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Grandi Italiani del Novecento

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

James Bond

Aspirante Giardinauta
Chi sono stati secondo voi i più grandi Italiani dell'ultimo secolo? Sono sicuro di dimenticarne molti, ma questa è la mia lista:

Musica: Luciano Pavarotti
Cinema: Totò, Alberto Sordi
Teatro: Eduardo De Flippo, Vittorio Gassman
Giornalismo: Indro Montanelli
Politica: Alcide De Gasperi
Letteratura: Luigi Pirandello
Scienza: Carlo Rubbia
Sport: Sara Simeoni e Pietro Mennea

Mi spiace che (almeno secondo me) i più grandi siano quasi tutti morti.. (se dovessi pensare al più grande politico vivente sarei in seria difficoltà!)
Mi spiace pure che mi vengano in mente pochissime donne... forse solo la Montalcini.
Che ne pensate?
 
M

Maura54

Guest
Giovanni Falcone( magistrato)
Paolo Borsellino (magistrato)
Aldo Moro (politico)
Fausto Coppi(sport)
Gino Bartali (sport)
Tina Lagostena Bassi(avvocato)
ciao maura.
 
M

Maura54

Guest
Mike Buongiorno,Corrado,(presentatori)
Claudio Villa(cantante)
Sandro Pertini (politico)
Albino Luciani (papa)
Giovan Battista Montini(papa Paolo sesto)
ciao maura.
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
secondo me,

Papa Woytyla (grandissimo Papa).
San Pio (grandissimo frate francescano)
Renzo Piano (grandissimo Architetto).
Riccardo Muti(grandissimo direttore d'orchestra, mio paesano).
Umberto Veronesi (grandissimo oncologo).

Ciao da Saverio e ce ne sono ancora degli altri.:Saluto::Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Sarebbe una specie del contrario dei personaggi bleah?
Più difficile sicuramente. Anche perché impossibile indicarne uno solo per ogni settore.

Vediamo

Politica: Giolitti e don Sturzo. Poi, sulla fine del secolo, la speranza Umberto Bossi, del quale però, essendo rimasto solo una speranza, si può dire quello che dice una delle ns moderatrici: un’ottima colazione e una pessima cena. Poi, un gradino più sotto, non quello degli autentici leader politici, ma dei riformatori meritevoli in singoli settori, metterei: Nitti, Gentile, Fanfani, Gonella, Vanoni, senza buttare del tutto neppure Vincenzo Visco.

Attività produttive: Giovanni Agnelli, Valletta, Mattei. Al confine tra sport e attività produttive, Enzo Ferrari.

Scienza: Marconi, Fermi, Faggin.

Letteratura: Montale

Sport (per quel che può valere): Bartali, Coppi, Agostini, Valentino Rossi

Poi, secondo me, oltre i grandi meritevoli, si potrebbero mettere anche i grandi non meritevoli, nel senso che non furono personaggi bleah, ma personaggi veri, sia pure in negativo

Per opportunismo e istrionismo: Benito Mussolini

Per gigionismo intellettualoide: Pirandello e Umberto Eco

Campioni di gretto qualunquismo e felice ottusità: Montanelli (inarrivabile), Mike Buongiorno, Maurizio Costanzo

Affarismo: cav. Esmeraldo Bandano

Mistificazione: Padre Pio, Vanna Marchi

Cattivo gusto e pochezza (eufemismo) civile: tutta quella cosa chiamata “commedia all’italiana”

Poi ce ne saranno sicuramente altri
Ma per ora può bastare
 

James Bond

Aspirante Giardinauta
Ero convinto che avrei omesso molti personaggi, ed infatti non ho citato Falcone e Borsellino, Montale e tanti altri... Papa Giovanni Paolo II no, lui non è italiano...

Sarebbe una specie del contrario dei personaggi bleah?
Più difficile sicuramente. Anche perché impossibile indicarne uno solo per ogni settore.

