solo di non usare il proprio metro di giudizio, ma di far fare le cose a chi sa farle, sempre nel rispetto e per il bene dell'albero.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sono pienamente d'accordo.
Come avrai letto nel precedente post (si dice così?), io pure che penso di avere o di saper reperire adeguate conoscenze almeno scientifico-teoriche, e direi proprio per questo, non mi improvviserei 'giardiniere tuttofare' ovvero 'medico chirurgo delle piante' con trapano, fiamma, mastice, flebo e quant'altro.
Ho seguito recentissimamente un caso di seccumi rameali su un cedro di un mio amico e poiché non trovavo niente l'ho portato al Servizio Fitopatologico e anche loro non hanno trovato niente di biologico salvo ipotizzare effetti da inquinanti chimici per via degli aghi brachizzati. Poi l'amico ha "confessato": ha usato diserbanti (glifosate e altri ancora manco più in commercio in dosi supereccedenti) ed ha pure ammesso che gli erano seccate prima due piante di alloro e che dopo il diserbo era piovuto molto (es. di giardiniere tuttofare).
Ciao
 
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RosaeViola

Master Florello
Grazie per questa risposta Alessandro.
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nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Benvenuta gioama! :)
Inserisci la tua Località nel Profilo, così avrai aiuti più precisi.

Il tuo problema è SICURAMENTE la psilla (Acizia jamatonica); l'ho avuta anche io sulla mia Albizia e posso dirti che quest'anno non si è presentata grazie al trattamento preventivo che ho fatto! :eek:k07:

In primavera, appena iniziano ad intravedersi le nuove gemme (qui da me circa a fine aprile) devi SPENNELLARE BENE (proprio con il pennello!) tutto il tronco e quanti più rami possibile con una soluzione di acqua + Confidor (insetticida sistemico della Bayer che trovi al consorzio agrario), nella proporzione di 1 litro di acqua e 4 ml di Confidor (lo prelevi con la siringa o usando il misurino in dotazione).
Spennella bene più volte fino a finire tutta la soluzione. L'insetticida viene assorbito dal tronco e resta in circolo nella linfa per mesi, evitando che la malefica psilla colonizzi l'albero.

Ti garantisco che funziona! :ciglione:

Ho cercato informazioni sulla psilla dell'albizia e ho trovato questa discussione di qualche anno fa. Poiché credo che anche la mia albizia sia infestata da psilla, vorrei chiedere ad Elebar in primis, poi a tutti gli altri se il trattamento di cui scrivi è stato efficace e/o risolutivo..
Grazie a tutti
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Ciao
oggi trattamenti con imidacloprid o spirotetramat sono indicati e abbastanza efficaci.

Grazie per la tua pronta risposta.
In assenza di altri interventi, vorrei chiederti:
1) Ho fatto un giro in internet e ne ho ricavato l'impressione che i prodotti che contengono i principi attivi da te indicati siano un po' pericolosi, anche se Dovrò rivolgermi a qualcuno del mestiere o potremo fare da soli, io e mio marito, pur con tutte le precauzioni del caso?
2) Quando sarà il momento adatto, sarà opportuno effettuare prima una potatura un po' drastica dei rami che non sarà possibile spennellare?
3)Alla base della pianta ci saranno in piena fioritura soprattutto bulbose e aquilegie. Potranno essere danneggiate? Sarà sufficiente coprire la zona con teli di varia natura?
4) Poco lontano ci sono piante di alloro, non mie. Potrebbero essere infettate?

Mi rendo conto che queste domande possano risultare ingenue o sciocche, ma sono solo una appassionata di fiori e piante che impara dai propri errori.
GRAZIE a tutti
 
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