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aiuto per keiki

Green Leaves

Aspirante Giardinauta
Urge un aiuto per un keiki appena staccato dalla pianta madre e invasato.

Ho cercato di seguire tutte le procedure previste per invasare il keiki, dopo averlo tolto dalla pianta madre, però mi sono trovato con il problema che una delle due radici era talmente lunga (circa 18 cm.) e rigida, che, nonostante l'abbia messa in acqua per un'ora, al momento di mettere la pantina nel vaso, non sono riuscito a far stare dentro tutta la radice. Se avessi cercato di piegarla si sarebbe sicuramente spezzata. L'altra radice, invece, siccome era molto più corta (circa 6 cm.), è rimasta coperta dal bark senza problemi. Cosa è meglio fare? Lasciare così o estrarre la piantina e magari accorciare la radice lunga, per poi rinvasare nuovamente? Spero di non dover recidere la radice, visto che è tutta sana e bella.

Ciao e grazie per le risposte.
Green Leaves.
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
No non tagliare lascia tutto così, tra l'altro quella radice è nata fuori ed è sicuramente abituata all'ambiente esterno e non avrà problemi.

Ciao
 

Green Leaves

Aspirante Giardinauta
Grazie mille!

Provo a mettere una foto del keiki già invasato:

3332150725_694565ef0c.jpg


E' un keiki di phalaenopsis.
Sulla pianta madre, tra l'altro, ne è nato anche un altro, che però è ancora troppo piccolo per essere staccato. Per il keiki appena nato (quello che attualmente misura appena 1,5 cm.), sarà il caso, stavolta, che io non aspetti che le radici si allunghino oltre misura, per riuscire a sistemarlo bene nel vaso. Credo che quando le radici arriveranno a 6 cm. procederò a separare la piantina e a metterla in un nuovo vaso.
Ciao.
G.L.
 
Ultima modifica:
M

mark96

Guest
ciao,tienilo sul davanzale di una finestra,mi sembra che alla foglia di destra manchi un po di luce!!:)
ciao
mark
 

Green Leaves

Aspirante Giardinauta
Seguirò i vostri preziosi consigli: alzerò un po' la pianta, in modo che il collo non sia eccessivamente coperto dal bark, e poi metterò il vaso sul davanzale, visto che la forma molto allungata delle foglie spesso è sintomo di mancanza di luce.
Ciao.
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
Quoto vesna è troppo sprofondato nel bark :D

e visto che lo togli di nuovo, dai un'asciugata al bark
quelle radici sono abituate a stare all'aria un cambio così repentino e bagnato può essere fatale

la forma delle foglie allungata non significa nulla sui keiki, spesso le prime foglie assumono quella forma. in questo momento la pianta è piccola per fiorire quindi anche se non dai luce intensissima non importa, certo non metterla in un angolino al buio
 
Ultima modifica:

Green Leaves

Aspirante Giardinauta
Però anche sulla pianta madre ci sono delle foglie allungate, per cui è probabile che un po' di luce in più ci vorrebbe...
Asciugherò il bark.
A proposito: so che quando si rinvasa una phalaenopsis in genere non bisogna innaffiarla per i primi 8/10 giorni. E' una regola che vale anche nel caso dei keiki?
 
M

mark96

Guest
Quoto vesna è troppo sprofondato nel bark :D

e visto che lo togli di nuovo, dai un'asciugata al bark
quelle radici sono abituate a stare all'aria un cambio così repentino e bagnato può essere fatale

la forma delle foglie allungata non significa nulla sui keiki, spesso le prime foglie assumono quella forma. in questo momento la pianta è piccola per fiorire quindi anche se non dai luce intensissima non importa, certo non metterla in un angolino al buio

a non lo sapevo:ros:
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
il motivo per cui non si bagna è dovuto al fatto che nelle operazioni di rinvaso spesso si rompono alcune radici e se l'annaffi le parti fratturate marciscono, motivo per cui si attende una decina di giorni per far "cicatrizzare" i tagli.
In questo caso non credo che l'unica radice nel bark si sia rotta quindi io annaffierei anche se con parsimonia visto che le radici devono abituarsi al substrato
 

zeug49

Florello Senior
Il keiki invasato come il tuo , quindi già con radici lunghette , va trattato come pianta adulta !
zeug
 

Green Leaves

Aspirante Giardinauta
Il keiki invasato come il tuo , quindi già con radici lunghette , va trattato come pianta adulta !
zeug

In che senso? Intendi come tipo di concime da usare? Io leggevo che per le piante giovani ci vorrebbe un concime con più azoto, tipo il 30.10.10, mentre con le piante adulte di solito va bene un 20.20.20.
Poi, altra differenza tra piante piccole e adulte, potrebbe essere la pezzatura del bark: piccola per le giovani, media per le adulte.
Altre differenze quali potrebbero essere?
Ciao.
 

zeug49

Florello Senior
In che senso? Intendi come tipo di concime da usare? Io leggevo che per le piante giovani ci vorrebbe un concime con più azoto, tipo il 30.10.10, mentre con le piante adulte di solito va bene un 20.20.20.
Poi, altra differenza tra piante piccole e adulte, potrebbe essere la pezzatura del bark: piccola per le giovani, media per le adulte.
Altre differenze quali potrebbero essere?
Ciao.