Vediamo

Politica: Giolitti e don Sturzo. Poi, sulla fine del secolo, la speranza Umberto Bossi, del quale però, essendo rimasto solo una speranza, si può dire quello che dice una delle ns moderatrici: un’ottima colazione e una pessima cena. Poi, un gradino più sotto, non quello degli autentici leader politici, ma dei riformatori meritevoli in singoli settori, metterei: Nitti, Gentile, Fanfani, Gonella, Vanoni, senza buttare del tutto neppure Vincenzo Visco.
[...]

Campioni di gretto qualunquismo e felice ottusità: Montanelli (inarrivabile), Mike Buongiorno, Maurizio Costanzo

Affarismo: cav. Esmeraldo Bandano

Mistificazione: Padre Pio, Vanna Marchi

Cattivo gusto e pochezza (eufemismo) civile: tutta quella cosa chiamata “commedia all’italiana”

Poi ce ne saranno sicuramente altri
Ma per ora può bastare

Scelte un tantino opinabili....
Considerare un grande italiano Visco, con tutto il rispetto, ma per quale merito? E Bossi sarebbe addirittura un gradino più su??:lol: E Montanelli?:confused: Sarebbe un qualunquista ottuso? Io ho letto praticamente tutto di lui, forse allora anch'io sono un pò ottuso:embarrass... Mettere poi Padre Pio sullo stesso livello di Vanna Marchi ::azz:... Io non sono cattolico e neanche in qualche modo credente... eppure penso che appartengano a mondi proprio diversi...:(
 
M

Maura54

Guest
Giovanni XXIII
Lucio Battisti
Luciano Moggi martire non riconosciuto (sta pagando anche per tutti gli altri)
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Chi sono stati secondo voi i più grandi Italiani dell'ultimo secolo? Sono sicuro di dimenticarne molti, ma questa è la mia lista:

Musica: Luciano Pavarotti
Cinema: Totò, Alberto Sordi
Teatro: Eduardo De Flippo, Vittorio Gassman
Giornalismo: Indro Montanelli
Politica: Alcide De Gasperi
Letteratura: Luigi Pirandello
Scienza: Carlo Rubbia
Sport: Sara Simeoni e Pietro Mennea

Mi spiace che (almeno secondo me) i più grandi siano quasi tutti morti.. (se dovessi pensare al più grande politico vivente sarei in seria difficoltà!)
Mi spiace pure che mi vengano in mente pochissime donne... forse solo la Montalcini.
Che ne pensate?

luciano liboni? :D
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
E Bossi sarebbe addirittura un gradino più su??:
..:(



Il fatto che Umberto Bossi sia l’unico vero leader politico che abbia avuto l’Italia nell’ultimo quarto di secolo, dovrebbe essere riconosciuto anche da chi eventualmente non condividesse nulla delle sue proposte.

Leader politico non è, infatti, chi si limita a rappresentare o al più mediare gli interessi costituiti, raccontando belle storielline sul più e sul meno e sul niente, ma chi si misura con un problema vero e si assume l’onere di indicare una via.
Bossi, con alcuni grandi problemi del paese, almeno si è misurato. Non capisco come tu possa negargli questo.

1) l’idea che senza una qualche forma di federalismo l’Italia non possa uscire dalla morsa che fin dalla spedizione dei Mille, lega alcune ristrette oligarchie economiche del Nord alle organizzazioni malavitose meridionali, è corretta.
2) La devastazione che l’Italia avrebbe subito ad opera di una immigrazione anche solo quantitativamente inostenibile non è un’invenzione di Bossi, è una cosa che vedono anche i ciechi
3) La denuncia della degenerazione in atto nell’Unione Europea, che sta veramente diventando una specie di nuovo patto di Varsavia ; un potere antidemocratico, che non risponde a nessuno, inviso a tutti i cittadini europei, tanto è vero che dovunque si faccia un referendum, la risposta è negativa per la UE, e che pure va avanti imperterrito, sottratta a qualsiasi logica e controllo democratici
4) Il fatto –innegabile anche dall’avversario più fazioso- che il leghismo è stato comunque l’unico fenomeno nuovo democratico apparso in Italia gli ultimi trent’anni; democratico nel senso più pieno del termine, in quanto movimento nato genuinamente dal basso (mentre gli unici altri due fenomeni politici rilevanti [movimento referendario e Forza Italia], sono stati sì fatti anch’essi importanti, ma tutti di vertice).