Non intendevo nel senso del concime , é comunque vero soltanto in parte che si usi il 20-20-20 di solito, andrebbe variata la percentuale N P K in base alle esigenze della pianta e del ciclo temporale. Se si usa il 20-20-20 ( di solito ) lo si fa per semplicità di coltivazione . Certo é che la pezzatura del bark da usare dipende dalla tipologia della pianta ,quindi soprattutto dalla consistenza delle sue radici più che dall'età della pianta ; per la Miltoniopsis, la Tolumnia ecc...ad esempio va bene la medio/fine , per lunghi steli di Epidendrum va bene ad esempio la pezzatura grossa ecc....
Per il concime magari ti attieni a questi miei appunti :

Elementi macronutritivi o plastici: (azoto, fosforo, potassio), rispettivamente N. P. K.
Azoto: è parte delle sostanze proteiche, aumenta l’attitudine vegetativa delle colture. Ritarda la differenziazione degli organi sessuali e ritarda la maturazione dei tessuti (allettamenti).
Fosforo: elemento fondamentale degli acidi nucleici (D.N.A. e R.N.A.), conferisce robustezza alle piante. Favorisce le fioriture. La sua carenza rallenta lo sviluppo e provoca nanismo.
Potassio: favorisce l’accumulazione di carboidrati negli organi di riserva e rende le piante più resistenti alle malattie. Stimola lo sviluppo dei tessuti meccanici di sostegno, rendendo più robuste le piante.
Elementi mesonutritivi: calcio (Ca), magnesio (Mg), zolfo (S).
Elementi oligonutritivi: costituiscono il nucleo dei biocatalizzatori, regolantori della velocità delle reazioni endocellulari e sono: ferro (Fe), rame (Cu), zinco (Zn), boro (Bo), manganese (Mn), cobalto (Co), molibdeno (Mb), ecc.
Composizione dei concimi per le orchidee.
Le orchidee vanno concimate con fertilizzante idrosolubile complesso (macroelementi + vari microelementi).
Le titolazioni N.P.K. ( Azoto – Fosforo – Potassio ) consigliate sono tre: equilibrata (20.20.20 o 18.18.18), ad alto titolo di Nitrato per agevolare lo sviluppo delle piante (30.10.10) e con abbondanza di Fosforo per aumentare la produzione di fiori nelle piante (10.30.20).
Per stimolare la ripresa vegetativa è consigliabile un concime con un titolo di Azoto alto, un 30-10-10 va benissimo , va somministrato un paio di mesi e generalmente in primavera, poi un 20 -20 -20 come mantenimento diciamo fino a settembre , per stimolare le fioritura da settembre in poi va bene un 10-30 -20 questo più ricco di Fosforo.

Generalmente si fanno uno o più interventi primaverili ad alto titolo di (N), seguiti da un programma bilanciato. In coltivazioni a varietà unica è possibile inserire nel programma anche il ciclo di concimazione ad alto titolo di (P).
Questi programmi di concimazione garantiscono una corretta alimentazione delle orchidee se queste sono munite di buon apparato radicale e/o substrato non degenerato. Alla presenza di problemi radicali dovuti a composti deteriorati, aggravati da fasi stagionali con temperature fredde è utile integrare le normali concimazioni radicali, con nebulizzazioni di concime fogliare.
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
In che senso? Intendi come tipo di concime da usare? Io leggevo che per le piante giovani ci vorrebbe un concime con più azoto, tipo il 30.10.10, mentre con le piante adulte di solito va bene un 20.20.20.
Poi, altra differenza tra piante piccole e adulte, potrebbe essere la pezzatura del bark: piccola per le giovani, media per le adulte.
Altre differenze quali potrebbero essere?
Ciao.

Ciao
il titolo del concime sia per le giovani che per le adulte deve variare sempre in base alla stagione, infatti i vari componenti del concime servono per varie cose, per esempio un maggiore titolo di azoto si usa in fase vegetativa poichè è in quel periodo che le piante mettono e sviluppano le foglie, mentre il fosforo e potassio oltre che per la fioritura servono anche per l'accrescimento delle radici. Quindi se stanno sviluppando radici è inutile pompare con N ma è opportuno fornire un concime sbilanciato verso il PK (in genere verso fine estate inizio autunno)
Almeno questo è quello che ho sempre fatto io con tutte le piante ed ora anche con le orchi :Saluto:

OOPs scusa zeug rileggendo ho notato che lo avevi già detto tu :ros:
 
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