:Saluto:

Spero che nessuno giudichi questo un intervento politico. Tale chiaramente non è. Se mai una discussione di storia contemporanea.

p.p.s.

Visco poi, pur tenendo conto del diverso livello d'azione dei due personaggi, è ancora più ovvio. far pagare le tasse in Italia è più difficle che scalare l'Everest con una gamba sola. per cui i meriti di Visco non possono essere negati. se non vuoi considerali meriti ministeriali, almeno sportivi :lol:
 

James Bond

Aspirante Giardinauta
Bossi, con alcuni grandi problemi del paese, almeno si è misurato. Non capisco come tu possa negargli questo.

1) l’idea che senza una qualche forma di federalismo l’Italia non possa uscire dalla morsa che fin dalla spedizione dei Mille, lega alcune ristrette oligarchie economiche del Nord alle organizzazioni malavitose meridionali, è corretta.
2) La devastazione che l’Italia avrebbe subito ad opera di una immigrazione anche solo quantitativamente inostenibile non è un’invenzione di Bossi, è una cosa che vedono anche i ciechi
3) La denuncia della degenerazione in atto nell’Unione Europea, che sta veramente diventando una specie di nuovo patto di Varsavia ; un potere antidemocratico, che non risponde a nessuno, inviso a tutti i cittadini europei, tanto è vero che dovunque si faccia un referendum, la risposta è negativa per la UE, e che pure va avanti imperterrito, sottratta a qualsiasi logica e controllo democratici
4) Il fatto –innegabile anche dall’avversario più fazioso- che il leghismo è stato comunque l’unico fenomeno nuovo democratico apparso in Italia gli ultimi trent’anni; democratico nel senso più pieno del termine, in quanto movimento nato genuinamente dal basso (mentre gli unici altri due fenomeni politici rilevanti [movimento referendario e Forza Italia], sono stati sì fatti anch’essi importanti, ma tutti di vertice).

:Saluto:

Spero che nessuno giudichi questo un intervento politico. Tale chiaramente non è. Se mai una discussione di storia contemporanea.

p.p.s.

Visco poi, pur tenendo conto del diverso livello d'azione dei due personaggi, è ancora più ovvio. far pagare le tasse in Italia è più difficle che scalare l'Everest con una gamba sola. per cui i meriti di Visco non possono essere negati. se non vuoi considerali meriti ministeriali, almeno sportivi :lol:

Io penso che un movimento che prima si chiamava "Lega Lombarda" e poi "Lega Nord" evidenzia, fin dal nome stesso, la sua vera natura, che non è affatto federalista, bensì micro-nazionalista, perchè portatrice di interessi circoscritti ad una ben determinata area geografica. E del nazionalismo infatti riproduce dei tratti assolutamente caratterizzanti: il fatto di ricorrere a riti più o meno folcloristici, il fatto di avere dei servizi d'ordine in uniforme, il fatto di vedere nel proprio inno di partito un inno nazionale, il fatto di avere più che un leader un capo. Il tutto condito da una buona dose di maschilismo e di volgarità. D'altra parte il federalismo non ha nulla a che vedere col secessionismo, e tanti leghisti (credo la maggior parte) sappiamo benissimo che sono secessionisti. Non nego comunque che tutto ciò abbia un largo seguito (lo dicono i numeri del resto) e quindi non nego la democraticità, in senso lato, del fenomeno.
Ma un fenomeno altrettanto democratico, sempre in senso lato, è Berlusconi: 15 anni fa si è inventato un partito dal nulla e, caso forse unico nella storia, è stato capace in pochi mesi di vincere libere elezioni. Mi chiedo però, a prescindere dal giudizio sull'uomo e sul politico rispetto al quale mi astengo, se questo basti per farne un "grande italiano", nel senso del mio post iniziale.
Si può dire che uno sia un grande italiano perchè afferma che l'immigrazione, soprattutto quella clandestina, è diventata un problema? Mi sembra che sia sotto gli occhi di tutti, e che se ne convinca anche la sinistra più radicale, non dico quella estremista che sarà sempre vittima dell'ideologia, ma certamente quella più moderata, che si confronta per governare. Trovo del resto che a parlare dei problemi dell'immigrazione sia la destra in genere, non solo Bossi (la cui famosa legge porta anche, non a caso, il nome di Fini). Se vogliamo proprio dare a Bossi questo merito, comunque, faciamolo pure: io non condivido molto spesso i suoi toni, ma certamente neanche a Bossi è precluso, talvolta, di dire qualcosa di sensato. Come sensato mi sembra far qualcosa per far pagare le tasse a tutti: non credo tuttavia che Visco rimarrà consacrato alla storia come colui che ha risolto il problema dell'evasione fiscale.

Ciao
 
Ultima modifica:
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Il fatto che Umberto Bossi sia l’unico vero leader politico che abbia avuto l’Italia nell’ultimo quarto di secolo, dovrebbe essere riconosciuto anche da chi eventualmente non condividesse nulla delle sue proposte.

Leader politico non è, infatti, chi si limita a rappresentare o al più mediare gli interessi costituiti, raccontando belle storielline sul più e sul meno e sul niente, ma chi si misura con un problema vero e si assume l’onere di indicare una via.
Bossi, con alcuni grandi problemi del paese, almeno si è misurato. Non capisco come tu possa negargli questo.

1) l’idea che senza una qualche forma di federalismo l’Italia non possa uscire dalla morsa che fin dalla spedizione dei Mille, lega alcune ristrette oligarchie economiche del Nord alle organizzazioni malavitose meridionali, è corretta.
2) La devastazione che l’Italia avrebbe subito ad opera di una immigrazione anche solo quantitativamente inostenibile non è un’invenzione di Bossi, è una cosa che vedono anche i ciechi
3) La denuncia della degenerazione in atto nell’Unione Europea, che sta veramente diventando una specie di nuovo patto di Varsavia ; un potere antidemocratico, che non risponde a nessuno, inviso a tutti i cittadini europei, tanto è vero che dovunque si faccia un referendum, la risposta è negativa per la UE, e che pure va avanti imperterrito, sottratta a qualsiasi logica e controllo democratici
4) Il fatto –innegabile anche dall’avversario più fazioso- che il leghismo è stato comunque l’unico fenomeno nuovo democratico apparso in Italia gli ultimi trent’anni; democratico nel senso più pieno del termine, in quanto movimento nato genuinamente dal basso (mentre gli unici altri due fenomeni politici rilevanti [movimento referendario e Forza Italia], sono stati sì fatti anch’essi importanti, ma tutti di vertice).

:Saluto:

Spero che nessuno giudichi questo un intervento politico. Tale chiaramente non è. Se mai una discussione di storia contemporanea.

p.p.s.

Visco poi, pur tenendo conto del diverso livello d'azione dei due personaggi, è ancora più ovvio. far pagare le tasse in Italia è più difficle che scalare l'Everest con una gamba sola. per cui i meriti di Visco non possono essere negati. se non vuoi considerali meriti ministeriali, almeno sportivi :lol:

se bossi è un vero leader politico io sono Rocco Siffredi.
e' un becero montanaro che ha fatto del razzismo, del secessionismo, dell'aggressività e della volgarità l'arma con la quale conquistare i favori di un popolo altrettanto intellettualmente rozzo. l'unico suo "merito" è quello di aver fatto di tale immondizia militanza attiva tra la gente (che non ha idee). Il resto va contro i veri principi dell'unità nazionale, della Costituzione e del vivere civile. Chi non se ne accorge o finge è un deficiente o è come lui (un deficiente). Triste è che tali fenomeni vengano accettati da una democrazia vera. Ergo: la nostra non è una democrazia vera visto che si può sputare su bandiera e costituzione. Viva l'italia rivoluzionaria: io, mia sorella e un mio amico che però non sta molto bene...
 
Stato
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